Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1401
Cheguevara wrote: dopo tutto questo sono diventato meno tollerante di fronte alle masse islamiche immigrate che, anziché cercare di integrarsi nei paesi che le ospitano, tendono a radicalizzarsi, con lo scopo di imporre la shaarja (o come accidenti si scrive) al mondo occidentale infedele e corrotto. Nei riguardi di questa gente provo empatia zero. Sarà grave?
Mi hai strappato un sorriso :) :)
No, non è grave :)
L'aspirazione a vivere tranquillo è roba comune. Solo che i musulmani che fanno attentati sono davvero pochi: una minoranza mooooolto esigua. Eppure sembrano chissà quanti.
Dove abito io l'immigrazione islamica è ormai definita "tradizionale". Si concentra nei periodi di vendemmia e raccolta delle olive, più o meno tra agosto e novembre. In quel periodo orde di immigrati dal nord d'Africa si riversano per le strade, le piazze e i giardini pubblici. Per la maggior parte sono tunisini e marocchini. Non vedono l'ora di venire in Italia e bere alcolici in quantità. Nei loro paesi non possono. Casomai il problema non è che fanno attentati e girano gridando Allah akbar, ma che alzano troppo il gomito.
Ne conosco alcuni personalmente. Al mio amico libico Mohammed, basta che gli dai un po' di erba da fumare e una chitarra mezza squinternata da suonare e lo fai felice :) Il mio amico tunisino neppure sa parlare in arabo, altro che Corano, sharia e jihad! Allah akbar nemmeno sa che significa. Qui non ho mai visto un musulmano srotolare il tappetino e mettersi a pregare.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1402
@dyskolos a proposito di bere alcolici: https://www.adnkronos.com/economia/nuovo-codice-strada-salvini-non-tocchiamo-tasso-alcolemico-un-bicchiere-di-vino-fa-bene_7JhiEIaIe5WjiHZR7zUT4J

"qualche bicchiere di vino non solo non fa male, ma è assolutamente lecito per chi lo ritiene salutare" dice Salvini e intanto i morti per incidenti stradali causati dall'alcol aumentano. La verità è che non vuole che si tocchi il tasso alcolemico perché altrimenti lui non può più fare l'apericolazione, l'aperipranzo, l'aperimerenda, l'apericena, l'happy hour e l'aperibuonanotte...
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1403
@dyskolos Purtroppo i musulmani non sono tutti come i tuoi amici, e tanti altri di cui io ho fatto personalmente la conoscenza. Se su un milione di islamici immigrati soltanto l'1% si radicalizza, avremo decine di migliaia di aspiranti martiri ansiosi di volare tra le braccia di Allah a riscuotere il premio delle famose settanta vergini. Recentemente ne abbiamo visti migliaia radunarsi nelle piazze dell'Italia e di tutto il mondo occidentale, a manifestare in favore dei macellai di Hamas. Io prenderei a calci non tanto loro, quanto i vari imam venuti anche a dibattere in tv , nessuno dei quali ha ritenuto di dover condannare apertamente Hamas e le altre organizzazioni jiadiste. Da agnostico quale sono e fui, mi sta sulle balle perfino il Vaticano, figurarsi l'aspirazione delle istituzioni coraniche a ridurre il mondo a vivere secondo le leggi di Allah.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1404
M.T. wrote: La verità è che non vuole che si tocchi il tasso alcolemico perché altrimenti lui non può più fare l'apericolazione, l'aperipranzo, l'aperimerenda, l'apericena, l'happy hour e l'aperibuonanotte...
Mi sa che il vero motivo è questo :)
Chissà se anche i clown fanno gli aperi-qualcosa.
Io forse sono in conflitto di interessi poiché non bevo e non guido, e non dovrei parlare tanto, ma farei tasso alcolemico zero se proprio vuoi guidare. Mi consola che lo fanno in tanti altri paesi.

