
Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento
3951@dyskolos, comunque sappi che stasera me lo sto guardando esclusivamente in tuo onore. 

dyskolos wrote: Per dire, l'indimenticabile Windows95man fa volutamente una cosa trashè stato un genio![]()
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dyskolos wrote: comunque quelli che erano nell'arena sanno se era veramente nudo o no. Io so la risposta, ma non te la dicoaveva un perizoma color carne, lo si vede in un frame (figurarsi se lo lasciavano scorazzare nudo davanti a migliaia di spettatori e alle telecamere
ElleryQ wrote: comunque sappi che stasera me lo sto guardando esclusivamente in tuo onore.Ooooooooh graaaaazie, ElleryQ!
M.T. wrote: è stato un genioInfatti io votai per lui l'anno scorso
M.T. wrote: aveva un perizoma color carne, lo si vede in un frame (figurarsi se lo lasciavano scorazzare nudo davanti a migliaia di spettatori e alle telecamereRisposta esatta! Si vede bene in una parte saltata nel video che hai postato, quando gli calano dall'alto un paio di jeans tagliati (come si usava allora) e lui li indossa, alza la zip con un'espressione compiaciuta e poi fa il gesto di okay (come questo)
M.T. wrote: Ho sentito la canzone vincitrice. Mettiamola così: se fossi stato un gatto, sentendola, avrei cominciato a soffiare e mugolare.Io avrei fatto anche di peggio. Quella canzone non mi è mai piaciuta e continua a non piacermi nonostante abbia vinto. Già mi immagino imbottigliato nel traffico, accendo la radio e c'è quella canzone. Come minimo mi inc… ehm… ollerisco ancora di più e scappo. Io invece voglio rilassami e allora preferisco la canzone della Svizzera, che ho votato (insieme a Lettonia, Francia, Portogallo e Grecia). Sono rimasto malissimo quando hanno annunciato ZERO punti dal pubblico per quella canzone. Cioè, sapevo che quella era una canzone "da giuria" e non "da pubblico", però qualche punticino me lo aspettavo.
M.T. wrote: Questi sono i tempi, che piacciano o no; sinceramente, a me non tantoNeanche a me!
M.T. wrote: Se penso che in passato gli artisti se ne fregavano di queste cose e seguivano il loro estro e basta, questi tempi mi sembrano poca roba e rispecchiano una povertà sempre più diffusa di creatività. Un Mercury se ne fregava di queste cose e ha avuto ragione, visto che le sue canzoni ancora oggi vengono ascoltate.Bei tempi! È cambiato il modo di fruire la musica. Oggi senti musica dappertutto. In generale, fare musica oggi è sempre meno costoso e ciò sta determinando quello che circa vent'anni fa successe con Internet. Inizialmente, quando collegarsi alla Rete era piuttosto costoso, c'era poca gente e la Rete era un bell'ambiente. Poi i prezzi si sono abbassati e sono entrati "cani e porci" (ricordo ancora le chat su mIRC). Risultato? Oggi la Rete pullula di eserciti di deficienti (semicitazione del compianto U. Eco) e l'ambiente si è guastato con l'aiuto dei social. Ma l'abbassamento dei prezzi ha generato guai dappertutto, per esempio nella fotografia: una volta fare una foto costava un occhio (macchine e rullini) e nessuno si sarebbe sognato di fotografare gattini o piatti al ristorante. Il piatto una volta si mangiava e basta, oggi invece la Rete è piena di gattini e piattini del ristorante. Per tornare a Eco, ciò ha dato la stura a eserciti di imbecilli. Dobbiamo tornare al passato? Certo che no! Però si potrebbe fare di meglio.
