Transeuropa Edizioni

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Salve,
             cosa ne pensate di questa casa editrice? Il sito è accessibile solo da Facebook, forse è una cosa temporanea.

Re: Transeuropa Edizioni

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Si tratta di una CE che ha avuto un periodo di gloria, ma poi è caduta in bassa fortuna. 
Ha cambiato fisionomia (e credo gestione) almeno un paio di volte. 
Nel vecchio WD, se non ricordo male, era tra le innominabili.

Personalmente non la consiglierei. 

Re: Transeuropa Edizioni

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pié veloce wrote: Sun Jan 21, 2024 4:30 pm Ho ricevuto una proposta di pubblicazione ma c'erano 700 € di copie da acquistare
CVD: una EAP. Evita senza indugio.

Re: Transeuropa Edizioni

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Cari tutti

Voglio condividere un’esperienza recente con Transeuropa Edizioni, nella speranza che possa essere utile a chi è alla ricerca di una casa editrice seria e trasparente.
Dopo aver inviato il mio manoscritto, ho ricevuto una risposta piuttosto rapida con una proposta di pubblicazione. A prima vista, il feedback sul mio lavoro sembrava positivo e ben articolato. Tuttavia, leggendo attentamente, ho avuto la netta impressione che non fosse frutto di una lettura approfondita da parte di un editor, ma piuttosto il risultato di un’analisi automatizzata, forse generata da ChatGPT. Questo, oltre a essere poco professionale, mina profondamente la fiducia che un autore dovrebbe poter riporre in una casa editrice.
Inoltre, il contratto proposto conteneva clausole che, a mio parere, rientrano nella categoria dell’“editoria a pagamento” mascherata. Sebbene non ci fossero costi diretti per la pubblicazione, si prevedeva un forte impegno dell’autore nell’acquisto di copie per le presentazioni locali, con scontistiche vincolate a grandi quantitativi. Questo genere di vincoli sposta il rischio imprenditoriale dall’editore all’autore, cosa che trovo inaccettabile.
Invito tutti voi a fare attenzione quando vi interfacciate con realtà simili. Meritiamo editori che leggano, comprendano e valorizzino davvero i nostri lavori, senza approfittarsi della passione e del duro lavoro che mettiamo nella scrittura.

Re: Transeuropa Edizioni

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Ciao! volevo un vostro parere, sono proprio poco esperta in questo campo...
ho mandato il mio manoscritto 4 gg fa a questa CE e mi hanno risposto questa mattina con una scheda di valutazione di 2 pagine (sembra fatta bene a mio modestissimo parere perchè indicano punti di forza, criticità, opportunità e rischi)  e mi hanno proposto una pubblicazione per maggio.
Ho letto il contratto e non mi chiedono nessuna spesa, anzi anche nella mail specificano che la pubblicazione non comporta alcun costo per l’autore, chiedono l'impegno a promuovere il volume tramite presentazioni locali (almeno 3 occasioni) 
Poi però chiedono di fargli sapere se sono disponibile a effettuare presentazioni locali e quante copie potrei prevedere per queste occasioni. Cosa intendono?

Re: Transeuropa Edizioni

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In pratica, venderanno solo le copie che TU riuscirai a piazzare alle presentazioni che TU dovrai organizzare.
Io ti sconsiglio di accettare, anche i brevissimi tempi di accettazione e di pubblicazione portano a pensare che lo pubblicheranno tale e quale gliel'hai mandato, senza editing o correzione bozze effettivi.

Prima di dare loro una risposta, chiedi tu a loro da chi sono distribuiti e come promuoveranno il tuo libro. 

Re: Transeuropa Edizioni

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Buongiorno a tutti, 
Ho ricevuto una proposta di pubblicazione da parte della CE in questione. Nella prima parte della mail danno un giudizio davvero molto, molto lusinghiero sul mio romanzo. Continuando a leggere però ho subito notato qualcosa di strano.  Posto che non viene mai esplicitata l'offerta di pubblicazione, spiegano che, pur avendo una distribuzione nazionale, per dare al libro la visibilità che merita, sarebbe necessaria un’adeguata strategia promozionale, considerando che un autore esordiente non ha ancora un nome noto. Parlano quindi di presentazioni mirate in biblioteche, librerie e istituti culturali, di coinvolgimento di università ed enti, e di un ufficio stampa che curi la comunicazione su riviste e testate di settore. Aggiungono che per realizzare tutto questo è richiesto un contributo economico per la promozione, specificando che sono disponibili a discutere eventuali soluzioni o collaborazioni con enti culturali che possano sostenere il progetto.
Devo ammettere che leggendo la prima parte, come potete immaginare, ero rimasto piacevolmente colpito. La seconda parte l'aveva subito attenuato, ma ero comunque ottimista, dato che ero stato io ad avergli inviato il manoscritto, e quindi si trattava di una CE che in qualche modo avevo selezionato io.  Evidentemente dovevo essermi basato su giudizi relativi alla vecchia gestione.  Sono venuto subito a leggere i commenti qua e sono stati, purtroppo, confermati i miei sospetti peggiori. 

Avete già detto tutto nei precedenti commenti, ma secondo voi vale la pena approfondire un minimo o è meglio lasciar perdere direttamente?

Grazie, un saluto a tutti.

Re: Transeuropa Edizioni

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La promozione dell'opera è, per legge, tra i doveri dell'editore. Ciò non significa che l'autore debba disinteressarsene, può collaborare attraverso i propri canali e conoscenze (gratuite), ma è una scelta. La CE si avvale del proprio ufficio stampa, se ne ha uno, o ricorre a mezzi più semplici, ma mai a spese dell'autore.
Da ciò trai le tue deduzioni.  ;)

Re: Transeuropa Edizioni

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Ciao Emi.Lai
anche a me, dopo appena cinque giorni, risposero con la medesima formula (corredata peraltro da una scheda sospettosamente dettagliatissima)  
Se hai inviato da poco tempo, mettiti l'anima in pace e friggi nell'attesa insieme a noi

 
Hai mai assaggiato le lumache?
Sì, certo
In un ristorante, intendo

Re: Transeuropa Edizioni

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Come ho già avuto modo di ricordare qui e su WD, Transeuropa è stata una casa editrice rivoluzionaria guidata dal genio di Massimo Canalini. Orientata verso i giovani autori italiani ha pubblicato, fra i tanti, Ballestra, Demarchi, Cacucci, Culicchia e Brizzi, con la prima edizione di "Jack Frusciante è uscito dal gruppo". Pier Vittorio Tondelli curava il progetto editoriale "Under 25".
Di quella casa editrice, con sede ad Ancona, rimane poco o nulla, al di là del nome. Le quote di Canalini furono acquistate dalle nuova proprietà che trasferì la sede in Toscana nel 2003.
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