Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3676
Cheguevara wrote: A tutto c'è un limite, anche al ribaltamento della verità. Inoltre a richiedere indietro i quattrini (raddoppiati o triplicati) spesi per sostenere il perdente (perché abbandonato) non ci era ancora arrivato nessuno. Gli USA non mi sono mai stati simpatici, ma questo presidente è semplicemente osceno. 
Un po' come successe col piano Marshall... prima piantano la guerra, rompono tutto poi fanno fruttare i cocci. Del resto, loro confidano in dio :lol:

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3677
M.T. wrote: Zakharova asserisce che gli italiani sono contro Mattarella, perché 10000 persone hanno firmato una petizione contro di lui
Mah, può anche essere vero: 10000 idioti si possono facilmente trovare anche tra un milione di persone, sono soltanto l'1% di un milione. Per quella che è la vostra esperienza, ogni cento persone che avete conosciuto non ce n'era almeno una che fosse un po' a corto di cervello (forse anche qualcuna in più, a essere sinceri)?
Comunque, potrò anche sbagliare, ma sono un po' meno pessimista di voi. Credo che a quest'ora i grandi magnaccia..., pardon, magnati USA stiano già cercando in tutti i modi di far entrare nella zucca di PsychoDonald un concetto molto semplice, cioè che scegliere la Russia al posto dell'UE come partner privilegiato sia una delle più grosse idiozie che gli americani potrebbero fare.
L'UE rappresenta un mercato infinitamente più redditizio per gli USA, perché è molto più popolosa, molto più ricca e molto più bisognosa di materie prime della Russia, che ha meno di un quarto della popolazione UE, un tenore di vita più basso ed è autosufficiente, anzi addirittura esportatore, di materie prime, il che significa che è in grado di comprare molto meno dagli USA prodotti di consumo e che non comprerà mai un grammo o un litro di carbone, petrolio o gas americani. 
Insomma, c'è la speranza che dopo queste sparate iniziali legate al doposbornia elettorale, PsychoDonald rientri nell'alveo di quello che fu il suo primo mandato. Anche allora iniziò con roboanti cazzate ad alzo zero, ma poi gradualmente rientrò nei ranghi senza fare eccessivi danni per il resto del quadriennio (a parte l'assalto a Capitol Hill, ma lì il suo mandato era già finito, fu solo una tragicomica pagliacciata finale).

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3678
massimopud wrote: Per quella che è la vostra esperienza, ogni cento persone che avete conosciuto non ce n'era almeno una che fosse un po' a corto di cervello (forse anche qualcuna in più, a essere sinceri)?
hai voglia. Tuttavia, che la Russia giochi sulla disinformazione e inventi notizie false per cercare di destabilizzare è altrettanto vero.
massimopud wrote: Credo che a quest'ora i grandi magnaccia..., pardon, magnati USA stiano già cercando in tutti i modi di far entrare nella zucca di PsychoDonald un concetto molto semplice, cioè che scegliere la Russia al posto dell'UE come partner privilegiato sia una delle più grosse idiozie che gli americani potrebbero fare.
Se hanno un po' di buon senso, più che cercare di far ragionare Trump, dovrebbero cercare di sostituirlo al più presto: se non gliene frega niente dei danni che fa al mondo, che pensino a quanto li sta facendo perdere (e in futuro sarà peggio se continuerà così).
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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3679
M.T. wrote: hai voglia. Tuttavia, che la Russia giochi sulla disinformazione e inventi notizie false per cercare di destabilizzare è altrettanto vero. Se hanno un po' di buon senso, più che cercare di far ragionare Trump, dovrebbero cercare di sostituirlo al più presto: se non gliene frega niente dei danni che fa al mondo, che pensino a quanto li sta facendo perdere (e in futuro sarà peggio se continuerà così).
Io credo che si stiano ubriacando di potere. Una vera e propria orgia, che prescinde dal livello di intelligenza dei singoli. Se non fosse per il cervello obnubilato dalla brama di potere, nessuno dovrebbe aspirare al ruolo di dittatore, visto che il 99% fanno una brutta fine. Invece...
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3680
MadTeacher wrote: Un po' come successe col piano Marshall... prima piantano la guerra, rompono tutto poi fanno fruttare i cocci. Del resto, loro confidano in dio :lol:
Beh, la seconda guerra mondiale non sono stati loro a cominciarla, e se non fossero intervenuti l'accoppiata dei dittatori forse avrebbe avuto la meglio e oggi l'Europa starebbe ancora peggio di come sta. Ma si può sempre rimediare... :P
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3682
M.T. wrote: Un vero genio e stratega, non c'è che dire.
Se sia un genio o un cretino con manie di grandezza lo giudicheranno i posteri. L'Europa è già traballante di suo, bastava anche una mosca sulla finestra del Parlamento per causare un terremoto. Sarebbe ora che l'Europa tirasse fuori gli attributi, ma come ha detto (più realisticamente) Draghi "Fate almeno qualcosa".
M.T. wrote: Zakharova asserisce che gli italiani sono contro Mattarella, perché 10000 persone hanno firmato una petizione contro di lui
La Zacharova è una semplice marionetta, io preferisco Topo Gigio, che almeno è simpatico e canta a Sanremo
Cheguevara wrote: A tutto c'è un limite, anche al ribaltamento della verità. Inoltre a richiedere indietro i quattrini (raddoppiati o triplicati) spesi per sostenere il perdente (perché abbandonato) non ci era ancora arrivato nessuno.
Trump è un collezionista. Dopo le indagini per frodi, possesso di documenti secretati e corruzione di gentildonne poco soddisfatte, voleva provare anche l'usura. Si vive una volta sola, in fondo  :P C'è davvero da chiedersi che tipo di gente l'abbia votato. Come si diceva più su delle bollette, ok, tanti guardano all'interesse immediato, e lo si può capire, ma uno così come fai a votarlo e poi dormire sereno la notte? Non ci arrivo.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3683
massimopud wrote: Per quella che è la vostra esperienza, ogni cento persone che avete conosciuto non ce n'era almeno una che fosse un po' a corto di cervello (forse anche qualcuna in più, a essere sinceri)?