M.T. wrote: Quest'anno invece non c'è stato nulla che si è distinto (questo il mio giudizio, magari c'è chi ha trovato dei capolavori).Daccordissimo! Non ci sono stati capolavori, però qualche sparuto pezzo buono l'ho sentito. Ti consiglio Deslocado (Portogallo) e la canzone greca (Asteromata, cantata dalla ventiduenne greca pontica Klavdìa, vero nome: Κλαυδία Παπαδοπούλου).
dyskolos wrote: Ooooooooh graaaaazie, ElleryQ!Sì, mi è piaciuto. E devo dire che ho apprezzato molto i commenti di Big Mama e Gabriele Corsi, più che la conduzione ufficiale. Comunque la Hunziker dava punti alle altre due conduttrici, a mio parere, come stile di conduzione. Le semifinali non le ho viste, ma non c'è da stupirsi che Mediaset le abbia negato il permesso.Spero che almeno ti sia piaciuto
Almeno le parti delle tre conduttrici erano carine
Io l'ho seguito in parte streaming e lì non c'è traduzione. Ti do una notizia, giusto per capire come vanno le cose oggi: hai visto Michelle Hunziker tra le conduttrici, no? Bene, nelle due semifinali non c'era, e sai perché? Perché lei è sotto contratto con Mediaset, che non l'ha autorizzata a partecipare all'ESC. In poche parole, le hanno detto: o solo la finale o niente! Uhm…okay, non aggiungo altro
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M.T. wrote: Sempre più schifato da un mondo che è lontano da normalità e legalità.Sapessi io! Quello "schifato" lo aumenterei. Comunque hai ragione su tutto. Guida poteva rinunciare all'incarico. Ma, una volta accettato, lo deve fare bene, senza sfavorire nessuno per partito preso.
M.T. wrote: mentre sono stato vicino al dramma dell'uomo Maradona, un uomo alla fine abbandonato e lasciato solo. Cosa che in moltissimi che l'hanno osannato non hanno fatto: quando non servi più, tanti saluti. Schifo.)Per me l'opinione non è impopolare perché la penso come te. Io sono abituato ad aiutare tutti specialmente quando ne hanno più bisogno. Per me è un controsenso smettere di aiutare le persone proprio quando ne hanno più bisogno. Ultimamente la parola "rispetto" è sempre meno praticata.
ElleryQ wrote: La canzone della Francia non mi è piaciuta moltissimo... o meglio, mi è piaciuta tecnicamente e vocalmenteA me la canzone è piaciuta molto non solo tecnicamente e vocalmente, ma anche per l'atmosfera e sul lato emotivo. Infatti mi sono immedesimato non poco avendo io una "maman" in "coma vigile" da poco più di otto anni, come si diceva una volta. Il Medico di Famiglia la guarda e piange dicendo "Questa non è vita!" Adesso è accanto a me e guarda il soffitto con gli occhi semi-aperti e la bocca tutta splancata. Sento un leggero rantolo, quindi è ancora viva.
ElleryQ wrote: E meno male che i mammoni siamo noi italiani!I Francesi sono i veri mammoni
ElleryQ wrote: Ho trovato simpatica la canzone della saunaForse ti riferisci alla canzone svedese dal titolo "Bara bada bastu" (="andiamo a farci una sauna"). Quando senti uno dei cantanti che dice "Yksi, kaksi, kolme… sauna" sta contando in finlandese. In italiano suonerebbe come "uno, due, tre… sauna". Anche questa canzone ha una storia. Brevemente, nel 1827 la Finlandia si è separata dal regno di Svezia. Ciò ha portato a una situazione per cui oggi in Svezia c'è una nutrita minoranza finlandese e, parimenti, in Finlandia c'è una minoranza svedese. I tre cantanti svedesi che vedi appartengono alla minoranza finlandese in Svezia. Gli svedesi hanno mutato "sauna" in "bastu". Dunque in Finlandia si è aperto un dibattito sulla sauna, che è sacra per i finlandesi, ma ora quelli dicono "bastu". È uno sfottimento della sauna da parte di fratelli finlandesi (traditori, dice qualcuno) divenuti svedesi? Alcuni Finlandesi non hanno gradito(non ricordo la nazionalità)
ElleryQ wrote: tutto sommato l'Italia si è piazzata bene. Non ci avrei giurato.Benissimo soprattutto se pensi che nessuno all'ESC può votare per il proprio paese, quindi a votarlo sono stati stranieri. Non ho mai dubitato sulla bellezza della canzone italiana, anzi dicevo che era troppo bella per l'ESC. La mattina del giorno della finale mi sono informato sugli scaricamenti da Spotify, iTunes, Apple Music, ecc… e con mia grande sorpresa ho scoperto che la canzone italiana di Lucio Corsi era la seconda più scaricata in Europa (Italia esclusa), dopo solo quella svedese per poco e la terza era molto distanziata. Se non ricordo male, la classifica era la seguente: 1.Svezia, con 41 milioni di scaricamenti, 2. Italia, con 39 milioni di scaricamenti, e poi 3.Austria (risultata vincente alla fine), con soli 900.000 scaricamenti. Inoltre ho notato che nella classifica dei bookmaker l'Italia era passata dal 16° posto al 6° nella sola ultima settimana prima della finale. Niente dà certezze (per vari motivi), ma mi sono convinto che l'Italia stava andando bene. Così è stato! Bravissimo Lucio!
