Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Su certi fatti, però, la colpa è dell'uomo e mi riferisco a quando torrenti, fiumi straripano e fanno danni perché non viene fatta manutenzione: alberi caduti, rifiuti (in certi torrenti sono state lasciate auto), se si facesse pulizia del letto e dei bordi dei corsi d'acqua, certe tragedie sarebbero evitate. Ma si vuole risparmiare, salvo poi piangere dopo. E se c'è qualche uomo di buona volontà che prova a farlo, rischia di beccarsi delle denunce, tra le quali furto allo stato.
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M.T. wrote: Su certi fatti, però, la colpa è dell'uomo e mi riferisco a quando torrenti, fiumi straripano e fanno danni perché non viene fatta manutenzione: alberi caduti, rifiuti (in certi torrenti sono state lasciate auto), se si facesse pulizia del letto e dei bordi dei corsi d'acqua, certe tragedie sarebbero evitate. Ma si vuole risparmiare, salvo poi piangere dopo. E se c'è qualche uomo di buona volontà che prova a farlo, rischia di beccarsi delle denunce, tra le quali furto allo stato.
Sono d'accordo: si aggiungano le abitazioni, spesso abusive, ma anche munite di regolare licenza edilizia e abitabilità, costruite in prossimità di fiumi e torrenti. Quando poi si verifica l'evento distruttivo, tutti a inveire contro l'amministrazione comunale che non ha provveduto a tenere pulito l'alveo. Le proteste dovrebbero riguardare chi ha incautamente costruito e chi ha incautamente, magari dietro versamento di adeguata mazzetta, rilasciato la licenza.
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Tempo fa vidi un documentario dove si analizzava il degrado di alcune città storiche, ad esempio in caso di piogge, alluvioni, straripamenti di fiumi, rapportando gli stessi accadimenti al passato, che avvenivano comunque, ma talvolta con meno danni.
Ricordo che qualcuno disse che un tempo nessuno avrebbe mai pensato di tagliare indiscriminatamente gli alberi su monti e colline a ridosso delle città e dei paesi per motivi che ora sono ovvi, ma forse lo erano anche allora, nel senso che la pioggia veniva trattenuta e non precipitava a valle e nei centri abitati.
La stessa cura si aveva per fiumi e canali, costruendo e manutenzionando e nei canali di scolo pulendo periodicamente.
Si analizzava l'inquinamento delle acque a Venezia, ma anche in altre città dove internamente scorrono fiumi e saltava fuori, specie a Venezia, che periodicamente i canali di navigazione interna venivano chiusi e puliti mediante il lavoro manuale di centinaia di uomini che entravano  fisicamente nel fango con vanghe, carriole e ceste.
Non esistono macchine per fare un lavoro del genere, non in maniera accurata come lo farebbero gli uomini e ad ogni modo saranno un paio di secoli che molti canali non vengono chiusi e puliti.
Oggi non si possono impiegare gli uomini, perché si trattava di un lavoro da servi, da schiavi, da galeotti.

Io ho un piccolo appezzamento di terreno in campagna, una piccola vigna circondata da siepi di macchia mediterranea che danno sulla strada sterrata, dove passano tutti. Periodicamente mi metto a pulire all'interno della mia proprietà e all'esterno sulla strada, sia con la falce a mano e le cesoie, sia con il decespugliatore. Ci sarebbero altre attrezzature meccaniche specifiche, ma non posso permettermele e ad ogni modo non c'è niente di meglio che sfoltire una siepe di rovi e di macchia con le proprie mani. Esce un bel lavoro. Qualche anno fa si fermò un vecchio a osservarmi, era molto curioso e di chiacchiera in chiacchiera mi disse perchè perdevo tempo a pulire, visto che tutti mettevano fuoco alle siepi per pulirle e si faceva prima. Gli spiegai che non mi andava di mettere fuoco. Lui annuì approvando e mi disse che ai tempi andati c'era una legge che obbligava i proprietari terrieri a pulire periodicamente i loro confini, pena una multa se non lo facevano. Chi non ne aveva voglia era costretto a pagare qualcuno che lo facesse. Lo sapevo benissimo, me ne parlavano i nonni e mio padre. Si riferiva a tempi andati del secolo scorso, era un imposizione, un obbligo, ma era una cosa logica, a mio parere, non offendeva la dignità di nessuno.

