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4676
Cheguevara wrote: Se almeno si riuscisse ad abolire il criterio dell'unanimità
Sarebbe giusto abolire il criterio dell'unanimità. Però forse ciò porterebbe paradossalmente a rafforzare i sovranismi. Infatti, ogni volta che l'Unione impone a uno stato qualche direttiva decisa a maggioranza e per la quale quello stato ha votato NO, uscirebbe il sovranista di turno a dire "Vedete, Signori, che non ci conviene stare nell'Unione? Ché quelli decidono e poi noi dobbiamo eseguire cose decise da stranieri, quindi torniamo alla nostra sovranità nazionale! È la migliore occasione per mandarli a quel paese! Usciamo dall'Unione!" e magari avrebbe ragione politicamente. Di sicuro questo discorso attecchirebbe e in ogni caso il politico che lo propone prenderebbe un mare di voti o consoliderebbe quelli che già ha. Così l'Unione si disgregherebbe all'istante e io non voglio.
Soluzione? Sì, c'è! Facciamo lo stato europeo, in modo che, per fare un esempio, se in Svezia succede qualcosa, quella cosa succede all'Europa, non solo alla Svezia, come accade oggi. Per fare ciò, i rapporti tra le parti dello stato europeo dovrebbero essere regolati sul piano costituzionale e non più sul piano dei trattati internazionali.
Anche il nodo dei paesi piccoli si scioglierebbe.
M.T. wrote: il governo ungherese ha attaccato Ranucci e Report asserendo che non doveva fare il servizio sul sovranismo, è stato un errore realizzarlo
Orban mi dovrebbe spiegare perché continua a stare in un posto di cui non condivide i valori. L'Ungheria fa parte dell'UE dal 2004 e ha presentato la domanda di adesione nel 1994. Voglio dire che l'hanno voluto loro. Quindi o lasciamo fare all'anagrafe, un po' di pazienza!, o Orban esca dall'UE e poi se la veda col suo popolo, che non credo sia tanto d'accordo. Così perderebbe le prossime elezioni e speriamo che col successore vada meglio oppure possiamo applicare al successore le stesse cose che applichiamo a Orban, e così via ricorsivamente.
Il Sommo Misantropo

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4678
dyskolos wrote: Sarebbe giusto abolire il criterio dell'unanimità. Però forse ciò porterebbe paradossalmente a rafforzare i sovranismi. Infatti, ogni volta che l'Unione impone a uno stato qualche direttiva decisa a maggioranza e per la quale quello stato ha votato NO, uscirebbe il sovranista di turno a dire "Vedete, Signori, che non ci conviene stare nell'Unione? Ché quelli decidono e poi noi dobbiamo eseguire cose decise da stranieri, quindi torniamo alla nostra sovranità nazionale! È la migliore occasione per mandarli a quel paese! Usciamo dall'Unione!" e magari avrebbe ragione politicamente.
La democrazia si è sempre decisa a maggioranza, chi ci vede un problema forse non dovrebbe far parte dell'UE. È ovvio che ogni singolo stato ha i propri interessi, ma ci sono modi per venirsi incontro già previsti, in caso una certa decisione dovesse pesare più su alcuni che su altri. Bisogna anche dire che se si vuole far parte di un'alleanza un po' di fiducia e qualche compromesso ci vogliono. Altrimenti ognuno per i fatti suoi, che non è obbligatorio stare nell'UE. Ma scommetto che se si facesse un sondaggio nel Regno Unito, i più vorrebbero non averla fatta la Brexit, perché ha comportato un sacco di burocrazia extra e un aumento del costo della vita. 
Con l'Ungheria si è venuti incontro sul problema dei rifornimenti energetici di origine russa, quando si sono votate le sanzioni. E si è soprasseduto su lacune evidenti in fatto di trasparenza e di diritti umani. Oltre a ciò, spesso si è comprato il ritiro del veto a suon di euro. Che Orban si permetta di criticare, anche no. Che poi l'UE sia davvero in crisi è un altro discorso, e riguarda l'Ungheria solo nel senso che ne è una delle principali cause.
Il voto all'unanimità era stato pensato per un gruppo più piccolo, ma quando i paesi diventano quasi 30 è impossibile metterli d'accordo, si finisce per bloccare tutto il sistema.
