Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1601
Cheguevara wrote: Di sicuro qualcuno considererà stupido e patetico questo atteggiamento, ma chissenefrega, alla fine è con me stesso che devo convivere,
Io sinceramente considero più anormale cancellare tutti gli esseri viventi persi il prima possibile, per evitare le emozioni associate. Tutto si può ignorare, mettere via, ma la nostra mente trattiene le cose, che lo vogliamo o no. Tanto vale fronteggiarle subito.
M.T. wrote: Alcuni animali che avevo quando ero piccolo non so dove sono stati seppelliti perché non dipendeva da me, ma quando sono stato un po' più grande, li ho seppelliti nel bosco che possiedo, tutti vicini.
Quando avevo sette anni ho avuto un gatto (Lillo, che in principio era Lilly, perché abbiamo capito solo poi che era un maschio :lol: ). Un giorno sono tornata da scuola e non c'era più. Mio padre l'aveva abbandonato in campagna. Era un gatto molto aggressivo, ma a me non importava di qualche graffio. Non era solo un animale, era parte del mio mondo, e quel giorno ne è stato gettato via un pezzettino, senza lasciarmi voce in capitolo. L'anno dopo me ne hanno regalato un altro (una gatta, Lilly) ma non mi ci sono mai davvero affezionata. Forse loro pensavano di sì, che per una bambinetta un animale valesse l'altro...
dyskolos wrote: @Silverwillow, ho appena letto che Trento è la terza città italiana per qualità della vita (dopo Udine e Bologna). Eh sì, devo proprio venire e passerò anche dal cimitero :P
L'ho letto anch'io, e ne sono molto, molto stupita :o  Mi chiedo come caspita si viva altrove... Ma sì, vieni a trovarmi. Non passare dal cimitero, però, è un po' un mortorio (scusa, non ho resistito  :rotol: ). 
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1602
Silverwillow wrote: Non era solo un animale, era parte del mio mondo, e quel giorno ne è stato gettato via un pezzettino, senza lasciarmi voce in capitolo. L'anno dopo me ne hanno regalato un altro (una gatta, Lilly) ma non mi ci sono mai davvero affezionata. Forse loro pensavano di sì, che per una bambinetta un animale valesse l'altro...
Avevo 4/5 anni. Per Natale alla famiglia del piano di sotto, dove mia madre mi lasciava quando andava a lavorare (mio padre era morto quando avevo due anni) avevano regalato due colombi vivi, ancora cuccioli, perché anziché tubare pigolavano. Uno era bianco come la neve e io ricordo di averlo cullato per ore, tenendolo in grembo. Alla fine nessuno ha avuto il coraggio di tirargli il collo come all'altro, che era nero (ma guarda!) ed è diventato mio. L'imprinting aveva funzionato, e il colombo, cui avevamo spuntato le penne remiganti, girava per casa come un gatto o un cane. Lo portai con me anche quando mia madre ritenne di affidarmi ai suoi genitori, in un'altra città, una cittadina di mare del basso Lazio. Il colombo dormiva a fianco del mio letto e la mattina mi svegliava tubando o pizzicandomi lievemente una mano. Quando capitava che uscissimo tutti, attendeva il nostro ritorno vicino alla porta d'ingresso. Ma aveva un difetto: quello di scacacciare un po' dappertutto, cosa che a mia nonna non piaceva. Un giorno, tornato a casa da scuola, il colombo non c'era più. Mi dissero che lo avevano dato a uno che aveva una piccionaia, così sarebbe stato libero. Libero de che? Lui non soffriva a stare in casa, si riteneva uno di famiglia, alla pari. Fu allora che cominciai a capire di non contare un tubo, sviluppando il lato ribelle del mio carattere che avrebbe influenzato tutte le mie azioni future.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1603
@Cheguevara @Silverwillow purtroppo, era nella mentalità di una volta avere una simile considerazione degli animali (ora è un po' migliorata, ma in certi casi mica tanto, visto che si considera l'animale un pupazzo o un oggetto da mettere via quando non serve); l'ho visto pure nella mia famiglia, con i miei nonni, mio padre. Mia madre no, ha sempre amato gli animali e ha sempre fatto il possibile per loro e si è anche battuta con chi li trattava in un certo modo, specie i nonni. Come quella volta che fecero sparare a un cane che avevano perché mangiava troppo: non so quante gliene ha dette. Ora potrà sembrare strana una cosa simile, visto come sono anche tutelati gli animali, ma negli anni cinquanta e sessanta le cose erano diverse. Ed è da lei che ho preso questo lato che mi porta ad avere una certa sensibilità verso gli animali.

@Silverwillow ho letto anch'io quella notizia e mi faccio la stessa domanda (Bologna terza).
Riguardo al gatto che avevi da piccola e alla sua aggressività: andava castrato. Ne ho avuto uno simile (siete mai stati morsi da un gatto?) e dopo la castrazione era diventato praticamente un Buddah (per la felicità dell'altro, che in qualche occasione si è preso delle rivalse; niente di feroce, sia chiaro, ma quando lo vedeva dormire su una sedia lo prendeva e lo buttava per terra :P )
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1604
Silverwillow wrote: Non passare dal cimitero, però, è un po' un mortorio (scusa, non ho resistito  :rotol: ).
:rotol: :rotol: :rotol: :rotol:

Comunque quanto alla classifica di "Il Sole 24 Ore", secondo me dipende dai parametri presi in considerazione. Certo, se prendi il PIL pro-capite e la densità di asili-nido, allora chiaramente Trento primeggia, ma la qualità della vita dipende anche da altre cose. Se cambiassero i parametri di giudizio, la classifica sarebbe diversa. È questa la principale ragione per cui non amo le "classifiche".
