Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4651
M.T. wrote:

:D
Molise, puzz'esse accise, cantava il compianto Fred qualche decennio fa. Una regione che ho praticato per anni, e che considero piena di fascino, dovuto alla natura e non certo alla condotta dei suoi politici.  :) 
 
Mario Izzi
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(in)giustizia & dintorni (trilogia)
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Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4652
M.T. wrote:

:D
Lo sappiamo tutti che il Molise non esiste ;-) ;)
Poi arrivarono i pericolosissimi Napoletani, che rasero al suolo una roccaforte degli Abuzzesi, Roccaraso, muhahahahah :D :D :D :D
Silverwillow wrote: Non credo affatto che sia propaganda
Non lo so, forse è tutto vero, perlomeno è verosimile, ma ricordo, oltre al fatto che citavo sopra, che una volta alcuni nostalgici di Mussolini mi invitarono a leggere un giornale famosissimo che riportava le loro tesi deliranti. Mi misero il link www.ilgiomale.it (ilgioMale). Ora, per me è difficile credere che quelli di Il Giornale non sapessero niente di Il Giomale. È molto più probabile che gli originali abbiano, in un certo senso, "giochicchiato" col nome e con le relative tesi di estrema destra e ci abbiano un po' "marciato", come dicono a Roma :) Faccio notare che, per chi ha problemi di vista, distinguere -rn- da -m- è quasi impossibile: gio-rn-nale e gio-m-ale sono praticamente uguali.
Silverwillow wrote: un sistema malato, simile a quelli mafiosi (sostegno ai carcerati e alle loro famiglie)
Esatto! Ieri, leggendo l'articolo, ho pensato precisamente a questo. È un modo comune per chiedere il "pizzo". A me personalmente è successo una volta mentre lavoravo in una libreria. Ero accanto alla cassa e uno sconosciuto (che, solo a vederlo, si capiva tutto!) mi chiese un "contributo" per familiari e amici incarcerati. Siccome io avevo intuito di che si trattava, coraggiosamente gli dissi di no. Un secondo dopo il titolare mi chamò in disparte e mi pregò di dargli i soldi che mi erano richiesti perché altrimenti la sera dopo avrebbero bruciato la porta. Dopo qualche discussione, diedi i soldi allo sconosciuto (che non erano tanti, tutto sommato, solo 50 euro).
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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dyskolos wrote: Lo sappiamo tutti che il Molise non esiste ;-) ;)
Poi arrivarono i pericolosissimi Napoletani, che rasero al suolo una roccaforte degli Abuzzesi, Roccaraso, muhahahahah :D :D :D :D Non lo so, forse è tutto vero, perlomeno è verosimile, ma ricordo, oltre al fatto che citavo sopra, che una volta alcuni nostalgici di Mussolini mi invitarono a leggere un giornale famosissimo che riportava le loro tesi deliranti. Mi misero il link www.ilgiomale.it (ilgioMale). Ora, per me è difficile credere che quelli di Il Giornale non sapessero niente di Il Giomale. È molto più probabile che gli originali abbiano, in un certo senso, "giochicchiato" col nome e con le relative tesi di estrema destra e ci abbiano un po' "marciato", come dicono a Roma :) Faccio notare che, per chi ha problemi di vista, distinguere -rn- da -m- è quasi impossibile: gio-rn-nale e gio-m-ale sono praticamente uguali. Esatto! Ieri, leggendo l'articolo, ho pensato precisamente a questo. È un modo comune per chiedere il "pizzo". A me personalmente è successo una volta mentre lavoravo in una libreria. Ero accanto alla cassa e uno sconosciuto (che, solo a vederlo, si capiva tutto!) mi chiese un "contributo" per familiari e amici incarcerati. Siccome io avevo intuito di che si trattava, coraggiosamente gli dissi di no. Un secondo dopo il titolare mi chamò in disparte e mi pregò di dargli i soldi che mi erano richiesti perché altrimenti la sera dopo avrebbero bruciato la porta. Dopo qualche discussione, diedi i soldi allo sconosciuto (che non erano tanti, tutto sommato, solo 50 euro).
Beh, non tutti hanno il coraggio necessario per rifiutarsi di pagare il pizzo. E' umanamente comprensibile, anche se in più sono a pagare, più si rafforza il sistema mafioso e più dovranno pagare in futuro.
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Cheguevara wrote: Beh, non tutti hanno il coraggio necessario per rifiutarsi di pagare il pizzo. E' umanamente comprensibile, anche se in più sono a pagare, più si rafforza il sistema mafioso e più dovranno pagare in futuro.
C’era una volta una legge in Sardegna.
Si chiamava Carta de Logu. La scrisse Eleonora d’Arborea, nel XIV secolo. Una donna che governava e puniva, mentre mezza Europa ancora balbettava di diritti e feudi.
Restò in vigore per secoli, fino ai Savoia. Poi, come tutto ciò che funziona troppo bene, venne abolita.

