Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4926
dyskolos wrote: Poi vorrei capire perché nei video propagandistici di Alberto si vede quasi sempre gente bummiata. Gente, cioè, che richiama violenza solo a guardarla. Ma uno piccolo e mingherlino, no? Psicologicamente, che significato ha questo richiamo alla violenza? Ribadisco, uno piccolo e mingherlino, no? Credo che anche questa esaltazione della violenza sia comunicazione di valori, visto che il signore del video parla di valori.
Chi richiama alla violenza? Il tipo che la fa vedere nel filmato o quelli che la attuano nel filmato? Che sia un filmato falso, fatto con A.I.? Come tutti a questo punto. Tutti filmati falsi, anche gli assalti alle giornaliste in diretta in certe trasmissioni.
L'albero di Natale non è un simbolo cristiano, fa parte della cultura occidentale, è un simbolo, e come tale viene abbattuto.
dyskolos wrote: Alberto ha messo uno con la testa rasata tra i suoi avatar. Che senso ha questa continua esaltazione della violenza?
Cheguevara wrote: No, credo proprio che si tratti di una sua foto, e personalmente non ho nulla contro le teste rasate: il fatto che la maggior parte dei nazi-skin abbia la testa rasata, non significa che tutte le teste rasate appartengono ai nazi-skin.
@dyskolos
guarda che ha ragione @Cheguevara.  Gli avatar che ho messo in questi anni, anche con testa rasata, erano mie foto di vari periodi, pure con o senza barba... L'ultima risaliva a una decina di anni fa... Solo nei periodi iniziali del WD avevo messo per avatar la foto del ragazzo che interpretava Adso da Melk,  nel nome della Rosa, vestito da frate.
Avevo anche detto il perché: alla sua età avrei voluto indossare davvero quell'abito... che volete: nessuno è perfetto...
Per adesso come avatar, per quanto credo che la cosa abbia interesse pari a sotto zero...metto iniziali del mio nome con lettere tradizionali ma, poichè quelle in dotazione non mi piacciono, me le faccio io...
Poi, do ancora ragione a @Cheguevara, non è mica detto che testa rasata=nazi-skin. Radevo la testa quando ero nell'Esercito, calzavo meglio il basco e il berrettino. Assieme a tanti altri. Tutti nazi-skin con famiglia e mutuo da pagare...
E poi si risparmia con il barbiere. Mi rado da solo.
dyskolos wrote: il problema è pubblicare prevalentemente gente con lo sguardo torvo e la testa rasata. Uno può decidere in un senso e nell'altro, ma la scelta verte sempre su ciò che comunica più violenza. Non credo che sia un caso. Per me, è una scelta. Uno piccolo e mingherlino non si vede mai. Ribadisco, per me la scelta non è casuale.
La scelta è  casuale invece. Se mi capita un video che ritengo interessante non sto a vedere l'aspetto di chi parla.
Però d'ora in poi ci starò attento.

Poi volevo dire a @dyskolos che dice, penso per scherzare o "adescare" piacevolmente una risposta compromettente:
dyskolos wrote: Non ho capito che cos'è la sinistra uok. Se lo chiedo a dieci persone diverse, ottengo dieci risposte diverse. Il signore del video dice sinistra uok e così si caratterizza. Ma perché la gente ci deve sempre informare di robe politiche quando non c'è bisogno?
Lo sai benissimo che cosa si intende per cultura Woke. Se non lo sai davvero,  mi spiaci troppu. Sugnu sinceru, pi daveru. Non c'è bisogno di essere razzisti suprematisti nazifascio per saperlo. In tutto il mondo se ne parla. In tutti gli odiosi talk show se ne parla. Certo: a lamentarsene sono quelli di destra, quel poco di vera destra nel senso giolittiano del termine che è rimasta.
Comunque, ammesso (ma non ci credo) che tu ignori il termine Woke, qui lo spiegano, con nomi e cognomi di chi lo spiega.  L'ho visto oggi per la prima volta in vita mia; spiega bene. Però sospetto fortemente che siano addirittura a favore della vita in gestazione e credano  nella famiglia tradizionale. Quindi un sito "malsano", anche per chi fa finta di essere a favore della cultura Woke, ma guai a toccargli famiglia, stipendio e ferie... Forse si può addirittura invocare un nuovo processo di Norimberga per chi è a favore della vita e della famiglia. Hai visto mai, tanto, peggio di come siamo messi…
https://www.provitaefamiglia.it/blog/il ... bZEALw_wcB

@ElleryQ
ElleryQ wrote: al di là delle ideologie giuste o sbagliate (ognuno è libero di pensarla come vuole, in merito),
Fammi indovinare cosa si intende per ideologia giusta.
