Cheguevara wrote: Un'altra tegola si abbatte sulla cervice di Meloni & C., anche se non farà particolari danni a una materia grigia pressoché inesistente: i giudici comunisti hanno emesso sentenza che annulla quella parte del decreto sicurezza riguardante il divieto di produrre e commercializzare la cannabis cosiddetta light. Ce l'hanno proprio tutti con la povera Giorgia. 
Quando ero sergente in Friuli, ricordo che periodicamente, dopo l'adunata, venivano presi dei nomi a caso di militari e portati in infermeria a fare analisi obbligatoria delle urine. Se venivano trovate tracce di cannabis, ai militari che avevano conseguito una preziosa patente militare, gratis, spesso anche di mezzi pesanti come autobus e camion, che poteva essere convertita in patente civile una volta in congedo, veniva revocata e il fatto scritto sul foglio matricolare. Che, come sai meglio di me, veniva esaminato anche nella vita civile, se facevi un concorso statale o parastatale, e con quella postilla non passavi, perché "inaffidabile". Nessuno vietava a dirigenti di grandi aziende che assumevano quadri dirigenti di fare lo stesso.
Ricordo un militare di leva che cercò di opporsi a questo, dicendo che fumava ogni tanto come tutti, (e non era vero. Non tutti fumavano cannabis, pur potendolo fare). Il comandante fece un discorso a tutto il battaglione. Disse che un autista, sotto l'effetto di cannabis, poteva uscire di strada e causare un incidente, mortale per se stesso e per le persone che trasportava. Il fatto è che gli autisti di autobus, oltre a trasportare militari di leva per i tiri al poligono, talvolta portavano anche scolaresche e comunque personale civile, in collaborazione con i comuni.
Il comandante chiese ai soldati cosa poteva dire ai genitori degli eventuali passeggeri morti, militari e civili.
"Scusi tanto, signora. Suo figlio è morto perchè l'autista aveva fumato cannabis. Sa, sono cose che capitano. Abbia pazienza e non urli".
Il comandante aspettò invano che qualche soldato gli dicesse qualcosa. Nessuno parlò. Molti abbassarono la testa.
Questa era, molto grezzamente, certo, una piccola lezione di educazione civica. Cosa che non si fa più, neanche a scuola.
Cheguevara wrote: i giudici comunisti hanno emesso sentenza che annulla quella parte del decreto sicurezza riguardante il divieto di produrre e commercializzare la cannabis cosiddetta light.
hai detto bene: giudici comunisti (qualunque cosa voglia dire) e cannabis "cosiddetta" light.
Gli effetti della cannabis, tagliata bene, sono: alterazione della percezione sensoriale, ottundimento dei sensi, grande voglia di ridere e impressione di camminare all'infinito su un tapis roulant anche in una stanza. Difficoltà nell'eseguire mansioni elementari. Malesseri generali. Ingrandimento della pupilla. Non sono un medico, ti dico gli effetti che vedevo nei militari, spesso che montavano di guardia e che provvedevo a rimuovere, con l'ausillio del S.Ten. medico di turno in infermeria, se la guardia la comandavo io quella notte.
Cosa vuol dire cannabis light? Alla stregua di un lecca lecca? Ma si: diamola anche ai bambini delle elementari, allora, così la "ciuppano" mentre vanno a scuola, magari accompagnati da un nonno beante, convinto di cominciare a vedere il sol dell'avvenire, perché ha assaggiato anche lui un po' di cannabis "light".
È giusto che l'assaggio di "libertà" si debba allungare con qualcosa. Cominciamo con la cannabis light, tralasciando il resto. Così imparano.
Non faccio polemica o provocazione. Sono sbalordito e amareggiato. Si vuole questo anche in Italia?
M.T. wrote: E visto che la Russia blatera tanto di torri cadute, chi dice che non ci sia lei dietro il crollo avvenuto?
Sai, non ho le prove, ma non credo. I russi amano e conoscono la cultura italiana. Più degli italiani.
E poi, se volevano fare clamore, avrebbero buttato giù il Colosseo.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)