BookaBook

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Buongiorno,
qualcuno ha avuto esperienze con book a book (bookabook.it)?
Credo si tratti di crowfunding, o è una eap?
Sapete come funziona?

Re: Book a Book

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Tecnicamente non è una Eap, anche se il crowdfunding ha in comune con la Eap il fatto che le spese dell'opera non vengono sostenute dall'editore, se non in parte. La pubblicazione dell'opera è vincolata al raggiungimento del goal di prevendite (200 copie o più). Comunque, rispetto ad altri editori che usano lo stesso metodo, bookabook seleziona le opere, e in genere a raggiungere il goal sono opere di autori già noti o selezionati da agenzie, che quindi possono già contare su una spinta promozionale. A livello di curriculum, bookabook non si può paragonare a un Eap, ma a un discreto editore. 

La mia esperienza con il crowdfunding (bookabook)

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Ciao a tutti,

ho deciso di scrivere questo messaggio mentre sono al lavoro sul mio manoscritto (sono i fase di editing e impaginazione) con la CE di cui all'oggetto della presente email (bookabook).

So che per molti di voi (sono stato un lurker per parecchio tempo, scroccando consigli sempre molto validi) il crowdfunding è visto come fumo negli occhi (è pur sempre una forma di EAP?), ma per me, che di professione faccio tutt'altro e che ho inoltrato il mio manoscritto più per curiosità che altro (mai pensavo di essere selezionato), l'esperienza è più che positiva sebbene presenti alcuni aspetti critici.

Cercherò di essere esauriente ma conciso (per quanto mi riesca difficile) - ATTENZIONE parlerò della mia esperienza con bookabook e non farò paragoni con realtà self/CE tradizionale/EAP, in quanto nel forum se ne è parlato a bizzeffe e ognuno ha la propria idea.

PRO di bookabook
- il manoscritto viene valutato da una editor che ne stabilisce una validità narrativa (e che risponda agli standard della casa editrice) nonchè commerciale
- il contratto viene inviato per la firma in forma scritta (e non raccontato per telefono); non è accettato l'autoacquisto (ogni ordine superiore alle 5 copie viene annullato dal sistema), ma c'è la possibilità di creare gruppi di acquisto per favorire le persone meno teconlogiche
- una volta firmato, si è affiancati da un addetto che ti guida durante la campagna di crowdfunding e che (almeno nel mio caso) è sempre stato molto rapido nelle risposte
-  una volta raggiunto il primo goal delle 200 copie (quello che ti garantisce la reale pubblicazione - io ci ho messo un pomeriggio perchè ho una rete sociale molto ampia), si viene contattati dall'editor/correttore di bozze e il lavoro inizia ben prima della fine della campagna di crowdfunding (a me è iniziato dopo 10 giorni dall'inizio della campagna, ma ripeto che ho raccolto moltissimo in pochissimo tempo); con 4 giri di bozze e risposte celeri siamo arrivati alla stesura definitiva
- a questo punto si viene contattati dalla redazione e si inizia il lavoro di impaginazione e grafica; anche qui sono molto responsivi. Ho proposto 7/8 cover diverse fatte da illustratrici e me ne hanno lavorate 3, lasciando a me la scelta finale.

CONTRO di bookabook
- non c'è mai la possibilità di parlare al telefono, salvo la prima call conoscitiva con l'addetto alla campagna
- l'aiuto che forniscono nell'acquisto delle copie in pre order è mooooooolto limitato (parlano di un 10/20% del totale, mentre nel mio caso siamo al 2/3%)
- bisogna stare molto dietro al lavoro di editing e correzione bozze perchè nell'ultima rilettura, quella per dare il "visto si stampi" ho beccato, grazie ad occhi esperti, circa 20 tra errori e refusi (che in un libro di 110 pagine sono un'enormità)

Direi che per ora, quindi, la mia esperienza è più che positiva. Ci sono delle cose da migliorare (se il libro fosse andato in stampa con quei 20 errorini mi sarei suicidato), ma credo proprio che lo rifarei.

Sono a disposizione di chiunque abbia domanda o curiosità e sono ben contento di dare una mano.

Ovviamente non mi interessa nulla dell'aspetto economico (la mia intenzione è dare in beneficenza i proventi).

Spero che qualcuno abbia la pazienza di leggere tutto,

Un abbraccio alla community,

Luca

PS: a libro stampato, se qualcuno fosse interessato, farei un aggiornamento dell'esperienza, perchè ora ci limitiamo solo alla fase pre pubblicazione.

