Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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ElleryQ wrote: E ora che manca un altro pezzo importante di questo forum, è per noi un Natale monco e ancora più difficile, ma mi piacerebbe che almeno per una volta, almeno per Natale, riuscissimo a sentirci parte di un luogo condiviso, che riesce a riunirci tutti per la stessa identica passione, al di là delle differenze ideologiche.
Buon Natale e serene feste a tutti! 🎄🎁
Grazie. Stavo pensando la stessa cosa, ma forse non l'avrei scritta. Si sarebbe persa in mezzo ai vari video e commenti. Hai fatto bene a riportare l'attenzione sulle cose importanti: oggi è Natale, quindi direi che una tregua ci sta bene anche su questo post. Possiamo ricominciare a discutere e scannarci domani  :P Buon Natale e buone feste a tutti/tutte/tutt*/tutt^ ... Vabbe', auguri!🎄✨💫
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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ElleryQ wrote: Grazie @Nightafter, hai letto nei miei pensieri. Questo spazio, oltre che di confronto, potrebbe essere anche di condivisione e unione.
Ho un po' di nostalgia dei messaggi augurali che scriveva Niko, quando era il CM di WD.
E ora che manca un altro pezzo importante di questo forum, è per noi un Natale monco e ancora più difficile, ma mi piacerebbe che almeno per una volta, almeno per Natale, riuscissimo a sentirci parte di un luogo condiviso, che riesce a riunirci tutti per la stessa identica passione, al di là delle differenze ideologiche.
Buon Natale e serene feste a tutti! 🎄🎁
Auguro anch'io un Sereno Natale a tutti: la serenità può diventare condizione permanente, mentre la felicità è un attimo di cui finiamo per accorgerci quando è già passato. Un pensiero particolare a Marcello Nucciarelli e la speranza che sia finito in qualche luogo da cui è possibile osservare il nostro arrabattarci nel percorso che, a parte le mille diversità, tende sempre allo stesso traguardo finale.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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@ElleryQ A prescindere dal Natale e dalle buone intenzioni connesse, vorrei fare qualche breve e sintetica considerazione.
Il mondo sta vivendo una fase nuova e pericolosa, in cui i diritti umani vengono tranquillamente calpestati dal potere, anzi, da poteri antichi, quello della forza delle armi e quello del danaro. Nient'altro conta e se negli ultimi ottant'anni questi poteri erano in qualche modo nascosti, cioè operavano avendo l'accortezza di mantenere un basso profilo, oggi vengono allo scoperto platealmente: l'Ucraine deve arrendersi all'invasore russo perché è militarmente più debole, i palestinesi non devono reagire alla sistematica espropriazione del loro territorio e dei loro beni perché altrimenti Israele li stermina, l'Europa non deve permettersi di interferire perché non sono affari suoi eppoi non dispone di una potenza militare autonoma. Parlando della nostra porzione di mondo, quella in cui abbiamo vissuto gli ultimi ottant'anni illudendoci che la democrazia fosse una cosa normale e consolidata, esente da rischi di sovvertimento. E invece, è tutto un fiorire di aspiranti autocrati che mirano a distruggere dall'interno gli apparati democratici e ci stanno in parte riuscendo. Mettere le argomentazioni dei loro sostenitori sullo stesso piano di quelle di chi intende proteggere un sistema basato sul riconoscimento del valore dei diritti umani è, a mio avviso, profondamente sbagliato: siamo sul fronte di una guerra epocale, e bisogna scegliere da quale parte stare e avere il coraggio di dichiararsi: il cerchiobottismo di chi cerca di avere sempre a disposizione una via di fuga è cosa miserabile, come lo è il voltagabbanesimo (mi si passi il termine) di gente alla Marco Rizzo, un comunista fallito che sta cercando visibilità abbracciando la causa di un dittatore che trent'anni fa avrebbe definito criminale, quale effettivamente è.  Io sono schierato, e me ne vanto.
Mario Izzi
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