Non so: quella che permette di avere un posto di lavoro, una cattedra, una pubblicazione, purché uno non espliciti troppo che è a  favore della vita gestazionale, matrimonio tradizionale e, tremendo, eventualmente censuratemi, negatore del fatto che gli uomini discendano dalle scimmie?  Denigrare la teoria, e dico la  T-E-O-R-I-A  di Darwin?
Una teoria non è la verità assoluta. È  fondata su una base empirica, deve essere testata se non sbaglio, per verificarne la validità e, cosa  difficile in questo caso, deve poter essere confutata, discuterne i suoi assiomi, che possono cambiare in base al progredire delle ricerche.
Teoria lo associamo oggi, in prevalenza, alla conoscenza scientifica. Ed è così sin dai tempi di Platone. Teoria è composto da Teos, il dio, il divino, e Orao, vedo, osservo, contemplo.
Teorizzare allora significa contemplare le cose degli dei, assistere allo spettacolo divino. Ma in questa conoscenza scientifica di Darwin, io l’ho sempre detto, non c’è niente di divino.
Charles Darwin era cugino di Francis Galton, che inventò l’eugenetica basandosi sulle idee di Darwin. Credeva che fosse possibile migliorare la… etnia umana attraverso una riproduzione selettiva degli uomini, badando ai fattori ereditari e alla selezione naturale.
Per formare un terzetto ci aggiungo Herbert Spencer, che sviluppò il “darwinismo sociale” la sopravvivenza del più adatto alla società, asserendo che le disuguaglianze economiche e sociali fossero il risultato naturale e inevitabile di una selezione delle classi più meritevoli, forti e capaci. A discapito degli altri, dei “deboli”.
Bravi ragazzi, studiosi, tutti inglesi. Poi le loro idee piacquero molto al piccolo caporale austriaco… che le applicò.
L’ho detto altre volte. Nella liquidazione a questi dati di fatto eclatanti e innegabili ho ricevuto in passato anche diversi epiteti. Forse bisogna sdoganare anche questi fatti, credo.
ElleryQ wrote: Thu Dec 04, 2025 9:40 amda quando in qua l'albero di Natale è un simbolo cristiano? È un simbolo pagano, è un retaggio dei rituali propiziatori per il ritorno della "luce" nel solstizio d'inverno, periodo dell'anno in cui la "tenebra" prevale (e per i pagani gli eventi atmosferici erano legati a forze benefiche o oscure
Hai ragione, l'albero di Natale non è un simbolo cristiano, è un simbolo della cultura occidentale che si mette in mostra a Natale e come  simbolo di cultura occidentale viene denigrato e abbattuto. Interpreto male?
ElleryQ wrote: Quanto al presepe, tradizione a cui, personalmente, attribuisco grande valore sia a livello simbolico che artistico e credo che andrebbe mantenuta, se proprio dovessimo rappresentare la realtà, i personaggi avrebbero in prevalenza la pelle scura, o quantomeno olivastra. La stessa cosa per i capelli. Insomma, l'etnia non era quella che oggi chiameremmo caucasica, o bianca. La rappresentazione di Gesù o Maria con i capelli chiari e gli occhi azzurri, è o prettamente simbolica di un determinato livello di spiritualità (per alcuni) o un modo di "avvicinare" alla nostra cultura e alle nostre fattezze una cultura e un'etnia diverse, personalizzandole. Quindi, volti o no sui personaggi (parlo del presepe inclusivo realizzato dall'artista citato nel video), se proprio dovessimo realizzare un presepe reale, la prevalenza dei personaggi, e i tre principali, avrebbero fattezze un po' meno simili alle nostre occidentali. Poi, essendoci il controllo dell'impero romano sul territorio, c'era anche la nostra etnia, certo, ma non era quella effettiva del luogo. Di conseguenza, un presepe "inclusivo" sarebbe forse il più realistico.
Anche io ho la pelle scura, olivastra, e quando sono abbronzato anche di più.

In quanto al presepe, che comunque “inventò” San Francesco d’Assisi, è un simbolo cristiano, della sua cultura ad ogni modo e le negazioni e brutture che ha avuto in questi ultimi tempi sono indecorose, anche da parte di chi, per retaggio, doveva difenderlo. Ma rinnegare la propria civiltà occidentale sembra essere diventata una moda.