Cheguevara wrote: Recentemente ne abbiamo visti migliaia radunarsi nelle piazze dell'Italia e di tutto il mondo occidentale, a manifestare in favore dei macellai di Hamas. Io prenderei a calci non tanto loro, quanto i vari imam
Il problema è proprio questo. Se gli imam facessero prediche prosociali avremmo risolto gran parte dei problemi, perché i musulmani non sono cattivi (non più degli altri), sono solo guidati male e indottrinati da brutti ceffi in giro per il mondo i quali sanno solo seminare odio. In realtà in molti paesi i musulmani convivono pacificamente fianco a fianco con non-musulmani (esempio: Indonesia). Oggi e ieri. Io sono sempre per la società multietnica. Per realizzarla, è chiaro che non debbano esserci cattivi maestri. Non "addestrarti" troppo, però.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1405
Cheguevara wrote: Recentemente ne abbiamo visti migliaia radunarsi nelle piazze dell'Italia e di tutto il mondo occidentale, a manifestare in favore dei macellai di Hamas. Io prenderei a calci non tanto loro, quanto i vari imam venuti anche a dibattere in tv , nessuno dei quali ha ritenuto di dover condannare apertamente Hamas e le altre organizzazioni jiadiste.
Ci ho fatto caso anch'io. A domande dirette, rispondono sempre in modo generico, evitando con cura di condannare chicchessia, ma richiamando vagamente alla pace (un film già visto). Se io fossi un imam, e qualcuno perpetrasse massacri orrendi in nome del mio dio, sarei la prima a inca**armi. Non capisco perché non succede, così come non capisco perché gli abitanti di Gaza sostengano ancora un'organizzazione che li ha messi volontariamente in pericolo e non li aiuta in nessun modo.
Io ho conosciuto diverse persone di fede islamica, e tutte ben integrate. Una ragazza egiziana cercava di convincermi sull'importanza del velo, perché ci credeva. Ho ascoltato volentieri il racconto di alcune tradizioni del suo paese, e anche il suo punto di vista sulla questione femminile nel mondo islamico (lontanissimo dal mio). Ho cercato con diplomazia di farle notare ciò che non mi pareva logico, ma ho trovato un muro, e ho lasciato perdere.
Quando sono andata in Iran, al momento di salire sull'aereo ho esaminato in automatico gli altri passeggeri: per lo più donne o famiglie tranquille. Un uomo da solo mi avrebbe messa in ansia, e mi sono sentita in colpa per questa analisi un po' paranoica.
C'è una guerra di civiltà in corso. Ogni tanto succede qualche strage, o qualche episodio antisemita, ma dopo qualche giorno nessuno ne parla più e ci si scorda. La guerra si disperde tra paesi arabi, Russia e Cina (quelle in Africa hanno forse motivi più locali), ma tutti hanno un interesse comune: cambiare gli equilibri di potere mondiali e, possibilmente, cancellare le democrazie. Prima se ne accorgono ai vertici e prima si potranno prendere le contro-misure giuste, non come le ultime settimane, dove ognuno ha espresso posizioni diverse.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1406
dyskolos wrote: Non "addestrarti" troppo, però.
Non c'è niente di più lontano da me dell'addestramento. Maturo convinzioni guardandomi intorno e cercando di stare informato su quello che accade, e sono sempre pronto a cambiarle: per esempio, sono sempre stato pro-Palestina. Fino al 7 ottobre. Poi, guardando e ascoltando, mi sono reso conto che Hamas, foraggiato agli inizi proprio da Netanyahu per indebolire l'OLP, è oggi sostenuto dall'80% dei palestinesi, che hanno consentito che i miliardi di dollari di aiuti internazionali, anziché essere usati per migliorare le condizioni di vita del popolo, servissero alla costruzione di una città sotterranea e all'accumulo di armamenti e scorte di ogni genere. Scorte per i terroristi: in superficie i palestinesi muoiono non solo per le bombe, ma anche per mancanza di cibo, acqua, carburanti per i generatori degli ospedali, tutte cose che abbondano nella città sotterranea. Ma non ho mai sentito o visto un palestinese, in tv o sui social, risentirsi per questo nei confronti di coloro che continuano a chiamare  combattenti per la libertà. Tutti i popoli sono responsabili dei governanti cui consentono di esercitare il potere, e i palestinesi non fanno eccezione, come non fanno eccezione gli israeliani che hanno consentito a un fascista corrotto come Netanyahu di governare per decenni. Ma almeno lo contestano senza venire per questo arrestati, torturati, fucilati o impiccati come accade in Iran e in tutti i paesi soggetti a dittature teocratiche. Tra tutti i tipi di dittatura, quella religiosa è la più esecrabile.  
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1407
Silverwillow wrote: C'è una guerra di civiltà in corso. Ogni tanto succede qualche strage, o qualche episodio antisemita, ma dopo qualche giorno nessuno ne parla più e ci si scorda. La guerra si disperde tra paesi arabi, Russia e Cina (quelle in Africa hanno forse motivi più locali), ma tutti hanno un interesse comune: cambiare gli equilibri di potere mondiali e, possibilmente, cancellare le democrazie. Prima se ne accorgono ai vertici e prima si potranno prendere le contro-misure giuste, non come le ultime settimane, dove ognuno ha espresso posizioni diverse.
Credo che il problema principale siano le economie di mercato. Ogni paese ha i suoi interessi economici, che finiscono per condizionare scelte e programmi in ogni ambito, incluso quello militare. Esempio lampante: la Turchia membro della NATO.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1408
Cheguevara wrote: Ma non ho mai sentito o visto un palestinese, in tv o sui social, risentirsi per questo nei confronti di coloro che continuano a chiamare  combattenti per la libertà.
Hai ragione su tutto, saggio @Che!