M.T. wrote: Ora Orban vuole blocco anti-Kiev con Bratislava e Praga: https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2025/10/28/media-orban-vuole-blocco-anti-kiev-con-bratislava-e-praga_cce3afea-32a2-47cb-a16c-66a2717024af.html
Chi è rimasto stupito dalla notizia alzi la mano  :P Io spero che quest'individuo vada davvero da Trump a chiedergli di annullare le sanzioni alla Russia, e voglio la ripresa integrale dell'incontro...
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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4679
Silverwillow wrote: Chi è rimasto stupito dalla notizia alzi la mano  :P
Non mi stupisce, però che due cocomeri. Poi oggi sentivo che ha avuto un incontro affettuoso con Salvini e non vi dico cosa mi è venuto in mente :censura:
Silverwillow wrote: Io spero che quest'individuo vada davvero da Trump a chiedergli di annullare le sanzioni alla Russia, e voglio la ripresa integrale dell'incontro...
:pop:

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4680
@Silverwillow Completamente d'accordo con te e, stavolta, non d'accordo con @dyskolos. Non credo che gli Stati in cui domina il sovranismo, che poi sono staterelli che dalla UE prendono più di quello che danno, in caso di decisioni a maggioranza alle quali sono contrari uscirebbero dall'Unione, e comunque, se veramente se ne andassero, non sarebbe una gran perdita. Penso, anzi, che addirittura sarebbe bene sbatterli fuori a calci in culo. Gli equilibri, come ormai dovrebbe essere chiaro a tutti, stanno cambiando velocemente, e se l'Europa non riuscirà in fretta a diventare un gruppo coeso di Stati che si muovano tutti nella stessa direzione, finirà per disgregarsi o, comunque, a restare imbrigliata nel vassallaggio nei confronti dell'alleato-sempre meno alleato americano. Staremo a vedere.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4681
Cheguevara wrote: @Silverwillow Completamente d'accordo con te e, stavolta, non d'accordo con @dyskolos
Io invece sono d'accordo sia con @el Che sia con @Salicedargento perché - in effetti non l'ho chiarito e ora cerco di dirlo meglio :P - ho espresso un mio timore, non un dato di fatto.
Alla fine meglio pochi ma buoni. Solo temo che la UE diventi troppo piccola e insignificante, una specie di "nano politico". In ogni caso, l'unanimità renderà necessario affrontare il nodo dei paesi piccoli, i quali perderebbero sempre. Temo dunque che paesi come Malta, Cipro, Slovenia e Lussemburgo (paese fondatore) (solo per fare quattro esempi) lascino la UE perché davvero non gli conviene e temo che ciò generi un "effetto domino"  che abbatterebbe la UE in breve. 
Per quanto riguarda l'Ungheria (e probabilmente anche la Slovacchia), lì forse c'è un abisso tra volontà popolare e volontà dell'élite governativa. Per me, dovrebbe uscire dalla UE, ma ciò oggi temo che porti a una guerra, forse civile, e paradossalmente l'UE diventerebbe un pretesto di guerra e non di collaborazione pacifica, come dovrebbe essere.
La soluzione, per me, è superare l'Unione e istituire uno stato europeo, che potremmo chiamare Repubblica d'Europa, dove i rapporti tra le parti sono regolati sul piano costituzionale e non più su quello dei trattati internazionali come avviene oggi. La RdE non avrebbe gli stessi confini della UE. In questo modo, scioglieremmo anche il nodo dei paesi piccoli.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4682
@dyskolos Ma tu pensi che sia possibile che i paesi sovranisti e quelli a cui non piacerebbero le decisioni a maggioranza possano accettare di rinunciare alla loro integrità nazionale per fondersi in un'unica nazione Europa?. Sarebbe molto più facile, o meno difficile, arrivare a una federazione del tipo Stati Uniti d'Europa. Comunque, la clausola dell'unanimità bloccherebbe tutto, quindi va assolutamente, e velocemente, abolita. Senza questo, non se ne esce e non se ne uscirà.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4683
Cheguevara wrote: Ma tu pensi che sia possibile che i paesi sovranisti e quelli a cui non piacerebbero le decisioni a maggioranza possano accettare di rinunciare alla loro integrità nazionale per fondersi in un'unica nazione Europa?
