dyskolos wrote: Poi vorrei capire perché nei video propagandistici di Alberto si vede quasi sempre gente bummiata. Gente, cioè, che richiama violenza solo a guardarla. Ma uno piccolo e mingherlino, no? Psicologicamente, che significato ha questo richiamo alla violenza? Ribadisco, uno piccolo e mingherlino, no? Credo che anche questa esaltazione della violenza sia comunicazione di valori, visto che il signore del video parla di valori.Chi richiama alla violenza? Il tipo che la fa vedere nel filmato o quelli che la attuano nel filmato? Che sia un filmato falso, fatto con A.I.? Come tutti a questo punto. Tutti filmati falsi, anche gli assalti alle giornaliste in diretta in certe trasmissioni.
L'albero di Natale non è un simbolo cristiano, fa parte della cultura occidentale, è un simbolo, e come tale viene abbattuto.
dyskolos wrote: Alberto ha messo uno con la testa rasata tra i suoi avatar. Che senso ha questa continua esaltazione della violenza?
Cheguevara wrote: No, credo proprio che si tratti di una sua foto, e personalmente non ho nulla contro le teste rasate: il fatto che la maggior parte dei nazi-skin abbia la testa rasata, non significa che tutte le teste rasate appartengono ai nazi-skin.@dyskolos
guarda che ha ragione @Cheguevara. Gli avatar che ho messo in questi anni, anche con testa rasata, erano mie foto di vari periodi, pure con o senza barba... L'ultima risaliva a una decina di anni fa... Solo nei periodi iniziali del WD avevo messo per avatar la foto del ragazzo che interpretava Adso da Melk, nel nome della Rosa, vestito da frate.
Avevo anche detto il perché: alla sua età avrei voluto indossare davvero quell'abito... che volete: nessuno è perfetto...
Per adesso come avatar, per quanto credo che la cosa abbia interesse pari a sotto zero...metto iniziali del mio nome con lettere tradizionali ma, poichè quelle in dotazione non mi piacciono, me le faccio io...
Poi, do ancora ragione a @Cheguevara, non è mica detto che testa rasata=nazi-skin. Radevo la testa quando ero nell'Esercito, calzavo meglio il basco e il berrettino. Assieme a tanti altri. Tutti nazi-skin con famiglia e mutuo da pagare...
E poi si risparmia con il barbiere. Mi rado da solo.
dyskolos wrote: il problema è pubblicare prevalentemente gente con lo sguardo torvo e la testa rasata. Uno può decidere in un senso e nell'altro, ma la scelta verte sempre su ciò che comunica più violenza. Non credo che sia un caso. Per me, è una scelta. Uno piccolo e mingherlino non si vede mai. Ribadisco, per me la scelta non è casuale.La scelta è casuale invece. Se mi capita un video che ritengo interessante non sto a vedere l'aspetto di chi parla.
Però d'ora in poi ci starò attento.
Poi volevo dire a @dyskolos che dice, penso per scherzare o "adescare" piacevolmente una risposta compromettente:
dyskolos wrote: Non ho capito che cos'è la sinistra uok. Se lo chiedo a dieci persone diverse, ottengo dieci risposte diverse. Il signore del video dice sinistra uok e così si caratterizza. Ma perché la gente ci deve sempre informare di robe politiche quando non c'è bisogno?Lo sai benissimo che cosa si intende per cultura Woke. Se non lo sai davvero, mi spiaci troppu. Sugnu sinceru, pi daveru. Non c'è bisogno di essere razzisti suprematisti nazifascio per saperlo. In tutto il mondo se ne parla. In tutti gli odiosi talk show se ne parla. Certo: a lamentarsene sono quelli di destra, quel poco di vera destra nel senso giolittiano del termine che è rimasta.