Cheguevara wrote: Il colombo dormiva a fianco del mio letto e la mattina mi svegliava tubando o pizzicandomi lievemente una mano. Quando capitava che uscissimo tutti, attendeva il nostro ritorno vicino alla porta d'ingresso
Gli uccelli sono tra gli animali più intelligenti. Non c'è sveglia più dolce.
Cheguevara wrote: Fu allora che cominciai a capire di non contare un tubo, sviluppando il lato ribelle del mio carattere che avrebbe influenzato tutte le mie azioni future.
Grazie a Dio è così :asd:
M.T. wrote: (Bologna terza)
Se ti riferisci alla classifica di "Il Sole", Bologna è seconda (prima Udine, terza Trento).
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1607
@dyskolos A me è capitato: ero in vacanza a Tremiti, seduto al tavolo di un bar. E' arrivato un gattino, che ha cominciato a strusciarsi alle mie gambe. L'ho preso in grembo e ho cominciato ad accarezzarlo: gradiva e faceva le fusa, poi, di botto, mi ha morso la mano ed è scappato via. Non ci sono state conseguenze, e comunque è stata colpa mia, perché non bisognerebbe mai toccare un gatto, o anche un cane, che non conosci, e io lo sapevo.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1608
massimopud wrote: Occhio anche agli agnelli: mi ha detto mio cuggino che da piccolo una volta stava per sbranarlo un agnello, lo salvarono due dobermann che passavano di lì per caso.
:rotol: :rotol: :rotol: :rotol: :rotol: Al prossimo agnello che mi morde, chiamerò tuo cuggggino. Promesso :P
massimopud wrote: Comunque se fossi un gatto credo proprio che tra essere castrato ed essere abbandonato in campagna, sceglierei la campagna.
Io farei la tua stessa scelta: mi faccio abbandonare in campagna e poi passo da tuo cuggggino ;)
Cheguevara wrote: A me è capitato: ero in vacanza a Tremiti, seduto al tavolo di un bar. E' arrivato un gattino, che ha cominciato a strusciarsi alle mie gambe. L'ho preso in grembo e ho cominciato ad accarezzarlo: gradiva e faceva le fusa, poi, di botto, mi ha morso la mano ed è scappato via. Non ci sono state conseguenze, e comunque è stata colpa mia, perché non bisognerebbe mai toccare un gatto, o anche un cane, che non conosci, e io lo sapevo.
Intanto complimenti per le Tremiti, che definire bellissime è poco! Io pure lo so, ma più rispetto ai cani. La mia ex era un'addestratrice di cani. Esperta "mondiale" di etologia e psicologia canine. Mi ha dato qualche utile dritta sui cani. Lei sosteneva che è una bufala quella secondo cui i cani sono sempre buoni e, se combinano qualcosa, è colpa del padrone perché non ha saputo educarli. No, diceva lei, alcune razze sono davvero più aggressive di altre: l'educazione può fare molto, ma in situazioni di stress esce sempre il temperamento aggressivo del cane. Ce l'aveva con i video (di cui è piena la Rete) in cui si vedono cani che giocano con bambini piccolissimi. Secondo te, che te ne intendi, qual è la verità?
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1609
@dyskolos come dice il video ci sono dei segnali da tenere presente; oltre a quelli del video, bisogna guardare la coda e il modo in cui la muove: se lo fa in modo veloce e nervoso, occorre fare attenzione.
In quel caso, fu colpa mia: il mio gatto era in presenza di un gatto estraneo che era entrato nel suo territorio. Io cercai di rabbonirlo accarezzandolo ma lui non la prese bene: affondò tutti i canini fino alla radice, poi sempre tenendomi addentato si voltò e con le unghie delle gambe dietro mi aprì il polso per una decina di centimetri. Fortunatamente non prese le vene. Sfortunatamente, quando riuscivo a tirarlo via dalla morsa, lui riusciva a riaffondare i denti. Dovettero venire ad aiutarmi per toglierlo. La mano contava più di una decina di fori. Non andai all'ospedale, anche se le ferite ebbero un principio d'infezione, ma mi medicai da solo (acqua e sale bruciano un casino ma aiutano a tenere pulite le ferite).
Purtroppo gatti maschi non castrati se nello stesso territorio possono diventare aggrassivi. C'entrano anche altre cause, a esempio mancanze nel primo periodo (la madre del gatto che avevo lasciò morire gli altri suoi due fratellini allattandoli poco, lui si salvò perché era il più grosso; dopo lo lasciò a se stesso, se ne occupava un gatto della figliata precedente, ma era un maschio ed era giovane e non poteva sostituire la madre), che poi si ripercuotono nel futuro (oltre a me morsicò mia madre, la cagnetta che avevamo allora e tolse quasi un occhio all'altro gatto che avevamo in casa, nato da una figliata successiva). La castrazione risultò essere l'unica soluzione e infatti le cose poi cambiarono e l'aggressività sparì.
dyskolos wrote: Mi ha dato qualche utile dritta sui cani. Lei sosteneva che è una bufala quella secondo cui i cani sono sempre buoni e, se combinano qualcosa, è colpa del padrone perché non ha saputo educarli. No, diceva lei, alcune razze sono davvero più aggressive di altre: l'educazione può fare molto, ma in situazioni di stress esce sempre il temperamento aggressivo del cane.
