Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4651
M.T. wrote:

:D
Molise, puzz'esse accise, cantava il compianto Fred qualche decennio fa. Una regione che ho praticato per anni, e che considero piena di fascino, dovuto alla natura e non certo alla condotta dei suoi politici.  :) 
 
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4652
M.T. wrote:

:D
Lo sappiamo tutti che il Molise non esiste ;-) ;)
Poi arrivarono i pericolosissimi Napoletani, che rasero al suolo una roccaforte degli Abuzzesi, Roccaraso, muhahahahah :D :D :D :D
Silverwillow wrote: Non credo affatto che sia propaganda
Non lo so, forse è tutto vero, perlomeno è verosimile, ma ricordo, oltre al fatto che citavo sopra, che una volta alcuni nostalgici di Mussolini mi invitarono a leggere un giornale famosissimo che riportava le loro tesi deliranti. Mi misero il link www.ilgiomale.it (ilgioMale). Ora, per me è difficile credere che quelli di Il Giornale non sapessero niente di Il Giomale. È molto più probabile che gli originali abbiano, in un certo senso, "giochicchiato" col nome e con le relative tesi di estrema destra e ci abbiano un po' "marciato", come dicono a Roma :) Faccio notare che, per chi ha problemi di vista, distinguere -rn- da -m- è quasi impossibile: gio-rn-nale e gio-m-ale sono praticamente uguali.
Silverwillow wrote: un sistema malato, simile a quelli mafiosi (sostegno ai carcerati e alle loro famiglie)
Esatto! Ieri, leggendo l'articolo, ho pensato precisamente a questo. È un modo comune per chiedere il "pizzo". A me personalmente è successo una volta mentre lavoravo in una libreria. Ero accanto alla cassa e uno sconosciuto (che, solo a vederlo, si capiva tutto!) mi chiese un "contributo" per familiari e amici incarcerati. Siccome io avevo intuito di che si trattava, coraggiosamente gli dissi di no. Un secondo dopo il titolare mi chamò in disparte e mi pregò di dargli i soldi che mi erano richiesti perché altrimenti la sera dopo avrebbero bruciato la porta. Dopo qualche discussione, diedi i soldi allo sconosciuto (che non erano tanti, tutto sommato, solo 50 euro).
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4653
dyskolos wrote: Lo sappiamo tutti che il Molise non esiste ;-) ;)
Poi arrivarono i pericolosissimi Napoletani, che rasero al suolo una roccaforte degli Abuzzesi, Roccaraso, muhahahahah :D :D :D :D Non lo so, forse è tutto vero, perlomeno è verosimile, ma ricordo, oltre al fatto che citavo sopra, che una volta alcuni nostalgici di Mussolini mi invitarono a leggere un giornale famosissimo che riportava le loro tesi deliranti. Mi misero il link www.ilgiomale.it (ilgioMale). Ora, per me è difficile credere che quelli di Il Giornale non sapessero niente di Il Giomale. È molto più probabile che gli originali abbiano, in un certo senso, "giochicchiato" col nome e con le relative tesi di estrema destra e ci abbiano un po' "marciato", come dicono a Roma :) Faccio notare che, per chi ha problemi di vista, distinguere -rn- da -m- è quasi impossibile: gio-rn-nale e gio-m-ale sono praticamente uguali. Esatto! Ieri, leggendo l'articolo, ho pensato precisamente a questo. È un modo comune per chiedere il "pizzo". A me personalmente è successo una volta mentre lavoravo in una libreria. Ero accanto alla cassa e uno sconosciuto (che, solo a vederlo, si capiva tutto!) mi chiese un "contributo" per familiari e amici incarcerati. Siccome io avevo intuito di che si trattava, coraggiosamente gli dissi di no. Un secondo dopo il titolare mi chamò in disparte e mi pregò di dargli i soldi che mi erano richiesti perché altrimenti la sera dopo avrebbero bruciato la porta. Dopo qualche discussione, diedi i soldi allo sconosciuto (che non erano tanti, tutto sommato, solo 50 euro).
Beh, non tutti hanno il coraggio necessario per rifiutarsi di pagare il pizzo. E' umanamente comprensibile, anche se in più sono a pagare, più si rafforza il sistema mafioso e più dovranno pagare in futuro.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4654
Cheguevara wrote: Beh, non tutti hanno il coraggio necessario per rifiutarsi di pagare il pizzo. E' umanamente comprensibile, anche se in più sono a pagare, più si rafforza il sistema mafioso e più dovranno pagare in futuro.
C’era una volta una legge in Sardegna.
Si chiamava Carta de Logu. La scrisse Eleonora d’Arborea, nel XIV secolo. Una donna che governava e puniva, mentre mezza Europa ancora balbettava di diritti e feudi.
Restò in vigore per secoli, fino ai Savoia. Poi, come tutto ciò che funziona troppo bene, venne abolita.

