Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2926
M.T. wrote: Sinceramente, trovo inopportuno che sia stato fatto un film su Messina Denaro: si rischia di dare visibilità a qualcuno (un delinquente) che non la merita.
Sul gruppo FB "Sicily World" hanno fatto un sondaggio su questo argomento. Ha vinto il NO per poco. Io faccio parte della minoranza consistente che invece si dichiara favorevole al film e alla sua proiezione. La visibilità immeritata dipende da fattori che non si conoscono: quindi aspetto di vederlo. Sono proprio curioso. Questo piccolo dibattito fa parte del più ampio discorso sulla giustezza dei film sui boss della mafia. Certo, se li dipingo come sventurati ridotti a mangiare cicoria in penombra rinchiusi dentro un casolare fatiscente, non penso di fargli buona pubblicità: c'è anche una questione didattica in senso lato che più o meno fa sì che salvi qualche ragazzo che sta per intraprendere la "carriera" e magari decide di non diventare più mafioso perché non vuole fare la fine di uno che si riduce a nascondersi come un topo per anni. Questa cosa educativa naturalmente vale anche per quelli che favoriscono i boss, perché è chiaro che non fanno tutto da soli.
V. Sgarbi, quando diventò sindaco di Salemi (TP), voleva fare "il museo della mafia". Quello no, è troppo, però apprezzo la sua lotta contro le pale eoliche poiché, secondo lui e secondo me, in quel business c'erano infiltrazioni mafiose intollerabili. Il museo invece si doveva fare perché secondo lui la mafia fa parte della cultura siciliana e non possiamo oscurare la cultura (vale anche per i film). Qui il discorso è lungo e difficile, ma tendenzialmente non sono d'accordo.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2927
@dyskolos Sai perché sono contrario? Perché non verrebbe capito; i più, stupidamente, prenderebbero delle parti, delle scene e si atteggerebbero come quello visto nel film, ignorando la scia di sangue che questo tumore ha causato (perché è di questo che bisogna parlare: un tumore che ha infettato e rovinato la società).
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2928
M.T. wrote: Sai perché sono contrario? Perché non verrebbe capito; i più, stupidamente, prenderebbero delle parti, delle scene e si atteggerebbero come quello visto nel film, ignorando la scia di sangue che questo tumore ha causato (perché è di questo che bisogna parlare: un tumore che ha infettato e rovinato la società).
Hai ragione. Tutto dipende da come viene fatto. Se dipingo la povertà morale del boss di turno, nessuno può "atteggiarsi" e dire "Che figata fare il mafioso!" Se invece punto la cinepresa sulla vita sbrilluccicosa dei boss, allora non va bene e mi opporrei a quel modo di rappresentare il fenomeno, che ha generato sangue, dolore, famiglie spezzate, ecc… Al contrario di Sgarbi, per me non è poi così scontato che la mafia faccia parte della cultura siciliana e quindi non c'è quasi nulla da oscurare.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2929
@dyskolos Premesso che la mafia non riguarda solo la Sicilia, ma ormai si è diffusa ovunque, penso che non sia corretto associare la mafia alla cultura siciliana; certo, la mafia è qualcosa di presente che non va ignorato né accettato, ma la cultura è altra cosa. So che il discorso è più complesso di così, perché la mafia si è talmente radicata al territorio siciliano e nella mentalità di diversi che è difficile non pensare che ormai sia parte della cultura della regione, ma per me la cultura è altro. Soprattutto, la regione e i suoi abitanti meritano qualcosa di più di questa roba.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2930
@M.T. Oltretutto, se la mafia propriamente detta è siciliana, esistono la 'ndrangheta, la camorra, la corona unita. In comune, pur essendo rispettivamente nate in Calabria, Campania e Puglia, la caratteristica di aver ramificato i propri interessi ovunque, a partire dal Nord Italia e da tante altre nazioni europee, Svizzera e Germania in primis. Per non parlare delle associazioni criminali minori, come la mafia del Gargano e la Roma di mezzo. In pratica, questo Paese è invaso dalle metastasi di un cancro che è quasi impossibile estirpare: hai voglia ad arrestare boss e accoliti, ormai prospera ovunque, si insinua nei grandi capitali, ricicla il danaro sporco acquistando imprese dalla facciata rispettabile, corrompe politici e funzionari pubblici, gestisce droga, prostituzione, gioco d'azzardo e qualsiasi altra attività illegale. L'attuale governo, favorendo i grandi capitali con una tassazione agevolata, a scapito di lavoratori e pensionati, non fa altro che spianare loro la strada, e gli arresti dei boss lasciano il tempo che trovano. Questa è l'Italia che ci meritiamo, bellezza.