Questo è vero: l'educazione conta, ma ci sono razze portate a essere più aggressive perché selezionate così dall'uomo. Per esempio, mai fissare dritti negli occhi un pastore maremmano: è vista come una sfida e non la prende bene. Un cane bisogna conoscerlo bene, altrimenti è meglio andarci cauti.
Il cane che avevo prima era un incrocio, c'erano tante razze, tra cui pastore tedesco, ma c'erano anche tratti da lupo: quindi un carattere introverso, guardingo, diffidente, ma non aggressivo. Certo è che non dava confidenza agli estranei. Fortuna che era intelligente e sapeva valutare le situazioni. Una volta ero a fare una passeggiata (cane al guinzaglio) e una con bimba al seguito (che conoscevo) si avvicinarono: la bimba la prima cosa che fece gli si lanciò di corsa contro, una cosa mai da fare con un cane. La fermai subito, anche se il cane non aveva dato nessun segnale di allerta. Dopo un po' ci riprovò e lì un po' la rimproverai dicendo che non era il modo di fare con un cane che non si conosceva, perché non si sapeva come reagiva (la madre in tutto questo tempo non le disse nulla, ma lasciò fare). Poi mentre parlavo con la madre, il cane si mise seduto, aspettando; la bimba pensò bene di aggirarci e di correre addosso al cane saltandogli sulla schiena. Il mio cane si limitò a voltare il muso, guardarla un attimo e poi spostarsi.
In altre situazioni però non reagì così. Una volta uno tentò di mettermi le mani addosso e in un attimo era a zanne snudate, ringhiando, pronto a scattare. Un'altra volta (avevo una mano rotta e quindi ero limitato anche a difendermi) un cane di un vicino, inselvatichito perché lo si lasciava andare in giro a fare quello che pareva (non sono quanti animali di allevamento nel vicinato ha ucciso nel vicinato: una volta ha sterminato un allevamento di fagiani assieme all'altra cagna di questi vicini), mi fece un agguato e mi attaccò: il mio cane con una spallata lo sbattè per terra e gli si mise sopra, con il muso a due centimetri dal collo. Il cane del vicino scappò via e non tentò più di avvicinarsi, anche se i proprietari continuarono a lasciarlo andare in giro libero (tanto paghiamo l'assicurazione, dicevano. Certe persone è meglio che non abbiano animali).

Con bimbi piccolissimi bisogna andarci cauti: o hai dei cuccioli o ci vuole sempre la presenza di un adulto, perché non volendo il piccolo può fare non volendo delle cose sbagliate col cane. O si ha un retriever, che ha un carattere molto docile, oppure ci vuole attenzione.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1611
M.T. wrote: come dice il video ci sono dei segnali da tenere presente; oltre a quelli del video, bisogna guardare la coda e il modo in cui la muove
Questo lo dice un video della stessa serie intitolato "Come sopravvivere all'attacco di un leone". Ho visto anche "Come sopravvivere all'attacco di una tigre" e ho trovaro qualche similitudine tra gatti, leoni e tigri. Se sul dizionario inglese-italiano cerco "felino" mi esce "catlike" :-o
M.T. wrote: Questo è vero: l'educazione conta, ma ci sono razze portate a essere più aggressive perché selezionate così dall'uomo. Per esempio, mai fissare dritti negli occhi un pastore maremmano: è vista come una sfida e non la prende bene. Un cane bisogna conoscerlo bene, altrimenti è meglio andarci cauti.
Sì, infatti. Lei, da esperta di psicologia canina, mi parlava di "sequenza predatoria". L'addestramento consiste nell'inibire una parte della "sequenza predatoria", però può succedere che, in condizioni di stress, il cane vada oltre quello che gli è stato insegnato. In fondo, ogni cane è un lupo addomesticato e mantiene la traccia mentale del suo "lupismo". Conosce, anche se può non sembrare, ciò che sta oltre nella catena e, al momento opportuno, viene fuori e allora diciamo che "il cane è impazzito". La catena si conclude con il consumo "alimentare" della preda catturata. Noi inibiamo questa parte della catena, ma i cani se la ricordano e, se sentono stress, possono "riesumarla" e sbranare qualcuno. Un mio compagno di scuola elementare fu attaccato da un grosso cane dello zio, un cane con cui aveva sempre giocato, ma quel giorno c'era molto caldo…
Questa ragazza mi spiegò che persino accarezzare un cane va sotto una tecnica: i cani si accarezzano, ma in un certo modo. Poi il contatto oculare va evitato con alcuni cani (non con tutti) perché lo interpreterebbero come una sfida. Lo dicevi anche tu. D'altronde su questo ho notato una differenza tra leoni e tigri.
M.T. wrote: In altre situazioni però non reagì così
Mi chiedo spesso quanto sia giusto usare i cani come difesa personale. Nel senso che aiutano l'Uomo come cani-guida per i ciechi, come cani antidroga della polizia, ecc… ma è giusto usarli anche come cani da difesa? Boh!
M.T. wrote: Con bimbi piccolissimi bisogna andarci cauti: o hai dei cuccioli o ci vuole sempre la presenza di un adulto, perché non volendo il piccolo può fare non volendo delle cose sbagliate col cane
La Rete è piena di video con bambini piccolissimi che giocano con cani enormi, molto più grossi di loro. In uno si vede una bambina di sei mesi che cerca di cavalcare un mastino napoletano. La mia ex mi ha detto che i mastini non lo gradiscono. Poi succede che un cane decide di difendersi e morde la bimba e noi siamo pronti a condannare il cane. Invece lo scemo e colpevole è l'adulto che permette quella cosa senza fiatare.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1612
dyskolos wrote: quel giorno c'era molto caldo…
i cani col caldo sono più insofferenti e nervosi, più propensi a reagire: per questo in tali casi occorre stare attenti.
