Narrazioni indimenticabili - oltre i libri

1
Amanti delle grandi storie, fatevi avanti  :flower:
Siamo tutti lettori accaniti, mi pare evidente, ma narrazioni emozionanti, coinvolgenti e indimenticabili a volte si trovano anche altrove.

Vorrei conosce le storie, gli intrecci, i personaggi, i dialoghi che vi hanno fatto innamorare di altri media, quali:
  • serie tv
  • anime
  • videogiochi
  • manga/graphic novel
Escluderei cinema poiché abbiamo un topic dedicato agli spezzoni che adoriamo e mi sembrerebbe ridondante  :sss:

Lo scopo è naturalmente condividere le nostre passioni, ma anche permettere ad altri di conoscere qualcosa che potrebbero essersi persi e che magari varrebbe la pena di recuperare. Ecco perché vi chiederei di dare qualche indicazione (anno di pubblicazione, dove acquistarlo, genere ecc) nel caso disponibile.

Comincio io, dandovi una traccia:

Titolo: Metal Gear (saga)
Tipo: Videogiochi
Genere: Spionaggio e fantapolitica
Anno di uscita: dal 1987 al 2015 (saga canonica)
Come recuperarlo: su Steam si trovano le remaster di tutti i titoli principali. Metal Gear Solid 3 Snake Eater avrà un remake (che pare spettacolare) in uscita questo agosto. Consiglierei di partire da questo remake che, come fatti narrati, è il primo in ordine cronologico.
Esistono anche alcuni libri, disponibili in italiano e reperibili su Amazon.

Personalmente, io ho apprezzato in particolare i capitoli dedicati a Solid Snake (uno dei protagonisti) e trovo il taglio cinematografico di questi videogiochi qualcosa di spettacolare. Il maestro Hideo Kojima è un visionario nel suo campo e l'intreccio, i personaggi, i dialoghi e l'immaginario da lui creati toccano uno dei punti più alti della storia dei videogame.
All'uscita di Metal Gear Solid 4 si parlò addirittura di candidarlo agli Oscar (sì esatto, proprio quegli Oscar).

Dato che la saga è lunghissima, vi lascio solo la trama del primo Metal Gear Solid, tanto per dare un'idea di cosa tratta a chi non lo conosce:

L'ex soldato d'élite Solid Snake viene richiamato in azione per infiltrarsi nella base di Shadow Moses, dove una cellula di forze speciali, FOXHOUND, ha preso il controllo e minaccia di lanciare un attacco nucleare. Snake deve salvare ostaggi chiave, tra cui il capo della DARPA e il presidente di un'importante compagnia bellica, e neutralizzare la minaccia rappresentata dal Metal Gear REX, un mech capace di lanciare testate atomiche. Durante la missione, Snake affronta membri di FOXHOUND come Revolver Ocelot, Sniper Wolf e Psycho Mantis, e scopre inquietanti verità sul suo passato, sui suoi legami genetici con il leader dei terroristi, Liquid Snake, e sul progetto segreto "Les Enfants Terribles".
Il progetto "Les Enfants Terribles" era un programma governativo segreto per creare cloni geneticamente modificati del leggendario soldato Big Boss. Solid Snake e Liquid Snake sono due dei risultati di questo esperimento: il primo considerato il "clone dominante" e il secondo quello "recessivo", alimentando la rivalità tra loro. Questo legame genetico è al centro della trama di Metal Gear Solid, svelando come Snake sia stato manipolato fin dalla nascita per servire obiettivi militari.

Una delle mie citazioni preferite:
“War has changed.
It's no longer about nations, ideologies, or ethnicity. It's an endless series of proxy battles, fought by mercenaries and machines.
War--and it's consumption of life--has become a well-oiled machine.
War has changed.

ID-tagged soldiers carry ID-tagged weapons, use ID-tagged gear. Nanomachines inside their bodies enhance and regulate their abilities.
Genetic control, information control, emotion control, battlefield control…everything is monitored and kept under control.
War…has changed.

The age of deterrence has become the age of control, all in the name of averting catastrophe from weapons of mass destruction, and he who controls the battlefield, controls history.

War…has changed.
When the battlefield is under total control, war becomes routine.”

Che tradotta suona più o meno così:
"La guerra è cambiata.

Non si tratta più di nazioni, ideologie o etnie. È una serie infinita di battaglie per procura, combattute da mercenari e macchine.
La guerra - e il suo consumo di vita - è diventata una macchina ben oliata.
La guerra è cambiata.

