Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1676
M.T. wrote: Intanto il governo ha stanziato altri 100 milioni per le forze dell'ordine: https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/12/09/manovra-il-governo-da-piu-soldi-a-polizia-e-forza-armate-tagliando-i-fondi-per-laccoglienza-ai-migranti/7378825/

di nuovo: https://twitter.com/NatangeloM/status/1733440970274816241
Mala tempora currunt. Si tagliano fondi dappertutto, ma si aumentano gli stanziamenti per forze dell'ordine e forze armate: a chi intendono spezzare le reni? Provate a indovinare.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1677
Cheguevara wrote: Ogni casa editrice che si rispetti dovrebbe curare a proprie spese, prima della pubblicazione, l'editing del testo assieme alla correzione di bozze, ma il tutto va approvato dall'autore. Che il libro esca senza che l'autore abbia avuto modo di controllare preventivamente il tutto, è un abuso e può essere dannoso per la sua immagine, se l'editing ha stravolto il testo e la correzione di bozze ha lasciato passare refusi a iosa. Il nome dell'autore sulla copertina equivale a una firma, e le firme non si possono, e non si devono, mettere al buio.
Adesso ho capito qual è il problema. Hai ragione. Sono d'accordo che le case editrici debbano curare a proprie spese l'editing. Io metto la correzione di bozze insieme all'editing. Quello va bene. Forse tutto dipende dal mio carattere poco propenso alle modifiche apportate da altri, se non come correzione di bozze. Diciamo che è un mio limite caratteriale. Ne ho anche altri.
Il problema, secondo me, è che l'editing di altri potrebbe anche migliorare il testo rendendo un grande scrittore un tizio che di scrittura non sa una cippa-lippa. Non bisognerebbe pensare che per forza l'editing peggiori il testo. È come nelle macchine moderne, tutte piene di dispositivi elettronici che controllano di tutto e di più. Che figata! No, così annullano la differenza tra un buon guidatore e un pessimo automobilista. Per dire, mia cugina, la peggiore guidatrice che abbia mai visto, diventa una guidatrice provetta, magari meglio di mio fratello che guida benissimo.
Un libro editato è dell'autore o dell'esecutore dell'editing? Vedo anche io gli "a cura di…" e resto un po' perplesso.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1678
@dyskolos Esistono diversi tipi di editing: si va da un editing leggero, che dovrebbe servire a rendere più scorrevole il testo eliminando, ad esempio, le ripetizioni  e aggettivi inutili che lo appesantiscono, limando via da qualche periodo frasi inutili, eccetera, a quello approfondito, che entra addirittura nel merito della storia, correggendo, ad esempio, palesi incongruenze tra ciò che l'autore ha detto prima e quello che dice dopo a proposito della stessa storia, dello stesso personaggio, o modificando la trama. Sono d'accordo con te sul fatto che una buona trama scritta con i piedi non dovrebbe essere sufficiente a prendere in considerazione tanto un testo, che il suo autore, ma dipende dal peso dell'autore sulla commercializzazione del testo medesimo: se si tratta di un VIP la cui notorietà è da sola garanzia di successo, tante saranno le case editrici titolate a contenderselo, a costo di far riscrivere tutto da un ghostwriter.
Non approvo, ma è così che funziona, purtroppo.  
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1679
Cheguevara wrote: Esistono diversi tipi di editing: si va da un editing leggero, che dovrebbe servire a rendere più scorrevole il testo eliminando, ad esempio, le ripetizioni  e aggettivi inutili che lo appesantiscono, limando via da qualche periodo frasi inutili, eccetera, a quello approfondito, che entra addirittura nel merito della storia, correggendo, ad esempio, palesi incongruenze tra ciò che l'autore ha detto prima e quello che dice dopo a proposito della stessa storia, dello stesso personaggio, o modificando la trama
Sapevo di questa distinzione, però non mi ha mai convinto molto perché il confine tra un tipo e l'altro di editing è troppo arbitrario e pertanto ognuno fa come crede. Ti faccio un esempio: io scrivo "non o capito se devo andare ai gemelli di roma xké ce mio fratello co er parcheson. Ora sono ha lavoro!" e poi un editor mi fa "Dysk, ma che biiiiip scrivi!?" e mi propone la modifica in "non ho capito se devo andare al policlinico 'Gemelli' di Roma a visitare mio fratello che è ricoverato lì in quanto affetto dalla malattia di Parkinson. Adesso sto lavorando!", io approvo la modifica per non fare troppa mala cumparsa, però a questo punto io non sono più il vero autore del testo. A proposito, una modifica come questa a quale categoria appartiene - è approfondita o leggera? Di certo nessuna CE pubblicherebbe un mio libro pieno zeppo di strafalcioni perché loro devono guadagnarci e ci tengono a fare bona cumparsa, diciamo all'immagine e così io ignorantone divento come il signor Alighieri.