Altra cosa da non fare: svegliare un cane che dorme toccandolo. Bisogna chiamarlo tenendosi un po' distanti.
dyskolos wrote: Questa ragazza mi spiegò che persino accarezzare un cane va sotto una tecnica: i cani si accarezzano, ma in un certo modo.
Vero. Per prima cosa bisogna lasciare che il cane ci annusi. Poi va tenuta la mano col palmo verso l'alto o l'esterno, così che lui la possa ispezionare. Nella maggior parte dei casi è sconsigliato accarezzare sopra la testa, può essere visto come gesto di sottomissione.
dyskolos wrote: Mi chiedo spesso quanto sia giusto usare i cani come difesa personale. Nel senso che aiutano l'Uomo come cani-guida per i ciechi, come cani antidroga della polizia, ecc… ma è giusto usarli anche come cani da difesa? Boh!
I cani da guardia sono così. Ma io non gli avevo insegnato niente: lo faceva d'istinto. Se tu vai a fare una passeggiata e uno prova a prenderti alle spalle, è logico che un cane reagisca in un certo modo (tutti i cani, come i lupi, difendono i membri del branco).
dyskolos wrote: La Rete è piena di video con bambini piccolissimi che giocano con cani enormi, molto più grossi di loro. In uno si vede una bambina di sei mesi che cerca di cavalcare un mastino napoletano. La mia ex mi ha detto che i mastini non lo gradiscono. Poi succede che un cane decide di difendersi e morde la bimba e noi siamo pronti a condannare il cane. Invece lo scemo e colpevole è l'adulto che permette quella cosa senza fiatare.
Appunto.
 
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1613
M.T. wrote: può essere visto come gesto di sottomissione
Questo me l'ha insegnato come principio generale. Bisogna sempre mostrare dominanza, specialmente se è un cane che non conosci. Ci sono azioni da evitare perché il cane potrebbe interpretarle come segni di sottomissione, invece il cane deve sempre sapere chi comanda. Parliamo di una persona che faceva gare con i cani di "Agility dog" (mi pare che questo era il nome), che "giocava" con doghi argentini e mastini napoletani e che si metteva una cosa sul braccio e si faceva mordere. Quando io da fuori osservavo che quei cani la volevano sbranare, lei sorridendo mi rispondeva: "Ma stiamo solo giocando :) Who cares?" e scuoteva le spalle. Io notavo che i cani sbavavano e lei era tranquilla come una pasqua. Una volta mi piagnucolò per dieci giorni al telefono perché le era morto il COCCODRILLO dopo l'IGUANA, che per lei erano animali domestici molto affettuosi :)
M.T. wrote: I cani da guardia sono così. Ma io non gli avevo insegnato niente: lo faceva d'istinto. Se tu vai a fare una passeggiata e uno prova a prenderti alle spalle, è logico che un cane reagisca in un certo modo
Nel tuo caso va bene, ma spesso vedo gente in giro che porta cani da difesa a passeggio… No, anzi, sono i cani che portano loro a spasso :) L'umano piccolo e mingherlino, mentre i cani… due bestioni tutti-muscoli e la bava alla bocca, che lo trascinano di qua e di là. E lui segue…
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1614
Cheguevara wrote: Fu allora che cominciai a capire di non contare un tubo, sviluppando il lato ribelle del mio carattere che avrebbe influenzato tutte le mie azioni future.
Mio padre quel giorno è stato così tonto da uscire senza chiavi. Quando è tornato, io e mia sorella non gli abbiamo aperto la porta. È dovuta arrivare mia madre dal lavoro...
M.T. wrote: Riguardo al gatto che avevi da piccola e alla sua aggressività: andava castrato
Quello che ho allevato io non mi ha mai morsa, né graffiata. Ho dovuto farlo castrare su consiglio della veterinaria, dopo l'ennesima lite coi gatti vicini (quasi ci rimetteva un rene). A me comunque piace pensare che quell'altro, libero per la campagna, abbia vissuto meglio di quanto avrebbe fatto in un minuscolo appartamento.

massimopud wrote: Occhio anche agli agnelli: mi ha detto mio cuggino che da piccolo una volta stava per sbranarlo un agnello, lo salvarono due dobermann che passavano di lì per caso.
Se proprio vogliamo esagerare, io sono stata aggredita da delle galline, e fino a 8 anni ho avuto la fobia :D Avevo pochi mesi, e mi ero infilata nel pollaio di mia nonna, forse volevo giocarci e quelle mi hanno aggredita. Questa cosa me l'ha raccontata mia madre. Mi ha fatto molta impressione scoprire che il mio cervello aveva trattenuto esperienze di cui non ero neanche cosciente (la fobia mi è passata, ma le galline non mi piacciono tuttora).

dyskolos wrote: No, diceva lei, alcune razze sono davvero più aggressive di altre: l'educazione può fare molto, ma in situazioni di stress esce sempre il temperamento aggressivo del cane.