I soldati identificati da numeri portano armi identificate da numeri e usano attrezzature identificate da numeri. Le nanomacchine all'interno dei loro corpi potenziano e regolano le loro capacità.
Controllo genetico, controllo delle informazioni, controllo delle emozioni, controllo del campo di battaglia... tutto è monitorato e tenuto sotto controllo.

La guerra... è cambiata.
L'era della deterrenza è diventata l'era del controllo, tutto in nome della prevenzione di catastrofi causate da armi di distruzione di massa, e chi controlla il campo di battaglia, controlla la storia.

La guerra... è cambiata.
Quando il campo di battaglia è sotto totale controllo, la guerra diventa routine".


A voi i suggerimenti  :super:

Re: Narrazioni indimenticabili - oltre i libri

2
Potrei dire i primi passi dell'anime Pokemon o, meglio, quello che Takeshi Shudo, creatore dell'anime, aveva in mente di farne. Non ha potuto fare niente di quello che aveva in mente perché, in parole povere, ogni sua idea è stata censurata e/o cestinata dovendo diventare un franchise per bambini.
Qui un riassunto con parole migliori delle mie
https://www.lascimmiapensa.com/2021/08/ ... re-storia/
Essendo in età da scuole medie, all'epoca ho apprezzato quanto ho visto, ma a posteriori sono venute fuori le sue idee e, come molti altri, ho pensato che è un vero peccato.
https://www.facebook.com/curiosamate

Re: Narrazioni indimenticabili - oltre i libri

3
Purtroppo conoscevo la storia di Pokémon, davvero un peccato. Anche il primo film si vede che era posto su una diversa base narrativa rispetto a ciò che arrivò dopo.
Anche io da piccola lo apprezzai, comunque, ma non andai mai oltre il primo anime. Le serie successive sono ancora più banali e infantili, se possibili.
Ecco una bella narrazione rovinata dalla commercializzazione a tutti i costi  <_<

Re: Narrazioni indimenticabili - oltre i libri

4
Qua la lista si fa lunga... allora comincio dai videogiochi. Final Fantasy VIII.

Titolo: Final Fantasy VIII
Tipo: Videogiochi
Genere: Fantasy e fantascienza
Anno di uscita: 1999
Come recuperarlo: penso su Steam (sono anni che non videogioco, sono rimasto a quando si compravano su cd. Lo so, sono un dinosauro).

Il primo Final Fantasy cui ho giocato ed è inutile dire che l'ho amato. Non è un gioco perfetto, anzi: in tanti hanno criticato il sistema di Junction (a ogni personaggio potevano essere associati i Guardian Force (GF), creature con poteri specifici grazie ai quali si associavano magie alle statistiche, migliorandole), così come sono stati criticati la trama che a un certo punto si sfilacciava e il villain che non era proprio il massimo (niente a che vedere con Sephirot di FFVII). Concordo con le ultime critiche, mentre il sistema di Junction non mi dispiaceva affatto. Tuttavia, il modo in cui venivano presentati i personaggi, i legami che si  creavano e c'erano tra loro, mi avevano preso. La storia è focalizzata su Squall, il protagonista, un cadetto SEED del Garden di Balam, un'accademia militare; Squall è un giovane dotato nell'arte del combattimento (specializzato nel gunblade, una spada/revolver), molto chiuso, all'apparenza freddo e distaccato per via di un passato che l'ha segnato. Non parla molto, ma il bello del gioco è che mostra i suoi pensieri, rivelando quanto in realtà fosse complesso. Giovane responsabile, su cui tutti fanno affidamento, diventa suo malgrado una guida contro gli eventi che si stanno abbattendo sul mondo.
L'ambientazione moderna e futuristica, che mescola scienza e magia in cui viaggia il gruppo di personaggi è davvero bella, così come sono belle le relazioni che si erano sviluppate tra di loro. Molto valido anche il modo in cui sono stati affrontati temi come la solitudine, la perdita, la fatica nell'avere fiducia negli altri, l'accorgersi di ciò che si perde quando si ha lo sguardo rivolte sempre verso il prossimo obiettivo. Ecco, Final Fantasy VIII è l'esempio di come dei buoni personaggi possono sopperire a una storia non eccelsa (mi viene in mente Abercrombie: le sue storie e i suoi mondi non sono il massimo, ma la caratterizzazione dei personaggi rimedia molto bene a tutto ciò).
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Narrazioni indimenticabili - oltre i libri

5
Prendo due piccioni con una fava con Slam Dunk, dato che parlo sia di manga sia di anime.

Titolo: Slam Dunk
Tipo: manga e anime
Genere: spokon (sportivo)
Anno di uscita: 1990-1996
Come recuperarlo: il manga in fumetteria o qualsiasi piattaforma che vende libri e fumetti; l'anime non lo so (io possiedo i dvd, non so se si riesce a recuperarli)

