Transeuropa Edizioni

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Salve,
             cosa ne pensate di questa casa editrice? Il sito è accessibile solo da Facebook, forse è una cosa temporanea.

Re: Transeuropa Edizioni

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Si tratta di una CE che ha avuto un periodo di gloria, ma poi è caduta in bassa fortuna. 
Ha cambiato fisionomia (e credo gestione) almeno un paio di volte. 
Nel vecchio WD, se non ricordo male, era tra le innominabili.

Personalmente non la consiglierei. 

Re: Transeuropa Edizioni

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pié veloce wrote: Sun Jan 21, 2024 4:30 pm Ho ricevuto una proposta di pubblicazione ma c'erano 700 € di copie da acquistare
CVD: una EAP. Evita senza indugio.

Pareri su Transeuropa edizioni, strana richiesta ricevuta dalla loro redazione

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Salve,
sono nuovo, questa è la prima domanda che faccio qui, spero di farla nel posto giusto. Ho inviato poco tempo fa un mio manoscritto ad alcuni editori, e tra questi, ho ricevuto ora la risposta di Transeuropa. La loro risposta è per me inquietante, perché non capisco se sottenda dubbia serietà o cosa. Mi scrive la Segreteria di Edizione con una scheda di valutazione sostanzialmente positiva del mio romanzo, e mi chiedono poi se ci siano enti, fondazioni o sponsor che possano coprire parzialmente i costi di promozione, in particolare quelli legati all'ufficio stampa. Dicono poi che... sarebbe di grande aiuto per superare i limiti imposti dalle dinamiche del mercato e per calmierare il prezzo di copertina. Saremmo felici di coprire le spese di stampa, ma il contributo di uno sponsor per i costi di ufficio stampa sarebbe fondamentale per garantire alla Sua opera la visibilità che merita.
Ora, io ho sempre sentito di Transeuropa come di una casa editrice seria. Qualcuno sa dirmi qualcosa, in base a esperienze personali?

Re: Pareri su Transeuropa edizioni, strana richiesta ricevuta dalla loro redazione

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Transeuropa è stata una casa editrice di grande qualità, rivolta principalmente allo scouting editoriale: Tondelli, Demarchi, Cacucci, Ballestra e Brizzi (con la prima edizione di "Jack Frusciante è uscito dal gruppo") sono solo alcuni dei nomi transitati da lì, all'epoca in cui Canalini era il patron della casa editrice. Da quando lui ha passato la mano nel 2003 mi dicono che purtroppo le cose sono cambiate. 
Non ho avuto esperienze personali con loro come autore, però ho lavorato trent'anni in libreria, fino a gennaio 2012. Il mi dicono quindi è qualcosa di più di un sentito dire.
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
https://www.instagram.com/marcellonucciarelli/
https://www.linkedin.com/in/marcello-nu ... -bbb4805b/

Re: Pareri su Transeuropa edizioni, strana richiesta ricevuta dalla loro redazione

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MadTeacher wrote: Wed Dec 11, 2024 8:00 pm Eh, appunto.
Se hanno lanciato tutti questi grandi nomi hanno davvero bisogno di spennare soldi agli esordienti inesperti?
Il nuovo gruppo ha poco a che vedere con la vecchia Transeuropa, che era praticamente fallita dopo il tentativo di fusione con Castelvecchi, Theoria (altro marchio prestigioso) e Costa & Nolan. 
La nuova proprietà ha rilevato il nome e spostato la sede da Ancona a Massa.
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
https://www.instagram.com/marcellonucciarelli/
https://www.linkedin.com/in/marcello-nu ... -bbb4805b/

Re: Transeuropa Edizioni

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Cari tutti

Voglio condividere un’esperienza recente con Transeuropa Edizioni, nella speranza che possa essere utile a chi è alla ricerca di una casa editrice seria e trasparente.
Dopo aver inviato il mio manoscritto, ho ricevuto una risposta piuttosto rapida con una proposta di pubblicazione. A prima vista, il feedback sul mio lavoro sembrava positivo e ben articolato. Tuttavia, leggendo attentamente, ho avuto la netta impressione che non fosse frutto di una lettura approfondita da parte di un editor, ma piuttosto il risultato di un’analisi automatizzata, forse generata da ChatGPT. Questo, oltre a essere poco professionale, mina profondamente la fiducia che un autore dovrebbe poter riporre in una casa editrice.
Inoltre, il contratto proposto conteneva clausole che, a mio parere, rientrano nella categoria dell’“editoria a pagamento” mascherata. Sebbene non ci fossero costi diretti per la pubblicazione, si prevedeva un forte impegno dell’autore nell’acquisto di copie per le presentazioni locali, con scontistiche vincolate a grandi quantitativi. Questo genere di vincoli sposta il rischio imprenditoriale dall’editore all’autore, cosa che trovo inaccettabile.
Invito tutti voi a fare attenzione quando vi interfacciate con realtà simili. Meritiamo editori che leggano, comprendano e valorizzino davvero i nostri lavori, senza approfittarsi della passione e del duro lavoro che mettiamo nella scrittura.

