M.T. wrote: non viene definito così anche il nostro?Da chi e dove?
Re: Situazione Ucraina-Russia
1276Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
M.T. wrote: non viene definito così anche il nostro?Da chi e dove?
M.T. wrote: Persone che parlano di come uccidere prigionieri di guerra come noi parliamo di calciomercato e che odiano gli occidentali volendoli eliminare. Persone simili vogliono la pace, senza alcun dubbioTu parli di Medvedev: i due giornalisti insultati non hanno mai detto tali cose.
bestseller2020 wrote:cosa ancora più grave, visto il ruolo che ha ricoperto.
Tu parli di Medvedev
M.T. wrote: @bestseller2020 le critiche sono piovute nel corso degli anni da tante persone, a partire dalla gente comune. Quindi non vedo perché scandalizzarsi; è molto più grave parlare con tanta leggerezza di morte, visto che poi spesso ne seguono fatti.Sono due fatti completamente diversi: mi spiace.
bestseller2020 wrote: @M.T. Sono due fatti completamente diversi: mi spiace.Infatti: la seconda è infinitamente più grave.
M.T. wrote: Parlando dei giornalisti russi che perculano tutti quanti con i loro sorrisetti e il loro modo di fare, si meriterebbero una risposta in stile Pozzecco (al minuto 1 e 34 secondi).Un certo David Parenzo che fa ? I suoi sorrisetti perculanti sono identici
bestseller2020 wrote: Infatti lo penso anch'io
bestseller2020 wrote: Non ho mai condiviso l'aggressione! Questo l'ho sempre dichiarato.
bestseller2020 wrote: L'altro giorno un giornalista che meriterebbe di essere sbattuto fuori ha definito il palazzo del Cremlino un Palazzo di merda,
dyskolos wrote: In base al fatto che è un simbolo di guerra.Ma dai! Il Colosseo è il simbolo della nostra supremazia latina? San Pietro è il simbolo della supremazia della chiesa cattolica?
bestseller2020 wrote: Ammettete che è stato un grave errore.
dyskolos wrote: A Palermo sugli autobus c'è scritto "la mafia è una montagna di merda".Un popolo che prende le distanze dalla mafia e prende posizione è una cosa. Altra cosa è che uno non del popolo russo faccia queste offese a un intero popolo. Scusa se ribadisco il principio. Se fosse stato uno russo a fare una affermazione circa il palazzo di merda sarebbe stata un'altra cosa. Inoltre, questo tizio, ha dato della cretina alla portavoce Zakharova ( roba da creare un caso diplomatico) e coglioni i due giornalisti. L'indignato a gettone ha detto poi di rinunciare al compenso: meno male, dopo quello che ha detto.
bestseller2020 wrote:
Un popolo che prende le distanze dalla mafia e prende posizione è una cosa. Altra cosa è che uno non del popolo russo faccia queste offese a un intero popolo. Scusa se ribadisco il principio. Se fosse stato uno russo a fare una affermazione circa il palazzo di merda sarebbe stata un'altra cosa. Inoltre, questo tizio, ha dato della cretina alla portavoce Zakharova ( roba da creare un caso diplomatico) e coglioni i due giornalisti. L'indignato a gettone ha detto poi di rinunciare al compenso: meno male, dopo quello che ha detto.
Silverwillow wrote: scommetterei che tra qualche anno, quando magari avremo avviato questo benedetto passaggio alle energie rinnovabili, sorgeranno problemi con la Cina e si bloccherà tutto. E a quel punto qualcuno davvero si lamenterà che dovevamo pensarci prima... Questo perché non impariamo maiProprio così!
Silverwillow wrote: le notizie sull'Afghanistan che leggo sono soprattutto brevi trafiletti sul sito dell'ansa. Non saprei ritrovare gli articoli, perché non li ho salvati, ma riportavano le opinioni di membri delle poche ong ancora presenti, di associazioni femminili e di cittadini che prima vivevano lavorando per gli occidentali, o ricevevano aiuti umanitari poi interrotti. Tutte queste persone in un modo o nell'altro hanno visto la loro vita peggiorare (o addirittura essere a rischio) col ritorno dei talebani. Molti di loro hanno cercato di partire e non sono riusciti, o sono stati bloccati dalle nostre lungaggini burocratiche. Il mio non può essere un dato scientifico (nessuno, credo, ha fatto un sondaggio) ma è l'impressione che mi sono fatta da queste testimonianze. La situazione femminile è quella che aveva beneficiato di più dalle nuove libertà e diritti, e almeno un paio di donne, che mi ricordi, si scagliavano contro gli occidentali perché se ne sono andati, lasciandole ad arrangiarsi.Allora, io distinguerei due aspetti. Sicuramente hai ragione nel dire che gli afgani erano delusi di essere stati abbandonati, il che ha creato un vuoto di potere che ha favorito nuovamente i talebani. Ma al contempo sono ben consapevoli dei danni che la coalizione a guida americana ha provocato, sia per quanto riguarda morte e distruzione che per aver destabilizzato del tutto il paese. Ho letto uno studio di circa 10 anni fa fatto da una ong, in cui gli afgani intervistati dichiaravano il loro malcontento per l'invasione americana e allo stesso tempo esprimevano la paura che se ne sarebbero andati, lasciando il paese distrutto e in una situazione di mancanza di controllo.