La sua logica era semplice e terribile: se un reato avveniva in una comunità – furto, estorsione, omicidio – pagavano tutti. Non solo il colpevole, ma l’intero villaggio, i gendarmi, i contadini, il panettiere, chiunque.
Aumentavano i prezzi di pane, acqua, farina. Il popolo soffriva. E quando la fame diventava insopportabile, la gente trovava i colpevoli. Li consegnava alla giustizia. O, più spesso, li giustiziava da sé.
Così, il messaggio era chiaro: chi sbaglia, mette nei guai tutti. E tutti, prima o poi, ti verranno a cercare.

Una legge assurda, certo. Ma immagina se la applicassimo oggi.
Avviene una rapina, un pestaggio, un omicidio: il quartiere intero paga. La benzina, il pane, la luce, tutto rincara finché non saltano fuori i colpevoli. Io diminuirei anche gli interessi dei fondi depositati in banca, di tutti. E indovina un po’?  I colpevoli saltano fuori. Altro che indagini e task force.

Poi arrivò la civiltà, la tolleranza, il garantismo. Quelle “mostruosità giuridiche” vennero sepolte. Ma qualcosa restò, dentro la testa della gente.
Perché in certi paesi, ancora oggi, se uno va a chiedere il pizzo nel posto sbagliato… non ne esce intero.
E da lì in poi, ci pensa due volte.

Non sto dicendo che bisogna tornare a quella legge. No.
È giusto che anche la feccia umana possa vivere — magari mangiando sulle spalle di chi lavora davvero.
E infatti, oggi, difendersi è vietato. Non siamo mica in una dittatura, no? Libertà, libertà, libertà… come gridavano i contadini di Bronte, prima di essere fucilati dai garibaldini venuti a portare ordine e libertà.

Viva l’Italia, nonostante tutto.
L’Italia di Dante e Manzoni.
Non quella — perdonate — della Nazionale di calcio.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4655
Alberto Tosciri wrote: Una legge assurda, certo. Ma immagina se la applicassimo oggi.
temo allora che in Italia non ci rimarrebbe più nessuno...
Alberto Tosciri wrote: Perché in certi paesi, ancora oggi, se uno va a chiedere il pizzo nel posto sbagliato… non ne esce intero.
Sto pensando a quello che succederebbe se lo applicassimo al parlamento...
Alberto Tosciri wrote: Non quella — perdonate — della Nazionale di calcio.
Qui caliamo un velo pietoso, che più sento certe interviste, più mi cascano le braccia. In Italia non si guardano i reali problemi. E parlando di reali problemi, mi è capitato ieri questo video sotto mano:



Questa non la sapevo (e avrei voluto non saperlo...). A seguire un link che approfondisce la questione: https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/porno-online-cambia-tutto-ecco-le-nuove-regole-per-tenere-fuori-i-minori/35e18064-475f-4eec-8232-11249c3c1xlk.shtml
E mi viene in mente un ministro secondo cui l'educazione sessuale non va fatta a scuola ma ci devono pensare le famiglie...

Quando dicevo che se salta la tecnoligia ci si blocca e si entra in panico...
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4656
@@M.T.   A proposito del secondo video, sono tra quelli (pochi) che riuscirebbero a sopravvivere in caso di blackout. Non possiedo, per mia scelta, uno smartphone, so usare le mani, nei primi anni dell'infanzia, essendo stato il paese originario dei miei genitori spianato dalle bombe alleate, ho vissuto senza luce elettrica e acqua corrente, e per i primi 15 anni di vita, senza elettrodomestici, tv inclusa, riscaldamento e auto privata. Quelli, ormai la gran parte dell'umanità, che hanno bisogno di essere permanentemente connessi, mi fanno una gran pena e, spesso, rabbia. Il mondo va avanti così, indietro non si torna, ma per alcuni versi si stava meglio quando si stava peggio. :P
Mario Izzi
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