Comunque, ammesso (ma non ci credo) che tu ignori il termine Woke, qui lo spiegano, con nomi e cognomi di chi lo spiega. L'ho visto oggi per la prima volta in vita mia; spiega bene. Però sospetto fortemente che siano addirittura a favore della vita in gestazione e credano nella famiglia tradizionale. Quindi un sito "malsano", anche per chi fa finta di essere a favore della cultura Woke, ma guai a toccargli famiglia, stipendio e ferie... Forse si può addirittura invocare un nuovo processo di Norimberga per chi è a favore della vita e della famiglia. Hai visto mai, tanto, peggio di come siamo messi…
https://www.provitaefamiglia.it/blog/il ... bZEALw_wcB
@ElleryQ
ElleryQ wrote: al di là delle ideologie giuste o sbagliate (ognuno è libero di pensarla come vuole, in merito),Fammi indovinare cosa si intende per ideologia giusta.
Non so: quella che permette di avere un posto di lavoro, una cattedra, una pubblicazione, purché uno non espliciti troppo che è a favore della vita gestazionale, matrimonio tradizionale e, tremendo, eventualmente censuratemi, negatore del fatto che gli uomini discendano dalle scimmie? Denigrare la teoria, e dico la T-E-O-R-I-A di Darwin?
Una teoria non è la verità assoluta. È fondata su una base empirica, deve essere testata se non sbaglio, per verificarne la validità e, cosa difficile in questo caso, deve poter essere confutata, discuterne i suoi assiomi, che possono cambiare in base al progredire delle ricerche.
Teoria lo associamo oggi, in prevalenza, alla conoscenza scientifica. Ed è così sin dai tempi di Platone. Teoria è composto da Teos, il dio, il divino, e Orao, vedo, osservo, contemplo.
Teorizzare allora significa contemplare le cose degli dei, assistere allo spettacolo divino. Ma in questa conoscenza scientifica di Darwin, io l’ho sempre detto, non c’è niente di divino.
Charles Darwin era cugino di Francis Galton, che inventò l’eugenetica basandosi sulle idee di Darwin. Credeva che fosse possibile migliorare la… etnia umana attraverso una riproduzione selettiva degli uomini, badando ai fattori ereditari e alla selezione naturale.
Per formare un terzetto ci aggiungo Herbert Spencer, che sviluppò il “darwinismo sociale” la sopravvivenza del più adatto alla società, asserendo che le disuguaglianze economiche e sociali fossero il risultato naturale e inevitabile di una selezione delle classi più meritevoli, forti e capaci. A discapito degli altri, dei “deboli”.
Bravi ragazzi, studiosi, tutti inglesi. Poi le loro idee piacquero molto al piccolo caporale austriaco… che le applicò.
L’ho detto altre volte. Nella liquidazione a questi dati di fatto eclatanti e innegabili ho ricevuto in passato anche diversi epiteti. Forse bisogna sdoganare anche questi fatti, credo.
ElleryQ wrote: Thu Dec 04, 2025 9:40 amda quando in qua l'albero di Natale è un simbolo cristiano? È un simbolo pagano, è un retaggio dei rituali propiziatori per il ritorno della "luce" nel solstizio d'inverno, periodo dell'anno in cui la "tenebra" prevale (e per i pagani gli eventi atmosferici erano legati a forze benefiche o oscureHai ragione, l'albero di Natale non è un simbolo cristiano, è un simbolo della cultura occidentale che si mette in mostra a Natale e come simbolo di cultura occidentale viene denigrato e abbattuto. Interpreto male?
ElleryQ wrote: Quanto al presepe, tradizione a cui, personalmente, attribuisco grande valore sia a livello simbolico che artistico e credo che andrebbe mantenuta, se proprio dovessimo rappresentare la realtà, i personaggi avrebbero in prevalenza la pelle scura, o quantomeno olivastra. La stessa cosa per i capelli. Insomma, l'etnia non era quella che oggi chiameremmo caucasica, o bianca. La rappresentazione di Gesù o Maria con i capelli chiari e gli occhi azzurri, è o prettamente simbolica di un determinato livello di spiritualità (per alcuni) o un modo di "avvicinare" alla nostra cultura e alle nostre fattezze una cultura e un'etnia diverse, personalizzandole. Quindi, volti o no sui personaggi (parlo del presepe inclusivo realizzato dall'artista citato nel video), se proprio dovessimo realizzare un presepe reale, la prevalenza dei personaggi, e i tre principali, avrebbero fattezze un po' meno simili alle nostre occidentali. Poi, essendoci il controllo dell'impero romano sul territorio, c'era anche la nostra etnia, certo, ma non era quella effettiva del luogo. Di conseguenza, un presepe "inclusivo" sarebbe forse il più realistico.Anche io ho la pelle scura, olivastra, e quando sono abbronzato anche di più.
