Silverwillow wrote: e rischia di diventare un'ossessione."ossessione"... hai detto la parola giusta Silverwillow



Silverwillow wrote: e rischia di diventare un'ossessione."ossessione"... hai detto la parola giusta Silverwillow
Purple wrote: da YouCanPrint mi hanno detto che sul mio libro sono libero di metterlo o non metterlo il loro logo... voi lo mettereste?? Ne traggo qualche vantaggio nel metterlo o qualche svantaggio nel non metterlo?? Grazie.YouCanPrint non lo conosco, quindi prendi il mio consiglio con le molle, ma a quanto so è un sito per autopubblicarsi, quindi non vedo nessun vantaggio nell'aggiungere il loro logo. Il vantaggio mi pare soprattutto per loro, se il tuo libro (e te lo auguro) andrà bene
Silverwillow wrote: YouCanPrint non lo conosco,Se la memoria non m'inganna, appartiene al gruppo Borè, già proprietario del WD, inopportunamente (per noi) prima chiuso e poi reso irraggiungibile nei contenuti. Solo per questo, li manderei a quel paese.
Cheguevara wrote: Se la memoria non m'inganna, appartiene al gruppo BorèSì, confermo, sono di questo gruppo denominato Borè; perché sulla fattura del mio self, c'era questo nome.
Purple wrote: Sì, confermo, sono di questo gruppo denominato Borè; perché sulla fattura del mio self, c'era questo nome.A questo punto, se fossi in te seguirei il consiglio di @Silverwillow . Auguri per la tua pubblicazione.
Daniel P. wrote: Ogni volta che lo rileggo aggiungo sempre qualcosa, non arrivando così mai a una versione definitivaL'unico consiglio che posso darti (per esperienza) è di cercare di pubblicarlo prima possibile, in modo da passare oltre. Dopo due o tre anni di revisioni è a posto, almeno per le tue conoscenze di scrittura attuali. Come diceva qualcuno: "Qui si fa il possibile e l'impossibile. Per i miracoli ci stiamo attrezzando".:( :(
ivalibri wrote: Può essere un memoir?Che sarebbe?
Daniel P. wrote: Che sarebbe?Un modo più chic per dire diario!
ivalibri wrote: Autobiografia?No... nemmeno
Daniel P. wrote: Ma a voi è rimasto qualcosa di irrisolto nei libri che avete pubblicato?? (non parlo di libri gialliSì, certo, ed è normale. Si impara col tempo e la pratica, quindi oggi saprei esprimere meglio concetti che qualche anno fa mi risultavano difficili. Quei romanzi ormai li ho pubblicati, quindi non si possono cambiare, ma come dicevo sopra, se tu tenessi lì un romanzo per vent'anni continueresti a cambiarlo. Credo che succeda a tutti. Ci si esprime al meglio di quanto si può fare in quel momento, e andando avanti poi si migliora (per questo le opere prime di grandi autori vengono spesso pubblicate dopo, solo perché sono già famosi, e spesso si nota che non sono all'altezza delle seguenti).) Come dire... non so, magari, anche se lo avete pubblicato (e magari perché, come me, non ne potevate più delle infinite correzioni...
) ma diciamo, per esempio, dei concetti che non sapevate come esprimere al meglio... e ci avete provato in tutti i modi, ma... niente
Daniel P. wrote: Qualcuno mi può dire in che categoria letteraria rientra un diario??Come ti hanno già suggerito, un diario rientra nel genere autobiografico, indipendentemente da ciò di cui parla o dallo stile usato. Se poi trovi tra le scelte lo specifico genere "diaristico" meglio ancora, ma credo sia difficile.![]()
Silverwillow wrote: Sì, certo, ed è normale. Si impara col tempo e la pratica, quindi oggi saprei esprimere meglio concetti che qualche anno fa mi risultavano difficili. Quei romanzi ormai li ho pubblicati, quindi non si possono cambiare, ma come dicevo sopra, se tu tenessi lì un romanzo per vent'anni continueresti a cambiarlo. Credo che succeda a tutti. Ci si esprime al meglio di quanto si può fare in quel momento, e andando avanti poi si migliora (per questo le opere prime di grandi autori vengono spesso pubblicate dopo, solo perché sono già famosi, e spesso si nota che non sono all'altezza delle seguenti).Ho provato a risolverla con una nota a piè di pagina
ivalibri wrote: Può essere un memoir?Ossia questo genere qua Memorie (genere letterario) - Wikipedia giusto? Ma secondo voi bisogna "per forza" essere un personaggio noto per scrivere, o meglio, pubblicare, un libro di quel genere letterario??
Daniel P. wrote: Ma secondo voi bisogna "per forza" essere un personaggio noto per scrivere, o meglio, pubblicare, un libro di quel genere letterario??Assolutamente no. Credo però che sia un genere difficile, nel senso che bisogna saper trovare una giusta misura tra finzione e verità, tra vita vissuta e vita traslata in un testo rivolto ai lettori. O si racconta qualcosa di eccezionale, di insolito, di significativo oppure bisogna trovare la chiave giusta per coinvolgere chi legge (perché di solito al lettore non interessa leggere il diario di uno sconosciuto...).
Daniel P. wrote: Ma si possono fare dei sondaggi in questo forum?Allora... il mio dilemma è per questa scelta che devo fare: devo mettere un nome di persona femminile all'interno del mio libro: io voglio scegliere (esclusivamente direi![]()
Daniel P. wrote: Ora: se voi avreste una figlia... e dovreste scegliere per forza tra Phoebe e Rachel...Il significato non dovrebbe essere il primo metro di giudizio. Anch'io lo guardo quando scelgo i nomi, ma solo dopo avere considerato il luogo e il tempo (i nomi vanno spesso a mode). Rachel, proprio perché nome tipicamente ebraico, è usato soprattutto da quella comunità (io avevo una compagna di classe di nome Rachele) così come Judith, Sarah, ecc. Phoebe mi ricorda la serie tv Streghe (non so se la conosci), interessante perché tutte le sorelle avevano nomi che iniziavano con P. Quindi spesso c'è un motivo che va al di là del semplice suono. Non lo sceglierei solo in base a esso, ma piuttosto alla storia personale della ragazza in questione.
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