Re: La mia esperienza con il crowdfunding (bookabook)

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@pestonaccio, grazie per aver riferito la tua esperienza. Credo che ci fosse già una discussione su Bookabook, quindi provvederò a unirle.
In via diretta non ho avuto esperienze effettive con questa piattaforma editoriale, ma ho avuto modo di confrontarmi con alcuni loro autori, uno dei quali conoscevo piuttosto bene, visto che mi aveva chiesto dei consigli: sia sul suo manoscritto che sulla realtà editoriale. 
Personalmente gli consigliai di fare un giro sul vecchio WD (e in rete in genere) per reperire opinioni. Inoltre, circa il suo manoscritto, feci presente, in maniera molto diplomatica, che doveva lavorarci su un bel po', sia dal punto di vista strutturale che formale. Riguardo la scelta di BaB mi diede delle motivazioni simili alle tue, circa la revisione del romanzo, invece, decise di non fare nulla, perché era un lavoro per l'editor della CE (disse).
Il romanzo fu selezionato, per cui non credo che ci sia un gran lavoro di filtro e scrematura a monte, quanto, piuttosto, dei requisiti minimi di pubblicabilità. Alla persona in questione fu fatto un editing piuttosto lieve (e, a discolpa dell'editor, molte correzioni non furono neppure accettate dall'autore).
Il goal delle 200 copie fu raggiunto, ma bypassando il criterio dei 5 libri da parte dello scrittore medesimo, che se non ricordo male ne acquistò con uno stratagemma tra i 30 e i 50.
Quando il libro uscì non fecero promozione e il supporto durante le presentazioni organizzate dall'autore non ci fu.
La prima recensione che lo scrittore ricevette, doveva essere inizialmente redatta da un giornalista che entrambi conoscevamo e che mi disse di essersi trovato in serie difficoltà per quanto il volume fosse pieno di errori e perfino di frasi sconclusionate; così se ne lavò le mani passandolo a un terzo redattore dello stesso webzine. La critica fu abbastanza severa, sul libro e sull'editore, così Bookabook fece il diavolo a quattro per imporre all'autore di farla rimuovere dal sito. Inoltre fece presente di aver inviato una copia errata, ossia una bozza pre editing. L'autrice dell'articolo si rese disponibile a rettificarlo, se avesse ricevuto la copia corretta (mai arrivata).
Da quel momento, BaB impose all'autore di passare al vaglio della redazione ogni possibile recensore e di leggere ogni articolo prima che fosse pubblicato. 
Alla fine, l'autore decise di rescindere il contratto per vari motivi (non ricordo gli altri, sinceramente) e ricordo pure che gli appiopparono tutte le copie rimaste. Non vorrei sbagliare, ma credo con l'obbligo di non rivenderle (di questo ho un ricordo vago, per cui non ci giurerei).
Insomma, nel suo caso non fu un'ottima esperienza e anche per altri autori di BaB, conosciuti da me se pur non altrettanto bene come quello di cui ho raccontato; tutti mi hanno riferito esperienze molto simili.
Attendiamo da te, quindi, ulteriori sviluppi. Magari nel frattempo avranno cambiato politica editoriale, chissà... Te lo auguro!

Re: BookaBook

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Ciao e grazie mille per la tua tesimonzianza indiretta, seppure terribile; ma di quanti anni fa parliamo?

Il racconto che fai è un po spaventoso e mi rimane oscuro in alcuni passaggi; ti dico la mia e ti chiedo info, cosi magari si chiariscono alcuni punti.

1 - l'autoacquisto è vietato, ma il trucco per aggirarlo c'è. Devi dire che stai acquistando XX copie per il circolo del burraco e della pinella, anticipi tu i soldi, firmi una ricevuta in cui attesti che stai acquistando in nome e per conto di altri ed il gioco è fatto. Ovvio che cosi facendo, "tradisci" il concetto del crowdfunding ma ti spingi sulla EAP. Capisco lo sfizio di vedersi pubblicati, ma io avrei lasciato chiudere senza successo la campagna e poi mi sarei rivolto altrove.
2 - sei certo che il tuo amico abbia superato le 200 copie e non sia rimasto nel range 60/200? Perchè in questo range il libro esce ma con un light editing (a me hanno fatto quello strong e ha lasciato a desiderare, non oso immaginare quello light)
3 - la questione recensione non l'ho capita. Una webzine ha mal recensito il libro e BaB se l'è presa con l'autore? E poi, una volta receduto dal contratto, quali copie è stato costretto ad acquistare?
Scusami per le domande ma cerco di capire quale scenario mi si potrebbe prospettare.