Qui la colpa non è dei cani: se conti di fare figli, non prendere un Rottweiler. È buon senso di base. Gli animali aggrediscono solo per mangiare (e non il caso dei nostri animali domestici, spesso obesi) per auto-difesa o per mantenere un territorio. A me nessun cane o gatto ha mai morso sul serio (ci sono anche morsicini affettuosi, che non lasciano segni) perché capisco dai segnali che mandano quando non è il caso di avvicinarsi o insistere. Il mio cane, in condizioni di stress (ad esempio per i botti di capodanno) si nascondeva sotto il letto. Lo lasciavo lì, mantenendo la mia routine, parlando ad alta voce con un tono normale. Dopo un po' si tranquillizzava e usciva. In ogni caso io osservo sempre gli occhi di un animale (se potenzialmente pericoloso, non le lucertole ovviamente) mentre mi avvicino: se esprimono allarme, mi fermo.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1615
dyskolos wrote: spesso vedo gente in giro che porta cani da difesa a passeggio
cani grandi hanno bisogno di molto movimento, quindi è normale portarli in giro. Certe persone li scelgono per certe caratteristiche (le motivazioni spesso non sono granché valide); i cani che ho avuto o li avevano abbandonati oppure non li volevano più: avevano bisogno di qualcuno e questa era la cosa importante.
Silverwillow wrote: Mio padre quel giorno è stato così tonto da uscire senza chiavi. Quando è tornato, io e mia sorella non gli abbiamo aperto la porta. È dovuta arrivare mia madre dal lavoro...
poteva andargli peggio.
Silverwillow wrote: Quello che ho allevato io non mi ha mai morsa, né graffiata.
Dipende da come è cresciuto: come i cani, il periodo più importante è quello iniziale. Salvo malattie, se ha un periodo tranquillo ed equilibrato, e poi in seguito non ha traumi, sarà un gatto equilibrato. Il gatto che ho adesso lo è, ma purtroppo con rumori un po' forti si va a nascondere: questo è dovuto probabilmente al fatto che la madre gli è stata uccisa da un'auto davanti a lui. Non ne sono sicuro al 100%, è una mia teoria nata dal fatto che trovai una gatta uccisa sul ciglio della strada e qualche giorno dopo, una sera, mi ritrovai un gattino pelle e ossa con una grossa pancia dovuta al non mangiare nel giardino; il gattino era identico alla gatta morta. Preso in casa, non è più voluto uscire e quando sente le auto andare forte e fare certi rumori (sgommate, frenate) s'acquatta pronto a scattare e scappare via.
Silverwillow wrote: io sono stata aggredita da delle galline
secondo una teoria recente, i t-rex non erano come ce li ammaginavano, ma erano piumati. Stando così le cose, le galline sono loro discendenti e questo spiega l'aggressività in alcune :D
Silverwillow wrote: ci sono anche morsicini affettuosi, che non lasciano segni
quello è un segno di amore.
Silverwillow wrote: In ogni caso io osservo sempre gli occhi di un animale (se potenzialmente pericoloso, non le lucertole ovviamente) mentre mi avvicino: se esprimono allarme, mi fermo.
questo è buon senso. Cosa che molti non hanno.
A me piacciono i cani, ma lascio che siano loro ad avvicinarsi e a cercare di conoscermi: per me è una forma di rispetto.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1616
M.T. wrote: i cani che ho avuto o li avevano abbandonati oppure non li volevano più: avevano bisogno di qualcuno e questa era la cosa importante.
Io il mio l'ho preso al canile, e l'ho regalato al mio compagno per il compleanno, senza che lui sapesse niente fino a quel giorno. Solo ora, con un sacco di anni in più, capisco che la mia faccia entusiasta di ragazzina, soddisfatta di averlo sorpreso, l'avrebbe costretto a tenerlo, che lo volesse davvero o no (comunque poi ci si è affezionato moltissimo, tanto che il cane era figlio suo e il gatto mio, gli abbiamo dato anche degli assurdi cognomi, con tanto di stampa delle zampe sui biglietti natalizi come firma  :D   ). La cosa che mi ha colpita quando l'ho prenotato (se la contendeva con una cagnolina molto anziana, cieca da un occhio, che nessuno avrebbe voluto) è che faceva un suono come se piangesse. Era molto particolare (tanto che le altre persone, sentendolo, si guardavano in giro pensando che fosse una porta che cigolava, causando momenti molto buffi).
M.T. wrote: poteva andargli peggio.
Peggio no, eravamo due ragazzine (e a mia sorella degli animali non è mai importato granché). Ma credo sia stato il mio primo impatto con la rabbia vera, per un torto che sapevo ingiusto. Sarebbe bastato spiegarmi (sì, il gatto distruggeva le tende, rovinava le calze delle vecchie prozie, attaccandole alle caviglie, e la mia maestra aveva chiamato preoccupata perché ero sempre piena di graffi, ma tutto ciò doveva venirmi spiegato, non mettermi di fronte al fatto compiuto). Alle volte pensiamo che i bambini siano esseri senza cervello, che tanto non capiscono. Capiscono di più, invece, e ciò che non gli viene spiegato ma imposto diventa una tacca negativa della fiducia nel mondo e negli adulti, difficile poi da rimediare.
M.T. wrote: secondo una teoria recente, i t-rex non erano come ce li ammaginavano, ma erano piumati. Stando così le cose, le galline sono loro discendenti e questo spiega l'aggressività in alcune :D
È divertente, ma tu non hai idea di come mi sentivo strana, ad aver paura delle galline (non dei cani, dei lupi o degli orsi) quando bastava spiegarmi il perché per far sparire subito la fobia  :facepalm: 
M.T. wrote: quello è un segno di amore.