Capisco lo scetticismo e infatti la mia risposta breve è "Oggi non è possibile!" Una risposta un po' più argomentata è che non esistono "paesi sovranisti", giusto per citare le tue parole. Il sovranismo è un movimento trasversale agli stati europei. Per quello bastano anche solo due generazioni e opportune elezioni. Se lavori affinché gli Europei si rendano conto dei vantaggi dello stato unico, allora sarei meno scettico e forse si può fare. Se diffondi la Dichiarazione ONU sui diritti universali degli esseri umani e dici che il nuovo stato rispetta i diritti umani sanciti nella Dichiarazione, allora il mio scetticismo diminuisce ancora. Certo, c'è da lavorarci per decenni e allora la scelta è se lavorarci su o porre obiezioni anche sovranistiche e non lavorarci tanto è inutile.
Cheguevara wrote: Sarebbe molto più facile, o meno difficile, arrivare a una federazione del tipo Stati Uniti d'Europa
Certo, e io mica di no. La vedo come una tappa intermedia per arrivare allo stato unico, in cui i rapporti tra le parti sono regolati su base costituzionale (è questo il punto: trattati o costituzione?), ma - si sa! - in Italia il provvisorio spesso diventa definitivo e magari sarà così anche nel resto d'Europa. Allora via libera agli Stati Uniti d'Europa!
Non ne parlo mai perché, pochi anni fa, Renzi si presentò alle elezioni con una lista chiamata giustappunto "Stati Uniti d'Europa" e lui mista troppo antipatico, ma ora posso chiudere un occhio su questo :-)
Cheguevara wrote: Comunque, la clausola dell'unanimità bloccherebbe tutto, quindi va assolutamente, e velocemente, abolita. Senza questo, non se ne esce e non se ne uscirà.
Vedi che sono d'accordo, però parallelamente studierei un meccanismo per non sfavorire troppo i paesi piccoli. Se fosse per me, peserei i voti sul numero di parlamentari europei di ciascuno stato, ma forse ciò non basta.

Comunque mi sorprende che nessuno, quando si parla di stato europeo, tiri fuori la vera "mucca nel corridoio" che rischierebbe di uccidere nella culla la costruzione di uno stato europeo: il debito pubblico. Diciamo che per equità lo stato europeo dovrebbe avere come debito la somma dei debiti degli stati che lo compongono, ma su questo chiederei il parere di esimi economisti.
Uno stato piccolo (in base a ciò che i sovranisti permettono :P ), indebitato fino al collo, difficilmente esisterebbe o sarebbe attrattivo.
Il Sommo Misantropo

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4684
Ho letto oggi la notizia dell'arresto di un uomo per possesso di materiale pedopornografico; è risultato che tale materiale però era frutto di Intelligenza Artificiale. Per me la pedopornografia è pedopornografia (ergo: condanna), tuttavia una domanda me la sono posta: la giustizia, come si deve comportare ora essendo stata usata l'IA e non trattandosi di bambini in carne e ossa? Ci troviamo dinanzi a qualcosa di nuovo: come si deve agire?
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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4685
M.T. wrote: Ho letto oggi la notizia dell'arresto di un uomo per possesso di materiale pedopornografico; è risultato che tale materiale però era frutto di Intelligenza Artificiale. Per me la pedopornografia è pedopornografia (ergo: condanna), tuttavia una domanda me la sono posta: la giustizia, come si deve comportare ora essendo stata usata l'IA e non trattandosi di bambini in carne e ossa? Ci troviamo dinanzi a qualcosa di nuovo: come si deve agire?
Negli ultimi tempi si è parlato di persone indagate per possesso di materiale pedopornografico creato con l’intelligenza artificiale. Immagini e video che non ritraggono bambini reali, ma figure generate da algoritmi. La domanda è inevitabile: come giudicare tutto questo? È davvero meno grave, visto che “nessuno” ne è stato vittima?