Io credo che molto dipende da come ci si approcci alla faccenda. Il mio è un approccio del tipo: "wow, mi hanno selezionato, riesco a fare una cosa molto bella, scrivere questo libro (che poi sono racconti, quandi forse più facile come costruzione) non mi è costato fatica, che meravigliosa accoglienza che ho avuto dalla persone con cui ho condiviso il progetto". E' stato un sense of wonder continuo e mi ha dato principalmente soddisfazioni.

Se invece il mio approccio fosse stato quello di pensare di essere Franzen e avessi affrontate l'esperienza di BaB con un piglio severo e presuntuoso, probabilmente mi sarei focalizzando maggiormente sugli aspetti negativi (che ripeto, ci sono stati, mica è rose e fiori!) rispetto a quelli positivi.

Io credo che sarò soddisfatto del prodotto finale (o almenmo lo spero) ma dalla mia sono fortunato perchè ho contatti con amici del settore (tra cui copy, grafici, illustratori, editor) che mi hanno dato una mano, ma allo stesso tempo sono stato assai malleabile, findandomi di loro quando mi suggrivano che qualcosa era da cambiare.

Per ora è cosi, quando il libro uscirà non so. Ma so per certo che il 90% del lavoro sarà sempre mio.

Luca

Re: BookaBook

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Ciao Luca, certo chiarisco i punti senza problema. Probabilmente ho espresso male alcune cose.
pestonaccio wrote: ma di quanti anni fa parliamo?
Oddio, dovrei ripescare la copia acquistata, ma credo 2022 o giù di lì.
pestonaccio wrote: sei certo che il tuo amico abbia superato le 200 copie e non sia rimasto nel range 60/200?
Direi proprio di sì, tu stesso hai scritto che è il goal per la pubblicazione in cartaceo e la persona da me conosciuta ha pubblicato con BaB in cartaceo.
pestonaccio wrote: la questione recensione non l'ho capita. Una webzine ha mal recensito il libro e BaB se l'è presa con l'autore?
Sì, la recensione fu negativa sia per il romanzo (pur cercando di salvare il salvabile) che per la CE e BaB se la prese con l'autore del romanzo.
pestonaccio wrote: E poi, una volta receduto dal contratto, quali copie è stato costretto ad acquistare?
Qui non ricordo bene com'è andata, ma se il libro ha raggiunto il goal ed è arrivato in distribuzione, suppongo che si tratti dell'invenduto da distribuzione.
pestonaccio wrote: "wow, mi hanno selezionato, riesco a fare una cosa molto bella"
Quell' "effetto wow" lo ebbe anche la persona da me conosciuta e credo che per tutti gli aspiranti si basino su quello, facendo credere loro che ci sia una rigida selezione alle spalle, quando invece è piuttosto blanda.

Re: BookaBook

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ElleryQ wrote: Oddio, dovrei ripescare la copia acquistata, ma credo 2022 o giù di lì.
Ripescata... Edito nel 2021, nel 2022 partecipai a una presentazione.

Re: BookaBook

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In realtà la pubblicazione cartacea è prevista anche se vendi in pre-order tra le 60 e le 200 copie; ne ho certezza perché così è scritto nel contratto e perché un amico, che ha pubblicato con loro, non ha raggiunto il goal delle 200 (ha smesso di seguire la campagna perché stufo di dover fare tutto il lavoro da solo). In questo caso c’è un light editing (tremo all’idea) e il libro non viene distribuito da messaggerie (credo esca senza ISBN).

Ho letto in un vecchio articolo su vanity fair che pubblicano , a loro dire, il 4% dei manoscritti che ricevono. Se sia vero non lo so.

Per ora sono contento, ma ripeto, il lavoro è quasi tutto su di me.

Re: BookaBook

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Mi sembri soddisfatto della tua scelta e questa ovviamente è la cosa più importante, permettimi però una considerazione.

Se:
- TU hai proposto e, immagino, commissionato le copertine;
- TU hai sistemato l'editing per evitare che il libro uscisse con decine di refusi;
- TU hai venduto il 97/98% di copie del crowfounding;
- per sincerarti che il libro venisse come volevi hai dovuto attingere alle TUE AMICIZIE nel settore
- già sai che A TE toccherà il 90% del lavoro di promozione del libro.