Ecco, questo breve insignificante apologo per dire che a volte, nonostante tutto, se anziché perdere tempo in trasmissioni e interrogazioni parlamentari sul perché del degrado, in generale, si imponesse con una legge l'obbligo da parte dei comuni e dei privati di riprendere a pulire, manualmente, periodicamente  quanto di competenza, nel piccolo le cose ricomincerebbero a funzionare meglio. Dico "obbligo" sapendo che ci sarà sempre qualcuno che insorgerà a dire che non si deve imporre nulla per legge, specie di fare le pulizie e che già si fanno, addirittura con i volontari. Concordo, ma non servono volontari della domenica, ma gente che lo fa per mestiere, sarebbe un obbligo comprensibile, direi quasi naturale.
Ben altri obblighi, ben più invasivi, offensivi, limitanti la libertà e poco piacevoli sono stati imposti quà e là...  diciamo negli ultimi venti anni? E pochissimi si sono lamentati.
Ma sono sicuro che se ci fosse l'obbligo per legge di pulire siepi e canali di scolo a mano dove non è possibile usare le macchine, sono sicuro che si solleverebbe una semiondata di indignazione generale e proteste contro i diritti calpestati dei cittadini e la libertà e le leggi che ci sono costati i morti nelle guerre mondiali... e mai più... mai più... (mai più che cosa? sapessero argomentare...)
Non saprei che dire davanti a certe ipocrisie talmente palesi.
In nome della libertà si lascia che il fango e l'immondezza ci sommerga. Non solo metaforicamente.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
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@Alberto Tosciri i volontari lo fanno una tantum, nel tempo libero, quando invece occorrerebbe che ci fossero persone stipendiate per fare questo lavoro. Ma si vuole risparmiare, oppure si pretende che il lavoro venga fatto gratis, come succedeva con gli schiavi o i prigionieri, questo a dimostrazione che non si è poi tanto evoluti.
Tenere dietro al proprio terreno mi sembra la cosa più normale e di buon senso che ci sia, ma il buon senso è bello che andato. Non solo non si pulisce il proprio, ma si sporca quello degli altri con i rifiuti: non so quanti sacchi (parlo di sacchi grandi) di plastica, lattine e bottiglie di vetro ho tirato via nei tratti dove passo a fare passeggiate.
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Cheguevara wrote: E' arrivato il momento, non più procrastinabile, di ripensare lo sviluppo dei PIL delle nazioni, di capire che siamo arrivati a un punto tale di degrado ambientale, che lo sviluppo può assumere una sola direzione: la preservazione di ciò che resta delle doti di cui la Natura aveva fornito questo pianeta. 
Del tutto d'accordo. Ci sono fenomeni, come lo scioglimento dei ghiacci polari (ho visto un documentario tempo fa), o quello dei nostri ghiacciai italiani, che sono in corso da decenni e causano già danni. Parte delle cause della siccità qui al nord deriva dall'arretramento dei ghiacciai, o dal caldo eccessivo, che porta i fiumi in secca in anticipo sulla stagione. Un'altra parte però ce l'hanno le nostre condutture inadeguate, perché pare che almeno un quarto dell'acqua vada persa a causa della mancata manutenzione.
Il problema è che anche quei pochi paesi che tengono conto della crisi climatica, continuano a non metterla tra le priorità. Ogni governo ha bisogno dei voti degli industriali, e nessuno vuole metterli a rischio imponendo misure drastiche e costose. Il cambiamento si deve incentivare, e per certi versi lo si sta già facendo, ma richiede tempo e una situazione stabile (adesso, con la crisi energetica, la priorità in Europa è diventata procacciarsi l'energia, di qualsiasi tipo). Nel frattempo si possono solo contenere i danni o evitare gli sprechi.
In ogni caso, è utile fino a un certo punto che un singolo paese faccia riforme ecologiche, quando per una grossa fetta dell'umanità il problema è mangiare tutti i giorni. Ci sono visioni troppo diverse nel mondo, ed è impossibile metterle tutte d'accordo in tempi brevi. I paesi in via di sviluppo, per esempio, pensano soprattutto al proprio sviluppo socio-economico, non alla crisi climatica. Neppure noi ci pensavamo cinquant'anni fa. Il problema è che i danni veri spesso si faticano a toccare con mano, quindi in troppi riescono a ignorarli
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156
@Silverwillow D'accordo. Il peggio è che non solo l'uomo o donna (oggi scrivendo "uomo" per entrambi i generi si rischiano accuse di maschilismo) della strada, specialmente se scarsamente fornito/a di disponibilità economiche, pensa a come sbarcare il lunario, un giorno dopo l'altro, fregandosene di tutto ciò che non lo/la tocca da vicino; succede anche a tanti politici di pensare solo all'oggi, impostando le proprie azioni sull'andamento dei famigerati sondaggi, cercando di raccattare consensi nell'immediato. "Dopo di me, il diluvio" affermava Luigi XV: parole che oggi in tanti potrebbero proferire con altrettanta convinzione.
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157
Cheguevara wrote: succede anche a tanti politici di pensare solo all'oggi, impostando le proprie azioni sull'andamento dei famigerati sondaggi, cercando di raccattare consensi nell'immediato.
Infatti io leggo in campagna elettorale slogan come "siamo europeisti, siamo atlantisti" e penso: sì, fino al 25 settembre, poi chissà. È il problema principale della politica, quello di fare promesse e fingere di interessarsi alle questioni per poi dimenticarsene. Sono pessimista sul clima: finché il mare non arriverà a Milano, minacciando la produzione nazionale, non si preoccuperà nessuno. Si troveranno mille pretesti pur di non dare la colpa all'inquinamento. I politici si muoveranno (forse e si spera) per cose concrete come i salari o la sicurezza sul lavoro, ma non per cose che non danno risultati visibili e immediati da poter sfoggiare.
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160
@M.T. Poveri noi. Con questa classe politica di cui, in ogni caso, una parte andrà al potere, temo l'esplosione: quando la sopravvivenza, già difficile, diventa impossibile, la storia, da tutti ignorata, ci riporta ai bagni di sangue.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