Ma sì, e il mio gatto era buonissimo. Infatti prima mi mordicchiava la mano e poi la leccava. Chissà perché, cose da gatti... Chiunque entrasse in casa, gli saltava in braccio (tanto che ero in imbarazzo, perché riempiva tutti di peli :P  ). Non so se fosse il suo carattere o qualcosa che gli ho trasmesso io, ma aveva una fiducia nel mondo quasi commovente, non ha mai dovuto aver paura di niente e di nessuno. Lo invidiavo, in un certo senso.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1617
Su cani, gatti e altri animali domestici è stato detto quasi tutto. Sottolineo che è importante, per l'equilibrio di un cane, che non venga tolto alla madre prima di due mesi, meglio tre: è la madre a insegnargli l'educazione, a gestire il morso e l'aggressività. Le razze da difesa (cosa debbano difendere, non si capisce bene) le ritengo pericolose, perché anche un cane equilibrato può sbroccare, e non è un caso che tutti gli incidenti mortali avvengano con pittbul, rottweiler, dago argentino e simili: se fosse per me, ne proibirei l'allevamento. Quando un cane si mostra aggressivo, c'è sempre un perché: può darsi che sia stato picchiato da un padrone stupido e cialtrone, che pensa che il cane vada educato con le botte, ma può anche darsi che stia soffrendo, ad esempio per dolori articolari; in questo caso il cane può mostrarsi aggressivo anche nei confronti del compagno-padrone e non tutti lo sanno.
Guardare sempre e tenere sotto controllo il proprio cane, ed evitare di toccare cani sconosciuti, mi sembrano le basi di una sana convivenza: per i gatti non ho esperienza e non saprei cosa dire.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1618
Silverwillow wrote: Capiscono di più, invece, e ciò che non gli viene spiegato ma imposto diventa una tacca negativa della fiducia nel mondo e negli adulti, difficile poi da rimediare.
O peggio, quando viene data una risposta alla cavolo: in bambini e adolescenti è una cosa che influenza. Successe alle medie: le ragazze non partecipavano con voglia alle lezioni di educazione fisica. Il professore per invogliarle piegava le regole a loro favore; stavamo facendo una partita di pallavolo e la battuta di una ragazza andò fuori di un metro e mezzo. Il prof non poteva sbagliarsi, era a due metri dal punto in cui la palla era caduta e non aveva la visuale ostruita, ma diede punto. Io protestai (ero con un piede sulla linea del perimetro e la palla era andato oltre quel punto); lui disse che era punto. Non ho mai sopportato il due pesi e due misure e neppure piegare le regole solo per qualcuno, quindi continuai a protestare e fui espulso, dovendo uscire fuori dal campo. Finita la partita, fuori dalla palestra il prof mi venne a cercare e mi disse "ricordati sempre che un professore ha sempre ragione, anche quando ha torto." Stetti zitto perché capii che a parlare avrei peggiorato le cose, ma quel professore perse tutto il mio rispetto. Gli adulti dovrebbero ricordarsi quanto è d'esempio quello che fanno. (Per altri professori invece ho avuto grande rispetto, perché le regole che davano erano uguali per tutti: avevano autorevolezza, ma non abusavano dell'autorità).
Silverwillow wrote: Non so se fosse il suo carattere o qualcosa che gli ho trasmesso io, ma aveva una fiducia nel mondo quasi commovente, non ha mai dovuto aver paura di niente e di nessuno.
Ne ho avuto uno così anch'io: penso dipenda dalla razza (nonostante fosse stato abbandonato, faceva come il tuo).
Cheguevara wrote: Sottolineo che è importante, per l'equilibrio di un cane, che non venga tolto alla madre prima di due mesi, meglio tre: è la madre a insegnargli l'educazione, a gestire il morso e l'aggressività.
è una cosa importantissima, anzi, basilare.
Cheguevara wrote: Quando un cane si mostra aggressivo, c'è sempre un perché: può darsi che sia stato picchiato da un padrone stupido e cialtrone
già
Cheguevara wrote: Guardare sempre e tenere sotto controllo il proprio cane, ed evitare di toccare cani sconosciuti, mi sembrano le basi di una sana convivenza: per i gatti non ho esperienza e non saprei cosa dire.
I gatti se non vogliono essere toccati se ne vanno via, quindi il problema non si pone :P
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1619
Silverwillow wrote: Qui la colpa non è dei cani: se conti di fare figli, non prendere un Rottweiler. È buon senso di base
Anche io la penso così, però poi spesso questo buon senso manca.
Per me, educare un cane davvero aggressivo è come insegnare le buone maniere a un tipaccio. Finchè tutto va bene, magari il tipo segue le regole e tutti dicono "com'è bravo! Manco lui sembra!", poi però… Ti racconto un aneddoto, a sua volta raccontatomi da mio zio. Non so se è vero, però certamente è verosimile :) In un albergo avevano assunto un tipaccio (uno che andava e veniva dal carcere) come cameriere: era bravissimo. Gli mettevano la divisa da cameriere col cravattino e lui di colpo cominciava a seguire tutte le regole delle buone maniere facendo il gentiluomo cortese. Un giorno però un cliente gli disse che non gradiva la pietanza. Lui gentilmente prese il piatto inchinandosi e dicendo "va bene, signore"… e glielo rovesciò sulla testa. Era uscita fuori la sua vera natura.
M.T. wrote: cani grandi hanno bisogno di molto movimento, quindi è normale portarli in giro.