Re: Transeuropa Edizioni

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Ciao! volevo un vostro parere, sono proprio poco esperta in questo campo...
ho mandato il mio manoscritto 4 gg fa a questa CE e mi hanno risposto questa mattina con una scheda di valutazione di 2 pagine (sembra fatta bene a mio modestissimo parere perchè indicano punti di forza, criticità, opportunità e rischi)  e mi hanno proposto una pubblicazione per maggio.
Ho letto il contratto e non mi chiedono nessuna spesa, anzi anche nella mail specificano che la pubblicazione non comporta alcun costo per l’autore, chiedono l'impegno a promuovere il volume tramite presentazioni locali (almeno 3 occasioni) 
Poi però chiedono di fargli sapere se sono disponibile a effettuare presentazioni locali e quante copie potrei prevedere per queste occasioni. Cosa intendono?

Re: Transeuropa Edizioni

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In pratica, venderanno solo le copie che TU riuscirai a piazzare alle presentazioni che TU dovrai organizzare.
Io ti sconsiglio di accettare, anche i brevissimi tempi di accettazione e di pubblicazione portano a pensare che lo pubblicheranno tale e quale gliel'hai mandato, senza editing o correzione bozze effettivi.

Prima di dare loro una risposta, chiedi tu a loro da chi sono distribuiti e come promuoveranno il tuo libro. 

Re: Transeuropa Edizioni

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Buongiorno a tutti, 
Ho ricevuto una proposta di pubblicazione da parte della CE in questione. Nella prima parte della mail danno un giudizio davvero molto, molto lusinghiero sul mio romanzo. Continuando a leggere però ho subito notato qualcosa di strano.  Posto che non viene mai esplicitata l'offerta di pubblicazione, spiegano che, pur avendo una distribuzione nazionale, per dare al libro la visibilità che merita, sarebbe necessaria un’adeguata strategia promozionale, considerando che un autore esordiente non ha ancora un nome noto. Parlano quindi di presentazioni mirate in biblioteche, librerie e istituti culturali, di coinvolgimento di università ed enti, e di un ufficio stampa che curi la comunicazione su riviste e testate di settore. Aggiungono che per realizzare tutto questo è richiesto un contributo economico per la promozione, specificando che sono disponibili a discutere eventuali soluzioni o collaborazioni con enti culturali che possano sostenere il progetto.
Devo ammettere che leggendo la prima parte, come potete immaginare, ero rimasto piacevolmente colpito. La seconda parte l'aveva subito attenuato, ma ero comunque ottimista, dato che ero stato io ad avergli inviato il manoscritto, e quindi si trattava di una CE che in qualche modo avevo selezionato io.  Evidentemente dovevo essermi basato su giudizi relativi alla vecchia gestione.  Sono venuto subito a leggere i commenti qua e sono stati, purtroppo, confermati i miei sospetti peggiori. 

Avete già detto tutto nei precedenti commenti, ma secondo voi vale la pena approfondire un minimo o è meglio lasciar perdere direttamente?

Grazie, un saluto a tutti.

Re: Transeuropa Edizioni

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La promozione dell'opera è, per legge, tra i doveri dell'editore. Ciò non significa che l'autore debba disinteressarsene, può collaborare attraverso i propri canali e conoscenze (gratuite), ma è una scelta. La CE si avvale del proprio ufficio stampa, se ne ha uno, o ricorre a mezzi più semplici, ma mai a spese dell'autore.
Da ciò trai le tue deduzioni.  ;)

Re: Transeuropa Edizioni

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Ciao Emi.Lai
anche a me, dopo appena cinque giorni, risposero con la medesima formula (corredata peraltro da una scheda sospettosamente dettagliatissima)  
Se hai inviato da poco tempo, mettiti l'anima in pace e friggi nell'attesa insieme a noi