In linea di massima, io approvo la correzione delle bozze.
Cheguevara wrote: Non approvo, ma è così che funziona, purtroppo.
Neanche io approvo. Le CE dovrebbero promuovere la buona letteratura e non ciò che gli fa guadagnare più soldi.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1680
@dyskolos comprendo il tuo ragionamento e può andare bene se il testo lo fai solo per te o per una piccola cerchia. Cosa differente se devi raggiugere un grande pubblico e questo pubblico paga per avere il libro: capisci allora che il lettore va rispettato e che merita qualità. L'editing, quello vero, non deve andare a stravolgere l'idea (a meno che non sia una boiata, ma a quel punto non ci arrivi all'editing), ma deve andare a corregere eventuali buchi di trama, mancanze; insomma, è come una revisione dell'auto prima che esca dalla fabbrica (non si comprerebbe una macchina che non frena).
dyskolos wrote: Ti faccio un esempio: io scrivo "non o capito se devo andare ai gemelli di roma xké ce mio fratello co er parcheson. Ora sono ha lavoro!" e poi un editor mi fa "Dysk, ma che biiiiip scrivi!?" e mi propone la modifica in "non ho capito se devo andare al policlinico 'Gemelli' di Roma a visitare mio fratello che è ricoverato lì in quanto affetto dalla malattia di Parkinson. Adesso sto lavorando!", io approvo la modifica per non fare troppa mala cumparsa, però a questo punto io non sono più il vero autore del testo.
In questo esempio non sei nemmeno scrittore; un editor leggendo un testo del genere risponderebbe "prima impara a scrivere, poi torna da me: mio compito è limare le piccole cose che non vanno, non scrivere tutto da capo, sennò sono io lo scrittore del testo".
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1682
M.T. wrote: il lettore va rispettato
Proprio nell'ottica del rispetto del lettore, almeno gli dobbiamo raccontare chi è il vero autore del testo.
Dico una cosa personale. Ho lasciato il mio romanzo nel mese di giugno del 2021. Ho intenzione di riprenderlo nel giugno del 2024, quindi dopo tre anni. Dovrei richiedere l'editing alla CE? Se sì e l'editor ha lavorato molto, lo dovrei mettere sulla copertina come co-autore? In fondo lui ha lavorato sodo e credo che il lavoro altrui vada ricompensato anche non economicamente. Alla parte economica ci penserà la CE per cui lavora, ma un riconoscimento, anche solo simbolico e per la gloria, lo meriterebbe.
Cheguevara wrote: E' lo sterco del diavolo che muove il mondo, purtroppo.
Purtroppo sì :(
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1683
Non c'è solo Dazn che fa schifo in quanto trasmettere le partite di calcio, ma anche il Nove col basket: finale punto a punto tra Milano e Bologna, mancano tre secondi alla fine con palla in mano a Bologna per il pari e il canale fa partire la pubblicità non facendo vedere il finale :angry: :angry: . Alla fine Milano vince di due grazie a due falli tecnici inventati a suo favore (Milano è la Juve del basket, in senso negativo), ma è un modo di fare? Ma :angry: :angry: :angry: :angry: :angry:

Da un pezzo dico del peggioramento che ha avuto il nuovo centro commerciale Shopville Gran Reno e i fatti continuano da dare ragione: https://corrieredibologna.corriere.it/notizie/cronaca/23_dicembre_10/medy-cartier-rissa-al-concerto-del-trapper-allo-shopville-gran-reno-di-casalecchio-1d56b233-02ad-41ea-b056-8a7069cbbxlk.shtml
Quando ero adolecente io, i ragazzi andavano lì o per cercare quello che gli interessava o per trovare qualcuno/a; ora i ragazzini ci vanno per menarsi. Ma che bel cambiamento. E c'è chi pensa che quando si parla di cambiamento sia sempre qualcosa di positivo: non è affatto così. Si è peggiorato di brutto e molte persone non vanno più in quel luogo perché è diventato pericoloso.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1684
dyskolos wrote: Totalmente inefficace. Quando sopra parlavo dell'inutilità degli antidolorifici, mi riferivo anche alla morfina e agli oppioidi in generale.
Cavolo... Molto strano. In genere la morfina aiuta perfino i malati oncologici terminali (ne ho conosciuti, purtroppo). Di più forte della morfina credo non ci sia niente, tranne forse la voglia ostinata di vivere.
dyskolos wrote: scusa ma credo di non avere capito il motivo del tuo sfogo
Mah, sai, non l'ho realmente capito nemmeno io :lol:  . Questa mattina mi sono svegliata pensando fosse stato un brutto sogno, e quando ho realizzato che non lo era mi sono accorta con vaga preoccupazione che non mi importava già più.
dyskolos wrote: La modalità è errata, ma alla fine fanno quello per il quale sono stati interpellati.
