Silverwillow wrote: Cambiare parere è sintomo di intelligenza, diceva qualcuno (mi pare un tizio, uno qualsiasi, di nome Einstein). Ma soprattutto, questo tipo di fragilità femminile (tutti possono essere fragili, anche gli uomini, che gli piaccia ammetterlo o no) che porta a idealizzare o scusare/cercare di cambiare (mai sentito parlare del complesso della crocerossina, tu che con la psicologia hai a che fare per lavoro?) anche gli uomini peggiori, non mi pare da deridere: è una forma di idealismo mal riposto, una causa persa in partenza (perché quegli uomini non cambieranno) ma autodistruttiva, non certo nociva per altri.
Sono d'accordo con te. Sul cambio di parere dici bene. Infatti per me il problema non sta nella cosa in sé, ma nel motivo per cui si cambia idea. Il complesso della crocerossina è stigmatizzato anche dalle donne.
Sono iscritto al forum di Medicitalia. Le sezioni più istruttive sono quelle di ginecologia, psicologia e psichiatria. Per avere un'idea di come stanno realmente le cose sul campo bisognerebbe leggere quelle sezioni. C'è anche la sezione di andrologia, certo, ma è molto più semplice: perlopiù si tratta di uomini giovani che vogliono sapere se ce l'hanno corto o meno

Comunque hai ragione pure quando dici che anche gli uomini possono essere fragili: mai pensato il contrario.
Silverwillow wrote: Scusami, perché spesso sono d'accordo con te su molte cose (e la cosa mi fa piacere, di rado trovo persone che hanno idee simili alle mie) ma questo per me è un manifesto dell'antifemminismo
Anche a me fa piacere. Ho detto prima che giudico quella teoria (la LMS degli
incel redpillati) "sbagliata" ma con un fondo di verità anche perché è chiaro che certe caratteristiche fisiche è meglio non averle che averle; mentre altre è meglio averle che non averle. Faccio sempre l'esempio del tipo che è alto 150 cm e pretende di giocare a pallacanestro nella nazionale. Non può, non è una stupida discriminazione inutile basata sull'apparenza fisica.
Silverwillow wrote: forse davvero ho sbagliato tutto: avrei dovuto essere più stronza
A volte lo penso anche io e invece sono cresciuto con l'ideale stilnovistico della
donna angelicata 
ma presto mi resi conto che non era così frequentando per anni psicologia all'università dove il 92% era rappresentato da portatrici di vagina. I maschi
iscritti erano solo l'8%, ma i quattro gatti che
seguivano le lezioni erano non più del 4%. Anche prima e dopo ho vissuto in ambienti molto "femminili": una specie di palestra.
Ti dico una cosa: se fosse vero quello che
dicono le portatrici di vagina, io sarei l'uomo più attraente dell'universo, ma evidentemente le parole non corrispondono a verità. Io per esperienza ho sempre visto le donne giovani andare con
bellimbusti che poi le fanno soffrire e vengono a piangermi sulle spalle.
Tornando alla teoria LMS, poiché non ho né Look né Money, personalmente ho notato che l'elevato Status funziona, ma parlo di piccole cose, tipo che una volta la prof di psicologia sociale ci divise in gruppi e mi nominò coordinatore del mio gruppo, cioè mi diede lo Status della teoria. Ebbene, non sai quante portatrici di vagina mi ronzavano intorno e non solo quelle del mio gruppo, ma anche le altre, quelle che fino al giorno prima mi schifavano.
Silverwillow wrote: Quando ci andavamo io e le mie amiche pisciavamo e basta (tu evidentemente conosci donne più strane)
Sicuramente sono strane
Comunque voglio precisare che ho notato che questo è un classico atteggiamento femministico, cioè quello di escludere le donne che non si "conformano". Spesso dicono: "Eh, ma quelle non sono
vere donne/femmine, quelle
vere siamo noi!". Sì, okay…
Silverwillow wrote: La bellezza è molto relativa
No, scusami, non è vero e te lo dico per esperienza. La bellezza è
importantissima. Ti racconto due aneddoti, due storielle realmente accadute all'uni.
Uno. Una volta il prof di psicologia sociale invitò noi maschietti fuori dall'aula. Eravamo dieci maschi e 190 femmine (la proporzione reale era questa). Fuori dall'aula, e fuori dalla portata di onnipresenti orecchie femminili, ci propose un
esperimento sociale. Ci disse: "Adesso entriamo in aula e ognuno di voi dieci dovrà scegliere la ragazza che ritiene più bella, ma, mi raccomando, mostrate un po' di indecisione e soprattutto non dite mai il criterio di scelta. Poi dysk si alzerà e dira falsamente che quelle sul palco sono le più brutte". Bene, io scelsi una mia collega che si vantava sempre di essere la più bella del reame (ma non lo era). Così le dieci prescelte si trovarono in fila su una specie di palcoscenico. Il prof allora chiese a tutta l'aula quale fosse, secondo l'aula, il criterio in base a cui i dieci ragazzi avevano scelto proprio quelle dieci ragazze e non altre. Le risposte furono molto fantasiose. Alla fine il prof si rivolse a me e mi disse "dysk, alzati in piedi e svela il vero criterio di scelta". Io eseguii e dissi falsamente, come da accordo, che la ragazze erano state scelte in base alla bellezza: quelle sul palco erano le dieci più brutte. Non ti dico le reazioni delle "brutte" (che brutte non erano), condite da pianti, urla, crisi di panico, attacchi isterici…
Due. Una volta dovevo fare l'esame scritto di neuropsichiatria, però arrivai con tre minuti di ritardo e l'assistente (maschio) della prof mi respinse. A questo punto, osservai che c'era anche un'altra entrata dell'aula e che era pieno di persone che entravano, ma lui non volle saperne nulla e mi cacciò. Mi allontanai triste e rassegnato e mi notò una mia amica bellissima, di professione modella di intimo. Una che sfilava in mutande sui palchi di mezza Italia, per capirci. Mi chiese il motivo della mia tristezza e le raccontai tutto. Allora lei mi disse "ghe pensi mi" (non proprio così perché era siciliana