Io sono stata abbastanza sfortunata con queste statistiche, le mie conoscenze hanno di sicuro abbassato la media nazionale  :lol:
massimopud wrote: Insomma, c'è la speranza che dopo queste sparate iniziali legate al doposbornia elettorale, PsychoDonald rientri nell'alveo di quello che fu il suo primo mandato.
È la stessa speranza che avevo io. Ma quando lo sento parlare di creare una sorta di riviera romagnola a Gaza e poi offendere il presidente ucraino senza motivo (oddio, ha avuto il torto di preoccuparsi per essere stato escluso dalle trattative di pace, e questo è imperdonabile) e vedo i suoi amici fare saluti ambigui (sì, magari ha solo alzato il braccio per sgranchirlo, ma bastava fare anche "ciao ciao" con la manina e toglieva i dubbi) nonché i suoi stretti collaboratori che sostengono gruppi politici estremisti e sognano di andare su Marte, dopo aver evidentemente esagerato con il talco dell'allegria di Pollon, mi sorgono dei dubbi fastidiosi, tipo: non è che abbiamo una manica di pazzi alla guida degli USA?
E gli interesserà più il tornaconto monetario o la soddisfazione del loro ego smisurato? La risposta sarebbe scontata nelle persone "normali" (vedasi le lamentele costanti per le bollette, in gente che fino a tre anni fa non sapeva neanche da dove venisse l'energia che usano, né gliene importava) ma Trump e simili, dove si collocano?
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3684
Cara @Silverwillow, io non ho più parole. Stiamo vivendo una situazione per la quale l'unico aggettivo che mi viene è oscena. Osceno è il pagliaccio criminale, suprematista e strozzino che, assieme a una banda di plutocrati, sta cercando di costruire un mondo secondo le sue folli convenienze. Osceno è il suo ex-nemico divenuto suo sodale, che tenta di ricostituire il dominio zarista su tutta l'area nord-orientale dell'Europa. Osceni sono tutti quelli che plaudono, dai pacifisti a oltranza (che auspicano lo smembramento di uno stato sovrano con relativa sottomissione di un intero popolo, perché la guerra non si deve fare e la pace è il bene assoluto, a prescindere, eppoi così caleranno le bollette) all'imbecille rosariomunito, superato in imbecillità solo da quelli che l'hanno votato. So che il male non si deve augurare a nessuno, ma io mi auguro che madre natura riesca là dove gli umani hanno fallito, cancellando dalla faccia della terra dei soggetti che rappresentano la vergogna dell'umanità: i mezzi non le mancano, fulmini o malattie, va bene tutto. Confidando in ciò, probabilmente andrò all'inferno, ma pazienza, almeno starò al caldo senza pagare la bolletta del gas. :P
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3686
M.T. wrote: Intanto, il Consiglio di sicurezza Onu dà via libera a risoluzione Usa con il sostegno della Russia (no Russia aggressore, no integrità territoriale Ucraina).
L'ONU è da tempo una macchina succhiasoldi assolutamente inutile. Un Consiglio di Sicurezza riservato alle potenze vittoriose nella seconda guerra mondiale, e oggi anacronistico. I cosiddetti caschi blu, rivelatisi una milizia vigliacca che si gira dall'altra parte ogni volta che qualcuno decide di massacrare la popolazione che essa milizia dovrebbe proteggere, come accaduto a Srebrenica e Sabra e Chatila. La legittimazione del programma trump-putiniano di smembramento e sfruttamento di uno Stato sovrano,  è la ciliegina sulla torta.  Che schifo!
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3688
@Cheguevara 
La politica americana è coerente. Hanno disaccoppiato l'economia europea da quella russa, hanno fatto saltare in aria i gasdotti Northstream, hanno imposto a noi europei l'acquisto di GNL americano a cinque volte il prezzo del gas russo, hanno mandato in recessione l'economia europea e distrutto l'esercito russo e ora mirano a separare la Russia dalla Cina rendendo a sua volta la Russia uno stato vassallo come quelli europei perché mancando anche l'acquisto cinese di gas russo saranno nelle mani degli Stati Uniti. E inoltre, soprattutto, gli americani sganceranno la Russia dai BRICS + che col loro progetto di una moneta di scambio alternativa al dollaro stavano minando l'egemonia monetaria e commerciale americana nel mondo. 
Gli incoerenti siamo noi europei, che essendo sempre a rimorchio delle esigenze americane (e in quanto vassalli spesso essendo più realisti del re) ci facciamo trascinare in campagne autolesioniste per noi e totalmente senza senso. 
Dovevamo appoggiare la Russia, non l'Ucraina, se dovevamo servire i nostri interessi strategici. Stessa storia della Libia nel 2011 in versione macro. 
Non dimentichiamo che Nixon nel 1972 fece un accordo con la Cina di Mao che andava contro la Cina Nazionalista (Taiwan) da loro appoggiata. Quell'accordo (che diede il via a cinquant'anni di sviluppo economico cinese senza precedenti) era in funzione anti Unione Sovietica, allora l'unico avversario strategico americano. 
E dunque, sono osceni, orrendamente osceni, ma anche terribilmente coerenti ed efficaci. La loro politica NON cambia mai è sempre identica a se stessa e mira al mantenimento e al potenziamento dell'egemonia americana nel mondo.    

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3689
@Gaetano Intile Non è nella coerenza o meno delle politiche USA il problema, ma nella oscenità di una narrazione basata su fake-news volte a sovvertire la realtà dei fatti. L'Europa, vaso di coccio tra i vasi di ferro, non poteva che appoggiare uno stato confinante aggredito contro lo stato aggressore; la sua principale debolezza consiste nell'impossibilità di legiferare se non con la decisione unanime di ventisette stati. Con l'avanzare dei sovranismi, o si riforma tale sistema, o si muore. La speranza è che il riavvicinamento dell'Inghilterra, il nuovo assetto politico della Germania, l'orgoglio della Francia (vedasi lo sbugiardamento in diretta mondiale di Trump sugli aiuti all'Ucraina da parte di Macron), possano fare da traino ai governi degli altri Paesi (in particolare al cerchiobottismo meloniano) perché ci si orienti verso una difesa comune sganciata dalla tracotanza americana. E' ormai ora di agire velocemente in tal senso, pena il crollo dell'Unione Europea.