Per chi ama il basket, Slam Dunk è una lettura che non può mancare: l'opera di Takehiko Inoue è una dichiarazione d'amore per questo sport. Realizzata in un periodo in cui il basket in Giappone era considerato uno sport di quart'ordine, Inoue fa partire la sua opera come una commedia scolastica con la pallacanestro come semplice contorto; così si seguono le avventure di Hanamichi Sakuragi al primo anno del liceo Shohoku, famoso per i due di picche (ne ha collezionati cinquanta) e la sua nomea di attaccabrighe e rissaiolo. Hanamichi odia il basket, perché la sua ultima cotta l'ha rifiutato per stare insieme a un giocatore di basket; almeno fino a quando non conosce e s'innamora all'istante di Haruko, una ragazza ingenua con una gran passione per il basket. Naturalmente Hanamichi per conquistarla diventa appassionato di basket, ma si ritrova a scontrarsi in una sfida con il capitano della squadra del liceo, Takenori Hachagi che, sorpresa, altri non è che il fratello di Haruko. Incredibilmente, lo sprovveduto e ignorante (di basket) Hanamichi vince la sfida e dopo molto penare entra nella squadra della scuola, dove subito si metterà in competizione con l'asso delle scuole medie Kaede Rukawa perché scopre che Haruko è innamorata di lui.
Alla squadra finora sempre perdente si uniranno Ryota Miyagi (innamorato della manager della squadra, Ayako) e Hisashi Mitsui, e così non mancheranno grattacapi per Takenori Hachagi, che più di una volta finisce per prenderli a cazzotti in testa (specie Hanamichi), il tutto sotto l'occhio pacato dell'allenatore Anzai, che Hanamichi maltratta sempre dinanzi all'incredulità degli altri giocatori che praticamente lo venerano (Hanamichi nell'anime arriva a chiamarlo Obeseiron per via del suo buzzone :D ); tuttavia, tra un problema e l'altro si arriva al campionato della prefettura di Kanagawa.
E se fino a questo punto Slam Dunk è stato più che altro una comeddy school, a questo punto le cose cambiano e il basket diventa centrale. Il motivo è uno solo: le Olimpiadi di Barcellona del 1992 e l'esordio del primo, storico, Dream Team. Charles Barkley, dei Phoenix Suns. Larry Bird, dei Boston Celtics.
Clyde Drexler, dei Portland Trail Blazers. Patrick Ewing, dei New York Knicks. Magic Johnson, dei Los Angeles Lakers. Michael Jordan, dei Chicago Bulls.
Christian Laettner, dalla Duke University. Karl Malone, degli Utah Jazz. Chris Mullin, dei Golden State Warriors. Scottie Pippen, dei Chicago Bulls. David Robinson, dei San Antonio Spurs. John Stockton, degli Utah Jazz. Questa squadra segna una svolta nel mondo sportivo e lo spettacolo che danno porta in modo strabiliante il basket alla ribalta; in Giappone diventa all'improvviso famoso e Inoue, che finora aveva saputo aspettare il momento giusto, lancia definitivamente come voleva che Slam Dunk fosse. Se si vuole approfondire l'argomento, si guardi il magnifico documentario fatto da Sommobuta.




Inutile dirlo, ma ho amato Slam Dunk, sia il manga sia l'anime, che sotto molti aspetti è fedele alla versione cartacea (ci sono alcune aggiunte, ma nulla che devi troppo dalla storia, si può dire che approfondisce certi aspetti secondari accennati nel manga), anche se con i dialoghi è più "lollesco" (almeno nei riguardi dell'ultima edizione, quella con venti volumi; quella della seria regolare e del collection erano un po' meno fedeli al testo originale); purtroppo, si ferma quando si arriva al campionato nazionale (c'è un'amichevole inesistente nel manga), ma a questo pone rimedio il bellissimo film The first slam dunk. Da amante del basket, non ho potuto che apprezzare il grande lavoro fatto da Inoue, la passione che ci ha messo. Immedesimarsi in Hanamichi e provare simpatia per lui è praticamente immediato (sono diversi gli aspetti e le situazioni in cui mi sono rivisto), ma anche con gli altri personaggi non è poi così difficile: Hachagi che per anni si è trovato solo nell'inseguire l'obiettivo di raggiungere il campionato nazionale, non supportato dai compagni di squadra che vedevano il basket solo come un passatempo; Mitsui con il senso di colpa per aver smarrito la strada dopo l'infortunio; Anzai che ha cambiato modo di allenare dopo un evento con un suo allievo che lo ha scosso nel profondo. Slam Dunk dunque non è solo una dichiarazione d'amore al basket, ma un mostrare come lo sport sia una forma di riscatto, di redenzione e possa avere un'azione salvifica.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Narrazioni indimenticabili - oltre i libri