Sì, per carità! È che in giro noto padroni piccoletti con cani enormi con la bava alla bocca, che non fanno altro che ringhiare e trascinare il "padrone" di qua e di là. Il peggio è quando entrano in un parco, si avvicinano e ti dicono "Non fa niente, non si preoccupi". Io gli risponderei "A TE non fa niente, ma a me?", mentre il cane mi ringhia contro e strattona il mini-guinzaglio come per sbranarmi. Secondo me certi cani non dovrebbero essere portati nei giardini pubblici o quantomeno gli si dovrebbe mettere almeno una museruola pesante. Invece che fa il "padrone"? Gli toglie il guinzaglio e poi da lontano mi urla "Non fa niente, non si preoccupi, eviti movimenti bruschi che il cagnolino La ignorerà". Ogni volta penso dentro di me "'Azzarola! Ma va a morì ammazzato, tu e il tuo cagnolino!", ma non glielo dico, eh :) I Romani avevano i cani da guerra: prima li incattivivano e poi li sguinzagliavano contro i nemici. Li chiamavano canis pugnax.
A volte mi succedeva come in questo video…
Cheguevara wrote: Quando un cane si mostra aggressivo, c'è sempre un perché:
Be', insomma. Lei mi diceva che a occhio capiva quando un certo cane non era educabile. Mi spiegava che spesso il cane che abbaia è buono, mentre uno deve avere paura dei cani silenti, quelli che ti guardano con certi occhietti teneri e sembrano dirti "Accarezzami, mica ti stacco un braccio" :P

Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1620
M.T. wrote: già
Scusami se non sono d'accordo. Stavo per dire "Già, un corno!", ma sono riuscito a trattenermi ;) . So che parlare male dei cani con un padrone è come dire all'oste che il vino fa schifo. Quello ovviamente dirà che il vino è buonissimo, così il padrone si difenderà dicendo che i cani sono sempre così buoni e teneri - porelli! - e casomai è l'essere umano che li mette sulla cattiva strada. Bene, ma se un Rottweiler mi sbrana, io non vado a pensare "Che bravo cagnolino! Mi sta sbranando, però è colpa del padrone di prima che lo picchiava!". No! Siccome è NORMALE avere paura dei cani grossi e aggressivi, io posso legittimamente avere paura e non mi basta, anzi mi fa inc@$$@re ancora di più, il padrone che, mentre il suo "cagnolino" mi sbrana, mi dice "ma sta solo giocando! Piccolo cuccioletto del mio cuore!". Direi al cane, mentre mi azzanna a un piede "Cagny, ma perché c@$$o non vai a giocare così col tuo padroncino?! Io che c'entro!?".
Se io ho un bazooka in casa, mica me lo metto sulle spalle quando esco con due granate nelle mani. Dovrei essere autorizzato, ci vorrebbe una sorta di "patente canina". Lo so, non dovrei dirlo a un padrone, ma perché se voglio uscire con una scacciacani devo avere il porto d'armi (un'autorizzazione), mentre se esco con un cane enorme e aggressivo senza museruola, moooooooolto più pericoloso!, lo posso fare tranquillamente? Per molti padroni di cani questo discorso è fuori dal mondo, perché è sempre colpa dell'umano, ma mi auguro che per te sia diverso :-) Quei padroni dovrebbero RISPETTARE chi ha paura dei cani perché è NORMALE averla e non di certo sminuirla. Io non vado mica a casa loro a imporgli il mio caro coccodrillo domestico, eh :P
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1621
@dyskolos Il problema sono sempre i padroni: i cani di razze pericolose e di peso superiore ai trentacinque chili (molossoidi e affini) dovrebbero stare, oltre che al guinzaglio come tutti, con la museruola, è previsto dalla legge. Vista l'abbondanza di teste di cavolo che c'è in giro, sarebbe opportuno che prima di diventare proprietari di un cane, così come c'è l'obbligo di denunciare la proprietà al comune e di inserire nell'orecchio il microchip, si debba almeno rispondere a un questionario tendente ad accertare se si conoscono gli obblighi di legge in merito e se si hanno i requisiti psicofisici sufficienti a gestirlo: una specie di patente, insomma. Si eviterebbero molti guai.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1622
Cheguevara wrote: una specie di patente, insomma. Si eviterebbero molti guai.
Esatto, Che! È quello che dico io. Nonostante il cane sia stato selezionato in modo da accentuarne l'aggressività, oggi, ora, adesso, in questo momento quel cane è pericoloso. Magari è vero che l'ha incattivito l'essere umano, ma oggi devi avere una patente, come succede con le armi. Altrimenti lo tieni in un luogo privato: mica te l'ha prescritto il dottore di prenderti un dogo argentino. Con la stessa logica si potrebbe sostenere che i missili nucleari non sono pericolosi in quanto li hanno prodotti essere umani. Poi a parte le leggi, non riesco proprio a digerire questa tipica spocchia dei padroni indirizzata a sminuire la "cinofobia" altrui ("Se hai paura dei cani grossi, sei un co****e"). Così gli esperti professionali di cani sanno benissimo che certi cani sono pericolosi, ma i padroni, che spesso sconoscono del tutto l'etologia e la psicologia canine, non lo sanno.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1623
dyskolos wrote: Così gli esperti professionali di cani sanno benissimo che certi cani sono pericolosi, ma i padroni, che spesso sconoscono del tutto l'etologia e la psicologia canine, non lo sanno.