Silverwillow wrote: Io ho conosciuto diverse persone di fede islamica, e tutte ben integrate
I pizzaioli egiziani sono davvero bravi :)

Silverwillow wrote: Una ragazza egiziana cercava di convincermi sull'importanza del velo, perché ci credeva. Ho ascoltato volentieri il racconto di alcune tradizioni del suo paese, e anche il suo punto di vista sulla questione femminile nel mondo islamico (lontanissimo dal mio). Ho cercato con diplomazia di farle notare ciò che non mi pareva logico, ma ho trovato un muro, e ho lasciato perdere.
Sì, in genere le donne musulmane hanno un'idea diversa dalla nostra rispetto alla protezione della donna e alla sua capacità di ereditare. Quasi tutte considerano il velo una forma di protezione verso loro stesse, ma solo dopo una certa età. A quelle più giovani la vita all'occidentale (senza velo) piace. Sospetto che ci sia una questione transgenerazionale su base educativa. È come se a un sardo impedissi di indossare il copricapo tradizionale, cioè la coppola sarda. Ma più vai tra i giovani più ti accorgi che la coppola sarda non è poi così diffusamente usata.
In Arabia Saudita, le prime donne che trasgredivano (a rischio della propria vita) il dogma islamico e statale di guidare erano giovanissime. Difficilmente trovavi una quarantenne "trasgressiva": quelle erano più per il "va bene che le donne non guidino" perché "è una forma di protezione delle donne, così non moriamo negli incidenti stradali".

Comunque a me personalmente il niqab e il burkini vanno bene, e così gli anelli al naso o alle orecchie e altre forme di autocostrizione, purché non imposti con la forza. Presso i romani antichi le donne con il seno grande non piacevano e, quando una ragazzina "prometteva bene", a dodici anni le mettevano una specie di fascia costrittiva attorno al seno. Poi se a sedici anni il seno era ancora troppo grande, le facevano indossare una sorta di reggiseno contenitivo (oggi lo definiremmo "criss cross", non so se l'ho scritto bene, ma non mi intendo molto di reggiseni, per me è già una cosa misteriosa il semplice toglierli ;) )

