Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3126
MadTeacher wrote: be', creò pure ben UN milione di posti di lavoro, se è per quello :sorrisoidiota:
...che uomo... che imprenditore... che statista! :love2:
Infatti: rendere famosa l'Italia come il paese del bunga-bunga credo sia stata la sua opera più meritoria. Per le sue caratteristiche, oltre a intitolargli post mortem un aeroporto e un francobollo, avrebbe meritato, in vita, il titolo di gran barzellettiere.
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3130
Come temevo, la discussione è finita male. Capisco che chi ha vissuto certe situazioni possa reagire in certi modi, c'è gente che è ancora rimasta legata a certi retaggi del passato, ma non tutti. Il patriarcato come sistema imperante è però altrove: Iran, Afghanistam, Pakistan, India. Poi è sicuro che anche in paesi come il nostro ci siano uomini che pensano di trattare le donne come oggetti. Tuttavia, se si permette (e se non si permette è lo stesso), mi girano i coglioni quando si dice che quelle persone sono come noi e nel noi ci sono pure io. No, quegli esseri non sono come me, perché non mi sono mai permesso di sottovalutare le donne, le ho sempre ritenute aventi gli stessi diritti che devono avere tutti e non mi sono mai sognato di far loro del male, picchiarle, stuprarle o ucciderle. Decisamente non lo sono. E non permetto di venire equiparato a loro, specie per il rispetto che ho sempre portato verso le donne e che non sempre è stato ricambiato. Come ho già detto in altri commenti, la violenza non ha sesso, nè età, nè ragione sociale.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3131
  wrote:M.T.'è gente che è ancora rimasta legata a certi retaggi del passato, ma non tutti. Il patriarcato come sistema imperante è però altrove: Iran, Afghanistam, Pakistan, India.
@Areeanna è vittima due volte: la prima, l'ha esternata lei stessa nella mia discussione, la seconda la dimostra con i suoi discorsi violenti, dissociati dal contesto, lei è vittima delle sue stesse idee stereotipate sul maledetto patriarcato. Anzi è vittima e carnefice, visto il suo comportamento violento e discriminatorio nei confronti di alcuni di noi utenti.
Volevo dirglielo ieri ma ho chiesto prima di chiudere la discussione. Mi sono sentita violentata e privata del diritto di parola, Sappilo, Areeanna, con il tuo intervento mi hai tappato la bocca, mi ha gettato nella confusione, per questo ho chiesto di chiudere la discussione. Spero che tu legga questo post. Ma non rispondermi come hai fatto ieri, gettando merda senza cognizione di causa, ci sono i messaggi privati. Usa questa funzione se vuoi argomentare.

Quando dicevo, forse sbagliando, che io non ritengo giusto generalizzare, non si può accusare tutto il genere maschile di patriarcato, perché come anche tu, MT, fai notare, il patriarcato nella sua definizione esiste eccome in moltissimi paesi, mi riferivo proprio al fatto che i retaggi, le radici di quella società non sono e non possono essere considerate patriarcato. Troppo facile dare la colpa ai nostri avi e lavarsene le mani dicendo è colpa del patriarcato, non siamo più nell'ottocento e ancora nominiamo il patriarcato? Come dire che le responsabilità di Filippo Turetta sono del nonno di suo nonno. Lo trovo assurdo! Quindi le nuove generazioni non si sono evolute? Neghiamo tutti gli sforzi fatti da uomini e donne fino a oggi?

Chiamate questi atteggiamenti di UNA parte del genere umano di oggi con un altro termine per favore.
Non sono patriarcato i retaggi antichi derivati dalle radici di una società che affondava le sue, in eguali schifosissime pratiche comportamentali, perché una volta era così per davvero, perché nell'islam è cosi in questo momento, non confondiamo le idee.

…e poi, non capisco (qualcuno che l'ha compreso me lo spieghi) perché tutta sta storia è venuta fuori dopo il femminicidio d'eccellenza, quello più seguito dalla stampa e trasformato in tutte le sue sfaccettature dalla stampa, dalla sorella della vittima, dal padre della vittima e dalla nonna della vittima. E nel frattempo nessuno di loro si era accorto di quello che stava passando Giulia…non è mica anche loro la responsabilità! Noooo diamola allo stramaledetto patriarcato, non sia mai venga fuori che padre, nonna e sorella non conoscevano i disagi della povera ragazza e non hanno fatto nulla per aiutarla. 
Diamo la colpa ai nostri poveri nonni e bisnonni che tanto sono stramorti e non possono nemmeno accusarci di non capire un cavolo. 
Gino Cecchettin…non l'ho sentito dire una volta, "avrei dovuto sapere, avrei dovuto aiutarla" 
  