 
Hai mai assaggiato le lumache?
Sì, certo
In un ristorante, intendo

Re: Transeuropa Edizioni

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Come ho già avuto modo di ricordare qui e su WD, Transeuropa è stata una casa editrice rivoluzionaria guidata dal genio di Massimo Canalini. Orientata verso i giovani autori italiani ha pubblicato, fra i tanti, Ballestra, Demarchi, Cacucci, Culicchia e Brizzi, con la prima edizione di "Jack Frusciante è uscito dal gruppo". Pier Vittorio Tondelli curava il progetto editoriale "Under 25".
Di quella casa editrice, con sede ad Ancona, rimane poco o nulla, al di là del nome. Le quote di Canalini furono acquistate dalle nuova proprietà che trasferì la sede in Toscana nel 2003.
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
https://www.instagram.com/marcellonucciarelli/
https://www.linkedin.com/in/marcello-nu ... -bbb4805b/

Re: Transeuropa Edizioni

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Ho pubblicato con loro con la modalità acquisto copie. Zero revisione testo (anzi temo zero lettura), zero promozione, solo il tentativo di spremere l'autore con rinnovate offerte di acquisto scontato del libro dopo qualche tempo dalla pubblicazione. Al netto del nome blasonato (che però, come è stato giustamente fatto notare, riguarda la precedente gestione canaliniana), la mia peggior esperienza editoriale.

Re: Transeuropa Edizioni

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Salve a tutti,

non che ce ne fosse bisogno, ma comunque, volevo darvi un ulteriore conferma di quanto questa CE sia mal messa. Per sbaglio (scambiando degli indirizzi mail) ho inviato di recente un manoscritto (romanzo) per una valutazione e mi hanno risposto (ovviamente positivamente) dopo appena 7 giorni. La breve valutazione è stata fatta molto probabilmente da chatgpt o affini. Chiedevano in modo velato l'acquisto copie (cioè di organizzarmi da solo le presentazioni e di contare di vendere circa 60 libri in tre presentazioni). Quindi, secondo me, meglio stare alla larga.

Re: Transeuropa Edizioni

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Buongiorno a tutte e a tutti,
intervengo come direttore editoriale di Transeuropa per chiarire alcuni punti sulla collana Transeuropa Lab, visto che qui se ne discute.
La Lab è dedicata agli esordienti e agli emergenti della narrativa. In Italia, per questo segmento, i numeri di vendita sono molto bassi: non perché i libri siano meno validi, ma perché è fisiologico che un autore alla prima uscita abbia il suo pubblico naturale soprattutto nel territorio in cui vive e lavora. Per questo chiediamo agli autori della collana di organizzare alcune presentazioni nella loro zona e offriamo copie con sconti progressivi. È un modo per creare un primo nucleo di lettori reali, senza imporre obiettivi o obblighi.
Vorrei spiegare anche perché sconsigliamo le presentazioni in libreria. Non è una questione di principio, ma di come funziona il protocollo industriale delle librerie. Quando un autore poco conosciuto fa un evento, la libreria chiede quasi sempre almeno 20 copie in conto vendita assoluto, cioè con diritto di resa totale. Se durante la presentazione ne vende 10, le altre 10 possono tornare indietro dopo mesi, perché questi sono i tempi della filiera. Nel frattempo, se l’autore fa una seconda presentazione, la successiva libreria richiederà altre 20 copie. Così, per venderne 50, dobbiamo stamparne e spedirne 100. E sulle 50 copie vendute, il 60 per cento del prezzo di copertina resta a libreria e distribuzione. Con il 40 per cento che rimane dobbiamo coprire la stampa, le spedizioni, l’amministrazione, e i diritti d’autore. È un modello che non sta in piedi per le tirature piccole e infatti manda in difficoltà moltissime case editrici inesperte. La mortalità delle nuove case editrici in Italia è vicina all’80 per cento nei primi tre anni.
Sul piano editoriale: la Lab è una collana di ricerca. Non facciamo editing invasivo, perché crediamo che la voce degli autori vada rispettata. Facciamo invece una revisione formale interna, un lavoro serio di pulizia del testo, e seguiamo l’impaginazione e le bozze come in tutte le nostre collane.
Sul piano promozionale cerchiamo di fare più del minimo sindacale. Organizziamo presentazioni congiunte tra autori della casa editrice, regione per regione, perché abbiamo visto che funziona e crea comunità. Ogni mese realizziamo interviste online e scritte dedicate alle novità. Seguiamo i libri con ufficio stampa, comunicazione e attività continuative, non per due settimane e poi basta. Facciamo residenze d'artista. Cerchiamo di seguire le fiere più interessanti e ci organizziamo presentazioni o eventi come l'ultimo al Salone del Libro sugli Under 25 italiani di seconda generazione.
Riguardo ai tempi di risposta alle proposte editoriali: rispondiamo entro dieci/quindici giorni solo agli autori che intendiamo approfondire. Negli ultimi anni, tutte le case editrici si sono adeguate a questa tempistica perché gli autori inviano contemporaneamente il manoscritto a più sigle, e non ha senso farli aspettare mesi per una risposta. A chi non rispondiamo significa semplicemente che non rientra nella linea editoriale, senza alcun giudizio sul valore del testo.
Le critiche circostanziate sono utili e fanno parte del confronto. Quelle basate su informazioni parziali rischiano solo di restituire un’immagine deformata di un lavoro che, nella piccola editoria indipendente, richiede equilibrio e molta attenzione quotidiana.
Per chi vuole capire meglio da dove veniamo e quale continuità editoriale esiste tra la gestione storica di Massimo Canalini e il mio lavoro attuale, segnalo che questo percorso è raccontato con chiarezza in Codice Canalini. È un modo per entrare nel laboratorio della casa editrice e capire perché abbiamo fatto certe scelte nel tempo.
Se qualcuno vuole approfondire o fare domande, sono reperibile a info@transeuropaedizioni.it.
Un saluto a tutte e a tutti,
Giulio Milani 

