ElleryQ wrote: Che ci si schieri è sacrosanto, preferisco persone che si schierano da una parte opposta alla mia e che argomentano in maniera pacifica (senza emboli che partano), piuttosto che trovarmi dinanzi a ignavi che preferiscono non decidere, non scegliere da che parte stare, non informarsiSottoscrivo. E penso che schierarsi non significa condividere al 100% le idee della parte in cui ci si schiera. Per quanto mi riguarda sono da sempre schierato a sinistra, senza per questo esimermi dal criticare da un lato l'eccessiva influenza degli ex democristiani all'interno del PD, dall'altro alcuni comportamenti degli altri partiti del cosiddetto campo largo. Non è umanamente possibile, per un elettore, individuare un partito in cui identificarsi supinamente, qualsiasi siano le decisioni intraprese al suo interno, ma l'atteggiamento peggiore è quello di non esercitare il diritto-dovere del voto "perché non mi sento rappresentato da nessuno" o "perché tanto i politici sono tutti uguali". Salvo poi criticare le azioni di governo. Chi non vota perde il diritto di critica e attenta, inconsapevolmente, alla democrazia, perché se a votare ci va una minoranza, sarà una minoranza a imporre al popolo le proprie leggi, e la democrazia ne uscirà distrutta.
Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento
4276Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]
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