6
Titolo: Blue giant
Tipo: lungometraggio anime e manga
Genere: musicale e di formazione 
Anno di uscita: 2023
Come recuperarlo: disponibile su piattaforma Netflix (film); in librerie e fumetterie con omonimo titolo, realizzato dal mangaka Shinichi Ishizuka e edito in Italia da J-Pop (ancora in corso di pubblicazione).

Non ho ancora letto il manga, ma il film di animazione è sorprendente e appassionante, lascia inchiodati alla sedia fino ai titoli di coda, facendoti assaporare il gusto amaro dell'averlo terminato.
Se siete amanti del Jazz e appassionati di musica, non potrete non amarlo e lasciarvene travolgere. Benché la storia abbia come protagonisti degli aspiranti musicisti ventenni, la storia e i dialoghi sono profondi e maturi.
Il protagonista è Dai Miyamoto, che con nient'altro se non il suo sax in spalla e una grande passione e ambizione, si trasferisce a Tokyo da un paesino del Giappone.
Il suo sogno è quello di divenire il più grande musicista jazz al mondo.
Lungo il suo percorso incontra altri due coetanei: un pianista, rampollo di una famiglia della Tokyo bene, tutto tecnica e disciplina, e un suo ex compagno di scuola squattrinato e superficiale, che dapprima gli offre un posto letto mal volentieri, ma poi si lascia letteralmente trascinare dalla sua passione e dal suo impegno estremo, fino a scegliere di cimentarsi come batterista, partendo totalmente da zero. 
L'unione tra i tre non è affatto semplice, caratteri diversi, tecniche differenti, diverso anche il livello di professionalità, ma ciò che li tiene insieme è la determinazione e l'obiettivo comune di essere la prima Jazz band di musicisti appena ventenni, a esibirsi nel locale più ambito dai musicisti professionisti e frequentato dai più importanti manager musicali, il SoBlue.
Loro, che come nome del trio hanno scelto "Jass" con molta autoironia, avranno da lavorare davvero parecchio per approdare a quella prima difficile meta, che dovrà lanciarli nell'Olimpo del Jazz.
E poi... e poi non posso raccontarvi il resto. Posso solo dirvi che è una poesia, con una colonna sonora meravigliosa e con un profondo significato. 
Non ho una citazione preferita, ho amato tutto il film dal primo secondo, ma per me, che avevo un sogno simile a quello di Dai, è stato semplicissimo: da ex aspirante sassofonista non ho potuto farne a meno.
Il titolo fa riferimento a una tipologia di stelle, le "giganti blu", molto rare e con una luce particolarmente potente, in una fase ancora evolutiva del ciclo vitale di una stella.
Il film è stato una vera sfida, perché mettere in scene animate e musica la magia del manga non dev'essere stato semplice. Ma il risultato credo che sia eccezionale. La fluidità e il ritmo sono incredibili e le atmosfere avvolgenti, come i brani scelti per la colonna sonora.
Il film fa riferimento solo alla prima parte del manga, quella degli esordi di Dai.
Personalmente, non mi appassionavo così a un film con tematica musicale dai tempi di "'Round Midnight" di Bertrand Tavernier, del 1986 (altra pellicola che rappresenta una grande prova narrativa e della quale ci sarebbe da parlare per ore; vinse anche l'Oscar come migliore colonna sonora).

Re: Narrazioni indimenticabili - oltre i libri

7
@M.T.
Final Fantasy VIII è comunque uno dei giochi più amati di sempre. In effetti aveva qualche problema nella narrazione, ma le atmosfere e i personaggi sono e saranno sempre indimenticabili.
Forse anche per questo ha fatto "arrabbiare" tanti: con qualche accortezza nella trama sul finale, probabilmente avrebbe letteralmente scalzato tutti gli altri capitoli dalla lista.

Onestamente spero ci facciano un bel remake, se lo meriterebbe.

Un fatto curioso: Final Fantasy VIII fu il primo capitolo tradotto in italiano, in un tempo in cui traduttori e localizzatori erano bestie rarissime. Alcune battute del gioco erano state scritte appositamente per la nostra lingua, mentre in giapponese non esistevano.