Dal punto di vista giuridico, molti Paesi — anche l’Italia — riconoscono che anche la rappresentazione “virtuale” di atti sessuali con minori può costituire reato. Perché? Perché alimenta la stessa mentalità malata, la stessa cultura che sfrutta e profana l’infanzia. La legge non tutela solo le vittime dirette, ma anche il bene comune, la dignità del minore e la purezza del cuore umano.
Da credente, però, penso che il punto più profondo sia morale.
L’intelligenza artificiale non cambia la sostanza del peccato: il male non diventa "bene" o "normale" o "innocuo" solo perché è “digitale”. Creare o guardare immagini sessuali di minori, anche inventate, significa coltivare dentro di sé un desiderio disordinato, contrario all’amore puro a cui Dio ci chiama.

(Scusate se posso dare l'idea di predicatore folle... non so come altro dirlo o mascherarlo, perciò cerco di dirlo nel modo più naturale, che è sempre la cosa migliore, secondo me...)

La Chiesa ha sempre insegnato che il peccato nasce nel cuore. Gesù dice: «Chi guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore» (Mt 5,28).
Quanto più grave, allora, è cercare di rappresentare l’abuso dell’infanzia, anche solo con l’immaginazione? È un’offesa al Creatore e all’immagine stessa della purezza.
Questo nuovo confine del peccato digitale rivela la profonda crisi spirituale del nostro tempo: un’umanità che crede di poter “fabbricare” la realtà e persino il male, senza conseguenze. Come un videogame. Ma ogni peccato lascia una ferita reale, anche se nasce da pixel e algoritmi.
Come cattolici dobbiamo dirlo chiaramente: non esistono attenuanti morali per la pedopornografia, reale o artificiale che sia. In entrambi i casi viene profanato il volto dell’infanzia, che è il volto stesso di Cristo:
«Chi accoglie uno di questi piccoli nel mio nome, accoglie me» (Mc 9,37).
La giustizia deve fare il suo corso, ma serve anche una profonda formazione delle coscienze, fin da piccoli. Formazione che è stata mandata a quel paese da decenni. In nome di cosa? Di questa bella società.
Dietro certi comportamenti ci sono spesso solitudini, ferite e vuoti spirituali. Non basta condannare: dobbiamo proporre un cammino diverso, una visione più vera dell’uomo.
La tecnologia non è il male; è l’uso che ne facciamo a determinarne il valore.
Se l’uomo perde il senso del bene, anche una macchina può diventare un’arma contro l’innocenza.
L’innocenza dei piccoli resta sacra.
E chi, in qualunque modo, tenta di profanarla — reale o virtuale che sia — profana la santità stessa della vita.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4686
M.T. wrote: Ho letto oggi la notizia dell'arresto di un uomo per possesso di materiale pedopornografico; è risultato che tale materiale però era frutto di Intelligenza Artificiale. Per me la pedopornografia è pedopornografia (ergo: condanna), tuttavia una domanda me la sono posta: la giustizia, come si deve comportare ora essendo stata usata l'IA e non trattandosi di bambini in carne e ossa? Ci troviamo dinanzi a qualcosa di nuovo: come si deve agire?
Be', non credo sia una cosa del tutto nuova. Ai miei tempi si facevano i fotomontaggi e sembravano veri. Poi abbiamo imparato come sgamare i fotomontaggi. Per dire, Mussolini non sapeva andare a cavallo e non si poteva mostrare nessuna debolezza del capo, così la sua propaganda diffondeva foto di lui a cavallo. Come facevano? Erano fotomontaggi, semplice. Famosa è una sua foto in bianco e nero del 1932 (o 1937) scattata in Libia, in cui si vede lui a cavallo che solleva verso il cielo la spada dell'Islam. La propaganda ci teneva a farlo passare per difensore dei Musulmani (un po' simpatizzava, comunque), ma è un chiaro fotomontaggio: hanno tolto il palafreniere che gli teneva fermo il cavallo, et voilà! Un esempio di ritocco fotografico ante litteram, addirittura molto prima del Photoshop. Mio fratello lavora all'ONU e si occupa anche di sgamare immagini false. Lui è davvero un genio! Si occupa, in generale, di sicurezza informatica per l'Europa (e non sai che mi racconta sui Russi, che cercano di intrufolarsi dappertutto, ma questo è un altro discorso). Fa bene la magistratura a punire anche chi detiene immagini pedopornografiche seppure finte. Il reato c'è comunque. C'è persino se uno pubblica fumetti con un certo tipo di immagini, anche se è palese che sono disegni. Va bene così! Anche perché le immagini, vere o false, potrebbero cadere nelle mani di bambini e bambine e rovinar loro la vita per sempre. La pedopornografia deve essere stroncata!