La modalità di fare le cose non è banale. La prassi è che un file editato mi arrivi da approvare, che mi si mandi la copertina (non la devo approvare, ma è umana cortesia). Certo che volevo che il libro fosse pubblicato (doveva uscire ancora a settembre 2022) ma ormai ci avevo messo la proverbiale pietra sopra, quindi questa cosa mi ha un attimino ( :asd: )  scombussolata, e ho reagito molto male per la prima mezz'ora (a una certa età hai imparato che la vita fa per lo più schifo, quindi non concedi più di mezz'ora allo choc o allo sconforto, sono ormai la norma).
dyskolos wrote: Forse dovremmo aiutare la gente a distinguere tra "eutanasia" e "suicidio assistito".
Io ho le idee più semplici (almeno su questo): ognuno deve essere libero di vivere come di morire. Impedire una cosa o l'altra per legge è violare diritti davvero basilari.
Cheguevara wrote: Che il libro esca senza che l'autore abbia avuto modo di controllare preventivamente il tutto, è un abuso e può essere dannoso per la sua immagine, se l'editing ha stravolto il testo e la correzione di bozze ha lasciato passare refusi a iosa. Il nome dell'autore sulla copertina equivale a una firma, e le firme non si possono, e non si devono, mettere al buio.
La mia reazione è derivata soprattutto dal fatto che altre autrici della CE mi hanno scritto nei mesi scorsi a chiedere come andava, perché anche loro hanno avuto problemi. In almeno un caso, è stato editato e pubblicato un libro senza che l'autrice l'abbia rivisto. Un'altra è ricorsa a vie legali per avere le royalties dovute. Un paio hanno disdetto il contratto. L'ultima volta che ho sentito l'editrice era inizio aprile, e mi ha detto "ti mando tutto dopo Pasqua". Davo per scontato pochi giorni dopo... ma in effetti "dopo Pasqua" può essere qualunque momento da lì alla prossima, o anche all'eternità :asd: 
Sentirò domani. Ho lasciato correre per troppo tempo. Adesso anche basta.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1685
Silverwillow wrote: attimino ( :asd: )
Noooooooo, "attimino" no, dai, povere le mie orecchie! :asd: :asd: :lol: Mi ricorda troppo quelli che fanno "Maaaaara, un aiutino, ti prego" :P :P
Silverwillow wrote: e ho reagito molto male per la prima mezz'ora (a una certa età hai imparato che la vita fa per lo più schifo, quindi non concedi più di mezz'ora allo choc o allo sconforto, sono ormai la norma).
Ahahah, ha ragione el Che: ormai sei mat… ehm… okay, non lo dico più :rotol: :rotol: ;-) ;-)
Silverwillow wrote: ognuno deve essere libero di vivere come di morire. Impedire una cosa o l'altra per legge è violare diritti davvero basilari.
Brava, io sono favorevole a entrambe le cose, a parte forse l'eutanasia non-volontaria, tipo quella di due gentori che chiedono a una persona di uccidere il loro neonato contro il parere dei medici. Per il resto, i maggiorenni, nel pieno possesso delle propria capacità di intendere e volere, possono fare tutto. È così nei Paesi Bassi, ma noi abbiamo il Vaticano. Magari anche le DAT, cioè il testamento biologico, possono aiutare.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1687
dyskolos wrote:
Noooooooo, "attimino" no, dai, povere le mie orecchie! :asd: :asd: :lol:
Lo so, è davvero orrendo, come "una mezz'oretta" :lol: Ma mi devi immaginare con le labbra tutte storte da un lato e le dita ad artiglio, mentre mi sforzo in ogni modo di minimizzare. Avrei potuto dire "un pochettinino" o "un cicinnino" ma cambiava poco... :D
dyskolos wrote: Ahahah, ha ragione el Che: ormai sei mat… ehm… okay, non lo dico più :rotol: :rotol: ;-) ;-)
Non mi offendo affatto se mi dicono matta, perché davvero il mondo mi risulta spesso incompatibile (ma chi può dire se sia io o lui a essere sbagliato?). Ho una maglietta (che adoro) che ha scritta una frase dello Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie: "Non sono matto, la mia realtà è solo diversa dalla tua". Mi pare che nel libro non ci sia nemmeno, ma ne mantiene lo spirito.
dyskolos wrote: a parte forse l'eutanasia non-volontaria, tipo quella di due gentori che chiedono a una persona di uccidere il loro neonato contro il parere dei medici.