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2931
Cheguevara wrote: se la mafia propriamente detta è siciliana
Capisco lo spirito con cui lo dici, io però prendo spunto dalle tue parole per dire che la gente crede che la mafia sia di origine siciliana. Lo credono soprattutto i non-terroni. Uso la parola "mafia" in un senso diverso da quello con cui la usi tu, lo so: tu parli di una organizzazione criminale, io invece parlo di una mentalità. Alcuni nei secoli passati hanno approfittato della povertà e dell'ignoranza dei Siciliani al fine di imporre il loro dominio. D'altronde A. Manzoni, in I Promessi Sposi, almeno inizialmente ci descrive la mafia lombarda: a un prete viene ordinato di non celebrare un matrimonio. Don Rodrigo, i bravi, l'Innominato e compagnia cantante, che altro sono se non esponenti di un sistema mafioso? Nemmeno in Sicilia si potevano nominare i boss, che rimanevano di fatto innominati, esattamente come il personaggio manzoniano. Erano autoctoni? No! Qui ci sono venuti da fuori. Poi gli stessi in Sicilia fecero un patatrak e ora tanta gente, specialmente lassù, pensa che la mafia l'hanno inventata i Siciliani. Errore! Pure V. Sgarbi cadde nella trappola. La mafia è un cancro per la Sicilia.
Cheguevara wrote: si insinua nei grandi capitali, ricicla il danaro sporco acquistando imprese dalla facciata rispettabile, corrompe politici e funzionari pubblici, gestisce droga, prostituzione, gioco d'azzardo e qualsiasi altra attività illegale.
Esatto! Si sono evoluti. Prima imponevano il loro dominio attraverso l'acqua e oggi fanno altre cose più da fighettini. Lo riassume bene Michele Placido in Mery per sempre (film del 1989, visto che prima si parlava di film).
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2934
M.T. wrote: minuto 5 e 45
È evidente che dietro queste cose ci sono spesso fenomeni di sfruttamento, specie a danno di ragazze giovani e magari ingenue, abbagliate dalla possibilità di guadagni facili o di diventare famose (si dovrebbero poter denunciare, anche se non so con quale accusa). A me sta bene che ci siano siti come Onlyfans, ma il vantaggio dovrebbe essere avere la totale indipendenza, il non dover dipendere da nessuno: una ragazza sceglie quando e cosa caricare, con chi avere contatti, quanto vuole guadagnare, quando smettere, ecc.



Oggi ho trovato questo:

Mi ha colpita per l'assurdità che ci è sorta attorno una polemica femminista (era su un altro video che non mi prende), dove si è tirato fuori il patriarcato, di fronte a un "opera d'arte" di cui andava sì chiesta la rimozione, ma per tutt'altri motivi: è brutta, assurdamente costosa e ridicola. Poi ho ascoltato il significato che voleva dargli l'artista, e ho pensato "Wow, ma veramente?". Sarò rimasta indietro ma per me un'opera d'arte deve spiegarsi da sola, o almeno suscitare emozioni, domande. Qui io vedo solo un "coso" gigantesco piantato in mezzo a una piazza, sfido chiunque a vederci qualcos'altro...  :facepalm:
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2936
@Silverwillow Non so quanto è costato ma, qualsiasi sia la cifra, avrebbe potuto essere impiegata in iniziative apportanti qualche beneficio ai poveri, che a Napoli (come altrove, purtroppo) abbondano. Riguardo all'arte che non dovrebbe avere bisogno di essere spiegata, sono completamente d'accordo con te, ma credo che facciamo parte di una ristretta minoranza...
