Silverwillow wrote: L'odio sta crescendo lo stesso, a livelli mai visti (almeno da me), quindi qualunque cosa si faccia non verrà sradicato. Ma si può forse sperare di eliminarlo in un futuro prossimo, con le azioni giuste.
Appunto! Io infatti parlavo di futuro. Anch'io avevo scritto quella cosa sul "qualunque cosa…". Forse non riesco a farmi capire.
Mea culpa.
Silverwillow wrote: La Finlandia francamente rompe un po', perché è sempre migliore di noi in tutto
Ma, riguardo al popolo Sami, in Svezia (altrettanto antipatica nelle classifiche) ci sono stati invece episodi di razzismo mascherato, con donne di etnia Sami sterilizzate a forza (o quantomeno senza che fossero davvero consapevoli delle conseguenze). Il razzismo non è estraneo da nessuna parte, alcuni riescono solo a mascherarlo meglio
Anche a me hanno rotto: sempre a fare le maestrine in tutto
Io infatti parlo di futuro. Gli episodi di razzismo (che ci sono dappertutto, ovviamente) a cui ti riferisci si sono verificati negli anni Trenta del secolo scorso, poi non più in massa. La madre dei cretini è sempre incinta.
In Finlandia c'è un partito, i Perussuomalaiset, cioè "i Finlandesi puri", che da anni propone di cacciare gli svedesi, a partire da quelli chi vivono nelle isole Åland, di eliminare lo svedese dalla lingue ufficiali della Finlandia, che oggi sono finlandese e svedese, e di mandare via tutti gli immigrati, i quali - manco a dirlo - gli rubano il lavoro. Oggi però, Perussuomalaiset volenti o nolenti, la Finlandia è un paese multietnico e addirittura la segnaletica è bilingue, anche quella intracittadina delle strade, così nelle stesso cartello trovi, per esempio, "Mariankatu MariasgÅtan" (non so se l'ho scritto bene, ma in Italiano suonerebbero come "via di Maria"

).
I "perussuomalaiset" sono una specie di Lega Nord in salsa finlandese, razzisti, ultranazionalisti e separatisti. Ciò che colpisce è che il loro capo era, fino al 2012 o giù di lì, un certo Timo Soini, membro orgoglioso della stra-esigua minoranza cattolica in Finlandia. Uno che si batteva il petto in chiesa, poi usciva e "bestemmiava" contro i non-finlandesi.
Solo per dire che il razzismo esiste ovunque. Se vai nei paesi sub-sahariani addirittura i bianchi (minoranza) sono detti scherzosamente (ma non tanto) "mozzarelle".
Ah, preciso che la Finlandia fino al 1827 faceva parte del regno di Svezia, poi si sono separati.
Silverwillow wrote: A me fa piacere che partecipino anche stati extraeuropei, e non ho niente in contrario con la partecipazione arabo-palestinese. Ma non la vedrei come una questione politica. Hanno dei festival per selezionare i cantanti, come il nostro Sanremo? Il governo palestinese ha dei fondi stanziati per la cultura, per mandarceli? Non è sempre questione di idee, spesso in queste cose entrano le incombenze pratiche e finanziarie.
Anche a me fa piacere che ci siano paesi extraeuropei all'ESC, infatti il regolamento prevede che ogni anno ci sia un ospite extraeuropeo. Quest'anno è toccato all'Australia. Niente da dire su questo, anzi per me possono essere anche più di uno per volta.
Però il discorso è diverso per Israele in quanto alcuni paesi asiatici (come Israele) hanno chiesto di aderire e come risposta hanno ricevuto un cortese "nisba! Voi non siete europei!". La domanda sorge spontanea: perché Israele sì e gli altri no? Israele partecipa come paese europeo, non come ospite.
Non ho niente contro la partecipazione di Israele all'ESC, eh!
Non so come selezionino i cantanti, però in ogni caso possono fare come vogliono. Bisogna cominciare dalle piccole cose. Certo, si potrebbe dire che "sono solo canzonette" e forse è vero, ma in realtà per me è un grande evento culturale ed è importante per capire dove sta andando l'Europa. Vedere la bandiera del nuovo stato di Israele/Palestina che sventola insieme alle altre bandiere europee sarebbe un sogno. Utopia? Molto probabilmente sì. Intanto la Norvegia si presenta con una cantante italiana (Alessandra Mele) e arriva quinta. L'Ucraina presenta un cantante nigeriano (Tvorchi) e chiude al sesto posto.
Silverwillow wrote: Risulterò antipatriottica, ma la canzone di Mengoni a me non piaceva.

Anche a te daranno i settanta Brad Pitt

Comunque la canzone di Mengoni poteva non piacere, ma lui è davvero un grande cantante, infatti ha vinto il premio della critica.
Noa Kirel è pure molto brava, anche perché cantare e ballare insieme è difficilissimo e lei, se ci fai caso, si muove diversamente dai ballerini, sempre in modo da tenere il canale vocale in ottima efficienza. In altri momenti allontana il microfono dalla bocca in modo da non fare sentire i micro-respiri. A volte "tira" la laringe verso l'alto. Tutti questi sono segni di tecnica vocale che lei padroneggia bene. Tuttavia non meritava il terzo posto, tra l'altro ottenuto per solo dodici voti ai danni di M. Mengoni. Un'inezia.
Comunque, forse per deformazione professionale, mi interessa COME si diventa estremisti. Cioè, per dire, tutti i bambini nascono facendo gnèè gnèè e poi prendono le pappine dalla mamma che gli cambia il pannolino e spesso li allatta, anche nella striscia di Gaza. Com'è che trent'anni dopo ce li ritroviamo terroristi estremisti? Cioè, non credo che un eventuale figlio tuo diventi un estremista. Davvero non si può fare nulla per interrompere il processo?