Silverwillow wrote: la differenza con l'occupazione russa dell'Ucraina la vedo eccome. Sono certa che in Afghanistan nessuno ha ucciso o torturato civili per indifferenza o apposta per seminare il panico, o ha affamato la popolazione bloccando gli aiuti umanitari. E se qualcuno ha commesso violenze private, se scoperto, sarà stato punito.Purtroppo non è così. Hai letto i testi che ho postato più sopra?
Silverwillow wrote: la guerra in Afghanistan c'erano motivi di interesse, ma non ideologici. Nessuno ha mai pensato di annettersi il paese, o di convertire a forza i suoi abitanti alla cultura occidentale. Un esercito straniero che si arroga (a torto) il diritto di intervenire in un territorio politicamente instabile e un esercito straniero che invade uno stato per cancellare la sua stessa esistenza nonD'accordo sul fatto che gli amministratori non volessero cancellare il paese, ma non che non ci fossero motivi ideologici: la guerra al terrorismo islamico era presentata come una guerra contro la barbarie e l'idea stessa di esportare la democratica e un tipo di vita "civilizzata" è un atteggiamento di supposta superiorità morale che si scontra con il principio di autodeterminazione dei popoli.
Silverwillow wrote: hanno sbagliato, ma io non ho mai sentito, all'epoca, gridare: "Viva gli USA". Anzi, in molti si opposero o si astennero da giudizi.Su questo occorre fare una precisazione, a mio parere.
bestseller2020 wrote: ha dato della cretina alla portavoce Zakharova ( roba da creare un caso diplomatico)dire di volere eliminare tutti gli occidentali invece non lo fa. Insultare un individuo è cosa gravissima, mentre è normale inneggiare allo sterminio di intere popolazioni. Perfetto.
Cheguevara wrote: Visto che @bestseller2020 non mi ha risposto sul tema, ribadisco che invece per me, per i motivi già detti, ha fatto bene, e che chiamare cretina una cretina e coglioni due soggetti per i quali l'aggettivo rappresenta un complimento non è sbagliato, e che andarsene non potendone più di partecipare, con la sua presenza in studio, alla legittimazione della beceraggine, sia stato ben fatto.Sottoscrivo. Sallusti mi era del tutto indifferente, sapevo a malapena chi fosse, ma dopo aver visto un pezzo della sceneggiata messa su da Giletti, che pretendeva di farla passare per "intervista", ho pensato le stesse cose. Magari non le avrei dette così, perché sono più diplomatica, ma in effetti "quando ci vuole, ci vuole".
ivalibri wrote: dichiaravano il loro malcontento per l'invasione americana e allo stesso tempo esprimevano la paura che se ne sarebbero andati, lasciando il paese distrutto e in una situazione di mancanza di controllo.Certo, penso che nessuno sia contento di essere invaso o bombardato. Ma già l'ambiguità del condannare l'invasione e al tempo stesso temere che l'invasore se ne vada mi pare meno scontata. Significa che perlomeno si è creata una certa stabilità (cosa che l'Afghanistan non aveva mai avuto negli ultimi decenni) e che la presenza occidentale era ritenuta un male minore.
Ecco, bisognerebbe evitare di pensare che il malcontento per l'abbandono del paese da parte dell'occidente significhi che la popolazione abbia apprezzato l'invasione.
ivalibri wrote: Io sinceramente non vedo differenze con le stragi fatte dai russi in Ucraina. Forse vi riferite al numero di civili morti?Di solito tengo in poco conto numeri e statistiche. Non è certo al numero che mi riferivo, ma leggendo i link che hai postato io trovo sì crimini su civili da parte americana, ma la maggior parte delle volte (non dico tutte, ci saranno eccezioni) mi pare che siano conseguenza di bombardamenti, come danni collaterali, non intenzionali. Questo ovviamente non li scusa, e non cambia il risultato finale.
ivalibri wrote: La gente scende il piazza di solito per protestare contro l'operato del proprio governo o di quello dei propri alleati, su cui l'opinione pubblica può avere un potere contrattuale. A cosa serve scendere in piazza per protestare contro la Russia? A cosa può importare a Putin.Ora non ricordo l'articolo, ma qualche associazione per la non-violenza proponeva una marcia della pace che arrivi fino a Mosca, e che raccolga milioni di persone. Mi pare molto irrealistico, ma se dovessero farla andrei. Sono d'accordo che manifestare contro Putin qui ha poco senso, ma manifestare a favore (sì, ci sono stati cortei a favore), sebbene altrettanto inutile, è peggio. Vale anche per le manifestazioni pacifiste contro il nostro governo, che non può fare niente per imporre a forza la pace. Manifestare solidarietà all'Ucraina però mi pare utile, può aiutare almeno a far sì che questa guerra non finisca dimenticata, come purtroppo avviene con tutte, prima o poi
Cheguevara wrote: La ferocia delle truppe russe nei confronti dei civili,non solo contro i civili: ricordiamo che nella Seconda Guerra Mondiale i soldati russi che dovevano combattere l'esercito tedesco dovevano avere a che fare con le pallottole nemiche e con quelle "amiche", perché se non combattevano venivano uccisi. Se i russi hanno fatto questo ai loro, non c'è da meravigliarsi che lo facciano con gli altri.