La sua logica era semplice e terribile: se un reato avveniva in una comunità – furto, estorsione, omicidio – pagavano tutti. Non solo il colpevole, ma l’intero villaggio, i gendarmi, i contadini, il panettiere, chiunque.
Aumentavano i prezzi di pane, acqua, farina. Il popolo soffriva. E quando la fame diventava insopportabile, la gente trovava i colpevoli. Li consegnava alla giustizia. O, più spesso, li giustiziava da sé.
Così, il messaggio era chiaro: chi sbaglia, mette nei guai tutti. E tutti, prima o poi, ti verranno a cercare.

Una legge assurda, certo. Ma immagina se la applicassimo oggi.
Avviene una rapina, un pestaggio, un omicidio: il quartiere intero paga. La benzina, il pane, la luce, tutto rincara finché non saltano fuori i colpevoli. Io diminuirei anche gli interessi dei fondi depositati in banca, di tutti. E indovina un po’?  I colpevoli saltano fuori. Altro che indagini e task force.

Poi arrivò la civiltà, la tolleranza, il garantismo. Quelle “mostruosità giuridiche” vennero sepolte. Ma qualcosa restò, dentro la testa della gente.
Perché in certi paesi, ancora oggi, se uno va a chiedere il pizzo nel posto sbagliato… non ne esce intero.
E da lì in poi, ci pensa due volte.

Non sto dicendo che bisogna tornare a quella legge. No.
È giusto che anche la feccia umana possa vivere — magari mangiando sulle spalle di chi lavora davvero.
E infatti, oggi, difendersi è vietato. Non siamo mica in una dittatura, no? Libertà, libertà, libertà… come gridavano i contadini di Bronte, prima di essere fucilati dai garibaldini venuti a portare ordine e libertà.

Viva l’Italia, nonostante tutto.
L’Italia di Dante e Manzoni.
Non quella — perdonate — della Nazionale di calcio.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4655
Alberto Tosciri wrote: Una legge assurda, certo. Ma immagina se la applicassimo oggi.
temo allora che in Italia non ci rimarrebbe più nessuno...
Alberto Tosciri wrote: Perché in certi paesi, ancora oggi, se uno va a chiedere il pizzo nel posto sbagliato… non ne esce intero.
Sto pensando a quello che succederebbe se lo applicassimo al parlamento...
Alberto Tosciri wrote: Non quella — perdonate — della Nazionale di calcio.
Qui caliamo un velo pietoso, che più sento certe interviste, più mi cascano le braccia. In Italia non si guardano i reali problemi. E parlando di reali problemi, mi è capitato ieri questo video sotto mano:



Questa non la sapevo (e avrei voluto non saperlo...). A seguire un link che approfondisce la questione: https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/porno-online-cambia-tutto-ecco-le-nuove-regole-per-tenere-fuori-i-minori/35e18064-475f-4eec-8232-11249c3c1xlk.shtml
E mi viene in mente un ministro secondo cui l'educazione sessuale non va fatta a scuola ma ci devono pensare le famiglie...