Ecco un confronto.
https://static.timesofisrael.com/www/up ... OC4wLjAuMA..
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1409
Silverwillow wrote: Se io fossi un imam, e qualcuno perpetrasse massacri orrendi in nome del mio dio, sarei la prima a inca**armi. Non capisco perché non succede
perchè approvano questi massacri. Perchè per loro uccidere persone in nome del loro dio è cosa buona e giusta.
Oppure hanno paura di mettersi contro gli integralisti, temendo di fare una brutta fine.
Silverwillow wrote: Una ragazza egiziana cercava di convincermi sull'importanza del velo, perché ci credeva
Ci sono omossessuali che tentano di convincere gli eterossessuali quanto è bello prenderlo nel gnulo: li metto allo stesso livello di questa ragazza, ovvero stanno imponendo il loro volere. Perché non pensa quanto sarebbe meglio se non portasse il velo, quanto sarebbe più libera, invece di sottostare a una cultura maschilista che sminuisce e schifa la donna?
Silverwillow wrote: La guerra si disperde tra paesi arabi, Russia e Cina (quelle in Africa hanno forse motivi più locali), ma tutti hanno un interesse comune: cambiare gli equilibri di potere mondiali e, possibilmente, cancellare le democrazie. Prima se ne accorgono ai vertici e prima si potranno prendere le contro-misure giuste, non come le ultime settimane, dove ognuno ha espresso posizioni diverse.
Sarebbe meglio che si muovessero a cominciare a usare la testa.
Cheguevara wrote: Tutti i popoli sono responsabili dei governanti cui consentono di esercitare il potere, e i palestinesi non fanno eccezione, come non fanno eccezione gli israeliani che hanno consentito a un fascista corrotto come Netanyahu di governare per decenni. Ma almeno lo contestano senza venire per questo arrestati, torturati, fucilati o impiccati come accade in Iran e in tutti i paesi soggetti a dittature teocratiche. Tra tutti i tipi di dittatura, quella religiosa è la più esecrabile.  
Già.
dyskolos wrote: Difficilmente trovavi una quarantenne "trasgressiva": quelle erano più per il "va bene che le donne non guidino" perché "è una forma di protezione delle donne, così non moriamo negli incidenti stradali".
e se le sentissi farmi un ragionamento simile mi partirebbe un bel (musichetta di censura)