Ma con la pelle scura si dicono, generalmente parlando, molte inesattezze.
I nord africani sono semiti di pelle bianca, i sub africani sono di pelle nera. Questo  non è razzismo. Chi vuol mettere tutto assieme dice che nell’antica Roma c’erano molti generali africani, dimenticandosi di dire che erano nord africani, semiti di pelle bianca.
A questo punto dicono che anche S. Agostino di Ippona era africano. Certamente, ma non dicono che era dell’Algeria dove sono come i tunisini: semiti di pelle bianca.
Per certa gente quando sentono: “Africa” è tutta la stessa cosa.


Non so se se segui il cinema, quando fu proposto Denzel Washington per interpretare il grande nemico dei Romani, Annibale Barca (tra l’altro  Barca è un cognome sardo) i tunisini sono insorti.
Pur apprezzando Denzel hanno detto che non si poteva falsificare la storia, perché loro sono semiti bianchi. Ed è vero.
Gli americani volevano anche far recitare una regina Cleopatra di pelle nera e sono insorti gli Egiziani, affermando che Cleopatra non era nera, aveva origini greche. Sono razzisti i nord africani a pretendere che il loro retaggio, la loro storia sia rispettata?
https://www.cdt.ch/news/denzel-washingt ... nco-336693

In quanto al colore di capelli, occhi, pelle... etnia di Gesù e Maria... E chi lo sa. Ci sono anche ebrei biondi con gli occhi azzurri e non è perché nel 1948 sono tornati in Israele da tutto il mondo. Gli ebrei non si sono mai amalgamati con gli altri popoli. E hanno fatto bene.
Il primo libro di Samuele afferma che Davide era rosso di capelli, begli occhi, gentile aspetto… 1Samuele:16.12
Nella Diaspora gli Ebrei sono rimasti, non dico del tutto immuni da contatti esterni, ma senz’altro più “chiusi” degli altri, anche riguardo ai matrimoni. Non lo dico io, lo dice l’evidenza della loro storia, dei loro ghetti dove i cristiani li confinavano. Non c’era molta promiscuità con altri, mi pare.
ElleryQ wrote: Di conseguenza, un presepe "inclusivo" sarebbe forse il più realistico.
Mi pare che sia già così, anzi: non lo fanno proprio il presepe, negli asili, nelle scuole, in certe chiese, per non “offendere” le altre religioni. Non lo fanno nemmeno i giovani preti con barba d’ordinanza, che ormai ho mollato da anni.
Ma perchè noi non dobbiamo offendere e anzi "includere", come dici tu, e gli “altri”  che dobbiamo includere invece sono liberi di offendere e prendere a martellate i simboli della nostra religione e civiltà? Nessuno ha ancora avuto il barbaro coraggio di dirlo apertamente?  Questo è un arcano davvero irrisolvibile.
Non vale lo stupidario nazionale che anche qui c'è un aggressore e un aggredito? 
Viviamo in un mondo dove la ragione e la logica di Platone e Aristotele sono andate al diavolo, pardon: anche "diavolo" è credenza in un essere maligno, frutto dei selvaggi occidentali che devono essere civilizzati. Non vedono l'ora.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4927
Alberto Tosciri wrote: Poi, do ancora ragione a @Cheguevara, non è mica detto che testa rasata=nazi-skin.
Sì, lo so e infatti gli ho dato ragione anch'io, certo che testa rasata non è uguale a nazi-skin :-) Conosco tante persone con la testa rasata e non sono nazi-skin.
Poi nella mia formazione politica il secondo posto è di un ragazzo nazi-skin (Davide) intelligentissimo, che si rasava la testa lasciandosi sulla nuca una "scultura di capelli" a forma di svastica e andava in giro su una moto verde militare con due grosse svastiche nere disegnate sul serbatoio. In ogni caso, non ci trovo nulla di male nell'essere nazi-skin: tra persone intelligenti, va benissimo. Lui lo era e molto. Collezionava strumenti musicali del Seicento e ogni tanto organizzava concertini: era un fine musicista. I suoi idoli del cinema erano Lino Banfi, Edwige Fenech e altri attori che gravitavano intorno alla commedia sexy all'italiana.