Quando dicevo che se salta la tecnoligia ci si blocca e si entra in panico...
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4656
@@M.T.   A proposito del secondo video, sono tra quelli (pochi) che riuscirebbero a sopravvivere in caso di blackout. Non possiedo, per mia scelta, uno smartphone, so usare le mani, nei primi anni dell'infanzia, essendo stato il paese originario dei miei genitori spianato dalle bombe alleate, ho vissuto senza luce elettrica e acqua corrente, e per i primi 15 anni di vita, senza elettrodomestici, tv inclusa, riscaldamento e auto privata. Quelli, ormai la gran parte dell'umanità, che hanno bisogno di essere permanentemente connessi, mi fanno una gran pena e, spesso, rabbia. Il mondo va avanti così, indietro non si torna, ma per alcuni versi si stava meglio quando si stava peggio. :P
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4657
Cheguevara wrote: Beh, non tutti hanno il coraggio necessario per rifiutarsi di pagare il pizzo. E' umanamente comprensibile, anche se in più sono a pagare, più si rafforza il sistema mafioso e più dovranno pagare in futuro.
Li capisco anch'io e alla fine è un cane che si morde la coda. Molti col pizzo comprano una specie di protezione: se paghi, non ti disturba nessuno e vivi tranquillo; se invece non paghi, forse ti bruciano la macchina o il negozio (cosa che ormai succede pure ai giornalisti, ahimè!).
Per fortuna, il pizzo va sempre meno di moda e ormai la mafia ha fonti di sovvenzionamento diverse e meno violente. Direi metodi che non destano più allarme sociale. Nel mio paesello una volta (fino a circa cento anni fa), le signore pregavano i sicari di non uccidere le vittime predestinate davanti alla porta di casa e di ammazzarle più in là. Adesso non è più così. Magari oggi ti fanno un mega-albergo di lusso a sette stelle o mettono le mani su appalti molto remunerativi. Nessuno spara più per strada. Purtroppo il mega-albergo di origine mafiosa non è distinguibile dal mega-albergo "regolare", ma in ogni caso nessuno spara più e la gente vive sicura.
Alberto Tosciri wrote: È giusto che anche la feccia umana possa vivere — magari mangiando sulle spalle di chi lavora davvero.
C'è molta ironia in questa frase, potente, da grande scrittore quale sei ;) ;)
Alberto Tosciri wrote: Perché in certi paesi, ancora oggi, se uno va a chiedere il pizzo nel posto sbagliato… non ne esce intero.
E da lì in poi, ci pensa due volte.
Sappiamo che la criminalità si esprime in modo parzialmente diverso nelle due isole e che la criminalità nasce in entrambe le isole (o almeno credo) come forma di resistenza a invasioni straniere. Secondo me, gli Spagnoli, a lungo presenti nelle due isole, ci hanno messo lo zampino. Basta leggere I promessi sposi, dove c'è Don Rodrigo, i bravi, l'Innominato, ecc… Anche in Sicilia il boss mafioso non si poteva nemmeno nominare.
La differenza si vede quando condannavano i mafiosi al "confino". Di solito li mandavano in una terra in cui la mafia non poteva attecchire. Bene, non finivano mai in Sardegna, ma quasi tutti in Alto Adige.
Alberto Tosciri wrote: Viva l’Italia, nonostante tutto.
L’Italia di Dante e Manzoni.
Non quella — perdonate — della Nazionale di calcio.
Perfettamente d'accordo!
M.T. wrote: Questa non la sapevo (e avrei voluto non saperlo...)
Lo stesso vale per me :-(
Cheguevara wrote: Quelli, ormai la gran parte dell'umanità, che hanno bisogno di essere permanentemente connessi, mi fanno una gran pena e, spesso, rabbia
Anche a me. Oggi va di moda, ma forse esagero, la "disconnessione", cioè la gente si riunisce per giorni senza mezzi di comunicazione intorno. Dai un'occhiata qui:
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4658
dyskolos wrote: C'è molta ironia in questa frase, potente, da grande scrittore quale sei ;) ;)
Eh... l'ironia  nella frase c'è, hai ragione. In quanto al grande scrittore, ti ringrazio.  Ma penso che per questa vita non c'è molta speranza. Facciamo rodaggio. Spero nelle prossime vite, in altre Terre parallele.   :D   
Magari c'è un altro me  stesso che è riuscito a diventare famoso. Avrei voluto vederlo, solo vederlo, per un attimo. Sarei stato contento.   :D
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4660
dyskolos wrote: ormai la mafia ha fonti di sovvenzionamento diverse e meno violente. Direi metodi che non destano più allarme sociale
Come no. Gioco d'azzardo, smaltimento rifiuti tossici, caporalato, narcotraffico... fonti di sovvenzionamento che allarme sociale lo destano eccome!
dyskolos wrote: Nessuno spara più per strada.
Dillo a chi abita in Campania, in Calabria, in Puglia... 
dyskolos wrote: ma quasi tutti in Alto Adige.
O in altre regioni del nord dove si sono organizzati nel tempo, o si sono costituiti sotto altre forme, con altri nomi, con altre alleanze. 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4661
ElleryQ wrote: Gioco d'azzardo, smaltimento rifiuti tossici, caporalato, narcotraffico... fonti di sovvenzionamento che allarme sociale lo destano eccome!
Secondo me, destano meno allarme dei morti ammazzati per strada. Parlavo di una mafia antica che non esiste più da circa cento anni, quella in cui donne pregavano i sicari di uccidere le vittime lontano dalla porta di casa loro. Oggi non ci sono più i sicari mafiosi per strada e la gente vive sicura.
ElleryQ wrote: Dillo a chi abita in Campania, in Calabria, in Puglia... 
Giusto, ma io parlavo della Sicilia. Roberto Saviano dice che la mafia siciliana si sta "paranzizzando", cioè si sta frammentando in piccoli gruppi, le cosiddette paranze, che non sono più controllabili dai grandi boss alla Totò Riina (ho comprato a Milano in una bancarella un libro intitolato Il Capo dei Capi, una biografia di Totò Riina). Ormai non è più come ai tempi dei corleonesi. Le paranze sono gruppi di giovani che crescono in un certo ambiente e mostrano reverenza a capetti locali che non fanno più l'antico rito di passaggio e di affiliazione della punciuta, quindi tradizionalmente non sono membri di nessuna organizzazione criminale. I ragazzi e le ragazze delle paranze si sposano a quindici o sedici anni perché sanno che difficilmente supereranno i venti. Il processo di "paranzizzazione" è molto avanzato presso la camorra napoletana, ma ciò non esclude che anche altrove non ci siano processi di quel tipo. Non mi sorprenderei. Per certi versi, per come la vedo io, è un'evoluzione delle mafie. Talvolta le paranze sparano.