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2937
Silverwillow wrote: ci è sorta attorno una polemica femminista (era su un altro video che non mi prende), dove si è tirato fuori il patriarcato
Le femministe ormai sollevano polemiche insensate su tutto. Spesso sono questioni nominalistiche, come quando confondono "genere grammaticale" e "genere sociale". Tante le definisco "femministe per sentito dire" :-P
Cheguevara wrote: facciamo parte di una ristretta minoranza...
Anch'io ne faccio parte :-)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2938
Cheguevara wrote: Non so quanto è costato ma, qualsiasi sia la cifra, avrebbe potuto essere impiegata in iniziative apportanti qualche beneficio ai poveri,
Concordo.
E a proposito di soldi che potrebbero essere spesi diversamente, sentito parlare di Qiddiya, la nuova città dell’Arabia Saudita che avrà un distretto dedicato agli Esports e al gaming? https://youmark.it/ym-gaming/qiddiya-la-nuova-citta-dellarabia-saudita-avra-un-distretto-dedicato-agli-esports-e-al-gaming/

https://www.youtube.com/shorts/oz1Db6v3-Cw
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2939
Cheguevara wrote: Non so quanto è costato ma, qualsiasi sia la cifra, avrebbe potuto essere impiegata in iniziative apportanti qualche beneficio ai poveri, che a Napoli (come altrove, purtroppo) abbondano
200.000 euro ho letto (non so se sia vero) e l'artista è morto qualche mese fa, quindi magari ora vale di più (qualcuno qui ha visto Tre uomini e una gamba? :lol: ). Sono d'accordo che si potevano usare molto meglio.
Poi ho trovato tutta una spiegazione sul fatto che sia un Pulcinella stilizzato, e pure ermafrodito, e magari chi ci capisce di più di arte lo vede (o finge di farlo)... Gli altri ci ridono su, e i turisti probabilmente ne vanno matti: "Vedi, qui eravamo a Napoli, sotto il c***zo gigante".
dyskolos wrote: Le femministe ormai sollevano polemiche insensate su tutto.
Qui davvero non c'entrava il femminismo. Avessero messo una vagina gigante, illuminata di notte, in cui si poteva entrare a farsi un selfie, avrebbe causato la stessa reazione. L'arte è un'altra cosa. Ormai ogni provocazione è stata tentata, e il sesso è usato più dai pubblicitari che dagli artisti, oppure da chi cerca un effetto facile e immediato. In questo caso l'effetto immediato è una risata incredula, e non credo fosse lo scopo.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2940
M.T. wrote: E a proposito di soldi che potrebbero essere spesi diversamente, sentito parlare di Qiddiya, la nuova città dell’Arabia Saudita che avrà un distretto dedicato agli Esports e al gaming? https://youmark.it/ym-gaming/qiddiya-la-nuova-citta-dellarabia-saudita-avra-un-distretto-dedicato-agli-esports-e-al-gaming/
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Non so bene cosa siano gli esports, ma In Arabia sono pieni di soldi (sembra che non sappiano dove buttarli :P ) e a me sembra un bel progetto. Riguardo agli sport normali, ad esempio, in questi giorni è in corso un'esibizione di tennis (c'è anche il nostro n.1 Jannik). La mia impressione è che stiano cercando di avvicinarsi a noi (noi "occidente") tramite mezzi e interessi condivisibili, come la tecnologia e lo sport. Interagire con i Paesi anche non democratici, a livello economico, sportivo e culturale può portare solo vantaggi. Puntare l'indice su ciò che non va (i diritti per le donne, ad esempio, che però stanno progredendo) e chiudere le porte per me è controproducente. [/font]
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2941
Silverwillow wrote: Non so bene cosa siano gli esports
Ti riporto questo (così è più preciso):

“Gli esports sono leghe, circuiti competitivi, tornei o competizioni simili, che prevedono tipicamente un pubblico di spettatori, in cui giocatori singoli o squadre giocano a videogiochi, sia di persona che online, allo scopo di ottenere premi o per puro intrattenimento”. Questa è la definizione di esports che viene data da Iidea, Italian Interactive & Digital Entertainment Association, l’associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia. Sinonimi di esports sono “gaming competitivo”, “egaming” o “pro gaming”. https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/esports-cosa-sono-quali-sono-e-crescita-in-italia/
Silverwillow wrote: In Arabia sono pieni di soldi (sembra che non sappiano dove buttarli :P ) e a me sembra un bel progetto.
