Fossero o siano?

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Ho un dubbio grammaticale. L'altro ieri leggevo un articolo di giornale. A un certo punto mi sono imbattuto in questa frase (metto in grassetto la parte che mi è sembrata più strana): […]smettendo di volere che gli eventi della vita fossero andati diversamente.
Mi suona bene anche "Siano andati". Sono corrette entrambe le forme? Se sì, che differenza c'è?
Il Sommo Misantropo

Re: Fossero o siano?

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dyskolos wrote: Ho un dubbio grammaticale. L'altro ieri leggevo un articolo di giornale. A un certo punto mi sono imbattuto in questa frase (metto in grassetto la parte che mi è sembrata più strana): […]smettendo di volere che gli eventi della vita fossero andati diversamente.
Mi suona bene anche "Siano andati". Sono corrette entrambe le forme? Se sì, che differenza c'è?
C'è bisogno dell'intera frase per darti un parere, @dyskolos   :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Fossero o siano?

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Poeta Zaza wrote: C'è bisogno dell'intera frase per darti un parere, @dyskolos   :)
Hai ragione. Non l'ho fatto prima perché pensavo che fosse una questione di consecutio temporum dopo un volere che e lì, per quel che ne so, la consecutio corretta è Io voglio che tu sia, non che tu fossi.
Comunque ti scrivo qualcosa in più:
Ma a questa consapevolezza si può arrivare solo se si inizia a guardare oltre, adottando uno sguardo ampio e privo di giudizio. In che modo? In primis, smettendo di desiderare dei genitori o una famiglia diversa da ciò che si è avuto, così come smettendo di volere che gli eventi della vita fossero andati diversamente.

Personalmente non mi sarei impelagato in una costruzione così ardita. Forse però tra fossero e siano c'è una mera questione di registro, un po' come in Mi chiedo dove è/sia la stazione. Entrambe corrette, ma la proposizione col congiuntivo è di registro più elevato (o almeno così dice la Crusca).
Il Sommo Misantropo

Re: Fossero o siano?

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dyskolos wrote: Ma a questa consapevolezza si può arrivare solo se si inizia a guardare oltre, adottando uno sguardo ampio e privo di giudizio. In che modo? In primis, smettendo di desiderare dei genitori o una famiglia diversa da ciò che si è avuto, così come smettendo di volere che gli eventi della vita fossero andati diversamente.
Leggendo tutto, "vedo" la narrazione al tempo presente (si può arrivare) e con naturalezza approdare nel tuo finale a scrivere il congiuntivo presente siano (invece di fossero).
Di sabbia e catrame è la vita:
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