ElleryQ wrote: O in altre regioni del nord dove si sono organizzati nel tempo, o si sono costituiti sotto altre forme, con altri nomi, con altre alleanze.
Certo! Ma l'Alto Adige rimane comunque la provincia italiana dove la mafia fa più fatica ad attecchire. Come dicevo ad Alberto Tòsciri, sicuramente non li hanno mandati in Sardegna, che è ritenuta una terra in cui la mafia attecchirebbe subito.
Alberto Tosciri wrote: Spero nelle prossime vite, in altre Terre parallele.   :D   
Magari c'è un altro me  stesso che è riuscito a diventare famoso
Facciamo così. Se esiste l'Aldilà, il primo tra noi due che muore aspetta l'altro e poi insieme guarderemo la Terra e vedremo come vanno le cose :D
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4662
dyskolos wrote: Secondo me, destano meno allarme dei morti ammazzati per strada.
Destano molto più allarme proprio perché fanno meno rumore e clamore e si infiltrano sempre di più nel tessuto sociale. Questa, per me, è "pericolosità sociale". Le falde inquinate dai rifiuti tossici e le morti per intossicazione silenziosa, il gioco d'azzardo che alimenta l'usura, il narcotraffico, le infiltrazioni mafiose in altre aziende altamente inquinati, ricadono ugualmente sulla popolazione, creando decessi e quindi vittime. Non immediate e visibili quanto in una sparatoria o una strage, ma lente e silenti, non contestualmente riconducibili e per questo altrettanto letali e socialmente pericolose. Le mafie, tutte, restano ancora un male sociale endemico da debellare e considerarle "migliorate" solo perché si sono evolute nelle modalità e hanno cambiato strategia, non delegittima la loro natura criminale e non meritano un applauso solo perché non vanno in giro armate in alcuni contesti o regioni.
dyskolos wrote: Giusto, ma io parlavo della Sicilia. Roberto Saviano dice che la mafia siciliana si sta "paranzizzando", cioè si sta frammentando in piccoli gruppi,
Eppure fino a qualche mese fa, proprio in Sicilia (Palermo, se non erro) c'è stata una maxi retata (di un gruppo costituito da adulti, molti dei quali imprenditori), di oltre 180 membri di Cosanostra.
dyskolos wrote: Certo! Ma l'Alto Adige rimane comunque la provincia italiana dove la mafia fa più fatica ad attecchire
Non è esattamente così, lo scorso marzo, in Alto Adige, sono stati compiuti arresti e sequestrati dal ROS, a seguito di un blitz, beni di organizzazioni mafiose ('ndranghetiste in particolare) lì trapiantate e organizzate, inserite nel tessuto imprenditoriale. Reati per lo più fiscali, appalti truccati, ma anche usura, estorsione, detenzione di armi. Dire che lì faccia fatica ad attecchire non è esattamente la realtà.
Scusate l'intromissione, ma per vari motivi la tematica mi sta piuttosto a cuore e parlare senza riferimenti precisi non aiuta a fare chiarezza su un fenomeno ancora oggi pericoloso e terribile. 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4663
ElleryQ wrote: Le mafie, tutte, restano ancora un male sociale endemico da debellare
Concordo. Va ricordato che le delinquenze come le mafie cominciano sempre dal piccolo, con piccoli gesti, poi prendono piede e s'ingigantiscono. Per questo è fondamentale fin da subito dare un'educazione adeguata, per la quale occorre tempo ed energie; se non lo si fa, saltano poi fuori problematiche che hanno radici profonde e diffuse, che non possono poi essere risolte trovando un capro espiatorio come si sta facendo: dire che i ragazzi sono così per colpa del porno è un nascondere la testa sotto la sabbia. Certo, la pornografia nell'adolescenza puo' essere un problema (veramente lo è anche con l'età adulta, ma in modo differente), ma non è l'unico problema, ma solo uno dei tanti che affliggono i ragazzi. E si ritorna a quello che dicevo all'inizio: l'educazione. Se viene a mancare sono guai. E infatti, essendo mancata, di guai ne stanno saltando fuori parecchi.
ElleryQ wrote: per vari motivi la tematica mi sta piuttosto a cuore
capisco bene, dato che vale anche per me. Finchè si avrà una mentalità e una società ipocrita (si critica la pornografia poi si fa vedere gente che fa sesso in trasmissioni in chiaro come Graned Fratello) non si migliorerà.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4664
M.T. wrote: Va ricordato che le delinquenze come le mafie cominciano sempre dal piccolo, con piccoli gesti, poi prendono piede e s'ingigantiscono
Ogni atto prevaricatorio nasce da una mentalità che ha molto di mafioso. Lo stesso bullismo ne è uno specchio, una riorganizzazione "in piccolo" e contestualizzata all'ambiente scolastico. Ma a prescindere da ciò, ogni azione anche singola che legittima l'illegalità, è terreno fertile.
Ricordo le parole di Rita Atria, che disse: "Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarsi".
È la "cultura" di questo genere che va sradicata e non alimentata. E spesso i social, invece, lo fanno, mettendo in mostra filmati di aggressione, violenza, uso di armi, postati tanto da adulti quanto da minori e da altri commentati.
Sono di vario tipo le "mafie" da sradicare e combattere, associazioni criminose riconosciute o meno. E se quelle più note possono, per certi versi, apparire meno violente rispetto a prima, è perché si alimentano con la violenza tacita e indiretta, nonché con la legittimazione sociale (i comportamenti cui accennavo) o col timore di denunciare o di opporsi (come nel caso descritto da @dyskolos sulla riscossione del pizzo).