Non conveniva utilizzare allora una EAP o autopubblicare con Amazon? Ancor di più visto il tuo lodevole obiettivo di fare beneficenza (credo che in quel modo avresti avuto delle royalties molto più alte).

Scusami ancora la franchezza, ma l'unica cosa che mi sembra avere in più BookaBook è la percezione (reale o meno) di essere stati selezionati perché meritevoli.

Re: BookaBook

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pestonaccio wrote: In questo caso c’è un light editing (tremo all’idea) e il libro non viene distribuito da messaggerie (credo esca senza ISBN).
Nel caso del mio conoscente, posso dirti che l'ISBN c'è. C'è anche una specie di QR-Code.

Re: BookaBook

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ElleryQ wrote: Nel caso del mio conoscente, posso dirti che l'ISBN c'è. C'è anche una specie di QR-Code.
Infatti l'ISBN è obbligatorio per legge se pubblichi un libro per venderlo.

George ha toccato molti punti interessanti.

Ce n'è un altro però. Perché due editing diversi? Abbiamo autori di serie A e serie B? Non dovrebbe essere uguale la cura che un editore mette nel pubblicare un libro, a prescindere dalla quota raggiunta?
È un po' come farsi autogol e poi incolpare, in questo caso, l'autore...
Rivista Piegàmi
256 Edizioni

Re: BookaBook

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Il Goal delle duecento copie? Ma che significa? Siamo al gergo tecnico del mercato editoriale infarcito da anglismi e neologismi inutili? 
Da quanto mi pare di aver capito nella fattispecie si stampa solo oltre le duecento copie vendute? Ma dove sta scritto? Nel contratto? Va bene. Andate in una qualsiasi tipografia e a pagamento vi stampano la qualsiasi e con un modico sovrapprezzo ci aggiungono anche l'ISBN e insieme scegliete brossura e copertine.
Certo, se uno ha una base "sociale" molto vasta può proporre di comprare alla sua base. La prima volta. E la seconda? Sono tutti a disposizione per gli altrui esperimenti? 
Nessuna correzione del testo, nessuna promozione, nessuna libreria. 
Ma stiamo parlando di una casa editrice? O di una edicola?
Se il contesto è faccio tutto da me, scrivo, correggo, compro, pubblicizzo, costringo a comprare, ripeto, basta la tipografia dietro l'angolo che quasi sempre è anche una casa editrice. 
Conoscevo il titolare di una tipografia in difficoltà che si è inventato Casa Editrice. Ci andavo a fare le fotocopie.  
Ho capito che esiste un mercato dell'editoria a pagamento. E so anche che la maggior parte dei grandi ha iniziato auto pubblicandosi. E io non ho nulla in contrario. 
Però, sarò limitata, sarò manichea, ma o si è pagati per pubblicare o si paga. Nulla di male. Ho decine di amici e parenti che pagano per essere pubblicati e mi costringono a comprare.  Certo, esisteranno infinite altre sfumature, ma dell'una o dell'altra situazione. 
E quindi un po' di amor proprio e consapevolezza. Ho comprato duecento copie, o ho costretto duecento amici parenti conoscenti a comprare duecento copie.  Di un romanzo pessimo, che non avrebbe mai messo piede in libreria e che se mi fosse capitato in mano avrei letto le righe iniziali e l'avrei posato. 
La domanda fa l'offerta. Ma si parlava di prodotti. E ci sono anche gli oggetti di design. Cos'è la narrativa? Un prodotto da comprare, usare, e poi lasciare in un angolo o buttare via al primo trasloco? Cosa fa chi scrive un romanzo? Produce un testo o crea un'opera d'arte? O è un oggetto di design? Almeno quello ha un minimo di dignità. Quello che voglio dire è che un autore non dovrebbe farsi trattare come l'ultimo dei venditori con un contratto che vincola a vendere.  Lo so, lo so. Me lo dicono tutti che sono anacronistica. Ma suvvia, dai. Un po' di amor proprio. Non sottoscrivete contratti dove siete voi gli unici obbligati a far qualcosa. Un contratto è valido poi solo se esiste un corrispettivo e vi deve essere equivalenza nelle prestazioni, non dico cinquanta e cinquanta, ma almeno venti e ottanta.  
I venti della casa editrice dove stanno?
Scusate lo sfogo. Ma leggere tutte queste storie editoriali mi ha fatto venire l'orticaria ed Ellery mi sgriderà perché sono OT e magari mi espelle pure. 