dyskolos wrote: Una cosa divertente, a proposito di Napoli e Maradona, è che un volta (con Maradona in campo), durante la partita di campionato Napoli-Verona, i Veronesi sfotterono i Napoletani. Poi, quando questi andarono a Verona, si vendicarono esponendo in curva uno striscione enorme con la scritta "Giulietta è un pu***na!" a caratteri cubitali. AhahahQueste sono cose che odio, chiunque le faccia. Dicono che sfottò e insulti fanno parte dello sport, ma per me non è così: si va allo stadio per sostenere la propria squadra non per insultare gli avversari e i loro tifosi. Schifo.![]()
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dyskolos wrote: ma anche per l'atmosfera e sul lato emotivo.L'atmosfera era certamente particolare, sì. Se non ho capito male, la scenografia rievocava la sabbia di una clessidra e lo scorrere del tempo.
dyskolos wrote: Nella canzone la cantante francese (Louane, 28 anni) si rivolge alla sua "maman" morta dodici anni fa e la "informa".Sì, lo avevo sentito dire dai commentatori. Certamente è una tematica commovente e lo è ancora di più per chi ha motivo, purtroppo, di immedesimarsene. Eppure, qualcosa non mi ha preso del tutto.
dyskolos wrote: Questo perché credo che le canzoni abbiano una storia e non solo canzonette (Bennato si sbagliava parzialmente).Questo è fuori dubbio. Nel caso della canzone di Bennato, però, l'affermazione si riferiva a una lettura politica dei suoi testi, che lui non voleva confermare.
dyskolos wrote: Anche la canzone greca (votata da me!) ha una storia. A latere del genocidio degli Armeni e della prima guerra mondialeVero, ricordo che ne parlasti già agli inizi della competizione e che la pubblicasti qui. Anche questa è molto bella.
dyskolos wrote: La canzone portoghese, altra ballata (eh sì, adoro le ballateRicordo di averlo sentito dai commentatori anche in questo caso, ma nonostante il testo significativo non mi è rimasta bene impresa. Sempre per via del fatidico primo ascolto, suppongo.), invece racconta di un ragazzo (forse il cantante stesso) che emigra da Madeira
dyskolos wrote: Forse ti riferisci alla canzone svedese dal titolo "Bara bada bastu" (="andiamo a farci una sauna").Sì, credo sia quella.
dyskolos wrote: Niente dà certezze (per vari motivi), ma mi sono convinto che l'Italia stava andando bene. Così è stato! Bravissimo Lucio!A parte questa, non ho ancora ascoltato altre sue canzoni, ma so che è molto apprezzato dalla critica e che è stato spesso paragonato a Ivan Graziani. Anche molti testi di quest'ultimo erano spettacolari, delle vere e proprie narrazioni. Senza contare che era un grande chitarrista, molto stimato e persino copiato a livello internazionale. Peccato sia stato così poco apprezzato in Italia se non da un pubblico di nicchia (anzi, talvolta persino snobbato) e che se ne sia andato via troppo in fretta.
Simona M. wrote: Somiglia per molti aspetti (musicale, ma anche fisico) ad Alberto Fortis, che ho amato alla follia da ragazza e forse l'ultimo grande musicista di quel meraviglioso periodo. E il brano mi pare che riecheggi Vincenzo io ti ucciderò, ed è un complimento.Sì, in effetti assomiglia fisicamente ad Alberto Fortis, anche se "Milano e Vincenzo" aveva un ritmo e un significato ben diversi. Piaceva molto anche a me Fortis, ho adorato brani come "Il duomo di notte" (magnifica), "La sedia di lillà", "Settembre" e diverse altre.