162
dyskolos wrote: Con Giorgia al governo cambierà tutto. Non ti preoccupare! :P
Io continuo a sperare che gli italiani ritrovino il buon senso. Non che tutti gli altri politici facciano venire voglia di votarli... Se anziché un'elezione fosse un quiz, chiederei la domanda di riserva  :lol: 
Dopo aver visto teatrini di ogni genere, tra cui Letta che serve la pizza ai tavoli e Salvini che sostiene che la Russia con le sanzioni si sta arricchendo, o la Meloni che discute con un attivista lgbt+ sulla democrazia, più tutte le accuse e polemiche sui singoli candidati, comincio a capire meglio quelli che non votano.
@M.T. Berlusconi che racconta barzellette su TikTok è la ciliegina sulla torta. Se mai mi fosse venuto il sospetto che questa fosse una campagna elettorale seria, mi sarebbe passato subito...  :facepalm: 
Cheguevara wrote: temo l'esplosione: quando la sopravvivenza, già difficile, diventa impossibile, la storia, da tutti ignorata, ci riporta ai bagni di sangue.
Qui in Italia secondo me siamo diventati troppo pigri anche per i bagni di sangue, ma prevedo tempi difficili, comunque vadano le elezioni
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

164
Silverwillow wrote: Qui in Italia secondo me siamo diventati troppo pigri anche per i bagni di sangue
Si è pigri quando la pancia è piena. Con la pancia vuota neanche si riesce a dormire: chi va a letto senza cena tutta la notte si dimena, diceva mia nonna.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