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4665
@ElleryQ Aggiungerei che combattere le mafie e la delinquenza in generale è diventato più difficile, a tutti i livelli, da quando questo governo ha emanato leggi e decreti che sembrano fatti apposta per rendere meno efficace il lavoro della magistratura inquirente: l'abolizione del reato di omissione atti d'ufficio, che rende più facile l'infiltrazione mafiosa negli appalti, i limiti apposti alle intercettazioni, il ridicolo obbligo di informare con quarantott'ore di anticipo il perquisendo in caso di perquisizione, l'abolizione dell'obbligo delle procure di intervenire d'iniziativa quando a conoscenza di un reato, e via dicendo. Provvedimenti che agevolano chi delinque, e bisognerebbe che la gente iniziasse a chiedersi perché. Io una risposta me la sono data.
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4666
ElleryQ wrote: Le mafie, tutte, restano ancora un male sociale endemico da debellare e considerarle "migliorate" solo perché si sono evolute nelle modalità e hanno cambiato strategia, non delegittima la loro natura criminale e non meritano un applauso solo perché non vanno in giro armate in alcuni contesti o regioni.
Sono perfettamente d'accordo. Forse parliamo di due cose diverse o forse commettiamo l'errore di applicare categorie di pensiero moderne a cose arcaiche. Io parlavo di una mafia arcaica ormai finita, una mafia di paese, che controlla le campagne attraverso i pozzi e il furto di bestiame.
Voglio dire una cosa. Mio padre e mia nonna, che a sua volta l'aveva sentito dalla sua bisnonna, che a sua volta lo aveva sentito da sua nonna, e così via, mi raccontano come era la mafia nel mio paesello. C'erano persone armate che si facevano pagare il pedaggio all'inizio della strada che conduceva a Trapani. Oggi c'è l'autostrada A29 oppure, per chi vuole, rimane la vecchia strada (oggi SS187 o SS113), ma senza pedaggio. Diciamo che nella mia famiglia ha sempre valso la tradizione orale. Oggi posso prendere la macchina e andare a Trapani liberamente. Non c'è più quel tipo di controllo e allarme sociale.
Inoltre, vivere in un paesino con una media di due omicidi a settimana (non l'ho specificato prima) significa avere paura persino di andare dal panettiere a comprare il pane. Quando puoi dire al sicario mafioso armato di lupara "Per favore, lo ammazzi un po' più in là che mi secca poi dovere pulire il sangue davanti a casa mia", significa che conosci il mafioso personalmente e sai che per il paese girano degli uomini con la lupara in braccio che (a loro modo) fanno giustizia per un potere che non conosci e che, in ogni caso, non puoi nemmeno nominare: il personaggio di I promessi sposi detto l'Innominato ne è un buon esempio. Oggi non c'è più quell'allarme sociale: io sono nato nel 1978 e non ho mai visto un morto ammazzato per strada nel mio paesello. Mio padre (quasi 85 anni) invece li vedeva.
Quando oggi qui manca l'acqua, subito dei padroncini alla guida di autobotti te la forniscono dietro lauto pagamento. Per me quella cosa è mafia: se paghi (ma i soldi a chi vanno?) hai l'acqua, se non paghi ti arrangi. Oggi la mafia ha altre fonti di finanziamento e fa i suoi traffici illeciti in modi disparati che io vieterei all'istante e nei miei sogni debellerei la mafia.
ElleryQ wrote: Non è esattamente così, lo scorso marzo, in Alto Adige, sono stati compiuti arresti e sequestrati dal ROS, a seguito di un blitz, beni di organizzazioni mafiose ('ndranghetiste in particolare) lì trapiantate e organizzate, inserite nel tessuto imprenditoriale. Reati per lo più fiscali, appalti truccati, ma anche usura, estorsione, detenzione di armi. Dire che lì faccia fatica ad attecchire non è esattamente la realtà.
Sappiamo che la mafia si ricicla e non frena mai gli illeciti. Perlomeno, quando il mafioso (a cui avevano dato documenti nuovi), in un paesino in piena area germanofona, andava a comprare il pane, non glielo davano perché intuivano che era un mafioso: ciò non succedeva in nessuna altra area d'Italia. Per questo la migliore cosa da fare era mandare il mafioso "ripulito" (collaboratore di giustizia, spesso finto) in un piccolo paesino altoatesino di lingua tedesca.
M.T. wrote: l'educazione.
Esatto, Emmettì!
Cheguevara wrote: Io una risposta me la sono data.
Anche io :P 
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4667
Giovanni Falcone diceva che per trovare i mafiosi non servivano pedinamenti: bastava seguire i soldi. I movimenti, grandi o piccoli, non si nascondono sotto i materassi, ma in banca.