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3690
@Cheguevara 
Ti parlo da vecchio comunista orgoglioso di esserlo. L'unione europea è una costruzione neoliberista voluta dall'America e portata avanti dalle élite europee con cieca determinazione per allungare di almeno una generazione il loro dominio sul continente. "L'Unione - scriveva Guido Carli in CInquantanni di vita italiana p.436, 1996 - implica la concezione dello Stato minimo, l'abbandono dell'economia mista, l'abbandono della programmazione economica, la ridefinizione della composizione della spesa, un redistribuzione delle responsabilità che restringa il potere delle assemblee parlamentari e aumenti quelle dei governi, l'autonomia impositiva per gli enti locali, il ripudio del principio della gratuità diffusa (con la conseguente riforma del sistema sanitario e previdenziale), l'abolizione di ogni forma di scala mobile, la drastica riduzione delle aree di privilegio, la mobilità dei fattori produtti, la riduzione della presenza dello stato nel settore del credito e dell'industria, l'abbabdono di comportamenti inflazionistici da parte dei lavoratori, elevate forme di flessibilità lavorativa, l'abolizione delle norme che prevedono prezzi calmierati e tariffe, ecc. ecc. ecc." 
Guido Carli, già Governatore della Banca d'Italia, ministro del Tesoro nel sesto e nel settimo governo Andreotti, firmò il Trattato di Maastricht per conto dell'Italia. Già da Governatore della Banca d'Italia insieme all'allora ministro del Tesoro Beniamino Andreatta fu tra i responsabili del divorzio tra Banca d'Italia e Tesoro che portò all'abolizione della scala mobile e all'esplosione del debito pubblico che dura tutt'ora (come risultato di quella separazione). 
 Il Trattato di Maastricht venne firmato a ridosso delle stragi di Capaci di via d'Amelio e della crisi del sistema repubblicano a guida democristiano socialista comunista che sarebbe deflagrato di lì a poco. La storia mette ordine e forse sarà visibile anche ai più ingenui che tutti quegli avvenimenti non si sono concentrarono e concatenarono per caso. 
A ogni modo, il disegno europeo è NEOLIBERISTA MERCATISTA e MERCANTILISTA. Se leggi gli articoli del Trattato istitutivo della ue e quelli del Trattato di Funzionamento (come riformati dall'accordo di Lisbona) ti accorgerai che l'architettura europea è consapevolemente LIBERISTA e MERCATISTA (ci sono degli articoli specifici sul mercato, cosa che non fa nessuna costituzione al mondo, nessuna costituzione individua un sistema economico prevalente se non le repubbliche popolari) NON DEMOCRATICA. E soprattutto non ammette passi in avanti. Per avere un'unione europea stato federale i vigenti trattati europei dovrebbero essere buttati a mare, abrogati dal primo fino all'ultimo. NON si riforma l'unione a partire dai trattati vigenti, basta leggerli per capirlo. 
I trattati, seguendo l'ideologia neoliberista che li ha generati, vincolano gli stati membri dal lato del deficit e della politica monetaria con la moneta unica e di fatto azzerano ogni possibilità di politica economica indipendente da parte degli stati membri. Il mantra neoliberista è meno stato, ma anche meno democrazia, meno assemblee parlamentari, meno stato. E infatti la governance (bada bene non governo, ma governance che è un termine mutuato dalla gestione delle imprese private e quindi verticistico e non democratico) europea prevede un apporto limitatissimo dell'ingerenza parlamentare. Il presidente della Commissione è nominato dal Consiglio europeo, i membri della commissione dagli stati membri, i regolamenti europei nelle materie di competenza (che sarebbero le norme europee sovraordinate nel regime delle fonti persino alle costituzioni nazionali)  sono proposti dal Consiglio (che riunisce i capi di stato e di governo dei paesi membri) ed emessi dal presidente della commissione. Il parlamento europeo, unico organo votato dell'unione, è privo di funzioni perché non ha funzione legislativa ma soltanto di proposta o di covotazione in determinati ristretti ambiti. Persino i magistrati della Corte di Giustizia sono di nomina statale e quindi governativa. Quindi l'unione bypassa completamente i procedimenti parlamentari e democratici nelle materie a essa devoluti tramite il Consiglio e la Commissione. Non ha torto J.D. Vance quando lamenta una carenza democratica dell'unione. Se non fosse che proprio gli USA sono stati i principali sponsor di questa unione, che è stata fin qui funzionale ai loro obiettivi strategici in Europa, e che quindi NON prevedono la trasformazione dell'unione in uno stato federale, come da trattati istitutivi. 
Ti dirò di più. In forza del meccanismo formativo dell'unione e del suo recepimento negli ordinamenti nazionali, le élite europee sono riuscite a far entrare dalla finestra quanto non poteva entrare dalla porta. Ossia l'unione ha adottato provvedimenti che le singole costituzioni nazionali avrebbero cassato. Mi spiego, l'unione e il suo diritto entra nel diritto italiano (ma di tutti i paesi) attraverso la ratifica dei trattati internazionali. In Italia con l'articolo undici della Costituzione, che disciplina la ratifica dei Trattati Internazionali. Quando un trattato internazionale viene firmato dal Governo (il Trattato di Maastricht), per produrre effetti nel nostro territorio e nel nostro ordinamento deve essere ratificato dal Parlamento. Ora, il Parlamento ha ratificato i Trattati Europei e in forza dell'articolo 11 essi sono diventati non solo leggi nazionali, ma di rango costituzionale. Ma a loro volta il funzionamento della ue previsto dai trattati prevede l'emissione di una vasta legislazione voluta dal Consiglio (e quindi dai Governi e non dal Parlamento o dai Parlamenti) che entra dentro l'ordinamento italiano senza filtri per mezzo dell'approvazione dei Trattati Istitutivi.  