Re: Transeuropa Edizioni

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Al di là delle motivazioni illustrate, mi pare di capire che rimane l'obbligo per l'autore di organizzare ed effettuare presentazioni acquistando per ognuna un certo numero di copie. Se le cose stanno così, si tratta di editoria a pagamento. Tutto qui.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Transeuropa Edizioni

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Grazie per l'intervento e il chiarimento, @Giulio Milani. Tuttavia credo che sia utile dissipare ulteriormente alcuni dubbi, che rimangono.
Cheguevara wrote: Fri Nov 21, 2025 3:16 pmmi pare di capire che rimane l'obbligo per l'autore di organizzare ed effettuare presentazioni acquistando per ognuna un certo numero di copie.
Da quanto ha scritto l'utente @somesay, viene richiesto di organizzare delle presentazioni. È effettivamente previsto un obbligo di organizzazione, o sono facoltative? Inoltre:
somesay wrote: Thu Nov 20, 2025 1:07 pmChiedevano in modo velato l'acquisto copie (cioè di organizzarmi da solo le presentazioni e di contare di vendere circa 60 libri in tre presentazioni).
Il fatto di organizzare da sé delle presentazioni, non implica necessariamente l'acquisto di copie, se l'autore può richiederle in conto vendita. Rispetto alle librerie, infatti, viene bypassato il circuito della distribuzione e il ritardo nei resi, per cui l'autore restituirebbe subito l'invenduto. Inoltre la CE avrebbe un ricavo maggiore rispetto alle librerie, in genere tra il 50 e il 70%. È possibile chiarire questo aspetto? Le copie, cioè, devono essere acquistate o possono essere spedite all'autore in conto vendita?
Tra l'altro, da quanto scritto qui:
Giulio Milani wrote: Fri Nov 21, 2025 11:57 amOrganizziamo presentazioni congiunte tra autori della casa editrice, regione per regione,
sembra che sia la stessa CE a organizzare le presentazioni (congiunte tra più autori).
È in effetti così, oppure l'autore è tenuto a organizzare almeno tre presentazioni, a prescindere, e vendere un minimo di 60 libri? Non è poi così scontato che in tre presentazioni si vendano 20 copie per ciascuna.

Una curiosità personale, invece: realizzare delle presentazioni congiunte tra autori, non è un po' penalizzante per gli stessi? Mi spiego: già un autore esordiente fa abbastanza fatica a vendere il proprio libro, anche perché chi partecipa alle presentazioni come pubblico non sempre acquista. Chi, invece, lo fa si limita solitamente a comprare un solo libro, per cui se gli autori sono due o più, in un pubblico di 20 persone (ammettendo che tutti acquistino) le vendite per ciascun autore saranno dimezzate, o comunque frazionate. Perché è difficile che chi acquista un volume (spesso a fatica) ne acquisti persino due, quindi le possibilità per ciascun autore diminuiranno. Per bene che vada, ognuno venderà giusto dal proprio pubblico (cioè suoi amici, parenti e conoscenti). 
C'è, quindi, un effettivo ritorno in una presentazione congiunta? Ripeto, è solo una mia curiosità.
Giulio Milani wrote: Fri Nov 21, 2025 11:57 amLe critiche circostanziate sono utili e fanno parte del confronto. Quelle basate su informazioni parziali rischiano solo di restituire un’immagine deformata
Sono concorde, per questo ringrazio per la partecipazione e chiedo la cortesia di fornire maggiori chiarimenti.
Buon proseguimento.

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