Re: BookaBook

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Non preoccuparti @Simona M., non sei OT. Non ti espello, né ti spello viva.  :D
Dipende dalle sezioni. In questa si cercano informazioni, ci si documenta, ci si confronta.... Nella sezione in cui le CE o le agenzie sono già in elenco, si parla solo di esperienze dirette.
In zona "sportello assistenza", "discussioni sul mondo editoriale", di richiesta di informazioni su CE non in elenco, ecc... siamo più di manica larga e si può discutere in generale confrontandosi.
Tornando a BaB, questa non è una reale casa editrice, è più che altro una piattaforma editoriale, quindi un ibrido tra una CE, una piattaforma di self publishing e una di crowdfunding. Per cui non c'è da stupirsi se non esiste una vera e propria selezione, un editing approfondito, si parla di goal e di pre vendite, ecc...
Siamo in un campo collaterale a quello dell'editoria pura, sempre più ibridato con altre forme a pagamento, purtroppo.

Re: BookaBook

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Tra le 60 e le 200 copie il libro va in stampa e viene inviato unicamente a chi ha fatto il pre ordine. Successivamente non sarà inserito in catalogo e non sarà possibile acquistarlo. La vita di quel libro finisce lì. Eh sì, è scritto nel contratto.

Ho fatto tantissimo io perché mi sono divertito a farlo. Avrei potuto anche far decidere a loro la copertina e affidarmi completamente su tutto il resto, ma ho avuto la fortuna di avvalermi di amici capaci che mi hanno dato volentieri una mano.

Sono curioso di vedere cosa faranno una volta uscito il libro, ma non mi aspetto troppo. D’altronde è tutto scritto nel famoso contratto. I loro obblighi soprattutto.

In ogni caso la mia discussione non voleva essere la solita querelle su crowdfunding EAP Amazon self; volevo solo rappresentare la mia realtà e la mia esperienza a qualcuno che fosse dubbioso circa la possibilità di imbarcarsi o meno in questa avventura.
Rivedo me stesso 3 mesi fa, quando ho avuto la mail di “accettazione” e rivedo me stesso adesso. Allora non avevo strumenti, adesso ne ho. Se dovessi pubblicare un secondo libro, con le conoscenze che ho e l’esperienza ottenuta, forse farei diverso. Forse. Ma come prima esperienza va più che bene.

In ogni caso, bookabook ti permette di iniziare a saldo 0, mentre in self o EAP qualche migliaio di euro lo devi tirare fuori tu anticipandolo. E non tutti possono.

Per me, PER ORA, promossi.

Re: BookaBook

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pestonaccio wrote: In ogni caso, bookabook ti permette di iniziare a saldo 0, mentre in self o EAP qualche migliaio di euro lo devi tirare fuori tu anticipandolo. E non tutti possono.
In self alcuni pubblicano grazie a degli sponsor da inserire in quarta di copertina, o a patrocini di enti. Dal mio punto di vista non è molto diverso: anche in tal caso inizi a costo 0.

Re: BookaBook

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ElleryQ wrote: In self alcuni pubblicano grazie a degli sponsor da inserire in quarta di copertina, o a patrocini di enti. Dal mio punto di vista non è molto diverso: anche in tal caso inizi a costo 0.
Questo non lo sapevo. Però in ogni caso lo sponsor lo devi trovare (così come il patrocinio).

Ripeto, per chi come me era assolutamente all’oscuro di tutto, l’esperienza è valida o comunque ti insegna molto.

Se dovessi scrivere un secondo libro probabilmente, con le conoscenze che ho acquisito, probabilmente andrei in self.

Re: BookaBook

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Scusa la domanda, @pestonaccio, ma perché non ti sei rivolto a piccole CE per la pubblicazione? Cosa ti ha spinto a evitarle?
Se ho capito bene poi, il tuo libro verrà stampato solo per le copie già vendute e poi fine? Nessuna possibilità di aumentare le vendite attraverso il mercato libero o di farsi conoscere? O ricevere qualche feedback da persone che non conosci? Mi riesce difficile capire dove sta il lato positivo...

Re: BookaBook

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Ciao Brutus,
Personalmente ho spedito il mio manoscritto quasi per caso, senza guardami intorno e senza conoscere e vagliare le mille opportunità che oggi conosco ma allora no. Una mail mandata per curiosità, una risposta positiva.

Raggiunte le 200 copie il libro verrà pubblicato normalmente ed essendo distribuito da messaggerie, sarà disponibile in tutte le libreria e store online. Quindi si, c’è  possibilità e ovviamente speranza di aumentare le vendite ed avere recensioni da terzi.

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