Io la penso un po' come Riccardo Muti. Esistono solo due tipi di musica: quella buona e quella cattiva.
Di cattiva in giro ce n'è tantissima.
M.T. wrote: Ci dovevano essere incontri su autonomia, lavoro, terzo mandato? La Meloni, quando ci si deve confrontare, manca, questa volta per febbre. Ricorda Berlusconi che quando doveva andare a processo, casualmente veniva ricoverato...Il comportamento di questo governo mi appare, tutto sommato coerente. Sono sovranisti, e si comportano da sovranisti verso la UE. Hanno deciso di privilegiare il capitale rispetto al welfare, e si comportano in conseguenza, abbassando le tasse ai ricchi e aumentandole alla gente normale, stanziando miliardi in opere utili solo per le ditte appaltanti e corollario di sub-appaltatori mafiosi, tipo ponte sullo stretto, indirizzando l'utenza verso sanità e assicurazioni private, eccetera. L'ultima è l'invito a non votare al prossimo referendum, per impedire il raggiungimento del quorum; un referendum inteso a cambiare la normativa sul lavoro e sulla cittadinanza, in favore delle classi di popolo per le quali diventa ogni giorno più difficile campare.
Si sta cercando di trovare una linea comune per quanto riguarda le pandemie, così da avere linee guide per tutti e l'Italia che fa? Si astiene per sovranismo.
Una parola che uso molto in questi giorni: schifo.
ElleryQ wrote: È come quando ascolti un brano per la prima volta e ti colpisce subito, mentre altri iniziano a piacerti ed entrarti dentro dopo tre o quattro ascolti.
ElleryQ wrote: Sempre per via del fatidico primo ascolto, suppongo.Anch'io la penso così
Simona M. wrote: Io la penso un po' come Riccardo Muti. Esistono solo due tipi di musica: quella buona e quella cattiva.Anch'io la penso così
Di cattiva in giro ce n'è tantissima.
dyskolos wrote: Una volta ho trovato sul Tubo un video in cui un fonico (uno che se ne intende) trentenne in dieci minuti cerca di spiegare perché la musica odierna è di qualità molto inferiore rispetto a quella del passato. Secondo me, ha ragione. Riassumendo brutalmente in poche righe, una volta la musica era costosa e ci lavorava solo gente con i "controattributi" o con le"controovaie"Quoto. Una volta musica la faceva chi aveva conoscenza, preparazione, talento, ci s'impegnava. Ora sai perché va tanto la trap? Perché non importa saper cantare, saper suonare, non importa avere conoscenze, la può fare chiunque. Poi ci si mette pure l'autotune. Questa non è musica. Questo è schifo (sono ripetitivo, ma in questi giorni va così)., veri musicisti e spesso diplomati al conservatorio. Anche gli autori delle canzoni era musicisti seri. I vinili prodotti costavano un botto e le gente li comprava a soldoni e li ascoltava davvero anche perché aveva investito una legittima nel disco e lo voleva di qualità. Intanto l'industria musicale era quasi inesistente (fino ai primi anni '70). Così la musica degli anni Sessanta del secolo scorso non subiva quasi per niente l'influenza delle case discografiche. Alla fine, i vari Mina e Sergio Endrigo (due a caso) erano gente con ci controca-biiiiiiip
e facevano ottima musica: allora nemmeno c'era l'elettronica e Autotune. Se sapevi cantare, bene, sennò… ciaone!
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Oggi invece la musica si scarica a 0,99 euro, per fare musica ti basta un programma di pc e con pochi euro compri strumenti e voci campionati, se non sai cantare… no problem, c'è Autotune (una volta ti mandavano a quel paese), la musica la fruisci passivamente: non vai a comprarti il disco caro, ma accendi la radio o l'iPod o il telefonino, vai al supermercato è c'è quello che canta. Accendi la tele e trovi un trapper improbabile o un rapper altrettanto improbabile che salta qua e là gridando in una specie di microfono e che non ha mai visto un pentagramma in vita sua. L'industria musicale si è fatta potentissima e investe più sulla quantità che sulla qualità e punta su gente come Sfera Ebbasta (Celentano era infinitamente meglio). Se vinci un talent (tipo amici) per regolamento vai a Sanremo e magari vinci perché i fan del talent ti votano, pure se vai sul palco e rutti. Con meno di mille euro ti fai uno studio di registrazione casalingo abbastanza decente. Prima invece con meno di mille euro forse ci veniva solo una corda di chitarra.