165
Cheguevara wrote: Si è pigri quando la pancia è piena. Con la pancia vuota neanche si riesce a dormire: chi va a letto senza cena tutta la notte si dimena, diceva mia nonna.
A me dicevano sempre "mangia, che un sacco vuoto non sta in piedi" ma mai niente sul dormire... Comunque dubito che arriveremo mai alla fame, a meno di disastri politici o economici ancora peggiori di quelli attuali (e facciamo tutti gli scongiuri del caso). Poi dipende cosa si intende per "fame". Al giorno d'oggi già dover risparmiare sulle lavatrici o sul riscaldamento è considerato da molti una tragedia.
Io ho passato un inverno in un posto senza riscaldamento (c'erano le stufe a legna, ma non sempre si potevano accendere, o si riusciva), e la mattina c'era mezzo centimetro di ghiaccio sull'interno dei vetri, dormendo con tre strati di vestiti e tre coperte. Per stendere i panni bisognava mettere i guanti, e spesso si ghiacciavano anziché asciugarsi. Le persone arrabbiate perché dovranno abbassare la temperatura di un grado mi fanno ridere (e anche un po' pena).
Quelle che non riescono a pagare le bollette le capisco già di più, ma chi ha redditi bassi ha degli aiuti, e per le imprese il governo sta cercando soluzioni (a volte buttate lì, ma alla fine forse ne verrà qualcosa). Non credo che andremo mai a dormire a stomaco vuoto, ma se mancasse l'energia per internet potrebbe sul serio scoppiare una rivolta 
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

166
@Silverwillow Non sono solo le bollette: i prezzi di tutti i generi alimentari, già mediamente saliti del 20-30%, continuano a lievitare, e la fascia di popolazione che scivola verso la povertà è in aumento di pari passo con l'aumento della ricchezza di pochi. Non è una cosa buona. Anche la sanità pubblica inizia a fare acqua: per esempio, in una regione "virtuosa" come l'Emilia in cui vivo, per una visita specialistica gratuita (per la combinazione età/reddito sono esente da ticket) dovrei attendere settembre 2023. Ho letto da qualche parte che nelle alte sfere qualcuno sta spingendo verso la previdenza integrativa, sia per le pensioni, che per le polizze sanitarie. Non è bene, e si inserisce in un quadro generale già preoccupante: quando non riesci a dar da mangiare ai tuoi figli e a curarli quando si ammalano e  magari rischi il distacco di luce e gas, qualcosa si smuove. Inoltre siamo un Paese in cui l'80% delle famiglie è pseudo-proprietario di case. Pseudo, perché nella stragrande maggioranza dei casi l'acquisto è avvenuto tramite mutuo a lungo e lunghissimo termine: se hai perso il lavoro e non puoi più pagare le rate, niente più casa. E chi invece è in affitto, rischia lo sfratto per morosità. Quindi i problemi vanno abbastanza oltre lo scenario di chi deve soltanto rinunciare al superfluo.
Queste elezioni le vincerà la destra: niente tassazioni spot ai ricchi, anzi, flat-tax; soldi promessi a tutti, che non si sa da dove usciranno, con la riduzione delle entrate fiscali. Idee poche, ma confuse. Staremo a vedere.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Cheguevara wrote: soldi promessi a tutti

Ecco il vero problema. Berlusconi vuole portare le pensioni a 1000 euro, okay, ma come si fa? Sono 1000 euro per tutti? Solo per una categoria? E quelli che prendono 1001 euro? Boh, probabilmente nemmeno lui lo sa, ma va bene per la campagna elettorale. Se lo dici, prima o poi qualcuno abbocca: basta gettare l'amo a caso nel mare ed è fatta :P
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

168
Silverwillow wrote: se mancasse l'energia per internet potrebbe sul serio scoppiare una rivolta 
senza energia per internet potrebbe non essere un male, anzi, se ne guadagnerebbe in salute mentale e intelligenza.
Cheguevara wrote: Ho letto da qualche parte che nelle alte sfere qualcuno sta spingendo verso la previdenza integrativa, sia per le pensioni, che per le polizze sanitarie. Non è bene
già, non lo è proprio per niente, ma è da un pezzo che spingono perché ciò avvenga: nel servizio pubblico, per una visita si danno tempi lunghi così che se uno ha fretta o bisogno si rivolge al privato (dovendo naturalmente pagare).
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M.T. wrote: nel servizio pubblico, per una visita si danno tempi lunghi così che se uno ha fretta o bisogno si rivolge al privato (dovendo naturalmente pagare).