Non so se mi sono spiegato. La funzione legislativa, infischiandosene della tripartizione dei poteri di Montesquieu, viene devoluta nella ue ai governi nazionali e alla commissione. Lo stesso dicasi per quella giudiziaria.  Ecco, per me questa unione è il MALE ASSOLUTO. L'unione è il vero fascismo che sta inquinando dall'interno la nostra vita e le nostre economie, soprattutto le democrazie nate dalla Resistenza. Quel che è accaduto con le elezioni romene e con quelle francese è solo la punta dell'iceberg. 
Va da sé che in seno al Consiglio contino maggiormente le istanze dei paesi più forti (l'asse franco tedesco). In ossequio alla volontà di questo asse il continente ha sposato sin dagli anni Novanta, complice il globalismo americano, l'approccio mercantilista tedesco, tutto votato alle esportazioni e alla contrazione/distruzione del mercato interno in primis mediante l'abbassamento progressivo dei salari (specie delle aree periferiche dell'unione) per poter essere sempre più competitivi nei mercati esteri (soprattutto in Cina e America  grazie anche al basso prezzo dell'energia garantito dai russi). D'altra parte le politiche di contenimento del debito (addirittura con un patto di stabilità e crescita posto al di fuori del Trattato di Maastricht e che lo rende ancor più feroce) hanno spinto masse sempre più impoverite ad accettare qualsiasi tipo di salario e di contratto pur di lavorare e le stesse politiche di austerity hanno di fatto smantellato il welfare statale (sanità, scuola, politiche attive del lavoro, politiche assistenziali, previdenza) impedendo politiche economiche che non siano di inchino e adesione a parametri finanziari del tutto immaginari e astratti.  
Ora il gioiellino si è rotto.  I cinesi non comprano più made in Germany, gli americani metteranno dazi, i russi non ci vendono più gas a prezzi calmierati. 
Fine spero di questa unione europea e soprattutto spero fine del modello neoliberista e della sua ideologia che l'ha sorretto. 
La mia speranza è che si torni una volta per tutte agli stati nazionali pienamenti indipendenti e con monete proprie.  
Guarda però, io non sono comunque fiducioso. Il neoliberismo si è affermato a partire dagli anni Settanta con la crisi inflattiva e la chiusura degli Stretti e la fine dei gloriosi Trenta (1945-1975) ed è praticamente finito con la Grande Crisi del 2008 e la crisi del debito in europa del 2011-12. La nuova forma di capitalismo che lo sta sostituendo e che si sta affermando è purtroppo ancora peggiore, tutta finanziaria e tecnologica. Le criptovalute garantite dalla FED sono già il dollaro di domani e con quelle, ti assicuro faranno sfracelli. Significa una leva finanziaria infinita e garantita dalla FED e cioé dalla forza militare americana. È la fine definitiva del modello produttivo fordista (già defunto col neoliberismo e sopravvissuto in Cina) e di ogni sistema monetario fin qui conosciuto. 
Spero che gli europei si sveglino, ma secondo me non hanno capito un cazzo di quel che è successo,  men che meno di quel che succederà. Stanno lì a parlare di fascismo e di salutini nazisti e di voltafaccia americano e continueranno a dormire il loro sonno della ragione finché gli americani e i cinesi glielo permetteranno.   

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3691
Gaetano Intile wrote: Dovevamo appoggiare la Russia, non l'Ucraina, se dovevamo servire i nostri interessi strategici
Mi sono già espresso lungamente sulla questione guerra in Ucraina (riasssunto: tutti hanno avuto responsabilità, alcuni più di altri), ma appoggiare uno psicopatico che vive nell'ombra del ricordo di Stalin e che vuole far risorgere quel vecchio dinosauro qual era l'URSS non era certo la soluzione da seguire, perché voleva dire perseguire la legge del più forte e violento; allora tanto vale la pena salutare diritti e giustizia e inneggiare ad assassini, mafiosi, stupratori, pedofili, truffatori, insomma, viva tutti i delinquenti.

Di solito non lo faccio, ma autocito un articolo che ho scritto.

In tanti avranno sentito le parole di Trump sulla questione Ucraina: Zelensky è un dittatore, non è stato eletto, l’Ucraina non doveva iniziare il conflitto, la Russia non è l’aggressore. Per una persona con un minimo di raziocinio, che non sia di parte, queste affermazioni appaiono come quelle di una persona in totale malafede o come i deliri di uno che non ci sta molto con la testa. Oppure di uno che semplicemente sta facendo il proprio interesse infischiandosene della realtà e della verità (sarà interessante vedere come se la caverà l’attuale governo italiano guidato dalla Meloni, dato che dall’inizio del conflitto ha sostenuto Ucraina e Zelensky ma che da quando è diventuo presidente ha ampiamente sposato la politica e le scelte di Trump). I più pragmatici (o magari cinici oppure quelli che semplicemente vogliono la vita tranquilla e non vogliono sentire di certe cose) asseriranno che il modo di fare di Trump è l’unico per fare finire il conflitto, che consiste nel dare a Putin quello che voleva (ovvero sacrificare l’Ucraina); una scelta questa sbagliata per due motivi: uno, sì dà ragione alla legge del più forte e tanti saluti alla civiltà e al diritto internazionale; due, si lascia strada libera a un individuo (Putin) con continue mire espansionistiche, che vive nell’ombra del ricordo di Stalin e vuole riesumare quel dinosauro che era l’URSS.
Quello che magari non in molti si accorgeranno è che con il modo di fare di Trump siamo in pieno 1984, il romanzo di George Orwell. Non si è convinti? In 1984, per ciò che conviene al governo in un determinato momento vengono modificati e riletti i fatti, quindi se ora conviene che quello che prima era un nemico ora sia un amico, allora si cambia atteggiamento e modo di fare. Proprio come sta facendo Trump.