Sulla tua esaltazione voluta della violenza probabilmente mi sbagliavo, ma allora io, al posto tuo, eviterei di postare altri video che fanno pensare a essa giusto per non essere accusato di nuovo di cose infondate (come ho fatto io erroneamente). Consiglio non richiesto :P
Alberto Tosciri wrote: https://www.provitaefamiglia.it/blog/il ... bZEALw_wcB
Ti ringrazio per questo articolo. Il problema è che, se lo chiedo ad altri, ottengo risposte diverse e allora a me sembra che il woke sia il solito concetto tirato per le giacchetta e alla fine torna utile a tanti in quanto adattabile un po' a tutto.
Alberto Tosciri wrote: mi spiaci troppu. Sugnu sinceru, pi daveru.
Bravissimo! U sacciu ca si sinceru. Vulissi scrivìriti na cosa 'n sardu, ma sacciu ca iu sbagghiassi sicuramenti :-) 
Last edited by dyskolos on Thu Dec 04, 2025 9:08 pm, edited 1 time in total.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4929
Alberto Tosciri wrote: Fammi indovinare cosa si intende per ideologia giusta.
Io non ho la pretesa di dire quale sia quella giusta o quella sbagliata, ho solo detto: "a prescindere da quale sia". Né era mia intenzione entrare nel merito. 
Alberto Tosciri wrote: è un simbolo della cultura occidentale
È un simbolo della cultura celtica. Certo, trattandosi di una popolazione insediatasi in Europa è anche un simbolo di cultura occidentale. Che il cristianesimo ha inserito tra i propri rituali per soppiantare quelli pagani. A me piace il suo simbolismo, tanto pagano quanto cristiano, e in casa lo facciamo tutti gli anni. A volte lo smontiamo a Pasqua, tanto ci dispiace toglierlo.  :D
Alberto Tosciri wrote: Ma perchè noi non dobbiamo offendere e anzi "includere", come dici tu,
No no, non l'ho detto io. L'ha detto Ciro, o come si chiama il tizio del video, non ricordo bene.
Alberto Tosciri wrote: non lo fanno proprio il presepe, negli asili, nelle scuole, in certe chiese
Io lo faccio " 'O presepio". L'ho fatto proprio oggi. Poi c'è il mio vicino di casa che inizia a farne di bellissimi da settembre e a dicembre li mette in mostra, perché nel mio paese (e non solo) c'è la tradizione di realizzare le mostre dei presepi artigianali. Alcuni sono anche meccanici, come quello di Assisi. Sono stupendi. Il mio vicino li fa anche per regalarli in giro (a noi ne ha regalato uno bellissimo), sono tutti realizzati con elementi naturali, in particolare pietra e corteccia d'albero. Sono delle miniature molto dettagliate e particolareggiate, i suoi hanno un segno distintivo: inserisce in ognuno un'edicola votiva. Molti li regala alle parrocchie per le riffe natalizie. Qui le scuole i presepi li fanno e anche le chiese. Fanno quasi a gara per creare il più bello ogni anno e c'è anche la tradizione dei presepi viventi. Alcuni dei quali occupano tutto il centro storico di certi paesi. La tradizione del Natale è molto sentita nella mia regione, ma in tutto il sud Italia, credo. Come anche le feste patronali.
Difficile che arrivi qualcuno a farci rinunciare, eppure siamo piuttosto accoglienti con le famiglie extracomunitarie e nessuna, dico nessuna mai, ha cercato di imporci le proprie usanze soppiantando le nostre. Né le istituzioni, di qualsiasi corrente politica, hanno mai sollevato la questione!
Credo che i casi descritti nel video siano pochi e in più luoghi (Francia, Belgio, un paio in Italia). Gli atti di vandalismo li compiamo anche noi occidentali ai nostri stessi danni. Il vandalismo va punito a prescindere e consentirlo non è inclusività, è stupidità.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4931
ElleryQ wrote: Difficile che arrivi qualcuno a farci rinunciare, eppure siamo piuttosto accoglienti con le famiglie extracomunitarie e nessuna, dico nessuna mai, ha cercato di imporci le proprie usanze soppiantando le nostre. Né le istituzioni, di qualsiasi corrente politica, hanno mai sollevato la questione!