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4687
@Alberto Tosciri Mi rendo conto che un credente associ l'etica ai dettami della sua religione, niente da obiettare in merito. io, come agnostico, penso che la distinzione tra ciò che è bene e ciò che è male possa anche compiersi all'interno delle coscienze, e penso anche che si possa agire per il bene senza mirare al paradiso, e non fare il male non perché è peccato, ma semplicemente perché ci ripugna. Poi tutti noi, nel corso di una vita, possiamo compiere azioni che portano il male senza rendercene conto, ma questo è un altro discorso. Nel caso specifico, per me la pedofilia è da condannare indipendentemente dal fatto che venga punita, o meno, in questo mondo o nell'altro, ammesso che esista. Non bisogna dimenticare, però che la morale cambia a seconda dei tempi: gli antichi greci e romani ritenevano normale iniziare i fanciulli alle pratiche sessuali e omosessuali, che nessuno si sognava di condannare penalmente o moralmente, e questo è un fatto. 
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4688
@dyskolos 

hai ragione, in effetti il problema della falsificazione dell’immagine non è nuovo, solo che oggi la potenza della tecnologia rende tutto più facile, più realistico e più “invisibile”. 
Un tempo servivano forbici, colla e competenze da fotografo; oggi basta qualche clic, e si può generare qualsiasi cosa. Forse è proprio questo che spaventa: la possibilità di creare un mondo di illusioni senza limiti, dove perfino il male può travestirsi da “virtuale” per sembrare innocuo.
Concordo anche sul fatto che la legge debba intervenire: certe immagini, anche se “false”, non sono neutre, perché possono circolare, alimentare fantasie malate e ferire persone vere, bambini.


@Cheguevara 

condivido molto la tua riflessione sul bene e sul male che nascono nella coscienza. Anche per chi crede, la fede non sostituisce la coscienza: la illumina, o almeno si dice che dovrebbe farlo, ma non la annulla.
Hai ragione, la morale cambia nel tempo e nelle culture, ma credo che esistano anche valori che attraversano i secoli,  non sono semplicemente frutto di convenzioni. 
L’infanzia, ad esempio, è sempre stata vista come qualcosa di prezioso, anche quando le società non avevano ancora piena consapevolezza dei diritti dei bambini.
Cheguevara wrote: penso anche che si possa agire per il bene senza mirare al paradiso, e non fare il male non perché è peccato, ma semplicemente perché ci ripugna.
Se un cristiano si comportasse così nella sua vita, solo per andare in paradiso, penso che non sarebbe accolto, perché dimostrerebbe di non aver capito cosa intendeva Gesù.
L'essere umano, istintivamente ha ripugnananza per il male verso i suoi simili. Ma resta da capire come certi esseri umani riescano a superare questa ripugnanza in modo disinvolto. Sarebbe davvero un discorso lungo. Tanto è vero che nel passato, personaggi davvero poco raccomandabili in quanto a comportamenti, a un certo punto cambiarono completamente, fino a diventare addirittura dei santi.
Forse oggi, più che mai, dobbiamo riscoprire che il rispetto per l’innocenza e la vulnerabilità dell’altro non è solo un principio religioso, ma una forma di umanità.
Mi sono sempre chiesto come sarebbe stato il mondo se i dieci Comandamenti fossero stati considerati a prescindere dalla loro origine divina, soltanto come leggi morali e civili, in una società del tutto priva di religione.
Penso che siano dettami sui quali si possa ragionare per una pacifica convivenza, ad ogni modo.
In fondo, credente o agnostico, chiunque abbia un cuore sano prova un senso di orrore davanti all’abuso dell’infanzia, reale o virtualmente immaginato che sia.
È un segno che, nonostante tutto, dentro di noi rimane viva una scintilla di bene che ci indica la direzione giusta.