è chiaro che lo facciano per soldi, per attirare turisti e investitori, perché gli esports hanno un giro d'affari enorme (per dirti, i vincitori di queste competizioni si beccano premi belli grossi, di diverse centinaia di migliaia di euro, anche di più).
Da una parte è affascinante: non nego che se ci andassi, mi perderei in mezzo a quel quartiere (e non perché ho un pessimo senso dell'orientamento, ma perché sarebbe un'esperienza immersiva).
Dall'altra, non posso pensare che se c'è un posto dove hanno talmente tanti soldi da creare un quartiere totalmente videoludico, dall'altra ci sono luoghi tremendi, dove la gente muore per strada perché non ha da mangiare o di che curarsi.
Va bene, il mondo è sempre andato così, le disparità sono sempre esistite, ma prima si dovrebbe pensare al necessario, e poi al superfluo. Vero, è utopia, idealismo, però devo stare dalla parte di chi dice che sono soldi buttati via; vero, frutteranno miliardi di euro, dollari o qualsiasi altra valuta, ma serviranno solo ad arricchirire chi è già ricco. Altro discorso se quei proventi venissero usati per aiutare le parti povere del paese; allora sì che sarebbe qualcosa di giusto.
Silverwillow wrote: Interagire con i Paesi anche non democratici, a livello economico, sportivo e culturale può portare solo vantaggi
Devo essere sincero: interagire con paesi come Iran, Corea del Nord, Russia, Cina (adesso ci metto pure Israele), mi fa venire i brividi.

Parlando d'Isarele, opinione impopolare. Israele ha sparato (volutamente) contro l'Unifil. Rispondere al fuoco no? Perché c'è poi un limite a quello che si può fare (e qualcuno l'ha superato da un pezzo).
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2942
Silverwillow wrote: a me sembra un bel progetto
Forse ormai ho il chiodo fisso, ma mi è sembrato tutto inaccessibile. Non so se vale sul piano economico, nel senso che sono portato a pensare che gli appassionati di videogiochi abbiano problemi a muoversi in un posto progettato così. Se gli arabi vogliono avvicinarsi in qualche modo a noi "occidentali" (come dici e molto probabilmente è vero), lo facciano anche sul piano del turismo accessibile. Ma per gli emiri, straricchi a scapito della povertà estrema dei popoli che guidano, questo non conta.
Silverwillow wrote: Puntare l'indice su ciò che non va (i diritti per le donne, ad esempio, che però stanno progredendo) e chiudere le porte per me è controproducente
Concordo. Secondo me bisogna parlare con tutti, anche con i dittatori sanguinari, se non per altro almeno per dirgli che devono smetterla di sfruttare i loro popoli.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2943
M.T. wrote: Ti riporto questo (così è più preciso):
Grazie per la spiegazione. Sono proprio ignorante su queste cose  :lol:


M.T. wrote: perché gli esports hanno un giro d'affari enorme (per dirti, i vincitori di queste competizioni si beccano premi belli grossi, di diverse centinaia di migliaia di euro, anche di più).
Il torneo-esibizione di tennis che si svolge in questi giorni ha 6 milioni di dollari come montepremi (1,5 solo come gettone di presenza). Dev'essere costato un botto anche solo il video promozionale, che non ha niente da invidiare al trailer di una serie fantasy blasonata:

Di certo nel Paese avrebbero cose più importanti di cui occuparsi, ma non l'hanno mai fatto. L'apertura degli ultimi anni di Stati come l'Arabia e il Qatar (ricovero 5 stelle di terroristi e cantiere futuristico sulla pelle di migliaia di lavoratori-schiavi stranieri, non è che ci si dimentica) mi pare comunque un passo avanti rispetto a prima, quando si era chiusi e isolati su tutto. Sarà che preferisco essere ottimista sul futuro, almeno fino a prova contraria

dyskolos wrote:
Concordo. Secondo me bisogna parlare con tutti, anche con i dittatori sanguinari, se non per altro almeno per dirgli che devono smetterla di sfruttare i loro popoli.