No, ovvio che se si decide per altri la questione è totalmente diversa, e infinitamente più complicata. Ma nella realtà (ne abbiamo avuto esempi recenti) è più probabile che i genitori si accaniscano anche contro ogni parere medico pur di tenere in vita un bambino destinato solo a pochi mesi o anni di sofferenze. È lecito, e probabilmente farei lo stesso. Ma per un adulto in grado di intendere e volere è assurdo che lo Stato si permetta di decidere se può morire o no.
dyskolos wrote: È così nei Paesi Bassi, ma noi abbiamo il Vaticano.
Il problema per me non è il Vaticano (di cui alla maggior parte della gente non interessa). È questo concetto di "Dio, Patria e Famiglia" , che è fin troppo radicato anche al di fuori di FdI, e che mette al centro di tutto un'ipotetica "vita", ma senza poi avere il coraggio di andare ad analizzarne le varie condizioni. La mentalità della vita come valore in se stesso deve cambiare, si deve cominciare a pensarci in termini di qualità e prospettive, non di quantità, o non ne usciamo. E non puoi convincere la gente a fare figli con sconti sulle tasse o sull'asilo, ma a chi caspita è venuta un'idea del genere? Solo a me sembra una totale assurdità?
dyskolos wrote: Manca l'anno. Può essere pure Pasqua del 2190 :rotol:
Esatto. Ma uno ha fiducia di avere a che fare con persone normali, che dicono una cosa ed è quella che si può normalmente evincere, non con aspiranti filosofi dell'eternità, cavolo...    :P 
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1688
Silverwillow wrote: Non mi offendo affatto se mi dicono matta
La parola non era proprio "matta", ma comincia nello stesso modo :rolleyes: :rolleyes: :asd:
Silverwillow wrote: per un adulto in grado di intendere e volere è assurdo che lo Stato si permetta di decidere se può morire o no.
Esatto! Il problema si presenta quando si decide per altri, ma in certi casi mi va bene addirittura andare contro la volontà del quasi-morto. Penso a uno che viene colpito da un colpo di arma da fuoco. Il destino è segnato: il tizio morirà sicuramente, ma nel testamento biologico ha scritto che non vuole morire in ogni caso. A me-medico deve essere permesso consentito di ucciderlo perché so che lo uccido un'ora prima della morte naturale per dissanguamento ormai inevitabile e gli risparmio, uccidendolo in anticipo, un'ora di sofferenza inutile prima della morte certa.
Silverwillow wrote: Il problema per me non è il Vaticano (di cui alla maggior parte della gente non interessa). È questo concetto di "Dio, Patria e Famiglia" , che è fin troppo radicato anche al di fuori di FdI, e che mette al centro di tutto un'ipotetica "vita", ma senza poi avere il coraggio di andare ad analizzarne le varie condizioni. La mentalità della vita come valore in se stesso deve cambiare, si deve cominciare a pensarci in termini di qualità e prospettive, non di quantità, o non ne usciamo
D'accordo su tutto. La vita non è più un valore assoluto in certe situazioni. Anche per me si deve ragionare in termini di qualità della vita e non solo di quantità, ma certi casi sono complessi, specialmente con persone in stato di minima coscienza ormai non più in grado di esprimere un consenso personale. Per dire, mia madre è così: stato di minima coscienza e totalmente afasica. Dovrei uccidere mia madre? Non posso, la cosa mi ributta. Vive perché ancora respira e il cuore batte e poco più: qualità della vita zero, è perennemente allettata da poco più di due anni con tutti e quattro gli arti paralizzati, ma mi riesce difficile dire che una persona così vada uccisa. Per me deve vivere pur con una qualità della vita azzerata. Comunque rientra nella categoria delle persone che non sono nella condizione di intendere e volere.
Silverwillow wrote: E non puoi convincere la gente a fare figli con sconti sulle tasse o sull'asilo, ma a chi caspita è venuta un'idea del genere? Solo a me sembra una totale assurdità?
Un vero genio :asd: :asd:
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1690
M.T. wrote: Il fascismo faceva cose simili. E al governo chi c'è ora? (domanda retorica)
Infatti! :-)

Poco fa ho sentito un giornalista dire in televisione che il salario minimo non si può fare perché un ragazzo della Basilicata sarebbe avvantaggiato su un ragazzo di Milano. Visione inaccettabile in quanto troppo "milanocentrica"! Sarebbe come dire che in Italia le cose si fanno solo se convengono ai Milanesi. Maddai! Dopo che per decenni il governo italiano (prima nel regno d'Italia e poi nella repubblica italiana) ha promosso misure anti-meridionali e filo-settentrionali…  :angry: :angry: :angry:
Non si può sentire!
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1691
dyskolos wrote: Infatti! :-)

Poco fa ho sentito un giornalista dire in televisione che il salario minimo non si può fare perché un ragazzo della Basilicata sarebbe avvantaggiato su un ragazzo di Milano. Visione inaccettabile in quanto troppo "milanocentrica"! Sarebbe come dire che in Italia le cose si fanno solo se convengono ai Milanesi. Maddai! Dopo che per decenni il governo italiano (prima nel regno d'Italia e poi nella repubblica italiana) ha promosso misure anti-meridionali e filo-settentrionali…  :angry: :angry: :angry:
Non si può sentire!