C’è una sensazione di pace a pensare a un mondo giusto. Anche se, purtroppo, è sempre una sensazione utopistica.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
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4689
Alberto Tosciri wrote: Dal punto di vista giuridico, molti Paesi — anche l’Italia — riconoscono che anche la rappresentazione “virtuale” di atti sessuali con minori può costituire reato. Perché? Perché alimenta la stessa mentalità malata, la stessa cultura che sfrutta e profana l’infanzia. La legge non tutela solo le vittime dirette, ma anche il bene comune, la dignità del minore e la purezza del cuore umano.
Ecco, era questo il punto: non sapevo se c'era, dal punto di vista giuridico, una legge che perseguisse tale gesto.
Dal punto di vista morale, condivido.
Cheguevara wrote: Non bisogna dimenticare, però che la morale cambia a seconda dei tempi: gli antichi greci e romani ritenevano normale iniziare i fanciulli alle pratiche sessuali e omosessuali, che nessuno si sognava di condannare penalmente o moralmente, e questo è un fatto. 
Vero. Mi sono però alle volte domandato come vivessero quei giovani tali atti, se per loro era qualcosa di naturale oppure se fosse un trauma.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4690
M.T. wrote: Mi sono però alle volte domandato come vivessero quei giovani tali atti, se per loro era qualcosa di naturale oppure se fosse un trauma.
Domanda cui non è possibile avere risposta dopo qualche migliaio di anni. Siccome secondo la morale dell'epoca era un fatto normale, non credo che potesse portare traumi.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4691
Cheguevara wrote: o, come agnostico, penso che la distinzione tra ciò che è bene e ciò che è male possa anche compiersi all'interno delle coscienze, e penso anche che si possa agire per il bene senza mirare al paradiso, e non fare il male non perché è peccato, ma semplicemente perché ci ripugna. Poi tutti noi, nel corso di una vita, possiamo compiere azioni che portano il male senza rendercene conto
E io da agnostico come te non posso che concordare :-)
Cheguevara wrote: Non bisogna dimenticare, però che la morale cambia a seconda dei tempi: gli antichi greci e romani ritenevano normale iniziare i fanciulli alle pratiche sessuali e omosessuali, che nessuno si sognava di condannare penalmente o moralmente
Però su questo c'è da precisare che i Greci antichi non condannavano, e anzi promuovevano, la pederastia. La pedofilia moderna la condannerebbero anche loro.
Per me il campo maggiore di cambiamento di mentalità era quello relativo all'etica della guerra e soprattutto quello che concerneva la "gestazione per altri" (meglio conosciuta come "utero in affitto"). I Romani la ammettevano senza ombra di dubbio, ma, siccome la tecnologia a quel tempo (ultima fase repubblicana ed età classica) era quella che era, i mariti prestavano la propria moglie ad amici, che non si erano ancora riprodotti, affinché la mettessero incinta. Mi dirai che le femmine romane detestavano questa pratica e la eseguivano solo perché non potevano sottrarsi al patriarcato. Invece no! Erano felici di farlo perché ritenevano che il dovere biologico delle femmine era fare figli. Prova a dirlo a una ragazza moderna! È lì che la mentalità è cambiata col tempo in modo netto.

@Alberto Tosciri
Hai ragione: oggi è molto più facile. Io però riesco ancora a distinguere la immagini prodotte dall'intelligenza artificiale da quelle prodotte dall'intelligenza umana: le prime mi paiono troppo perfette per essere vere. Oggi la Rete è piena di medici "finti" che danno consigli medici anche "invasivi" su malattie come il cancro. Consigli farlocchi, ovviamente. Questo fenomeno è la vera piaga che dovrà affrontare l'Umanità e spero che la curi. Spero che l'Umanità prima o poi scopra un metodo alla portata di tutti per sgamare le immagini artificiali.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4692
dyskolos wrote: Hai ragione: oggi è molto più facile. Io però riesco ancora a distinguere la immagini prodotte dall'intelligenza artificiale da quelle prodotte dall'intelligenza umana: le prime mi paiono troppo perfette per essere vere. Oggi la Rete è piena di medici "finti" che danno consigli medici anche "invasivi" su malattie come il cancro. Consigli farlocchi, ovviamente. Questo fenomeno è la vera piaga che dovrà affrontare l'Umanità e spero che la curi. Spero che l'Umanità prima o poi scopra un metodo alla portata di tutti per sgamare le immagini artificiali.