Io in realtà non mi riferivo tanto ai dittatori, più alla popolazione. In tutti questi Paesi ci sono artisti, sportivi, giornalisti, ecc. che nulla hanno a che vedere coi regimi in cui bene o male vivono. Con loro si può instaurare un dialogo. Anni fa ho letto una frase di Marjane Satrapi, fumettista iraniana in esilio, e diceva più o meno che i vari popoli si assomigliano tra loro, più che somigliare al proprio governo. Non si può rifiutare il dialogo con qualcuno che fa magari molta fatica solo a socchiudere la porta.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2945
Silverwillow wrote: Con loro si può instaurare un dialogo.
Quando si può. Caratteristica comune di dittature e teocrazie è quella di censurare e/o bloccare le comunicazioni da e per l'esterno, per cui si finisce per dialogare solo con i fuoriusciti che sono, ovviamente, contro il regime già per conto loro. Mentre le nuove generazioni dei popoli oppressi dalla dittatura vengono indottrinate giornalmente: fin dai primi anni della scuola viene loro insegnata una storia rimaneggiata che comprende anche l'odio per il nemico e per ogni cultura diversa dalla propria, subiscono un tale lavaggio del cervello da essere disposte perfino a farsi esplodere, pur di causare la morte degli infedeli. Anche se si potesse colloquiare con loro, non crederebbero una parola. E' per questo che le rivolte contro i regimi devono nascere dall'interno, e questo accade quando la popolazione sta così male, da rendersi conto che il regime è utile soltanto a se stesso; poi arriva anche l'appoggio esterno da qualche Paese esportatore di democrazia, ma non sempre (vedi primavera araba e recenti sollevazioni di popolo in Iran) il regime viene abbattuto, e alla fine dei tanti "ribelli" trucidati da polizie ed eserciti si perde anche la memoria.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2946
Silverwillow wrote: Anni fa ho letto una frase di Marjane Satrapi, fumettista iraniana in esilio, e diceva più o meno che i vari popoli si assomigliano tra loro, più che somigliare al proprio governo.
Concordo con Marjane Satrapi. L'Uomo vuole essere libero e non importa il governo. Infatti faccio fatica a capire quelli che disegnano una linea a terra (confine di stato) e dicono "Da questa parte io faccio come mi pare e piace!" Eh no, caro dittatore, quella linea ti separa da altri stati, non dall'Umanità. Le leggi internazionali valgono anche per te e soprattutto rispetta il tuo popolo.
Cheguevara wrote: le nuove generazioni dei popoli oppressi dalla dittatura vengono indottrinate giornalmente: fin dai primi anni della scuola viene loro insegnata una storia rimaneggiata che comprende anche l'odio per il nemico e per ogni cultura diversa dalla propria, subiscono un tale lavaggio del cervello da essere disposte perfino a farsi esplodere, pur di causare la morte degli infedeli. Anche se si potesse colloquiare con loro, non crederebbero una parola.
Vero! Questo è un problema serio, ma non possiamo dire che è così dunque non ha senso cercare di risolverlo. Quello che hai scritto mi ricorda le faide familiari medievali e non solo medievali, dove uno della famiglia A uccideva uno della famiglia B, che a sua volta per vendetta uccideva uno della A, che poi si vendicava uccidendo uno della B, che poi a sua volta si vendicava uccidendo uno della A, che poi a sua volta… E così si poteva andare avanti per secoli, fino a quando non interveniva un accordo (spesso di tipo economico). Mi chiedo se il volontariato tra popoli non sia superiore alla storia rimaneggiata e non favorisca il salto da memoria a storia. Il volontariato è un incontro tra popoli, non tra governi. Tra popoli, cioè persone, che si aiutano a vicenda. Probabilmente bisognerà aspettare la generazione successiva, ma si può fare :-)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2947
Cheguevara wrote: Caratteristica comune di dittature e teocrazie è quella di censurare e/o bloccare le comunicazioni da e per l'esterno, per cui si finisce per dialogare solo con i fuoriusciti che sono, ovviamente, contro il regime già per conto loro. Mentre le nuove generazioni dei popoli oppressi dalla dittatura vengono indottrinate giornalmente
I  social network sono quasi sempre demonizzati, ma pochi hanno capito l'importanza che possono avere, pur con tutte le stupidaggini che vi si trovano. Basta una Vpn per by-passare la censura di un Paese. E sui vari social anche chi vive in regimi autoritari può vedere come si vive e cosa succede altrove, e pensare "perché loro sì e noi no?". Cosa che solo pochi decenni fa non si poteva. Molti cittadini al di là della cortina di ferro erano convinti che le misure restrittive servissero a proteggerli, perché dall'altra parte si stava peggio.