Chi delinque e ricicla è però furbo: un malfattore senza un lavoro dichiarato (ma che vive come un nababbo) difficilmente deposita milioni a suo nome; usa prestanome e altri sotterfugi legali: intestazioni di società, creazione di imprese, gestioni di fallimenti, depositi a nome di avvocati… Non ne sono esperto, ma intuisco che chi ha i soldi con le banche fa quel che vuole. C’è però una cosa che non può fare.
Qui entra in gioco quella che io chiamo l’epica: una distopia suggestiva — e poco praticabile — che però sarebbe efficace. Nemmeno il delinquente più scaltro può opporsi a una variazione del tasso d’interesse o a un blocco dei prelievi, ordinato e controllato secondo legge. Intendo la Guardia di Finanza dentro le banche.
In cosa consiste questa distopia? Ad ogni fatto delittuoso accertato — omicidi, estorsioni, ricatti e tutto il corollario di comportamenti dannosi per la società — lo Stato interviene. Blocca tutte le gare d’appalto nella zona, specialmente quelle già assegnate: avviene un delitto? Tutte le gare vengono annullate e rifatte. Ci sono cantieri avviati? Si bloccano e si annullano i lavori. Si rifà l’appalto. Si prevedono procedure e formule a prova di legulei, in modo che nessuno possa appellarsi a cavilli per annullare le misure.