Questo governo si arrampica sugli specchi per trovare ragioni per non legiferare sul salario minimo: la più gettonata è una cazzata pazzesca: se venisse adottato il salario minimo di 9 Euro l'ora, tutti quelli che hanno un contratto a condizioni migliori vedrebbero la loro retribuzione abbassarsi a 9 Euro l'ora. E' una balla stratosferica pensata per manipolare le menti scarsamente neuronizzate di tutti quei lavoratori che, pur trattati con retribuzioni da fame, votano Lega, FDI o FI. Il vero motivo è andare incontro alle esigenze di quella parte di imprenditori (non sono tutti, perché di imprenditori illuminati, per fortuna, ce n'è) che tiene i dipendenti a stecchetto per fare maggiori profitti. Robin Hood al contrario: questo è il governo che la maggioranza degli italiani (quelli che non hanno disertato le urne) ha votato. Bella roba!
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1692
Silverwillow wrote: È questo concetto di "Dio, Patria e Famiglia" , che è fin troppo radicato anche al di fuori di FdI, e che mette al centro di tutto un'ipotetica "vita", ma senza poi avere il coraggio di andare ad analizzarne le varie condizioni. 
E' la solita vecchia solfa pensata ai tempi del medioevo per tenere sotto il tacco l'ignobile plebaglia: più sarà miserabile la tua vita terrena, migliore sarà il posto che ti tocca in paradiso. C'è poca differenza con le 70 vergini che secondo l'Islam radicale verranno date in premio ai martiri che si fanno saltare in aria per portare con sé più infedeli possibile. Mille anni di progresso non bastano a fare la differenza.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1693
Cheguevara wrote: E' una balla stratosferica
Cheguevara wrote: Il vero motivo è andare incontro alle esigenze di quella parte di imprenditori (non sono tutti, perché di imprenditori illuminati, per fortuna, ce n'è) che tiene i dipendenti a stecchetto per fare maggiori profitti. Robin Hood al contrario: questo è il governo che la maggioranza degli Italiani (quelli che non hanno disertato le urne) ha votato. Bella roba!
Hai ragione su tutto, purtroppo  :angry: :angry: :angry:
Altra balla stratosferica di questo governo è quella che dicevo sopra, relativa al fatto che il salario minimo sfavorirebbe i Milanesi rispetto ai Lucani. Bello, una vera figata! ;-) Ma come? Per decenni i Savoia e loro discendenti hanno invitato i Terroni a emigrare al Nord, migrazioni che i giornali chiamavano spregiativamente "campagne di meridionalizzazione del Nord". Se davvero un ragazzo milanese ritiene di essere sfavorito, emigri verso il Sud. I Terroni possono emigrare e i Milanesi no? Casomai poi il difficile è far tornare in Padania il milanese emigrato :) Una volta i Lombardi e i Piemontesi (o Longobardi) emigravano in Sicilia (1237, quando il re di Sicilia era Federico II) tanto che ci sono ampie zone della Sicilia chiamate tradizionalmente "Lombardia siciliana" o "Sicilia lombarda", ma oggi si preferisce parlare di colonie gallo-italiche e coloni gallo-italici. In quelle zone oggi si parla un dialetto del lombardo.
Cheguevara wrote: Mille anni di progresso non bastano a fare la differenza.
Per me il "suicidio assistito" e la "eutanasia volontaria" devono diventare legali per tutti i maggiorenni nel pieno possesso della propria facoltà di intendere e volere. Molti utilizzano le due espressioni come sinonimi perché la fine è sempre quella: la morte; tuttavia c'è una differenza macroscopica: nel suicido assistito tu uccidi te stesso, mentre nell'eutanasia autorizzi un altro a ucciderti.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1694
dyskolos wrote: Per decenni i Savoia e loro discendenti hanno invitato i Terroni a emigrare al Nord,
La Fiat è diventata grande sfruttando il lavoro della gente che veniva da sud: questo in tanti lo dimenticano. Trattati come i migranti: fanno comodo quando sono da sfruttare, ma vengono disprezzati.
Cheguevara wrote: Questo governo si arrampica sugli specchi per trovare ragioni per non legiferare sul salario minimo: la più gettonata è una cazzata pazzesca: se venisse adottato il salario minimo di 9 Euro l'ora, tutti quelli che hanno un contratto a condizioni migliori vedrebbero la loro retribuzione abbassarsi a 9 Euro l'ora. E' una balla stratosferica pensata per manipolare le menti scarsamente neuronizzate di tutti quei lavoratori che, pur trattati con retribuzioni da fame, votano Lega, FDI o FI. Il vero motivo è andare incontro alle esigenze di quella parte di imprenditori (non sono tutti, perché di imprenditori illuminati, per fortuna, ce n'è) che tiene i dipendenti a stecchetto per fare maggiori profitti.
