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by Hobbs69
Buongiorno, questo è lo scambio di battute avuto ieri sera con gli amici di Porto Seguro sull'ultimo post della loro pagina facebook:
Porto seguro: Riprenderemo la società (salvo altri colpi di scena) e tutto ricomincerà come prima. La liquidazione giudiziale è un altro argomento lungo e di non facile comprensione per una casa editrice che secondo la classifica stilata da l’AIE (Associazione Italiana Editori) è seconda solo alla Mondadori. Abbiamo fiducia nella giustizia e siamo consapevoli degli errori che abbiamo fatto. Ma gli errori insegnano soprattutto a una realtà editoriale che è operativa da soli 5 anni. In questo mondo è un periodo praticamente vicino allo zero. Faremo di tutto per migliorare, per portare i nostri libri nelle più importanti classifiche nazionali e internazionali Amazon) come è già successo. Dalle sconfitte nascono le più grandi vittorie. La creazione di uno dei più grandi e innovativi gruppi editoriali italiani e del primo centro polifunzionale artistico in Europa sono i nostri obiettivi.
Alessandro Denci Niccolai: I contratti erano in vigore fino al 21 marzo (per vostra stessa ammissione in un post di qualche settimana fa...), siamo al 28 e mi pare evidente cosa questo significhi. Fermo restando che vi auguro di ottenere tutto quello che sperate e di rimettere in piedi la vostra azienda, a questo punto sarebbe corretto esplicitare quello che molti, me compreso, si aspettano di sentirvi dire da venerdì scorso. Questo permetterebbe a molti di noi di sentirsi liberi di continuare con voi o tornare in possesso delle proprie opere e decidere se e con chi pubblicarle.
Porto Seguro Editore: Questo è un fatto ovvio e mai nascosto. Ognuno può aspettarci oppure fare quello che vuole delle proprie opere. E’ con grande emozione che vedo tantissimi autori voler proseguire la strada con noi, e rispettiamo coloro che vogliamo cercare altre prospettive. A questi ultimi auguriamo buona fortuna. A chi resterà con noi diciamo che la fortuna la costruiremo noi. Grazie a tutti.
Sorvolando sul tono surreale e quasi comico di alcune argomentazioni, direi che questo chiude (almeno) il capitolo "Diritti di pubblicazione".