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3132
M.T. wrote: Come temevo, la discussione è finita male.
Va sempre a finire così quando si discute con femministe, che ormai vedono violenza dappertutto. L'Italia è piena di "femministe per sentito dire" e di "femministe a convenienza". Delle prime tu stesso ci hai dato un esempio qualche post addietro; delle seconde, io ho dato un esempio fulgido qualche post fa, quando ho parlato dell'avvocata che prima mi fa una testa tanta con la storia che ormai non ci sono più "maschio e femmina" poiché i ruoli sociali di genere sono cose medievali e quindi obsolete e da abbandonare per sempre, ma poi, quando qualche giorno dopo le ho chiesto di venirmi a prendere a casa con la sua macchina, i ruoli sociali sono ricicciati fuori e io dovevo andare a casa sua a prenderla e poi "Ma che uomo sei? Gli uomini vanno a prendere le donne a casa, eh!" Io ho ribattuto con le sue parole, parlando di cose medievali e obsolete. Risultato? Sono sei mesi che aspetto :P
M.T. wrote: Il patriarcato come sistema imperante è però altrove: Iran, Afghanistam, Pakistan, India
Esatto 'mbare! In quei posti c'è davvero un'organizzazione sociale di tipo chiaramente patriarcale. In Italia oggi è diverso: mica siamo come l'Arabia Saudita o l'Afghanistan! Certo ci sono anche qui sacche di maschilismo, per esempio nelle comunità immigrate, ma io combatterei quelle, non un astratto patriarcato. Ah, a proposito! Io userei la parola "maschilismo" anziché "patriarcato" in Italia. Nella discussione che citi non compare mai "maschilismo", ma solo una volta "maschilista". Riflettiamoci sopra, come dice un noto personaggio ;-)
M.T. wrote: No, quegli esseri non sono come me, perché non mi sono mai permesso di sottovalutare le donne, le ho sempre ritenute aventi gli stessi diritti che devono avere tutti e non mi sono mai sognato di far loro del male, picchiarle, stuprarle o ucciderle. Decisamente non lo sono. E non permetto di venire equiparato a loro, specie per il rispetto che ho sempre portato verso le donne e che non sempre è stato ricambiato. Come ho già detto in altri commenti, la violenza non ha sesso, nè età, nè ragione sociale.
È il solito qualunquismo del femmismo italiano, in base al quale i maschi sono tutti uguali. Io combatto virtualmente da tempo sul fatto che non esistono le categorie generiche di "maschio" e "femmina" in quanto siamo tutti diversi: non siamo mica fatti con lo stampino!
Poi ci sono quelle che ce l'hanno con l'inconscio. Qualunque cosa tu faccia, hai torto perché hai introiettato inconsciamente un modello patriarcale e tendi sepre a replicarlo, non liberandotene mai. Sì, ma… anche le femmine hanno l'inconscio, eh!, mica solo i maschi!
L'avvocata di Salvini, ultrafemminista, ha dichiarato in televisione che bisogna mettere nei posti di potere anche donne incompetenti. Sì, incompetenti! Perché incompetenti? Perché per secoli il potere è stato gestito anche da maschi incompetenti. Con buona pace di altre ultrafemministe che parlano di "miglioramento della specie" nella convinzione che la società, se fosse gestita solo da donne, sarebbe migliore. Ehm… no, non è vero! Non è vero! Non è vero! Non è vero! Non è vero! Non è vero! Non è vero! Non è vero ed è facile da dimostrare.
Non capisco questa continua mistificazione della realtà. L' emancipazione femminile è sacrosanta e io ero (e forse sono ancora) un femminista. Però bisognerebbe anche dire che le femministe confondono spesso "emancipazione" con "copiare i maschi".
Last edited by dyskolos on Sun Dec 08, 2024 10:57 am, edited 1 time in total.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3133
@dyskolos ciao, come stai? 
dyskolos wrote: che le femministe confondono spesso "emancipazione" con "copiare i maschi".
Sacrosanto! Spesso mi domando che colpa abbia io come uomo per il fatto che il buon Dio abbia fatto prima me e poi Eva! Per poi darmi il difficile compito di prendere in mano le redini del mondo. Io potevo starmene tranquillo all'ombra sotto il mio amato albero di mele!  :D
Che colpa ne ho io se sono nato con il compito di governare? In tutte le democrazie c'è qualcuno che governa, non per questo sono dei dittatori!
A parte le mie scemenze, se le donne vogliono invertire i ruoli a me sta bene: è una rottura comandare... ciao
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3138
bestseller2020 wrote: ciao @Albascura