Ma questo di 1984 non è l’unico aspetto che rispecchia la reltà: il mondo si sta dividendo in tre grandi blocchi, Stati Uniti, Europa, Russia/Cina (anche se la Cina se ne sta un po’ più defilata), e la stessa cosa avveniva nel romanzo di Orwell, con Oceania (che comprende le Americhe, le isole dell’Oceano Atlantico (fra cui le Isole britanniche), l’Africa meridionale, l’Australasia e presumibilmente l’Antartide), l’Eurasia (che comprende l’Europa continentale e l’Asia settentrionale nonché presumibilmente la Turchia e l’Asia centrale) e l’Estasia (che comprende la Cina interna, parte della Cina esterna (aree della Mongolia, della Manciuria e del Tibet), il Giappone, l’Indocina nonché presumibilmente la Corea). (1)
In 1984 nelle città sono appesi grandi manifesti di propaganda che ritraggono il Grande Fratello, con la didascalia «Il Grande Fratello ti guarda», e gli slogan del partito: «La guerra è pace», «La libertà è schiavitù», «L’ignoranza è forza»; proprio quest’ultimo è un motto di cui Trump fa ampiamente suo, visto il contenuto delle affermazioni che fa (una che tanti hanno dimenticato è fare iniezioni di varechina alle persone per sconfiggere il virus del Covid). Il che riporta al bipensiero, l’unica forma di pensiero ammissibile in Oceania, che consiste nel rigettare la logica, perdere e all’occorrenza recuperare la memoria di determinati avvenimenti, e credere simultaneamente a due affermazioni tra loro contrarie, in modo da non cogliere contraddizioni o falle logiche presenti nella propaganda del Partito. Così recitano alcuni slogan del partito come «La menzogna diventa verità e passa alla storia» e «Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato» (1).
Questo fa arrivare a un altro elemento di 1984 dove i contenuti di libri, giornali, film e documenti vengono riscritti continuamente, rimuovendo tutto quanto non sia in linea con le idee del momento del Socing. Tutti i fatti che rivelino contraddizione o fallibilità del partito vengono periodicamente e sistematicamente cancellati e sostituiti. Il bispensiero permette ai cittadini di non notare la continua riscrittura della storia. In questo modo, per esempio, se si ribaltano i fronti e l’Eurasia diventa improvvisamente alleata dell’Oceania dopo essere stata in guerra con essa fino a un momento prima, tutta la popolazione dovrà comportarsi come se l’Eurasia fosse sempre stata alleata dell’Oceania e non vi fosse mai stata inimicizia tra i due Stati. Tutto viene descritto come una vittoria o un miglioramento: ad esempio, una riduzione di derrate alimentari viene riportata nei documenti come un aumento (1). E c’è da dire che non solo Russia e Stati Uniti fanno questo, ma lo fa per esempio anche l’Italia, dove il governo Meloni non fa che elencare e osannare i suoi successi, anche quando i successi non ci sono.
Si arriva così alla neolingua, un nuovo linguaggio in cui sono ammessi solo termini con un significato preciso e privo di possibili sfumature eterodosse, in modo che riducendone il significato ai concetti più elementari si renda impossibile concepire un pensiero critico individuale. Con la creazione della neolingua il partito censura quindi l’utilizzo di molte parole, convogliando tutti i termini ad esso sgraditi (ad esempio “democrazia”) nella parola “psicoreato” (thoughtcrime in lingua inglese, crimethink in neolingua): in questo modo diventa impossibile formulare e a lungo andare anche solo pensare a un argomento proibito, in quanto i concetti contrari all’operato del Partito diventano inesprimibili. La stessa parola “psicoreato” va ben oltre il divieto di esprimersi e si spinge appunto a vietare anche solo di concepire pensieri o provare emozioni non in linea con il Socing e il bispensiero (1). Il fine del Partito è di dare non solo un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero. Si riteneva che, una volta che la neolingua fosse stata adottata in tutto e per tutto, ogni pensiero eretico (vale a dire ogni pensiero che si discostasse dai principi del Socing) sarebbe stato letteralmente impossibile, almeno per quanto riguarda quelle forme speculative che dipendono dalle parole. Il lessico della neolingua era articolato in modo da fornire un’espressione precisa e spesso molto sottile per ogni significato che un membro del Partito volesse correttamente esprimere, escludendo al tempo stesso ogni altro significato, compresa la possibilità di giungervi in maniera indiretta. Ciò era garantito in parte dalla creazione di nuovi vocaboli, ma soprattutto dall’eliminazione di parole indesiderate e dalla soppressione di significati eterodossi e, possibilmente, di tutti i significati secondari nelle parole superstiti. Tanto per fare un esempio, in neolingua esisteva ancora la parola libero, ma era lecito impiegarla solo in affermazioni del tipo “Questo cane è libero da pulci”; o “Questo campo è libero da erbacce”. Non poteva invece essere usata nell’antico significato di “politicamente libero” o “intellettualmente libero”, dal momento che la libertà politica e intellettuale non esisteva più neanche come concetto e mancava pertanto una parola che la definisse. A prescindere dall’eliminazione di vocaboli decisamente eretici, la contrazione del lessico era vista come un qualcosa di fine a se stesso, e non era permessa l’esistenza di una parola che fosse possibile eliminare. La neolingua non era concepita per ampliare le capacità speculative, ma per ridurle, e un simile scopo veniva indirettamente raggiunto riducendo al minimo le possibilità di scelta (2).
Purtroppo, quello che sta accadendo non è qualcosa di recente, ma è un meccanismo che si è già messo in moto da anni; riporto un pezzo di un articolo che avevo scritto undici anni fa.
Che 1984 di George Orwell abbia molto da insegnare è fuori discussione. Nell’articolo precedente si è visto come attraverso la tecnologia l’individuo che vive nella società attuale non sia libero, ma continuamente studiato, monitorato, la sua sfera privata invasa. Già di per sé questa situazione è allarmante, ma ugualmente preoccupante è il fatto come la memoria sia labile, ci si dimentichi di quanto è stato, come se nulla fosse successo e quelli che un tempo erano nemici e rivali ora siano alleati. Come si sa, questo è il gioco della politica, attuato da chi è al potere per cercare il maggior numero di consensi e appoggi e consolidare la propria posizione, ma a tutto c’è un limite: un contesto assurdo se si pensa per esempio a quello italiano dove la sinistra, la destra e il centro non si differenziano più, non hanno più idee proprie, ma s’incrociano per fare alleanze traballanti ed equivoche pur restare al potere (si veda quanto ha fatto Renzi, che è andato a fare un accordo con Berlusconi, facendo rientrare dalla finestra chi è stato condannato per i suoi reati e che invece non dovrebbe più avere a che fare con il mondo politico).