Non sempre: capita che proprietari di cani aggressivi e addirittura feroci, persone frustrate che trasferiscono sul loro animale l'aggressività che sono troppo vigliacchi per manifestare direttamente, siano addirittura contenti quando il loro cane ne attacca un altro. Tanti anni fa ero in vacanza con la famiglia a Roseto Abruzzi (all'epoca abitavo nella poco distante Teramo) e  avevo un cane, un meticcio setter-pointer, il cane più buono e inoffensivo tra quelli che ho avuto. Avevamo in affitto un villino, e il cane, più intelligente della media, aveva capito come aprire il cancello posando una zampa sulla maniglia, così un pomeriggio uscì per strada senza che nessuno se ne accorgesse. Fu attaccato da un mastino napoletano senza guinzaglio e museruola, il cui padrone, guardandosi bene dal richiamarlo, sorrideva gustandosi la scena. Poi un pastore tedesco, col quale il mio cane aveva giocato spesso sulla spiaggia, è intervenuto a dargli manforte e il molosso si è ritrovato a zampe all'aria, con gli altri due che, senza morderlo, gli ringhiavano a un dito dalla gola: allora l'imbecille è intervenuto a separarli. Io fortunatamente non ero presente (la storia me l'anno raccontata). Fortunatamente, perché all'epoca ero un quarantenne prestante e di sicuro il sorriso dalla faccia dello stronzo avrei saputo come cancellarlo. Purtroppo le teste di minchia le puoi trovare dappertutto, e i proprietari di cani non fanno eccezione.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1624
Cheguevara wrote: Purtroppo le teste di minchia le puoi trovare dappertutto, e i proprietari di cani non fanno eccezione
Purtroppo è così e tu hai beccato un grande testa di minchia. Comunque scegli sempre bei posti per le vacanze: isole Tremiti, Roseto degli Abruzzi… Complimenti! Specifico una cosa, che forse non si è capita da quello che ho scritto sopra: io amo i cani. So che da un lato ci sono i cani d'utilità, come per esempio i cani-guida per i ciechi o i cani antidroga della polizia, ma so anche che dall'altro lato ci sono i cani da guerra dei Romani. Li chiamavano canis pugnax. Erano dei grossi mollossoidi addestrati alla guerra, che i Romani affamavano il giorno prima della battaglia e poi sguinzagliavano contro i nemici. Spesso non c'era nemmeno bisogno di combattere: pensavano a tutto i canis pugnax. L'associazione peggiore è quella tra "cani da guerra" & "padroni teste di minchia". Purtroppo è sempre più frequente oggi.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1625
@dyskolos si parlava di origini dell'aggressività di certi cani; il buon senso dei proprietari è un'altra casa. Chi ha un cane deve conoscerlo e sapere come si comporta: anche se non lo porto al parco perché non ne ho bisogno (campagna), lo tengo sempre al guinzaglio, anche se è difficile che incontri qualcuno e se sono lontano dalla strada. Il motivo è semplice: ci sono animali selvatici e se li vede gli corre dietro. Anche se distanti dalla strada (anche un chilometro), gli animali possono arrivarci in breve tempo e io non posso tenerci dietro (nemmeno se avessi quindici anni di meno e fossi allenato come un tempo), perché un cane, specie se di taglia media/grande, corre più veloce di un uomo. Oltre al dispiacere se viene investito da un auto (ferito o ucciso), posso andare incontro a problemi, specie se causa un incidente. Quindi occorre essere responsabili e cercare di prevenire il più possibile (anche se sento chi dice "ma il cane va tenuto libero, non va tenuto al guinzaglio. E poi ti è mai capitato che succedesse un incidente?" Certo che no, perchè ho sempre evitato che si verificassero le condizioni per causarlo).
Se vado in posti dove ci sono persone, evito che si avvicini a loro perché c'è chi ha paura o non ha piacere che un cane gli stia vicino: è una questione di rispetto.
Purtroppo c'è gente che pensa di poter fare quello che gli pare, che sia cha abbiano un cane, una bici, un'auto o qualcos'altro.
Cheguevara wrote: inserire nell'orecchio il microchip,
tendono a metterlo nel collo, sotto la nuca (o almeno così hanno fatto coi cani che ho avuto dopo l'introduzione del chip; prima c'era il tatuaggio).
dyskolos wrote: non riesco proprio a digerire questa tipica spocchia dei padroni indirizzata a sminuire la "cinofobia" altrui ("Se hai paura dei cani grossi, sei un co****e").
Esempio di persona che non dovrebbe avere un animale: il danno che fa un chihuahua è molto diverso da quello che può fare un alano o un san bernardo. Certi cani posso tranquillamente uccidere con la loro forza e di questo bisogna essere consapevoli.
Cheguevara wrote: capita che proprietari di cani aggressivi e addirittura feroci, persone frustrate che trasferiscono sul loro animale l'aggressività che sono troppo vigliacchi per manifestare direttamente, siano addirittura contenti quando il loro cane ne attacca un altro.
Una persona che abitava nella mia zona aveva due cani grossi (non mastini, ma sull'andare del cane lupo), un maschio e una femmina (il maschio sarà stato sui quaranta chili), molto aggressivi; passare per la strada davanti alla loro casa era pericoloso. Una signora con un cagnetto passò troppo vicino al cancello e uno dei due infilò la testa fuori dal cancello, lo afferrò e lo uccise; un'altra volta li lasciarono andare in giro e il maschio ferì un altro cane (uno grosso, che se la cavò con otto punti di sutura). Una volta passai anch'io col mio (taglia media/grande) davanti quella casa e ti assicuro che non ci sono più passato: il maschio si era buttato contro la recinzione per sfondarla e non riuscendoci ha tentato di passare di sotto. E vista la forza che ci metteva, poteva riuscirci. Mi sono allontanato alla svelta per evitare guai. Guai che il proprietario ha avuto, visto poi come si comportava e che si stimava di tenere gli animali così feroci (fortuna che poi si è trasferito).
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Return to “Agorà”