Purtroppo queste immagini artificiali dilagano e hai ragione: sono comunque riconoscibili.
Finché imitano un quadro a olio, nei vari stili, possono essere anche un passatempo divertente, ma per quanto riguarda le foto, riproduzioni di persone reali con algoritmi... a mio parere  alcune sono inquietanti. Un mondo parallelo di esseri senz'anima, ritratti in un mondo talmente  bello e perfetto da risultare disturbante.  Un'anticamera di un mondo spaventoso.
Yotube è diventato quasi impossibile da guardare con sta' storia.  Voci artificiali che spiegano anche argomenti che vorresti sentire, ma il solo fatto che sono artefatte, senza calore e con accenti sbagliati, mi fanno desistere dall'ascoltarli.
Ascolto solo conferenze o dialoghi di persone in carne e ossa. Per non parlare delle immagini, specie nelle rievocazioni storiche: immagini perfette, ma tutte sbagliate.
Sta dilagando la folle mania di far "muovere" per qualche secondo vecchie fotografie, in maniera quasi reale, ma anche quella disturbante, perché sai che i personaggi non hanno mai eseguito quei movimenti, per quanto reali.
Ad esempio vedi foto della 2^ GM dove prigionieri tedeschi, dal volto disfatto, sorridono al soldato americano che gli porge la sigaretta. Un sorriso bellissimo e bianchissimo... irreale in quel contesto. E così via.
Ora aspettiamo la prossima diavoleria inutile ma che tutti vorranno assolutamente.
 
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4693
dyskolos wrote: La pedofilia moderna la condannerebbero anche loro.
Non però i romani, che consideravano normale una specie di adozione del puer, da iniziare alle pratiche sessuali. Non credo di sbagliare: rivedo con la memoria il mio insegnante di lettere al ginnasio mentre lo spiegava a noi alunni stupiti. A scanso di equivoci, la pedofilia è da me aborrita, vieppiù quella che è ormai accertato che sia stata praticata negli oratori, e addirittura prenderei a calci in culo certe vecchie cariatidi che, a colpi di quattrini, regali o promesse di notorietà, si accompagnano a ragazzine, anche se appena maggiorenni. Uno di questi ci ha governato e post mortem ci è mancato poco alla sua beatificazione.  
Mario Izzi
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4694
Alberto Tosciri wrote: Yotube è diventato quasi impossibile da guardare con sta' storia.  Voci artificiali che spiegano anche argomenti che vorresti sentire, ma il solo fatto che sono artefatte, senza calore e con accenti sbagliati, mi fanno desistere dall'ascoltarli.
Sì, sono abbastanza inascoltabili.
Alberto Tosciri wrote: Per non parlare delle immagini, specie nelle rievocazioni storiche: immagini perfette, ma tutte sbagliate.
Adesso, anche nell'editoria usa le IA per realizzare le copertine (e non solo per quelle); inutile dire che non arrivano a un Elmore o un Whelan.
Alberto Tosciri wrote: Ad esempio vedi foto della 2^ GM dove prigionieri tedeschi, dal volto disfatto, sorridono al soldato americano che gli porge la sigaretta. Un sorriso bellissimo e bianchissimo... irreale in quel contesto. E così via.
Sì, molto irreale e direi anche non realizzato bene. Certe cose bisognerebbe lasciarle così come sono.
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Alberto Tosciri wrote: Yotube è diventato quasi impossibile da guardare con sta' storia.  Voci artificiali che spiegano anche argomenti che vorresti sentire, ma il solo fatto che sono artefatte, senza calore e con accenti sbagliati, mi fanno desistere dall'ascoltarli.
Ascolto solo conferenze o dialoghi di persone in carne e ossa. Per non parlare delle immagini, specie nelle rievocazioni storiche: immagini perfette, ma tutte sbagliate.