Devo dare una notizia straordinaria. Ieri parlavo di guerra dichiarata dalle donne contro l'uomo. Ebbene. Ieri una ha deciso di passare ai fatti uccidendo il suo ex compagno. Abbiamo una lista aperta di "ominicidio" sperando che si allinei a quella dei femminicidi. 
La donna che uccide un uomo non fa notizia, nel senso che, una volta segnalato il fatto di cronaca, chi se ne fotte. Ci sono anche quelle che, per far dispetto al compagno, attuale o ex, ammazzano i figli, ma si sa, le poverine erano depresse e fuori di testa, la colpa è degli uomini che le hanno ridotte in quello stato. Lo stesso per quelle che, una volta partorito, buttano il neonato nel cassonetto della spazzatura: c'è sempre la scusante di una società maschilista, o patriarcale, fate voi, che ha condizionato le sue azioni. Eppoi, il termine femminicidio, in quanto coniato di recente in contrapposizione a omicidio, dovrebbe, appunto, essere donnicidio. E ancora, risalendo alle responsabilità pregresse, bisognerebbe incolpare il Padreterno o, per gli agnostici come me, Madre Natura, che ha fatto il mondo a maschio e femmina, con tutte le diversità connesse, fisiche e mentali. Non siamo uguali, maschi e femmine, e non lo saremo mai. Anziché appiattirci sul tentativo di rendere omogeneo ciò che omogeneo non è e non potrà mai essere, sarebbe il caso di esaltare, e valorizzare, le diversità. Ma la moda odierna va in un'altra direzione.
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3139
Da quando l'ho letto anni fa, mi fa riflettere questo brano tratto da Parole di Luce di Brandon Sanderson: "Usare un viso affascinante per indurre gli uomini a fare ciò che vuoi non è diverso da un uomo che usa i muscoli per costringere una donna a fare come vuole lui. Entrambe le cose sono spregevoli e verranno meno con il passare dell’età."

Bisognerebbe fare chiarezza su certe cose: è un dato di fatto che le donne sono penalizzate nel mondo del lavoro con stipendi più bassi, meno cariche di potere e se devono avere figli vanno incontro a dei problemi (tra i quali il licenziamento: ci sono casi dove le donne devono firmare dei fogli in bianco che le portano poi a venire messe fuori dal posto di lavoro se rimangono incinte). Poi ci sono le eccezioni: ci sono posti di lavoro dove le donne hanno stipendi più alti e posizioni di maggior influenza, casi rari ma esistono. La regola però è quella che le vede penalizzate e non c'è quella tanto agognata parità.
Ci sono poi ancora uomini con mentalità di vecchio stampo, è innegabile, ma non lo sono tutti. Quando si asserisce che tutti gli uomini sono uguali, tutti oppressori, stupratori, assassini, come una parte di persone asserisce, non solo si fa torto alla giustizia e alla realtà, ma si possono andare incontro a dei problemi.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3140
Albascura wrote: Devo dissociarmi da alcune affermazioni di @dyskolos
Ti dissoci da me però in realtà ti dissoci da alcune femministe in quanto la maggior parte delle cose che dico o sono di buon senso o mi sono state riferite da femministe :-)
Cheguevara wrote: Ma la moda odierna va in un'altra direzione.
È quello che io definisco "mistificazione della realtà". Di solito mi viene proposta una realtà in cui l'uomo, "brutto e cattivo" per natura, vessa donne, sante per natura; ma la società non è così.
M.T. wrote: Quando si asserisce che tutti gli uomini sono uguali, tutti oppressori, stupratori, assassini, come una parte di persone asserisce, non solo si fa torto alla giustizia e alla realtà, ma si possono andare incontro a dei problemi.
Prima parlavo di quelle che ce l'hanno con l'inconscio e intendevo proprio questo :P Tu non hai mai fatto certe cose, ma le avresti volute fare, solo che non te ne rendi conto. Eh, però così posso accusare tutti di tutto: domani vado a denunciare il mio vicino per furto perché lui non ha mai rubato a casa mia, però lo vorrebbe fare :P
Caro Emmettì, sei un potenziale stupratore e assassino, ma non lo sai :D Fattelo spiegare da una femminista :D
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3142
Allora, visto che qualcuno qui ha aizzato le femministe incallite...