In questi giorni in Lambroghini è stato siglato un nuovo contratto: riduzione dell’orario di lavoro, aumento del salario annuale, assunzione di 500 nuovi dipendenti, percorso di miglioramento per gli appalti continuativi del sito, consolidamento dei diritti e la tutela delle differenze. Non sono in molti a fare questo. Ma una buona parte d'imprenditori è contraria a questa tipologia di contratto, tra i quali Ducati. Il sogno di certi imprenditori non è avere lavoratori, ma schiavi come nell'impero romano o nel medioevo o nell'America prima della Guerra di Secessione, così da avere sempre manodopera e non pagarla.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1695
M.T. wrote: Trattati come i migranti: fanno comodo quando sono da sfruttare, ma vengono disprezzati.
Certuni non possono campare senza qualcuno da stigmatizzare. MS (come le sigarette :asd: ) lo sa bene. L'altro giorno, in una trasmissione, c'era un famoso imprenditore lombardo che invitava Meridionali ad andare al Nord a lavorare nelle sue aziende e naturalmente era contrario al salario minimo. Questi mi fanno ridere perché non investono mai al Sud e sanno solo proporre trasferimenti di massa. Investa al Sud e poi ne riparliamo! Per fortuna in studio c'era l'ex-sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che l'ha accusato di teorizzare la deportazione dei Meridionali: aveva ragione da vendere.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1696
dyskolos wrote: La parola non era proprio "matta", ma comincia nello stesso modo :rolleyes: :rolleyes: :asd:
Questo è un esempio lampante di lapsus freudiano: matta mi è parso più consono (e accettabile) di matura :asd: Almeno per come mi sento ora.
dyskolos wrote: A me-medico deve essere permesso consentito di ucciderlo perché so che lo uccido un'ora prima della morte naturale per dissanguamento ormai inevitabile e gli risparmio, uccidendolo in anticipo, un'ora di sofferenza inutile prima della morte certa.
Io sto pensando di lasciarlo nel testamento (non so neanche se è valido un testo scritto e firmato, anche senza testimoni): nessun accanimento terapeutico se le speranze sono prossime a quelle di certe squadre di calcio di vincere la Champions.
dyskolos wrote: Per dire, mia madre è così: stato di minima coscienza e totalmente afasica. Dovrei uccidere mia madre? Non posso, la cosa mi ributta.
Certo che no, ma sperare che muoia presto e senza sofferenze sì. Io ho pregato qualunque entità in ascolto perché si portasse via mio padre prima del peggio. Qualunque fosse, ha ascoltato, e gliene sono infinitamente grata, nonostante il dispiacere.
L'idea di essere costretta all'immobilità, tra sofferenze magari tremende, e non poter fare niente, magari neanche poter comunicare, è cento volte più terrificante. Non lo auguro a nessuno, proprio perché abbiamo delle leggi antiquate a riguardo che non tengono conto della sofferenza delle persone, ma solo di una "vita" astratta e vista in freddi termini giuridici.
dyskolos wrote: Comunque rientra nella categoria delle persone che non sono nella condizione di intendere e volere.
Le parole chiave sono queste. Se uno non c'è con la testa, allora forse gli sarà indifferente, e sarebbe molto complesso stabilire moralmente chi abbia il diritto di decidere per lui. Ma se uno è lucido, con condizioni o malattie senza speranza, dev'essere un inferno in terra non poter neanche scegliere di morire. Quel referendum si doveva fare, ma ora che abbiamo la destra al governo non se ne parlerà più.
Cheguevara wrote: Questo governo si arrampica sugli specchi per trovare ragioni per non legiferare sul salario minimo: la più gettonata è una cazzata pazzesca: se venisse adottato il salario minimo di 9 Euro l'ora, tutti quelli che hanno un contratto a condizioni migliori vedrebbero la loro retribuzione abbassarsi a 9 Euro l'ora.