Sì, infatti! Gli argomenti sono anche interessanti. Sbagliano spesso gli accenti (come Albèrto --> Àlberto), cosa indigesta, ma non solo: pronunciano male il gruppo -GLI- che viene prununciato sempre duro, come in "GLIcine" (ghlicine), e mai mordido, come in "aGLIo", cosa fastidiosissima e continua. L'espressione "gli dei" diventa sempre "ghli dèi". Una volta ho sentito "ghli antici Ròmani" e ho capito che dovevo smettere :D Le immagini poi sono ricostruite malissimo: basta solo vedere come sono riprodotte le persone. Per dire, non sapevo che i Romani maschi fossero generalmente spilungoni di 190 cm e le femmine donnoni di 180 cm. Non sapevo neppure che gli antichi, maschi e femmine, duemila anni fa si vestissero in quel modo! Per questa ragione, come te, preferisco persone in carne e ossa. Uno dei miei preferiti è Roberto Trizio, ma seguo molto il professor Barbero o, a volte, anche Guido Barbujani, Telmo Pievani, Piergiorgio Odifreddi, ecc… Almeno sono sicuro che sono persone in carne e ossa :)
Alberto Tosciri wrote: Sta dilagando la folle mania di far "muovere" per qualche secondo vecchie fotografie, in maniera quasi reale, ma anche quella disturbante, perché sai che i personaggi non hanno mai eseguito quei movimenti, per quanto reali.
Vero, vero. Mi hanno fatto alcune foto il giorno del mio compleanno, foto che tengo archiviate nel cellulare. A volte le "scorro" e vedo che faccio qualche movimento con la testa. Pensavo fosse l'applicazione ad "animarmi", ma ora so che è una cosa generale.
Alberto Tosciri wrote: Ora aspettiamo la prossima diavoleria inutile ma che tutti vorranno assolutamente.
Anche io le chiamo diavolerie e sicuramente qualcuna nuova uscirà :P Il mio più grande timore è che queste nuove tecnologie vengano usate in campo bellico.
Cheguevara wrote: Non però i romani, che consideravano normale una specie di adozione del puer, da iniziare alle pratiche sessuali.
Diciamo che i Romani amavano confondere "scambi culturali" con "scambi di fluidi". Certi atti di libidine venivano considerati atti per infondere saggezza al giovinetto di turno. Data l'età media del tempo, spesso si trattava di quarantenni che si …(verbo tabù che non si può dire :P )… bambini di sette/otto/dieci anni. Per l'etica sessuale romana, l'uomo romano poteva "andare" con chiunque (maschio o femmina, andavano bene tutti se schiavi o schiave ;-) ), basta che l'uomo "dava" e non doveva mai "ricevere" (si chiudeva un occhio sul bambino in fase di iniziazione). L'importante era la presenza di un qualche buco :)
Cheguevara wrote: la pedofilia è da me aborrita
Non ho mai avuto dubbi su questo!
Cheguevara wrote: quella che è ormai accertato che sia stata praticata negli oratori, e addirittura prenderei a calci in culo certe vecchie cariatidi
Mi unisco ai calci! Secondo me, il fatto che sono uomini di Chiesa è un'aggravante. Tanti dicono che proprio questo è il motivo per cui bisognerebbe abolire il celibato dei preti. Io mi permetto di non crederci, ma forse sono favorevole al matrimonio dei preti. Argomento da discutere, ma per me è NO! "Ci pensavi prima"!
Cheguevara wrote: Uno di questi ci ha governato e post mortem ci è mancato poco alla sua beatificazione.
Immagino a chi ti riferisca. Oggi in TV ho sentito un politico che diceva che Lui ha fatto solo del bene alla giustizia. Devo commentare? Uhmm… preferisco di no! :P :P
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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dyskolos wrote: Lui ha fatto solo del bene alla giustizia.
Per quello che ne so e che ne ricordo, ha fatto del bene in primis alle sue tasche, che erano in  procinto di svuotarsi dopo la caduta del suo protettore Craxi, e in secundis al circo dei leccapiedi al suo servizio. Per l'Italia è stato esattamente il contrario, sia sotto il profilo legislativo ed economico, che sotto quello dell'immagine internazionale, degradata a tutti i livelli. Gli effetti li sentiamo e li sentiremo ancora a lungo.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

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