dyskolos wrote: Così la musica degli anni Sessanta del secolo scorso non subiva quasi per niente l'influenza delle case discografiche.Su questo non ci giurerei. In America e in Inghilterra, almeno, non era così. I discografici avevano già ingerenze nelle scelte dei brani degli artisti e si ponevano come creatori di mode e tendenze nei gruppi di giovani (quel che fanno oggi gli influencer). In realtà ciò avveniva anche in Italia. Le case discografiche imponevano alcuni contenuti ai cantanti e le tipologie di canzoni da cantare. Pensiamo al boom delle canzoni un po' frivole associate ai balli: twist, hully gully, surf, limbo e via discorrendo. Tutt'altro mondo era quello del cantautorato, considerato già più impegnato e di nicchia. Molti cantautori di quel periodo, hanno trovato spazio e fama negli anni '80, quando le case discografiche hanno iniziato, da un lato, a puntare di più su determinati contenuti, dall'altro a imporre ai cantautori una sorta di compromesso tra testi e ritmi, rendendoli un po' più pop. Penso a gente come Battiato e altri, che hanno iniziato carriere negli anni '60, poi decollate negli anni '80, talvolta cambiando nome e look.
dyskolos wrote: So che a te è piaciuta la canzone svedese, ma per me è cresciuta negativamente: all'inizio mi è parsa bellissima, poi sempre peggioPiù che altro l'ho trovata simpatica, compresa la performance. Ma non la considero una canzone che possa restare nella storia della musica internazionale.![]()
ElleryQ wrote: Su questo non ci giurerei. In America e in Inghilterra, almeno, non era così. I discografici avevano già ingerenze nelle scelte dei brani degli artistiSì, hai ragione, però il video parlava solo di musica italiana.
ElleryQ wrote: "Hotel California" degli Eagles, per esempio, anche se sembrava parlasse di una setta, faceva riferimento proprio al potere delle Majors discografiche. "Interstella 5555" (che in realtà è SSSS), dei Deft Punk, parla proprio dell'atteggiamento quasi schiavizzante delle case discografiche sugli artisti (The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem)Non sapevo di queste cose. Non lo dire a Vannacci, mi raccomando
ElleryQ wrote: Tutt'altro mondo era quello del cantautorato, considerato già più impegnato e di nicchia. Molti cantautori di quel periodo, hanno trovato spazio e fama negli anni '80, quando le case discografiche hanno iniziato, da un lato, a puntare di più su determinati contenuti, dall'altro a imporre ai cantautori una sorta di compromesso tra testi e ritmi, rendendoli un po' più pop. Penso a gente come Battiato e altri, che hanno iniziato carriere negli anni '60, poi decollate negli anni '80, talvolta cambiando nome e look.Ho letto (ma non giurerei di aver capito bene
dyskolos wrote: Ho letto (ma non giurerei di aver capito beneIn realtà il boom delle case discografiche italiane, con relativa determinazione di una vera e propria "industria" discografica, avviene proprio negli anni '60. È allora che esplode il consumo di musica, soprattutto da parte di giovani e giovanissimi. L'acquisto di musica passa incredibilmente da 18 a 44 milioni di dischi 45 giri e, secondo le statistiche dell'epoca, gli acquirenti erano in prevalenza ragazzi sotto i 20 anni. La media di acquisto era di un 45 giri a settimana e le etichette discografiche proliferavano; sia le italiane, sia le straniere, che avevano creato appositamente sedi in Italia.) che in Italia l'industria discografica cominciò con la cosiddetta "musica leggera" dei primi Settanta
M.T. wrote: Importerà a pochi, ma è venuto a mancare Peter David, scrittore e fumettista statunitense. Famosi i suoi romanzi di Star Trek e le serie fumettistiche su Hulk, Spider-man 2099 e La Torre Nera.Da sceneggiatore, a me importa.