dyskolos wrote: Comunque a me personalmente il niqab e il burkini vanno bene, e così gli anelli al naso o alle orecchie e altre forme di autocostrizione, purché non imposti con la forza.
quoto
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1412
Cheguevara wrote: Tutti i popoli sono responsabili dei governanti cui consentono di esercitare il potere, e i palestinesi non fanno eccezione, come non fanno eccezione gli israeliani che hanno consentito a un fascista corrotto come Netanyahu di governare per decenni.
Fino a un certo punto: ci sono molti oppositori di Netanyahu (abbiamo visto le proteste recenti) così come c'erano nella Germania nazista, e come sono certa ci siano a Gaza. Ritenerli tutti complici, e bersagli legittimi, è sbagliato. Non hanno colpe gli israeliani massacrati (molti erano addirittura attivisti umanitari, e con ogni probabilità non hanno votato Netanyahu) come non ce l'hanno i bambini di Gaza (ancora estranei alla logica dell'odio che governerà le loro vite). 
Cheguevara wrote: Credo che il problema principale siano le economie di mercato. Ogni paese ha i suoi interessi economici, che finiscono per condizionare scelte e programmi in ogni ambito, incluso quello militare. Esempio lampante: la Turchia membro della NATO.
Nel momento in cui scoppia una guerra, ci rimettono tutti quelli che hanno rapporti coi paesi coinvolti, quindi sul piano economico non conviene a nessuno. La Russia sta forse guadagnando dall'invasione? No, quindi i motivi economici vengono dopo quelli ideologici e politici.
dyskolos wrote: Quasi tutte considerano il velo una forma di protezione verso loro stesse, ma solo dopo una certa età.
La ragazza in questione aveva circa 25 anni, e viveva qui già da un po', ma era convinta dell'inferiorità della donna, e del suo bisogno di proteggersi da uomini musulmani circoncisi sempre pronti al sesso, specie vedendo i capelli di una tizia (non sono un uomo, ma non capisco quale effetto afrodisiaco possano avere i capelli). Farle notare che anche gli ebrei e molti italiani sono circoncisi l'ha mandata per qualche secondo in confusione, e credo mi abbia resa antipatica. È diverso da un orecchino o una fascia, è una convinzione mentale che stravolge la normale esistenza di una persona, portandola a credere cose che non sono vere, o ad accettare cose che la danneggiano. Io sono aperta a tutte le culture, ma non riesco a passare sopra i diritti umani di base.
dyskolos wrote: Comunque a me personalmente il niqab e il burkini vanno bene, e così gli anelli al naso o alle orecchie e altre forme di autocostrizione, purché non imposti con la forza.
ll problema è che spesso, in una cultura oppressiva, è difficile stabilire cosa si fa volontariamente o no
M.T. wrote: Perché non pensa quanto sarebbe meglio se non portasse il velo, quanto sarebbe più libera, invece di sottostare a una cultura maschilista che sminuisce e schifa la donna?
Quando cresci in una cultura in cui portare il velo è non solo normale ma moralmente buono (il fatto che sia imposto dalla legge è secondario) ti senti buono se lo fai e cattivo se non lo fai. Noi riteniamo cattivo uccidere un cucciolo qualsiasi: per quelle donne non mettere il velo è come ammazzare un cucciolo, è estraneo al loro sistema morale.
M.T. wrote: Sarebbe meglio che si muovessero a cominciare a usare la testa.
Sarebbe buono dismettere le ipocrisie, il dire "dobbiamo essere tutti fratelli e tutti in pace". Non è così, ci sono persone, e interi stati, che la pace non la vogliono. Bisogna adeguarsi a questo.
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1413
Silverwillow wrote: del suo bisogno di proteggersi da uomini musulmani circoncisi sempre pronti al sesso
Ma sono tutti dei Giambruno :D (battuta per sdrammatizzare) ?
Silverwillow wrote: specie vedendo i capelli di una tizia (non sono un uomo, ma non capisco quale effetto afrodisiaco possano avere i capelli).
Mah, saranno feticisti: ci sono uomini che gli parte l'ormone se vedono delle ascelle non depilate o impazziscono se vedono piedi scalzi, loro lo faranno coi capelli... sai come si dice: tutti i gusti sono gusti :P  (forse in paesi in cui di una donna non vedi nulla, se si scorge una ciocca di capelli o un lembo di pelle è come da noi se si vede un porno e vai con l'eccitazione... la battuta potrebbe non essere poi tanto battuta, se si pensa che diversi stupri avvenuti in Italia sono stati effettuati da uomini provenienti da quei paesi: il vedere una ragazza in minigonna o con l'ombelico di fuori gli fa perdere la tramontana e non capire più niente).
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1414
@Silverwillow Esistono ovunque, e sono sempre esistite, persone che dissentono nei confronti del potere costituito, dittature incluse. Ma quando i dissenzienti sono un'esigua minoranza in confronto agli acquiescenti, come avviene tra i palestinesi verso di Hamas, vuol dire che il popolo approva il comportamento di chi è al potere: infatti nessun palestinese invitato a esprimersi nei vari talk-show, oltre a non condannare Hamas, si è sognato di lamentarsi del fatto che tutto ciò che manca nella città di superficie è presente in grande abbondanza in quella sotterranea. Quindi, secondo me, il popolo palestinese merita Hamas e le conseguenze del suo comportamento, anche se, sotto il profilo etico, nessun palestinese dovrebbe morire per questo, che sia uomo, donna, bambino o anziano. Sul fatto che, in una guerra, i motivi economici vengano dopo quelli politici, avrei seri dubbi: per esempio, in Ucraina esistono enormi giacimenti di materie prime, oltre a sterminate distese agricole, su cui i russi mirerebbero, con l'operazione speciale, a mettere le mani. E sia Putin, che gli oligarchi della sua cerchia, hanno accumulato enormi ricchezze, che svanirebbero se perdessero il potere. L'ideologia non è un fine, ma solo il mezzo per raggiungere lo scopo. Per quanto riguarda i paesi coinvolti, non è vero che ci rimettono tutti, basti pensare a chi rifornisce di armi ai belligeranti, e a chi, come noi, si ripromette di andare a ricostruire alla fine delle ostilità: tutte le guerre, oggi come ieri, sono un business per qualcuno.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1415
Silverwillow wrote: non sono un uomo, ma non capisco quale effetto afrodisiaco possano avere i capelli

Urka, pota, ostrega e ostregheta se i capelli femminei non sono un potente richiamo sessuale! :)
Lo sapevano pure gli antichi e anche oggi le donne, specialmente giovani, portano i capelli mediamente molto più lunghi dei maschi.
Addirittura in Sicilia, fino a tempi recenti, le donne in età da marito portavano i capelli lunghi sciolti sulle spalle, poi appena si sposavano li raccoglievano dietro la nuca perché ormai l'effetto afrodisiaco non serviva più, avevano già dato :) Quel tipo di acconciatura si chiama in siciliano tuppu (credo che in italiano si dica "crocchia"). Era possibile distinguere le donne single (e in cerca) da quelle sposate semplicemente guardando i capelli. C'è anche uno scioglilingua siculo che fa
Senza tuppu 'un t'appi
cu lu tuppu t'appi
e comu t'appi t'appi.