È ovvio che anche il delinquente in colletto bianco, laureato e “con le mani in pasta”, capirebbe che ogni azione illegale comporterebbe il blocco totale delle sue attività nella zona — e di quelle dei suoi amici e, si spera, anche dei suoi nemici. Chi subisse danni saprebbe dove andare a cercarlo per ringraziarlo.
L’ho detto in termini generali. Ma, a regime, chi delinque, anche senza finire in galera, si troverebbe a farsi del male da solo e dovrebbe guardarsi continuamente le spalle. Non solo: vedrebbe ridursi i tassi d’interesse sui suoi depositi e su quelli dei clienti delle banche del circondario — quindi si colpirebbero anche i prestanome. Ne risentirebbero anche i risparmiatori onesti.
Tuttavia, se una pensionata ha cinquemila euro in deposito — frutto di una vita di risparmi — il danno non sarebbe irreparabile. Se il delinquente o il prestanome ha decine di migliaia di euro sparsi, comincerebbe a irritarsi per il calo degli interessi sui depositi, e non potrebbe farci nulla.

Chiaramente, il politico che proponesse una misura del genere sarebbe bollato come folle, e sarebbe soggetto a reazioni violente o a ricoveri in cliniche psichiatriche.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4668
E dopo la legge sulla pornografia (ma qui si può dare la colpa a una direttiva europea), ecco la nuova trovata italiana per risolvere tutti i problemi: la macchina di Majorana!



E se non bastasse questo, basterà estrarre la spada nella roccia in Toscana!
E poi si dice che in una grotta in Sicilia ci sia la lampada di Aladino: basterà esprimere i tre desideri che concede per risolvere tutto!
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4669
@Cheguevara, quoto in toto.