Vado controcorrente. Sì, la destra ha un po' fatto melina, rimandando, smorzando la questione, ecc. Però niente del genere è mai stato proposto nei vari governi di sinistra. Peggio ancora, sono di solito i sindacati a contrattare queste cose. Com'è che finora dormivano tutti, e contratti a 5 euro l'ora sono stati concordati e permessi? Il problema va molto al di là del governo attuale. A essere cinici, verrebbe da dire che a chi di euro ne guadagna diverse migliaia al mese importa in fondo poco di quella (piccola, come elettorato) fascia di popolazione che stenta ad arrivare a fine mese... Che sia a destra o a sinistra. La raccolta firme e la tanto pubblicizzata proposta, già bocciata in partenza (si poteva prevedere), mi appaiono sempre più come una bandiera politica, non come una reale lotta per i diritti. Io intanto mi tengo i miei 7,60 all'ora, e ne vado anche fiera, perché almeno me li guadagno tutti. Ho capito da un pezzo che i miei diritti me li devo difendere da sola.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1697
Silverwillow wrote: Vado controcorrente. Sì, la destra ha un po' fatto melina, rimandando, smorzando la questione, ecc. Però niente del genere è mai stato proposto nei vari governi di sinistra. Peggio ancora, sono di solito i sindacati a contrattare queste cose. Com'è che finora dormivano tutti, e contratti a 5 euro l'ora sono stati concordati e permessi? Il problema va molto al di là del governo attuale. A essere cinici, verrebbe da dire che a chi di euro ne guadagna diverse migliaia al mese importa in fondo poco di quella (piccola, come elettorato) fascia di popolazione che stenta ad arrivare a fine mese... Che sia a destra o a sinistra. La raccolta firme e la tanto pubblicizzata proposta, già bocciata in partenza (si poteva prevedere), mi appaiono sempre più come una bandiera politica, non come una reale lotta per i diritti. Io intanto mi tengo i miei 7,60 all'ora, e ne vado anche fiera, perché almeno me li guadagno tutti. Ho capito da un pezzo che i miei diritti me li devo difendere da sola.
Sono d'accordo con te, ma più che i governi di sinistra (da Prodi in poi, la sinistra ha governato in marmellate che non avrebbero mai lasciato passare in Parlamento leggi veramente di sinistra) incolperei i sindacati, che hanno firmato contratti di lavoro a 5 Euro l'ora e adesso sembrano improvvisamente risvegliarsi dal torpore (o connivenza?) che ha portato i lavoratori, negli ultimi vent'anni, a retribuzioni da fame. Ciò non toglie che, con l'ultima botta dell'inflazione, la situazione sia diventata insostenibile, ma al governo, a parte i proclami populisti, non frega un beato ciufolo. E, secondo me, se i 7,60 Euro sono lordi, cioè corrispondenti a circa 5 netti, possono consentire a una persona sola, che magari ha la casa di proprietà, di campare, non certo a una famiglia media di tre persone che deve anche pagare l'affitto o la rata del mutuo.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1698
Silverwillow wrote: Io sto pensando di lasciarlo nel testamento (non so neanche se è valido un testo scritto e firmato, anche senza testimoni): nessun accanimento terapeutico se le speranze sono prossime a quelle di certe squadre di calcio di vincere la Champions.
Credo che tu lo possa fare in base alla legge 219/2017. Non è attiva dappertutto e non so se nella provincia autonoma di Trento è possibile. Non sono necessari testimoni. Nelle aree in cui è permesso addirittura puoi anche farlo compilando un modulo da consegnare all'azienda sanitaria locale. Non so come si chiama a Trento, da me il nome è ASP (Azienda Sanitaria Provinciale).
Silverwillow wrote: Certo che no, ma sperare che muoia presto e senza sofferenze sì. Io ho pregato qualunque entità in ascolto perché si portasse via mio padre prima del peggio. Qualunque fosse, ha ascoltato, e gliene sono infinitamente grata, nonostante il dispiacere. L'idea di essere costretta all'immobilità, tra sofferenze magari tremende, e non poter fare niente, magari neanche poter comunicare, è cento volte più terrificante. Non lo auguro a nessuno
Il dispiacere è enorme, lo capisco :( Io spero che muoia senza soffrire troppo, ma non ho la minima intenzione di accelerarne la dipartita. Se avessi una bacchetta magica con la quale potrei guarire un solo sintomo e dovessi decidere quale, sicuramente opterei per l'afasia e me ne fregherei persino delle paralisi a tutti e quattro gli arti e delle emorragie. Non poter comunicare è terrificante, sono d'accordo. Per me è meglio una persona totalmente paralizzata ma in grado di comunicare che una non in grado di comunicare. Io al momento non so se lei soffre. A volte mi chiedo se lei abbia o meno la cefalea a grappolo (condizione davvero da film horror, lo posso dire per esperienza diretta e personale), ma non può manifestarlo.
Silverwillow wrote: Le parole chiave sono queste. Se uno non c'è con la testa, allora forse gli sarà indifferente, e sarebbe molto complesso stabilire moralmente chi abbia il diritto di decidere per lui. Ma se uno è lucido, con condizioni o malattie senza speranza, dev'essere un inferno in terra non poter neanche scegliere di morire. Quel referendum si doveva fare, ma ora che abbiamo la destra al governo non se ne parlerà più
Hai ragione. Io regolerei la materia così: innanzitutto devono esserci sempre queste due condizioni:
1) malattia (i) grave, (ii) irreversibile e (iii) molto negativa rispetto alla qualità delle vita;
2) individuo maggiorenne nel pieno possesso della facoltà di intendere e volere.