In tutto questo è allarmante come la popolazione lasci fare, si adatti, si sottometta rassegnata a poteri che volendo potrebbe annullare: ci si dimentica che le persone che sono al potere sono state votate dalla popolazione e che come sono state messe in certi ruoli possono essere anche tolte. Ma l’appiattimento di pensiero impedisce il cercare di cambiare la situazione, in modo molto simile a quello che succede in 1984 dove l’unica forma di pensiero ammissibile è il Bipensiero, con i suoi famosi slogan “la menzogna diventa verità e passa alla storia”, “chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”: non è un caso che ci sia stato negli anni passati il tentativo dei governi di destra di revisionare e riscrivere i testi di storia, stravolgendone la realtà con menzogne atte a tirar acqua al proprio mulino e a modificare la realtà a proprio favore. Proprio come fatto in 1984 dove i testi vengono riscritti continuamente espellendo tutto quanto non sia in linea con le idee del momento del Socing: tutti i fatti che rivelino contraddizione o fallibilità del partito vengono periodicamente e sistematicamente cancellati e sostituiti, la storia non esiste più, se non per dare ragione al Partito (stessa cosa avviene in un’altra opera di Orwell, La fattoria degli animali, dove i comandamenti sulla parete del granaio cambiano in base al pensiero di chi le crea e tutti li accettano a causa della propria ignoranza e passività).
Va preso in considerazione anche l’appiattimento del linguaggio realizzato attraverso le trasmissioni televisive che culturalmente e intellettualmente sono sempre andate al ribasso, trattando temi sempre più poveri e superficiali; stessa cosa è accaduta con le produzioni di quotidiani, riviste e libri, dove in prevalenza le tematiche girano attorno a pettegolezzi, cotte, avventure amorose e sesso (libri di successo come quelle legati alle serie di Twilight e alle varie Sfumature ne sono la dimostrazione). Non è un caso che con un’ignoranza così dilagante chi è al potere si rafforzi sempre più, perché non si hanno i mezzi per ribellarsi al sistema: davvero, come inneggia il Grande Fratello, “l’ignoranza è forza”, perché permette di controllare una popolazione intera. Con l’impoverimento del linguaggio, dove non si hanno più tante sfumature dovute alle conoscenze di un gran numero di parole risulta difficile concepire un pensiero critico individuale.
Se poi si pensa alle attuali produzioni in campo letterario e musicale realizzate in Italia che sono tutte dello stesso stampo, non ci si meraviglia di trovare somiglianze con quello che veniva realizzato nel romanzo di Orwell, dove produrre letteratura, ossia la scrittura a mano, è stata di fatto abolita: poesie, canzoni e romanzi vengono realizzati automaticamente da complessi macchinari elettromeccanici detti versificatori, in base a schemi predefiniti.
Forse Orwell in 1984 aveva visto più avanti di quanto si voglia ammettere (non ci si dimentichi poi che in 1984 la  possibilità di produrre letteratura dettata dai propri pensieri, ossia la scrittura a mano, è stata abolita: poesie, canzoni e romanzi vengono realizzati automaticamente da complessi macchinari elettromeccanici detti versificatori, in base a schemi predefiniti (1); non si può non pensare all’intelligenza artificiale e a farle scrivere testi di ogni genere).
 
1- https://it.wikipedia.org/wiki/1984_(romanzo)
2- 1984. George Orwell. Oscar Mondadori 2011. Pag.307-308
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3692
Però se estrapoli un rigo di testo dal suo contesto ribalti il mio pensiero e mi attribuisci cose che io non ho scritto in quel modo. 
Non appoggio Putin, non l'ho scritto. Tra l'altro Putin non vive nel ricordo di Stalin, come tu sostieni, semmai di Pietro il Grande. In testa ha la Russia di Pietro il Grande non l'Unione Sovietica di Stalin. Il comunista sono io, Putin non lo è e forse non lo è stato mai nemmeno quando era un colonnello del KGB in servizio a Dresda. 
Per inciso, qualsiasi forma di diritto è la legge del più forte imposta al più debole. Gli ordinamenti giuridici vengono costruiti a servizio di pochi affinché in molti si pieghino alle istanze dei meno e senza fatica. Hai un'idea da libro cuore del diritto. Soprattutto del diritto internazionale, dove da sempre chi ha più forza impone le sue regole. Non esiste una legalità internazionale, non esistono tribunali né polizia. Contano solo i rapporti di forza.  Pensi che siano i perdenti a dettare le regole del gioco? Le Nazioni Unite le hanno costruite Italia Giappone e Germania? E prima ancora la Società delle Nazioni l'aveva messa su l'Impero Austroungarico o quello Ottomano? La Carta Atlantica che ha imposto la decolonizzazione l'hanno messa a punto le potenze europee? O l'hanno subita? A Yalta sedevano vari e illuminati leader di multicolori paesi o i tre vincitori della guerra e dei tre uno non contava già un piffero e l'altro era il tuo dinosauro?  Perciò quale legge, quale civilità, quale diritto internazionale? Il codice penale che ti dice cosa puoi fare o meno l'ha scritto un tale Alfredo Rocco, Guardasigilli di Mussolini dal 1925 al 1932, codice che ha quasi un secolo e che nessuno si è sognato di toccare, neanche a Costituzione emanata. Se il governo Meloni se ne esce con una legge che punisce come un delitto chi protesta in pubblico e blocca la circolazione stradale, tu come la chiami la civiltà della legge, o la legge del più forte imposta sul più debole? Un segno di civiltà? Nessuno regala niente a nessuno, soprattutto le classi dominanti di qualsiasi stato in qualsiasi tempo. 
Pensare che la guerra in Ucraina finisca perché Trump dà a Putin quel che vuole è un'altra ingenuità colossale.