@Alberto Tosciri, sono d'accordo sul fatto che sarebbe un giusto provvedimento ma è, appunto, un'utopia. Sarebbe fattibile se nelle istituzioni, purtroppo, non esistessero infiltrazioni da anni. È emblematico il fatto che persino un presidente della Repubblica non riesca a ottenere giustizia e informazioni relative alla morte del proprio fratello. Le stesse morti di Falcone e Borsellino nascondono elementi torbidi in cui le istituzioni hanno responsabilità (dalla scomparsa della famosa agenda rossa, all'uso di tritolo di derivazione militare negli attentati a Falcone). Morti di altri giudici, funzionari, commissari, poliziotti, giornalisti, legislatori, la dicono lunga. Ministri degli interni che non sapevano come giustificare ai familiari dei morti ammazzati che i loro cari non avessero una scorta, o che questa non fosse dotata che di auto "giocattolo" e armi non alla pari con quelle dei mafiosi, nonostante le continue richieste. O ancora, chi ha introdotto quelle leggi che oggi, a fatica, sono i provvedimenti contro le mafie (inclusa la confisca dei beni), lo ha fatto a costo della propria vita. Ecco perché un politico che oggi proponesse una legge come quella che dici, non solo sarebbe ricoverato in una clinica psichiatrica, ma molto probabilmente morirebbe per circostanze fortuite non meglio chiarite e le indagini abilmente insabbiate.
dyskolos wrote: Non c'è più quel tipo di controllo e allarme sociale.
E su questo non ci sono dubbi, come non c'è più il tipo di controlli e vessazioni dei gabellieri al tempo dei feudatari, da cui molti concordano la datazione della nascita della mafia in Sicilia (c'è chi la fa risalire, invece, al dopoguerra, in un periodo di interregno e assenza di organi statali preposti alla tutela del cittadino). Ma questo non significa che la pericolosità sociale non ci sia. È solo più tacita, più subdola, riorganizzata in altra forma, ma ugualmente pericolosa.
Ti racconto anch'io una cosa: lo scorso anno, un amico trasferitosi a Caserta per lavoro mi parlò di un suo giovane collaboratore, che si assentava sempre nello stesso giorno della settimana (previo regolare permesso), dopo qualche settimana gli chiese come mai. Il ragazzo fu reticente, ma gli disse che era costretto a incontrare il padre, che era in carcere perché un boss dei più noti ed efferati di zona. Il ragazzo, ancora con terrore, disse di aver visto lui e altri della cosca giocare a palla in strada con la testa di un rivale. Parliamo di pochissimi anni addietro (il ragazzo era allora un bambino). Se questa non è pericolosità sociale... Certo, parliamo di Campania (e il Casertano è ancora una zona ad altissima densità mafiosa) e non di Sicilia, ma non è necessario che le mafie sparino o decapitino per essere pericolose socialmente.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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ElleryQ wrote: questo non significa che la pericolosità sociale non ci sia.
ElleryQ wrote: Se questa non è pericolosità sociale...
ElleryQ wrote: non è necessario che le mafie sparino o decapitino per essere pericolose socialmente
Sono perfettamente d'accordo.
Non nego la pericolosità sociale della mafia. Dico solo che non è più come una volta, quando avevi addirittura paura di uscire da casa. Il mio era (e tuttora lo è) un paesino piccolissimo, quattro strade e via, e una media di due omicidi mafiosi a settimana non era poco. Visto che non ci sono più morti ammazzati per strada da decenni, dico che oggi è molto meglio, ma non per sminuire la pericolosità della mafia. Negli anni Cinquanta del secolo scorso era tutto diverso. Solo non vorrei che diminuisse l'afflusso di visitatori qui per questo tipo di questioni. Di stereotipi ne abbiamo piene le tasche.
Alberto Tosciri wrote: Qui entra in gioco quella che io chiamo l’epica: una distopia suggestiva — e poco praticabile — che però sarebbe efficace.
Le distopie sono sempre belle, ma questa temo che sia del tutto inefficace perché le tecnologie odierne renderebbero tutto vano :( Il principio di Falcone era giusto, ma oggi seguire il denaro è diventato difficilissimo. Resto convinto che, se lo stato volesse debellare la mafia, lo farebbe o lo avrebbe già fatto, ma non vuole e non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire :(
M.T. wrote: E poi si dice che in una grotta in Sicilia ci sia la lampada di Aladino: basterà esprimere i tre desideri che concede per risolvere tutto!
Solo tre? Io non saprei da dove partire :)
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T. wrote: il governo ungherese ha attaccato Ranucci e Report asserendo che non doveva fare il servizio sul sovranismo, è stato un errore realizzarlo.
L'Ungheria è una palla al piede dell'Europa Unita, fiancheggiata da sovranisti alla Meloni e putiniani alla Salvini. Oltre tutto, essendo un  piccolo stato che prende più di quello che dà, oltre a essere condotto secondo principi contrari alla carta dei diritti umani, potrebbe essere tranquillamente sbattuta fuori, senza conseguenze. Se almeno si riuscisse ad abolire il criterio dell'unanimità, conterebbe quanto il due di picche. Se non si riuscirà a farlo, sarà l'Europa intera a contare, appunto, quanto il due di picche. 
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

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