Oggi non è più possibile mistificare la realtà in questo modo. Si può cercare di indottrinare le persone, ma l'ignoranza non è più una scusante (chi vuole restare ignorante lo fa solo perché è più comodo). Chi si interessa davvero le informazioni giuste le può trovare. Fa eccezione solo il fanatismo religioso, che non avendo basi concrete a sostenerlo è impermeabile alla realtà.
Lo zoccolo duro di chi sostiene i regimi sono i più vecchi, quelli che vivono fuori dalle grandi città e non hanno un pc, quindi le uniche informazioni le prendono dalla tv e dalla stampa di Stato. I giovani invece sono spesso al passo coi tempi, esperti di internet e di come aggirare le regole dei loro regimi, addirittura arrivano a pensare per conto proprio  :P Non è una visione idealistica la mia, è un cambiamento già in atto.
Cheguevara wrote: Anche se si potesse colloquiare con loro, non crederebbero una parola
Si può colloquiare anche senza parole, di argomenti diversi dalla politica: videogiochi, sport, musica, cinema, arte, ecc. Sono tutte passioni che uniscono le persone più diverse.
Cheguevara wrote: E' per questo che le rivolte contro i regimi devono nascere dall'interno, e questo accade quando la popolazione sta così male, da rendersi conto che il regime è utile soltanto a se stesso
Certo che deve venire dall'interno. Il problema è che da certe parti se protesti ti sparano contro, quindi non lo si fa alla leggera. Spesso non protestare non significa acquiescenza, ma aver capito che da lì è difficile che venga un cambiamento al governo, anche se il cambiamento nelle persone e nella loro mentalità c'è già stato. Quello al governo richiede magari tempi più lunghi.
dyskolos wrote: Mi chiedo se il volontariato tra popoli non sia superiore alla storia rimaneggiata e non favorisca il salto da memoria a storia. Il volontariato è un incontro tra popoli, non tra governi.
Questa è solo una delle forme di dialogo possibile, ma di certo tra le più importanti. Il buon esempio è il miglior insegnamento, e induce le persone a riflettere.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2948
Silverwillow wrote: ma l'ignoranza non è più una scusante
Qualcuno prima o poi dovrà spiegare il caso Matteo Salvini... :D
Silverwillow wrote: Il problema è che da certe parti se protesti ti sparano contro, quindi non lo si fa alla leggera.
Mi viene in mente il caso Unifil: se ti sparano contro, rispondi al fuoco.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

2949
@Silverwillow Sono d'accordo sul fatto che ogni cambiamento per il meglio non possa che venire dai giovani, però bisogna considerare due fattori: il primo è che, per quanto riguarda l'Occidente, prendendo ad esempio l'Ungheria e gli USA (se malauguratamente vincesse Trump), le popolazioni invecchiano e per i giovani (quelli non votati al consumismo sfrenato, che pure impera sovrano) c'è poco spazio; il secondo è che le popolazioni islamizzate e radicalizzate nel fanatismo religioso colloquiano solo tra loro e quando fanno incursioni nel mondo occidentale, magari frequentando anche le nostre università, hanno spesso l'obiettivo del proselitismo. Un terzo fattore, forse ancora più importante, sono i quattrini: oggi più che mai nel passato è il capitale a governare il mondo e i cambiamenti importanti riescono a realizzarsi solo se hanno l'approvazione e/o il sostegno dei grandi capitalisti. La storia è piena di grandi cambiamenti e (corsi e ricorsi di vichiana memoria), non tutti per il meglio, ma anche di grandi fallimenti: basti pensare, per restare nel nostro, agli agguerriti sessantottini che hanno deposto chitarre e spinelli per trasformarsi negli yuppies degli anni '80. Così è sempre andato il mondo e così, con tutta probabilità, continuerà ad andare, ma rifugiarsi nella speranza è consentito a tutti. Un caro saluto.
Mario Izzi
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