La guerra l'hanno vinta gli americani. Come ho già scritto sopra in risposta al nick Cheguevara gli americani hanno raggiunto tutti i loro obiettivi con questa guerra. Hanno disaccoppiato le economie europee, soprattutto quella tedesca, da quella russa. Hanno distrutto la principale infrastruttura energetica del continente (i gasdotti Northstream) hanno imposto agli europei sanzioni suicide alla Russia (perché sono gli europei che vendono alla Russia e non il contrario, non ci vuole un genio a capirlo) che invece sono sanzioni CONTRO l'Europa. Risultato la Germania che nel 2021 era diventata la terza economia del pianeta scavalcando il Giappone è da tre anni in recessione. Hanno distrutto la competitività europea basata in larga parte sulla possibilità di avere energia a basso prezzo, hanno distrutto la capacità russa di vendere energia agli europei facendo saltare i gasdotti, hanno imposto agli europei di comprare gas americano a cinque volte il prezzo di quanto compravano quello russo, hanno fatto fuori l'arsenale convenzionale russo con tre anni di guerra e testato le loro capacità e quelle della loro industria. In cambio di quattro Oblast ucraini i russi dovranno sganciarsi dall'abbraccio cinese, e probabilmente perderanno la possibilità di vendere energia a loro con ulteriore caduta della loro economia. Dovranno ridurre la loro presenza nei BRICS rinunciando al progetto di una moneta di scambio alternativa al dollaro. L'economia russa diventerà subordinata a quella americana e probabilmente la Russia si avvierà a diventare uno stato vassallo degli americani come gli altri stati europei, con un vincolo esterno simile a quello degli altri paesi europei. 
Ora, leggere Orwell va bene. L'ho fatto anch'io a suo tempo, prima del 1984. Ma bisogna iniziare a leggere anche altro. Molto altro se si vuole decifrare la realtà o almeno provare a farlo. 
Lo so che la propaganda mainstream si bea di termini quali diritto e civiltà, ed ha anche il vizietto di dare del pazzo a chi non si uniforma la pensiero unico. Ma proprio perché hai letto 1984, guarda che i cattivi non sono mai quelli che ti dicono esserlo. Capovolgi quel che hai letto con Orwell. Può darsi che il lavaggio del cervello non lo facciano solo in Russia, ma anche qui.

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3693
Gaetano Intile wrote: A ogni modo, il disegno europeo è NEOLIBERISTA MERCATISTA e MERCANTILISTA. Se leggi gli articoli del Trattato istitutivo della ue e quelli del Trattato di Funzionamento (come riformati dall'accordo di Lisbona) ti accorgerai che l'architettura europea è consapevolemente LIBERISTA e MERCATISTA (ci sono degli articoli specifici sul mercato, cosa che non fa nessuna costituzione al mondo, nessuna costituzione individua un sistema economico prevalente se non le repubbliche popolari) NON DEMOCRATICA. E soprattutto non ammette passi in avanti. Per avere un'unione europea stato federale i vigenti trattati europei dovrebbero essere buttati a mare, abrogati dal primo fino all'ultimo. NON si riforma l'unione a partire dai trattati vigenti, basta leggerli per capirlo
@Gaetano Intile, il punto 6 del Regolamento del forum stabilisce:
  wrote:È vietato l’uso del MAIUSCOLO, sia nei titoli che nel corpo dei messaggi. È consentito l’uso moderato del corsivo, del sottolineato e del grassetto.
Ti consiglio di leggerlo per intero, se ancora non lo hai fatto. Grazie.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3694
Gaetano Intile wrote: Tra l'altro Putin non vive nel ricordo di Stalin
eccome se lo fa.
Gaetano Intile wrote: Hai un'idea da libro cuore del diritto
No, ho un'idea che non sottosta alle regole dei grandi gruppi, che siano politici, religiosi o qualsiasi altra categoria. Ma più che diritto, si tratta di giustizia. La vera giustizia, non quella che si piega a interessi economici, politici o di supremazia di uomini su altri uomini.
Gaetano Intile wrote: Il comunista sono io, Putin non lo è e forse non lo è stato mai nemmeno quando era un colonnello del KGB in servizio a Dresda. 
Non ho mai detto che Putin è comunista; direi che è un dittatore.
Gaetano Intile wrote: chi ha più forza impone le sue regole
Una cosa che esiste fin dall'antichità. Il più forte impone. Il vincitore impone. Ma se l'essere umano si ritiene così evoluto e superiore (cosa non dimostrara però dai fatti) dovrebbe essere arrivato a un punto tale di civiltà da non dover usare la forza.
Gaetano Intile wrote: Pensare che la guerra in Ucraina finisca perché Trump dà a Putin quel che vuole è un'altra ingenuità colossale.
Questo lo pensano i più. Io penso che Putin continuerà le sue guerre di espansione, come ha fatto fin dall'inizio del suo essere al governo. Anzi, direi che siamo arrivati a un livello tale di aggressività come specie che ormai si ha bisogno di scaricarla in ogni modo possibile, nel piccolo come nel grande.
Gaetano Intile wrote: La guerra l'hanno vinta gli americani.
Sì, di facciata è così. Temo però che in realtà abbiano perso tutti, sia a livello economico, sia a livello di specie umana: c'è stata morte e distruzione. Certo, qualcuno dirà che una guerra porta profitti e non solo con vendita di armi, ma anche in termini di ricostruzione; con una guerra si rimette in moto il mercato perché c'è richiesta. Nell'immediato è così, ma se si guarda più avanti le cose non stanno proprio così, perché si sono fatti tanti passi indietro.
Gaetano Intile wrote: Ora, leggere Orwell va bene. L'ho fatto anch'io a suo tempo, prima del 1984. Ma bisogna iniziare a leggere anche altro.
come se avessi letto solo questo...
Gaetano Intile wrote: Capovolgi quel che hai letto con Orwell. Può darsi che il lavaggio del cervello non lo facciano solo in Russia, ma anche qui.
Il condizionamento è dappertutto: dalla politica, alla religione, ai media, ai social, al mondo del lavoro, ai gruppi di amici, alla famiglia. Tutti cercano d'imporre su altri il proprio pensiero, alcuni più di altri. Alcuni, come Russia, Corea del Nord, Iran perseguitano, imprigionano, torturano e uccidono; altri sono un po' più sottili. Di sicuro, chiunque abbia un po' di potere cerca di usarlo su un altro e se non ce l'ha, cerca di crearlo; direi che sono in pochissimi a non fare tutto ciò.