Eppure c'è una legge sconosciuta (adesso non ho i riferimenti, ma posso cercare se serve :-) ) che dice che un cittadino in questo caso può chiedere un rimborso dallo Stato. Io l'ho fatto per mio padre. Il problema è che in pratica i soldi non arrivano: tu cittadino intanto paghi e poi… campa cavallo! :D
Suggerimento non richiesto per Georgie (se diventa PCM): comincia a far rispettare questa legge.
Il Sommo Misantropo

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170
Cheguevara wrote: Quindi i problemi vanno abbastanza oltre lo scenario di chi deve soltanto rinunciare al superfluo.
Sì, è evidente che va oltre il superfluo. Ma stranamente a lamentarsi di più sono spesso quelli che stanno meglio, perché magari dovranno rinunciare a qualcosa, come il telefono nuovo o una vacanza. Chi il superfluo non l'ha mai avuto, ha meno difficoltà ad adattarsi, questo intendevo. Io faccio la spesa e spendo come prima, perché sono abituata a prendere le cose in offerta o che costano meno. Ho visto gli aumenti su molti prodotti, e semplicemente non li compro.
È però inutile prendersela con il governo (o addirittura con gli ucraini). Nessuno voleva questa crisi come nessuno voleva la pandemia. Si cerca di farvi fronte come si può. Certi giornali fanno paragoni con i 65 miliardi stanziati dalla Germania, come se il nostro governo avesse riserve miliardarie e non le volesse spendere per cattiveria, senza rendersi conto che i tedeschi se lo possono evidentemente permettere, noi invece no.
Il problema più grosso sono le speculazioni, perché per ora non manca né il cibo né il gas, quindi qualcuno ci sta guadagnando ingiustamente. Mi concentrerei su quelli per trovare i soldi necessari ai sostegni.
Cheguevara wrote: Anche la sanità pubblica inizia a fare acqua: per esempio, in una regione "virtuosa" come l'Emilia in cui vivo, per una visita specialistica gratuita (per la combinazione età/reddito sono esente da ticket) dovrei attendere settembre 2023.
La sanità è un grosso problema (eppure mi pare che nessuno l'abbia tirato in ballo nella campagna elettorale). Mia madre doveva fare una visita cardiologica, con una certa urgenza segnalata nella ricetta, ma le avrebbero dato l'appuntamento fra diversi mesi. Alla fine è andata a pagamento, perché i problemi di cuore non è che aspettano i comodi della sanità pubblica.
dyskolos wrote: Eppure c'è una legge sconosciuta (adesso non ho i riferimenti, ma posso cercare se serve :-) ) che dice che un cittadino in questo caso può chiedere un rimborso dallo Stato.
Non conoscevo la legge, ma mi pare giusta: se la sanità non riesce a garantire l'assistenza a cui si ha diritto, dovrebbe almeno rimborsare la spesa.
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Silverwillow wrote: Non conoscevo la legge, ma mi pare giusta: se la sanità non riesce a garantire l'assistenza a cui si ha diritto, dovrebbe almeno rimborsare la spesa.
Credo che , più che di rimborso, si tratti di deducibilità fiscale delle spese mediche comprovate. C'è, comunque, da anticipare i soldi della visita specialistica, o dell'esame, tipo tac o risonanza magnetica, e difficilmente si va sotto i 150 Euro. Per chi è costretto a farsi i conti al centesimo anche per la spesa, c'è l'unica alternativa di attendere un attacco acuto e andare al pronto soccorso: se hai il bollino rosso e ti ricoverano subito, puoi anche cavartela. Altrimenti te ne vai tranquillamente all'altro mondo su una barella durante le ore di attesa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T. wrote: Putin sì. Infatti non fa che parlare di creare un nuovo ordine.
Allora avevo capito male. Dalle interviste e conferenze che Putin ha fatto in questi ultimi dieci e più anni, reperibili su youtube e sottotitolate in italiano, (ma che strano) avevo capito che lui voleva invece combattere il nuovo ordine mondiale (il nuovo che avanza) e mantenere il vecchio ordine di sempre, per farla breve l'orribile Dio, patria e famiglia (famiglia normale: uomo, donna, figli naturali). È giusto che sia stato dichiarato nemico del nuovo ordine,  nemico della nuova umanità (che avanza) che tra l'altro ci vuole liberi dal carbone e dalla benzina entro il 2030 e alla data odierna abbiamo solo il tre per cento di potenza di energia rinnovabile (pale eoliche, pannelli solari) e chi capisce di acciaierie, industrie ceramiche, lattoniere,  fabbricazione cementi e quant'altro sta per spararsi perché anche facendo il conteggio a più quattro, più cinque, più sei per cento di energia rinnovabile ottenibile in più all'anno, nel 2030 non avremo giammai nemmeno un quarto dell'energia usata attualmente.
La cosa da ridere (ma c'è da disperarsi invece) è che  gli invasati promotori e fautori, a tutti i livelli, di energie verdi e roba simile più l'indotto del verde, sono gli stessi che oggi dicono che abbiamo un problema con l'energia, dopo che hanno chiuso e fatto fallire pozzi petroliferi, trivellazioni in mare per gas e per non parlare di centrali nucleari.
Questo sì che significa aver mandato il cervello in un altro multiverso...
Non serve dettagliare l'evidenza, basta non fare come le tre scimmie. Naturalmente qualunque argomento di logica lapalissiana sarà tacciato di fascismo, di razzismo, ignoranza e già che ci siamo di propensione alle scie chimiche (che hanno in testa) e terrapiattismo di forma quadrata  più o meno oblunga...
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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il 30 marzo il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov si è rivolto al collega cinese Wang Yi, evidenziando come in una fase particolarmente delicata della storia delle relazioni internazionali la Russia fosse pronta – assieme alla Cina e ad altri Paesi – a promuovere «un ordine mondiale multipolare, giusto e democratico».
Mosca – scriveva sempre Akopov – non aveva infatti solo sfidato l’Occidente, ma anche dimostrato come l’epoca del suo «dominio globale» fosse da considerarsi «completamente e finalmente terminata», riconquistando nel frattempo sia il suo «spazio storico» che il suo «posto nel mondo».