). Come da accordo, entrammo mano nella mano in aula, ma io mi fermai poco dentro l'aula e lei passò sola davanti al tizio, che mi aveva cacciato, e gli disse con atteggiamento seduttivo (d'altronde poteva permetterselo

) "oh scusa se sono in ritardo di un quarto d'ora. Posso entrare lo stesso?", e lui scappellandosi rispose "ma ceeeeeerto che puoi mmmmmm…" e lei "C'è anche il mio ragazzo", venne a prendermi e passammo davanti all'assistente insieme mano nella mano, assistente che a quel punto non potè ricacciarmi via. Non ti dico il suo sguardo quando smise di guardare il c**o della mia amica
Cheguevara wrote: Restiamo sempre nel capo delle utopie: le armi, purtroppo, continueranno ad essere prodotte, e continueranno ad esserci le guerre (speriamo non l'ultima paventata da Einstein) e non saranno i proclami pacifisti a fermarle
No, ma io continuo a sperare che un giorno un presidente USA abbia le palle per mandare a quel paese la lobby delle armi americana. Non so se è utopia, forse sì, ma non ci vuole poi tanto.
Cheguevara wrote: Le democrazie traballano, inclusa la nostra, e la storia ci insegna che i dittatori golpisti si sono sempre avvalsi dell'appoggio delle forze armate. Evitare che esse siano formate solo da professionisti, se è vero che non sarebbe l'unico modo di tutelare la democrazia, aiuterebbe. Intanto, qualcuno, nel nostro Paese, sta facendo le prove: ad esempio, l'elezione diretta di un premier che, qualsiasi cosa faccia, non può essere sfiduciato per tutta la durata del mandato. Credo che dovrebbe essere materia di riflessione.
Le democrazie, e anche la nostra, traballano, vero, ma stanno implodendo per motivi interni e non per robe belliche. Successe una cosa simile ai tempi della fine dell'impero romano d'occidente, il quale non cadde principalmente a causa delle invasioni barbariche ma per ragioni interne.
Quanto ci si possa fidare delle FA è un altro discorso.