La psicologia insegna che il cervello dà grande risalto alle esperienze negative piuttosto di quelle positive. Per esempio: faccio un affare con un napoletano ma poi scopro che mi ha inculato. Ecco allora che mi scaglio contro i "terroni", magari dimenticando di avere un/a collega del Sud che è la migliore del mondo.
Mi prendo una impalata da una donna: donne tutte troi*. Mi prendo una fregatura da un uomo: uomini tutti stronzi solo con la fig* in testa.
Se per mia sfortuna sono un ingenuo/a e mi fido della persona sbagliata dovrei avere la giusta metacognizione di prendermela con me stesso.
Esempio personale: anni fa uscivo con un gran pezzo di gnocca calabrese, alta 1,85 ex modella... ma anche arrogante, morbosamente gelosa e matriarcale. Per non parlare di certe devianze che scoprii e di cui non voglio parlare.
All in all: ne vale davvero la pena, solo magari per quelle pochissime volte che decide di farti la grazia e mostrarti i gioielli? :lol: L'ho sfanculata e chiuso i contatti. Stop.
Avrei dovuto così odiare l'intera categoria femminile? Al momento forse anche sì, magari per la frustrazione dell'occasione sfumata (non essendo esattamente un Briatore le belle donne non è che mi corrano dietro) poi ti fai l'esamino di coscienza e ti sovviene di quella persona che tu stesso hai trattato con sufficienza...

Va be', fate buon uso della vostra vita :asd:

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3143
MadTeacher wrote: Esempio personale: anni fa uscivo con un gran pezzo di gnocca calabrese, alta 1,85 ex modella... ma anche arrogante, morbosamente gelosa e matriarca
le. Per non parlare di certe devianze che scoprii e di cui non voglio parlare.
All in all: ne vale davvero la pena, solo magari per quelle pochissime volte che decide di farti la grazia e mostrarti i gioielli? :lol: L'ho sfanculata e chiuso i contatti. Stop.
Vorrei dire molte cose, ma poi le femministe mi odieranno e allora mi trattengo :lol: Complimenti, bro :P
MadTeacher wrote: non essendo esattamente un Briatore le belle donne non è che mi corrano dietro
Ah, non lo dire! Sennò poi spunta qualche femmimista e ti rimprovera perché stai dicendo che ci sono donne che pensano ai soldi. Lo sappiamo tutti che nessuna donna pensa ai soldi :hm: Solo gli uomini ci pensano :lol:
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3144
   Però dai, non fomentiamo la presunta guerra tra maschi e femmi(nist)e: donne e uomini che si comportano da str**** ci sono sempre stati e sempre ci saranno, così come gli onesti e i disonesti, eccetera; ma di sicuro ora c’è (e c’è stato in passato, quando l’omicidio era addirittura giustificato come eventuale reato d’onore e lo stupro come reato contro la morale e non la persona) una effettiva maggioranza di uccisioni o stupri di donne da parte di uomini (rispetto al numero di uomini uccisi da ex compagne o violentati da gruppi di donne), è un problema concreto e sempre più urgente, dovuto certamente a tanti fattori, ma primo fra tutti il pensiero maschiocentrico (se non vogliamo chiamarlo patriarcato) che è radicatissimo ancora in gran parte del mondo e comunque serpeggia ancora in Italia (si pensi soltanto, banalmente, alle selezioni per un posto di lavoro a contatto con il pubblico: fino a qualche tempo inserire tra i requisiti la bella presenza, se si cercavano ragazze, era assolutamente normale). Poi c’è la responsabilità dei social che hanno ridotto le relazioni a un pessimo mercato virtuale, dell’assuefazione dei giovani alla violenza che viene ormai vissuta come fosse un videogioco, delle famiglie in difficoltà e sfilacciate che non riescono ad educare, della precarietà reale e percepita in ogni ambito della vita moderna, e ancora  tanto altro...), ma di fatto le uccisioni di donne da parte di compagni o ex compagni sono un fenomeno in crescita, e non è possibile che tutti questi uomini siano diventati ‘matti’ da un momento all’altro, c’è evidentemente un radicato problema ad accettare la fine di una relazione, la perdita del ‘possesso, l’idea stessa di relazione come altro dal possesso
Può darsi che ci siano anche preconcetti/stereotipi verso gli uomini da parte delle donne, ma di sicuro un uomo ha meno paura a girare in una città da solo di quanto non ne abbia una donna: cioè qui il problema riguarda proprio la sopravvivenza delle donne. 
Il pensiero femminista dà fastidio a molti uomini (e non solo) perché va a stanare ogni stortura di un modus vivendi che fino a prima sembrava “naturale”, ma naturale non era (semplicemente “si è sempre fatto così”). Perché era appunto basato su un pensiero “maschiocentrico” (anche solo le dosi consigliate delle medicine, per esempio, da sempre sono tarate su un corpo maschile - e non lo dico io, ci sono studi recenti su questo). Il femminismo, un po’,  sta al pensiero comune come il veganesimo sta al consumatore onnivoro: per molto tempo ancora le due categorie di minoranza saranno osteggiate e sfanculate da chi la pensa diversamente (sempre che prima non ci scoppi una bombetta nucleare in testa e così ciao belli e ciao belle, senza distinzione :-( ).