Silverwillow wrote: La ragazza in questione aveva circa 25 anni, e viveva qui già da un po', ma era convinta dell'inferiorità della donna
Silverwillow wrote: È diverso da un orecchino o una fascia, è una convinzione mentale che stravolge la normale esistenza di una persona, portandola a credere cose che non sono vere, o ad accettare cose che la danneggiano
Portami la venticinquenne quaggiù, che io un metodo per "disindottrinarla" ce l'avrei :P Metodo legale, eh :P
Fino a una ventina di anni fa, le donne indossavano il velo anche qua. Io ho conosciuto le mie nonnine velate. Adesso è rarissimo e solo le vedove ultranovantenni a volte lo usano, in una versione lunga e nera. Quelle più giovani, quantunque vedove, non lo indossano mai. Le generazioni che si susseguono!
Forse ciò dipende dal fatto che la Sicilia era un emirato arabo (come oggi il Qatar). C'erano gli emiri. Comunque la venticinquenne non si troverebbe male: anche le donne molto anziane velate sono convinte dell'inferiorità della donna. Ora forse non più: diciamo che l'anagrafe fa il suo sporco lavoro :(

Silverwillow wrote: ll problema è che spesso, in una cultura oppressiva, è difficile stabilire cosa si fa volontariamente o no
È difficile, certo, ma qui usi una tautologia, paragonabile al "di quale colore è il cavallo bianco di Napoleone?" ;) dato che oppressiva significa "che opprime" e quindi non lascia libertà di scelta. Napoleone a parte, noto che le donne non indottrinate appena le porti in Europa si adeguano quasi subito alla vita all'occidentale. (Poi magari le ritrovi sotto qualche metro di terra ;( ). Ciò testimonia il fatto che la nostra cultura è preferibile a quella musulmana, almeno per quanto riguarda le donne: non vorrei cadere nel tranello dell'etnocentrismo. So che è tutto basato sul punto di vista, in quanto non sarebbe corretto dire che la cultura occidentale sia per forza la migliore di tutte.
Comunque secondo me nell'essere umano è quasi tutto Cultura e pochissimo Natura. L'educazione conta.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1416
dyskolos wrote: Quel tipo di acconciatura si chiama in siciliano tuppu (credo che in italiano si dica "crocchia"). Era possibile distinguere le donne single (e in cerca) da quelle sposate semplicemente guardando i capelli.
Nel dialetto del paesello di origine dei miei avi, in bassa Ciociaria, si chiama tupp. Oggi in provincia di Frosinone, una volta in provincia di Caserta, quindi nel regno delle Due Sicilie: sarà per questo che parlo correntemente, oltre al ciociaro, anche il napoletano, l'abruzzese e il pugliese garganico (la Puglia è lunga). Da aggiungere il romanesco, perché a Roma, oltre che viverci per qualche decennio, ci sono nato. Qui in Emilia, dove concluderò la mia esistenza, dopo sei anni  di permanenza continuo a non capire un tubo quando parlano in dialetto. Terronia forever. :love:
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1417
Cheguevara wrote: Nel dialetto del paesello di origine dei miei avi, in bassa Ciociaria, si chiama tupp
Sì, tuppu era un francesismo portato in giro dai Normanni, che andavano anche in bassa Ciociaria e in tutto il resto del regno delle Due Sicilie. In fracese moderno si dice toupet: dovrebbe esserci la stessa radice.
Cheguevara wrote: Qui in Emilia, dove concluderò la mia esistenza, dopo sei anni  di permanenza continuo a non capire un tubo quando parlano in dialetto. Terronia forever. :love:
Un vero poliglotta. Terronia forever lo dico anch'io :love:
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1418
Cheguevara wrote: Qui in Emilia, dove concluderò la mia esistenza, dopo sei anni  di permanenza continuo a non capire un tubo quando parlano in dialetto.
Penso che lo stesso si possa dire di qualsiasi dialetto che non sia il proprio. E poi, almeno in Emilia Romagna, c'è differenza tra dialetto di montagna e di città, tra dialetto bolognese, modenese, parmense: diverse inflessioni che cambiano da posto a posto. Pensa che c'è anche un vocabolario bolognese/italiano (e se pensi che la pronuncia sia difficoltosa, ti assicuro che lo scritto è molto peggio :P )
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1419
M.T. wrote: Penso che lo stesso si possa dire di qualsiasi dialetto che non sia il proprio.
Per quanto mi riguarda, non è così. A parte i dialetti che sono in grado di parlare, capisco tutti gli altri, da Firenze in giù, escluso il sardo, che però è una vera e propria lingua. Tra quelli settentrionali riesco a capire abbastanza il veneto e, un po', il lombardo. Il resto, niente. Sono proprio un terrone.
 