Da me è lo stesso. Nessuno da noi si fa mettere i piedi in testa. Accogliamo tutti da tutto il mondo con molto piacere. Nessuno mai si permetterebbe di dirci, per esempio, che non dobbiamo fare il presepe. Anzi, mi pare il contrario: per dire, i musulmani nei loro paesi non possono bere alcolici. Alcuni arrivano qua e si sfogano sbevazzando di tutto. È come se si adeguassero alla nostra cultura "non-alcofobica" :-)
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4932
Boh... va bene che io vivo isolato, ma da quello che vedo che riportano tutti i santi giorni televisioni, giornali, radio... sembrerebbe che in Italia e in Europa allora dicano tutti balle sui  problemi pazzeschi che mostrano, tra delinquenza nostrana e importata, stupri, rapine, omicidi, degrado di città per delinquenza, zone interdette, quartieri abitati da extracomunitari che si accoltellano... voi non vedete niente, non sentite niente.... due tre casi... ma per il resto tutto felice, armonia, pace, tranquillità... Non so che dire. Allora ho visto e letto racconti dell'orrore. Non è vero niente.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4933
No @Alberto Tosciri, non dico certo di vivere in un'isola felice, la criminalità c'è ovunque e quindi anche qui, indipendentemente dall'etnia di chi la compie. E "un paio di casi" era riferito alle sole notizie riportate nel video, riguardanti l'Italia.
Però è vero anche che esiste la normalità e la quotidianità non fa notizia. È poco interessante e non suscita polemica, guai a puntare lo sguardo verso la normalità, che banalità! Non si saprebbe di che discutere dinanzi a situazioni ordinarie, o persino virtuose, il circo mediatico avrebbe le piste vuote.
Ma questa non è una gara a chi ha ragione e chi ha torto. Come ho detto in altri post, tutti noi vediamo la realtà per come crediamo sia, per cui la nostra mente seleziona e si focalizza sulle cose che vogliamo vedere e che rispecchiano le nostre convinzioni. Fa parte della neuroplasticità del cervello.
Noi vogliamo solo credere cose diverse, probabilmente. E come ho detto sopra, non ho la pretesa di stabilire quale sia la verità, tantomeno imporla. Sono entrambe verità. Il mondo ha tante verità e dimensioni quanti sono gli esseri che lo popolano.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4934
@ElleryQ Io, terrone di nascita e di pensiero, vivo da otto anni in una cittadina del Nord, in provincia di Parma. Qui di immigrati ce n'è a iosa e, da ciò che posso osservare ogni giorno quando vado a fare la spesa, si distinguono dagli autoctoni per diversi motivi: sorridono, al contrario di quelli di qui che hanno sempre l'aria incazzata; le madri con bambini al seguito non stanno attaccate a uno smartphone e tengono i figli rigorosamente inquadrati, al contrario delle locali che sono, invece sempre "connesse" e se ne fottono di quello che vanno facendo i figli nel frattempo; tutto ciò riguarda gli immigrati di pelle nera, mentre tra quelli bianchissimi provenienti dall'Est riscontro gli stessi difetti nostrani: arroganza, disprezzo delle regole, ragazzini aggressivi e bulli. Non sto generalizzando, non sono categorie rigide, semplicemente non c'è differenza tra noi e loro, buoni e cattivi ce n'è dappertrutto in ugual misura e, in particolare, nessun musulmano infastidisce tentando di imporre la propria religione, mentre, com'è ovvio, le culture si mischiano, a cominciare da quella culinaria, e non credo proprio che sia un male. Rispettare, per essere rispettati.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4935
Alberto Tosciri wrote: voi non vedete niente, non sentite niente
Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Ma no! Io vedo tutto, ma non capisco perché la mia esperienza debba valere meno della tua. Perché la mia esperienza non vale un biiip, mentre la tua ha un valore inestimabile? E che biiip! Perché devi fare questa differenza becera? C'è quello che dici tu, ma c'è anche quello che dico io! E che biiip! Se hanno avuto problemi in alcuni comuni, mi dipiace, ma io penso che non sanno gestire la migrazione. Non hanno mediatori culturali? Non hanno insegnanti preparati? I comuni non gestiscono i servizi sociali?
In provincia quelle cose non succedono. Nelle gradi città succedono. È qui la vera differenza: tra città e provincia. Da me nessuno ci impone alcunché! Noi sappiamo gestire l'immigrazione, loro no! Imparino da noli! È un ulteriore motivo per cui preferisco la vita di un paesello di provincia alla grande città. La provincia è sicura, la città no. Il Settentrione impari dal Mezzogiorno una volta tanto! In passato succedeva, poi è arrivato Garibaldi…
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4936
dyskolos wrote: In provincia quelle cose non succedono. Nelle gradi città succedono. È qui la vera differenza: tra città e provincia.