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3145
mire wrote: donne e uomini che si comportano da str**** ci sono sempre stati e sempre ci saranno, così come gli onesti e i disonesti, eccetera
Esatto! Non vedo nessuna specialità basata sul genere :-)
mire wrote: Il pensiero femminista dà fastidio a molti uomini (e non solo) perché va a stanare ogni stortura di un modus vivendi che fino a prima sembrava “naturale”, ma naturale non era
No, a me danno fastidio tutti i pensieri che descrivono la realtà diversamente da come è in pratica. Diffido sempre di coloro che vogliono ammantare le realtà di "massimi sistemi" complessi da capire, quando invece è semplicissimo: basta leggere i messaggi femminili l'8 marzo. Vale anche in politica: a me interessa più la "voce della piazza" che quello che dicono i politici di punta, di continuo in TV, con la giacchettina nuova, la camicina stirata con cura, la cravattina abbinata alla giacchettina, eloquio oxfordiano, ecc… Questi parlano di regolamenti di Dublino, direttive europee, ecc… ma poi i tizi in piazza (evidentemente senza camicina e cravattina…) dicono "Pota, io li butterrei tutti a mare". Che risate! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Certi programmi nati per essere comici fanno ridere di meno :D
mire wrote: di sicuro un uomo ha meno paura a girare in una città da solo di quanto non ne abbia una donna
Io, al posto tuo, non ne sarei così sicuro. Più che altro mi domando perché si sminuiscano i reati compiuti contro gli uomini-maschi al di là delle parole. Mi sembra quello che spesso si dice, cioè "la legge è uguale per tutti, ma per qualcuno è più uguale" :-)
mire wrote: Può darsi che ci siano anche preconcetti/stereotipi verso gli uomini da parte delle donne
Di questo invece sarei sicuro :-)
Comunque, oggi non vedo tutto 'sto maschiocentrismo.
Last edited by dyskolos on Sun Dec 08, 2024 4:45 pm, edited 1 time in total.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3148
@mire Il problema sono i modelli sbagliati che sono stati dati, che hanno avuto diffusione grazie a media e social. Basta pensare a quello che rispose Berlusconi a una ragazza che chiedeva come risolvere il precariato: "le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere" https://www.cgilsiena.org/2008/03/14/le-precarie-sposino-mio-figlio-ecco-la-soluzione-di-berlusconi/
Questo pensiero non appartiene solo agli uomini, ma anche alle donne: è una mentalità distorta che non ha sesso ma che crea problemi.
Quando si dice che chi uccide donne è normale, sono come noi, non sono d'accordo, perché quello che si vede è solo apparenza, non la realtà: dietro l'apparenza si celano orrori, violenze nascoste e represse. Per questo non voglio essere equiparato a loro, perché non sono come loro. Quelle persone hanno dei problemi che esplodono in un attimo, ma che si sono sviluppati negli anni: semplicemente li hanno tenuti celati. L'apaprenza non è realtà, anche se tanti dicono quando succedono tragedie dicono spesso "sembrava una persona normale, a modo".
Per questo l'educazione è tanto importante e va data fin da piccoli, perché è con essa che si gettano le fondamenta delle persone che si sarà da adulti (il femmismo non mi dà fastidio per come sono stato educato. Mi dà fastidio il pensiero di certe donne che vogliono rivalsa e vendetta su tutti gli uomini, anche quelli che non hanno fatto nulla e hanno pure difeso le donne).
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