Slam Dunk è un vero tuffo nella nostalgia, nato in un periodo storico in cui proliferavano i manga e gli anime sportivi. Non ho mai saputo come è andato a finire, perché non sono mai riuscita a vederlo tutto. Ma onestamente oggi non so se andrei a recuperarmi il finale: mi piace pensare che i personaggi siano ancora lì, nella mia infanzia, a giocare a basket e vivere le loro vite.

@ElleryQ 
Blue giant non lo conoscevo! Mi hai incuriosito un sacco, lo recupero di sicuro. In particolare per le tematiche musicali e perché lo descrivi come una poesia: sembra una di quelle perle rare dell'animazione giapponese che ti restano nel cuore una vita intera.

Re: Narrazioni indimenticabili - oltre i libri

8
Claire1987 wrote: Un fatto curioso: Final Fantasy VIII fu il primo capitolo tradotto in italiano, in un tempo in cui traduttori e localizzatori erano bestie rarissime. Alcune battute del gioco erano state scritte appositamente per la nostra lingua, mentre in giapponese non esistevano.
Vero, oltre ad aver avuto un gran battage pubblicitario (devo dire che il trailer in tv era fatto davvero bene: fu quello che mi colpì e mi invogliò a prenderlo. Allora internet non era così diffuso...). Il giapponese non lo conosco, quindi non so com'erano esattamente i testi e se la traduzione è fedele, ma ci rimasi male quando scoprii che la tecnica più forte del Renzokuken di Squall, Cuore di Pietra, in inglese era Lion Heart, a mio avviso più appropriata, visto il cognome che Squall porta (Leonhart).
Claire1987 wrote: Non ho mai saputo come è andato a finire, perché non sono mai riuscita a vederlo tutto.
Ti dirò, il finale dell'anime ti piacerebbe perché rimane aperto, quello del manga non so; sinceramente, quando l'ho letto ci sono rimasto un po' male, solo col tempo l'ho capito grazie anche al video di Sommobuta (che consiglio davvero di vedere).
Last edited by M.T. on Mon Apr 28, 2025 9:26 pm, edited 2 times in total.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Narrazioni indimenticabili - oltre i libri

9
Titolo: 5 cm al secondo
Tipo: film d'aniamzione, manga, libro
Genere: slice of life
Anno di uscita: 2007
Come recuperarlo: il film in dvd può trovare sui vari store online oppure su Prime Video se si vuole il formato digitale (almeno, così ho visto in rete); in libreria romanzo e manga (quest'ultimo anche in fumetteria


A mio avviso, 5 cm al secondo, è la migliore opera di Makoto Shinkai; oserei dire poesia allo stato puro, con una fotografia stupenda e colonna sonora molto bella. Struggente, triste, è una storia di crescita, di sogni, speranze (spesso infrante), idealismo che fa a pugni con la realtà.
Il film è strutturato in tre parti, ognuna dedicata a una parte della vita del protagonista Takaki Tōno: scuole medie, scuole superiori e quando ormai è trentenne. Tutto si può dire che ruota attorno al forte sentimento che si è instaurato in Takaki verso Akari Shinohara, sua amica dai tempi delle elementari, e fattosi più forte ai tempi delle medie, periodo in cui i due si devono separare perché lei si deve trasferire. Si rivedranno un'ultima volta prima che sia lui a trasferirsi, rendendo così impossibile vedersi, ma si continueranno a scrivere; Takaki non dimentica la promessa che si rivedranno per vedere i ciliegi in fiore a Tokyo (nota: il titolo del film prende nome dalla velocità con cui i petali di ciliegio arrivano al suolo, 5 cm al secondo) ed è quella che lo fa andare avanti, proiettato verso un futuro lontano, rendendolo solitario, come un cosmonauta nello spazio. Questo sentimento che ha nel cuore è la sua forza, ma anche la sua condanna, dato che non gli fa accorgere di molte cose (come l'amore verso di lui di una sua compagna di classe delle superiori nella seconda parte del film) e soprattutto non lo fa andare avanti, lo fa essere prigioniero, intristendolo e amareggiandolo sempre di più, come lo si vede ormai trentenne. Non rivelerò il finale della storia, che secondo alcuni ha due interpretazioni, ma per me ne ha solo una (alla fine la promessa verrà mantenuta, ma non nel modo in cui si può credere) e che a mio avviso è quella più realistica, a dimostrazione di quanto certi sentimenti possono essere condizionanti e quanto è difficile lasciarsi alle spalle certe storie, perseguitati da figure che ormai sono solo fantasmi della mente e che vanno a un certo punto chiusi fuori dalla porta per poter andare avanti. Non ho letto il manga, ma il romanzo va a completare alcuni aspetti non detti nel film.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Return to “Agorà”