Qui tirerei fuori la classificazione in A) "eutanasia volontaria", B) "eutanasia involontaria" e C) "eutanasia non-volontaria". La A) è il caso più semplice, quello di un paziente gravemente sofferente che dice al medico "Dottore, mi uccida! Non ce la faccio più!". La B) è quando l'eutanasia va contro la volontà scritta e indubitabile del morente. La C) è il caso più complesso, quello di chi è in una condizione tale per cui, in questo momento, non è in grado di manifestare la propria volontà e non esiste un testamento e inoltre non ha mai parlato di fine-vita quando poteva.
Nella A) il medico deve poter cominciare la procedura di morte senza essere accusato di omicidio e finire la propria vita dietro le sbarre. Bastano le due condizioni 1) e 2).
La B) va trattata come la A) nel caso in cui il morente ha, per esempio, un grave trauma da arma da fuoco ed è certo che morirà entro un'ora per dissanguamento tra atroci sofferenze. Se io-medico gli pratico un'iniezione letale, anche contro la volontà esplicità del morente, lo faccio nel suo interesse e deve essermi permesso.
La C) (es.: neonato) è più difficile, ma io la legalizzerei nel caso di testamento biologico (DAT in Italia) che prevede la nomina facoltativa di un fiduciario, il quale è autorizzato ad agire per conto del paziente morente. Non può solo nel caso in cui oggi sono disponibili cure che al momento della redazione del biotestamento non erano neppure lontanamente ipotizzabili.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1699
Stiamo qui a discutere di soldi quando ci vorrebbe un niente a fare soldi: in due weekend si può diventare porno attore russo e guadagnare un fracco di soldi!



Ma poi a noi italiani non serve fare nessun corso, dato che siamo un popolo di ciul... (come dite? non vuol dire che siamo esperti nel fare sesso ma che siamo bravi a fregare il prossimo?), maestri dell'incul... (ah... anche qui non è nell'ambito sessuale ma è sempre nel fregare gli altri?)... vabbé, allora diamoci all'arte, da sempre popolo di santi, poeti e navigatori (c'è stato un equivoco? Il detto di un tempo non è "un popolo di santi, poeti e navigatori" ma "un popolo fatto di tanti dediti ai peti e di abbindolatori... ?)... mi si sta dicendo che non siamo buoni da niente... ohibò, non ci resta che piangere...


Parlando con un amico, sono venuto a sapere che i suoi figli stanno giocando con i giochi di quando era piccolo, soprattutto i Masters (quelli degli anni 80 sanno cosa sono :) ) e inevitabilmente si è finito a parlare di quei tempi. E da lì ho capito quanto uno può essere metallaro/rockettaro, infatti parlando della sigla di quel cartone animato mi è venuto di andare a vedere se ne avevano fatta una versione rock/metal (devo dire che quando sento una musica o canzone che mi piace vado sempre a vedere se c'è la versione metal) e mi sono trovato questi: non so se dire "bravi" o mettermi a shignazzare vedendoli conciati in un certo modo :D

Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1700
M.T. wrote:
Noooooo, 'mbare! Hai deciso di farmi morire con questi video :asd: :asd:
A parte che He-man è il mio personaggio preferito dei cartoni anni '80 (l'ho scritto non so quante volte), a parte che da mezz'ora canticchio "ta ra ta tta raaa ta ttara ra ta ttara ta ttara ra ta ttara He maaaaan", He-man and the masters of the universe, a parte che ora mi viene in mente il mio idolo infantile Cristina D'Avena e mi viene da cantare la canzone della piccola Flo, a parte tutto, ma il video è stramitico e la parte finale mi ha sbalestrato. Qualche centinaio di post addietro in questa lunga discussione, ho scritto del mio amico arabo libico che non vedevo da più di venti anni, Mohamed, b assista e chitarrista, e ora forse è lui nel video. Noooooo, dai, cioè…! Mohamed mi fu presentato da un ragazzo di Trapani, bassista metal, che di cognome faceva "Adragna" e nel video ci sono due "Adragna": Salvatore Adragna e Vincenzo Adragna. D'altronde "Adragna" è un cognome siculo molto diffuso a Trapani. Inoltre alla fine viene ringraziata una certa Giusy Adragna e il ragazzo trapanese che mi presentò Mohamed aveva una sorella di nome Giusy: Giusy Adragna. Uhm… troppe coincidenze, sto morendo! ;-)
Sai quando è stato girato questo video? Il Tubo dice che è stato pubblicato il 4 ottobre 2019.
Il Sommo Misantropo

Return to “Agorà”