(brano estratto da questo articolo: https://www.treccani.it/magazine/atlante/geopolitica/La_Russia_ordine_mondiale.html )
Tradotto: Putin mira a soppiantare il modello occidentale e mettersi al suo posto per governare il mondo. Le azioni che sta facendo dimostrano ciò.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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@M.T. Non c'è dubbio. E' un obiettivo perseguibile solo da una mente malata, ma è il suo obiettivo. Il vecchio ordine di sempre, cioè quello bolscevico - in cui, però, l'odierno dittatore era solo un semplice tenente colonnello del KGB - i preti li perseguitava, quindi a Dio-patria-famiglia dovremmo iniziare a togliere il primo addendo. Il mito di una patria perfetta era preservato dalla propaganda che, per esempio, aveva abolito la criminalità semplicemente negandola, cioè tenendola nascosta al pubblico. Le famiglie erano stipate anche in due o tre nello stesso piccolo alloggio e chiunque ci trovasse da ridire finiva in Siberia. I burocrati del regime erano i soli a godere di privilegi inconcepibili per la gente comune. Oggi il più corrotto dei regimi, in cui sia il dittatore che gli oligarchi si sono arricchiti depredando lo Stato, cioè il popolo, pontifica contro l'Occidente e il suo stile di vita, che reputa corrotto. La globalizzazione e l'esasperato consumismo dilagato in tutto il mondo occidentale - e non solo - sono da criticare per mille motivi, ma non è certo un dittatore corrotto e criminale che può essere legittimato a moralizzare il tutto, per di più usando la forza e lo spauracchio della catastrofe nucleare.
Di corruzione in giro ce n'è da vendere e la lotta per i diritti umani è già abbastanza dura: non credo proprio che imponendo lo stile putiniano le cose migliorerebbero.  
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