Purtroppo succedono anche in provincia; magari meno ma succedono. I casi del Shopville Gran Reno sono un esempio, dove gruppi di giovani hanno imperversato con la violenza. E i gruppi erano formati da italiani e stranieri.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4937
M.T. wrote: Purtroppo succedono anche in provincia; magari meno ma succedono. I casi del Shopville Gran Reno sono un esempio, dove gruppi di giovani hanno imperversato con la violenza. E i gruppi erano formati da italiani e stranieri.
Quella è criminalità comune e non ha nazionalità. Forse è il fenomeno delle baby-gang In ogni caso, da me non succede. Dove si conoscono tutti non può succedere.
Una cosa che mi fa arrabbiare è quando mi dicono che la mia esperienza non conta. Mi è successo con i No-vax. Siccome la mia esperienza smentisce la loro propaganda, allora non capisco niente e non è vero quello che ho vissuto.
Last edited by dyskolos on Fri Dec 05, 2025 10:09 am, edited 1 time in total.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4938
dyskolos wrote: Una cosa che mi fa arrabbiare è quando mi dicono che la mia esperienza non conta.
Non me ne parlare. Ormai si trova da discutere con tutto e su tutto e se esprimi il tuo pensiero, ragionando, ti viene risposto "qual è la tua esperienza?", "non ne hai abbastanza", "il tuo parere non conta". Se ti dico l'argomento con cui si è riusciti a trovare da dire con me (e sono riusciti a farmi perdere la pazienza) ti viene da ridere.

C'è da incazzarsi.

Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4940
Alberto Tosciri wrote: sembrerebbe che in Italia e in Europa allora dicano tutti balle sui  problemi pazzeschi che mostrano, tra delinquenza nostrana e importata, stupri, rapine, omicidi, degrado di città per delinquenza, zone interdette, quartieri abitati da extracomunitari che si accoltellano... voi non vedete niente, non sentite niente.... due tre casi... ma per il resto tutto felice, armonia, pace, tranquillità... Non so che dire. Allora ho visto e letto racconti dell'orrore. Non è vero niente.
Io vivo in una cittadina di forse 100000 abitanti, e i problemi ci sono. Ci sono sempre stati. Tutte le sere, tornando dal lavoro, passo da una zona di spaccio. Sono per lo più nordafricani, ma non faccio differenze di provenienza: sono pericolosi e aggressivi sia gli spacciatori stranieri che i drogati italiani. Ci sono state risse, arresti, accoltellamenti. Ci sono le telecamere, ci fa la ronda la polizia, ma non serve a nulla. Io passo di lì solo perché non voglio allungare la strada, perché questa è la mia città e ho tutto il diritto di viverci. Ci sono stati anche casi di rapine e stupri, ma di nuovo importa poco chi fosse il responsabile. Questa è la realtà ovunque, ed è inutile lamentarsene, si può solo fare tutto il possibile per limitare i danni. Per i miracoli dubito che ci attrezzeremo mai.
Riguardo ai presepi, avevo letto qualcosa su quello di Genova, e questo credo sia un buon esempio di visione "woke" quantomeno distorta, se non ridicola. Se qualcuno si sente offeso da due pastori, tre pecore di legno e un neonato in una capanna forse ha qualcosa che non va a livello mentale. A tal proposito, ieri ho visto che ne hanno allestito uno qui, di fronte ai giardini della stazione. Avendo letto le polemiche precedenti, la prima cosa che ho pensato è "chissà se gli spacciatori musulmani dei dintorni si offenderanno?"  :lol: Poi mi sono avvicinata per leggere il cartello, riportava solo la cooperativa sociale che l'aveva realizzato e faceva gli auguri a tutti. Carino, inatteso, soprattutto per il luogo e il coraggio. Ho cercato di memorizzare le statuine: quante saranno ancora qui a fine feste? Quanto scommettiamo che qualcuno ci butterà l'immondizia, o gli darà fuoco? Sarebbe molto bello se arrivasse all'Epifania intatto.
M.T. wrote: C'è da incazzarsi.
Il podcast l'avevo ascoltato. Il problema è che non dipende dai governi, il carcere è un non-luogo, qualcosa di separato dalla realtà, a cui la maggior parte della gente preferisce non pensare. Ma è proprio su temi come questo che si valuta il rispetto dei diritti: è facile riconoscere quelli di chi fa rumore, o blocca le strade. Riconoscere quelli di chi non ha più parola è solo delle democrazie sane, e questo è un'argomento talmente sottovalutato che spesso fa dubitare della categoria in cui la nostra dovrebbe collocarsi.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

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