In quanto al presepe, che comunque “inventò” San Francesco d’Assisi, è un simbolo cristiano, della sua cultura ad ogni modo e le negazioni e brutture che ha avuto in questi ultimi tempi sono indecorose, anche da parte di chi, per retaggio, doveva difenderlo. Ma rinnegare la propria civiltà occidentale sembra essere diventata una moda.
Ma con la pelle scura si dicono, generalmente parlando, molte inesattezze.
I nord africani sono semiti di pelle bianca, i sub africani sono di pelle nera. Questo non è razzismo. Chi vuol mettere tutto assieme dice che nell’antica Roma c’erano molti generali africani, dimenticandosi di dire che erano nord africani, semiti di pelle bianca.
A questo punto dicono che anche S. Agostino di Ippona era africano. Certamente, ma non dicono che era dell’Algeria dove sono come i tunisini: semiti di pelle bianca.
Per certa gente quando sentono: “Africa” è tutta la stessa cosa.
Non so se se segui il cinema, quando fu proposto Denzel Washington per interpretare il grande nemico dei Romani, Annibale Barca (tra l’altro Barca è un cognome sardo) i tunisini sono insorti.
Pur apprezzando Denzel hanno detto che non si poteva falsificare la storia, perché loro sono semiti bianchi. Ed è vero.
Gli americani volevano anche far recitare una regina Cleopatra di pelle nera e sono insorti gli Egiziani, affermando che Cleopatra non era nera, aveva origini greche. Sono razzisti i nord africani a pretendere che il loro retaggio, la loro storia sia rispettata?
https://www.cdt.ch/news/denzel-washingt ... nco-336693
In quanto al colore di capelli, occhi, pelle... etnia di Gesù e Maria... E chi lo sa. Ci sono anche ebrei biondi con gli occhi azzurri e non è perché nel 1948 sono tornati in Israele da tutto il mondo. Gli ebrei non si sono mai amalgamati con gli altri popoli. E hanno fatto bene.
Il primo libro di Samuele afferma che Davide era rosso di capelli, begli occhi, gentile aspetto… 1Samuele:16.12
Nella Diaspora gli Ebrei sono rimasti, non dico del tutto immuni da contatti esterni, ma senz’altro più “chiusi” degli altri, anche riguardo ai matrimoni. Non lo dico io, lo dice l’evidenza della loro storia, dei loro ghetti dove i cristiani li confinavano. Non c’era molta promiscuità con altri, mi pare.
ElleryQ wrote: Di conseguenza, un presepe "inclusivo" sarebbe forse il più realistico.Mi pare che sia già così, anzi: non lo fanno proprio il presepe, negli asili, nelle scuole, in certe chiese, per non “offendere” le altre religioni. Non lo fanno nemmeno i giovani preti con barba d’ordinanza, che ormai ho mollato da anni.
Ma perchè noi non dobbiamo offendere e anzi "includere", come dici tu, e gli “altri” che dobbiamo includere invece sono liberi di offendere e prendere a martellate i simboli della nostra religione e civiltà? Nessuno ha ancora avuto il barbaro coraggio di dirlo apertamente? Questo è un arcano davvero irrisolvibile.
Non vale lo stupidario nazionale che anche qui c'è un aggressore e un aggredito?
Viviamo in un mondo dove la ragione e la logica di Platone e Aristotele sono andate al diavolo, pardon: anche "diavolo" è credenza in un essere maligno, frutto dei selvaggi occidentali che devono essere civilizzati. Non vedono l'ora.