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1420
M.T. wrote: Penso che lo stesso si possa dire di qualsiasi dialetto che non sia il proprio.
Pensi male :)
Alcune lingue e dialetti parlati in Italia hanno un'origine romanza (neolatina), altri sono fondati sul gallo-italico. Per lo più, le lingue e i dialetti gallo-italici si parlano al Nord, mentre quelli romanzi (evoluzioni del latino) si parlano per lo più al Sud. La relativa facilità di apprendimento dipende dalla lingua di provenienza: chi proviene dal Sud, dove lingue e dialetti sono per lo più romanzi, se le passa bene con le altre lingue meridionali in quanto romanze; chi invece proviene dal Nord se la passa meglio con le lingue gallo-italiche parlate per lo più al Nord. Il toscano è romanzo, il veneto anche, in Emilia-Romagna invece le lingue/dialetti sono per lo più gallo-italici. Ci sono alcune eccezioni, certo.
Parlo di lingue pre-italiane, cioè lingue parlate comunemente quando ancora l'italiano non esisteva o non era conosciuto.

Esempio:


Cheguevara wrote: il sardo, che però è una vera e propria lingua
Questo mi ha sempre colpito perché il sardo si definisce come unica lingua italiana oltre all'italiano, ma in realtà non differisce molto da altre lingue parlate in Italia. Sai che il sardo è diviso in quattro parti. Forse la differenza sta nella legge 482/1999 che dice che la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni parlanti il sardo (lo dice anche per il ladino e per altre lingue).

Cheguevara wrote: Sono proprio un terrone.
Come me :love:


Esempio di sardo:
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1421
@dyskolos Ecco perché capisco tutti i dialetti dal toscano in giù, e poi anche il veneto. Grazie della spiegazione. Però bisogna anche avere orecchio: per esempio tanti amici romani si trovano a disagio col pugliese e con altri dialetti parlati nel profondo Sud, mentre io, che non ero mai stato in Puglia, a 27 anni, nel mio primo giorno di lavoro allo sportello di cassa di una grande banca a Vieste (Gargano), capivo tutto quello che dicevano clienti di umile estrazione, che parlavano il dialetto stretto. Secondo me, per i dialetti ci vuole, dicevo, orecchio, come per la musica: per esempio non conosco note e accordi, ma strimpello la chitarra e suono discretamente l'armonica a bocca. Credo che esista un collegamento.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1422
Cheguevara wrote: Secondo me, per i dialetti ci vuole, dicevo, orecchio, come per la musica: per esempio non conosco note e accordi, ma strimpello la chitarra e suono discretamente l'armonica a bocca. Credo che esista un collegamento.
Complimenti, @Che!
Credo anch'io che esista. I meridionali (come noi) hanno l'orecchio allenato più al romanzo che al gallo-italico. In realtà la cosa è un po' più complicata, ma va bene così: non volevo fare noiosissime lezioni di linguistica italiana (metto le mani avanti per eventuali contestatori pedanti ;-) ).
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1423
dyskolos wrote: Complimenti, @Che!
Credo anch'io che esista. I meridionali (come noi) hanno l'orecchio allenato più al romanzo che al gallo-italico. In realtà la cosa è un po' più complicata, ma va bene così: non volevo fare noiosissime lezioni di linguistica italiana (metto le mani avanti per eventuali contestatori pedanti ;-) ).
Non era una lezione noiosissima ma una spiegazione molto interessante, oltre che colta. Complimenti a te. (y)
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1425
M.T. wrote: il dialetto milanese non è che lo capisco molto...
Nemmeno io e pensa che a Milano ci sono pure nato. Ma ormai siamo tutti italofoni esclusivi e non apprezziamo più le lingue minoritarie pre-italiane. Resiste solo qualche terrone, qualche veneto, qualche ladino…
È un peccato. Una perdita enorme. Io sono per il bilinguismo anche e soprattutto sui cartelli stradali.
Il Sommo Misantropo

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