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3695
@Gaetano Intile Da  vecchio ex-comunista a vecchio comunista. La storia, nel senso di conoscenza dei passati accadimenti come si sono realmente svolti, al netto delle riscritture di parte, va tenuta presente per evitare di ricadere negli errori passati, non per giustificare un contesto disumano come quello che stiamo vivendo. Comunque ci si sia pervenuti, attualmente l'Italia è parte di un'unione, quella europea, che scricchiola stretta tra i colossi americano e russo, per non parlare della Cina. Quella sovranista, che in sostanza mi pare essere ciò che proponi, non può essere una soluzione, ma la via per il totale disfacimento. Illudersi che andare ognuno per conto proprio porti beneficio ai singoli stati vuol dire non rendersi conto che si finirebbe per essere tutti più deboli, proprio nel momento in cui la prepotenza dei colossi mira a stritolarci. Il mondo è in mano a due pazzi megalomani, che agiscono, infischiandosene dell'etica, per aumentare il proprio potere. Ieri si odiavano, oggi si alleano, domani torneranno a odiarsi. La peggiore democrazia è preferibile alla più illuminata delle dittature, e nei comportamenti dei due criminali che in questo momento condizionano i destini del mondo di illuminato non c'è nulla. E' la mia visione, la visione di un uomo della strada di media cultura e di tanta esperienza, con particolare avversione per la propaganda, da qualunque parte arrivi. Un saluto.
Mario Izzi
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3696
@Cheguevara 
Da vecchio comunista a vecchio comunista. A me importa soltanto del conflitto di classe. Le nazioni non mi interessano, tanto meno un'unione europea neoliberista e mercatista e fino a ieri pure mercantilista. E non ne faccio nemmeno una questione di democrazia. Non esiste democrazia senza uguaglianza e le nostre società sono sempre più diseguali e quindi intrinsecamente sempre meno democratiche, perché chi non ha niente non conta niente, diciamocela pure questa scomoda verità, e in democrazia dovremmo contare tutti. 
L'unione europea ha distrutto la democrazia. Quando meno della metà dell'elettorato attivo va a votare che significa? Che non crede più nella democrazia. E perché non ci crede più? Perché l'unione ha svuotato di potere decisionale i parlamenti (lo descriveva benissimo Guido Carli nel passo che ti ho riportato: la funzione del trattato di Maastricht è quella di svuotare i parlamenti nazionali delle loro funzioni) per trasferire tale potere in organismi burocratici sovrannazionali e quindi al riparo da democratiche elezioni. Le manovre economiche sono fatte oggi solo per rispettare i parametri del Patto di Stabilità, non per andare incontro alle esigenze delle persone o per costruire il futuro delle persone. Quel che conta sono dei numeretti messi lì come un idolo di pietra. Sono decenni che si taglia welfare in Europa e in Italia non ne parliamo. E che si abbassano i salari e si erodono le garanzie, si smontano i contratti, e ora persino protestare è diventato reato. Ergo la politica è vuota e al servizio di una entità sovrannazionale che nessuno ha votato. E quindi perché andare a votare se chiunque si voti poi non farà altro che mettersi al servizio di un Patto che nessuno ha votato? Io sono anni che non voto. Ma a chi lo devo dare il mio voto? A un Bonaccini che pare Mussolini, o a una Schlein che pare Meloni, o a quell'altro comunista pelato che si è messo insieme ad Alemanno che è rifinito in carcere perché ha violato la libertà vigilata. Sono identici, non perché dicono cose identiche, ma perché quando saranno investiti del potere che gli ha conferito l'elettorato non dovranno rispondere all'elettorato, ma si conformeranno tutti ad altri poteri.  
Qui muore la democrazia, in oscuri trattati che nessuno ha mai letto, non certo sui campi di battaglia del Donbas. 
Guarda, io preferisco la Cina e gli Stati Uniti a questa europa. In Cina c'è ancora un partito comunista al potere che ha trasformato un paese poverissimo in una superpotenza in una generazione e mezza. Dall'altra parte c'è una nazione che è l'unica in Occidente dove potrebbe nascere ancora un partito comunista e svilupparsi una rivoluzione comunista e dove la gente va in giro armata. Qui da noi è tutto finito, tutto è finto, siamo troppo vecchi, abitiamo paesi vecchi, siamo disarmati materialmente e spiritualmente, e affoghiamo dentro una propaganda senza speranza.  

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3697
Gaetano Intile wrote: Quando meno della metà dell'elettorato attivo va a votare che significa? Che non crede più nella democrazia. E perché non ci crede più? Perché l'unione ha svuotato di potere decisionale i parlamenti
In Italia la gente va poco a votare perché ha una classe politica mediocre a essere gentili, non è certo colpa dell'unione europea: con figure come quelle che abbiamo, che sparano boiate e sanno autoincensarsi e basta, senza risolvere i problemi, la voglia di andare a votare passa. Ecco cosa succede a mandare a ramengo preparazione, impegno e buon senso: si segue chi urla di più. In fondo è anche normale (per così dire): hanno capito che le persone vanno prese di "pancia".
Gaetano Intile wrote: Quel che conta sono dei numeretti messi lì come un idolo di pietra. Sono decenni che si taglia welfare in Europa e in Italia non ne parliamo. E che si abbassano i salari e si erodono le garanzie, si smontano i contratti, e ora persino protestare è diventato reato. Ergo la politica è vuota e al servizio di una entità sovrannazionale che nessuno ha votato.
Questo è vero. Più che dare la colpa al trattato però, in Italia le cose sono peggiorate quando al governo c'è andato un imprenditore che ha fatto il suo interesse: ha influito troppo sullo stato del paese, avendo potere politico, economico e dell'informazione. Sarebbe il caso avere una legge che vieta a chi è nei media o è imprenditore, di fare politica: troppo potere riunito in una sola persona non fa bene. E i risultati si sono visti.
Gaetano Intile wrote: In Cina c'è ancora un partito comunista al potere
In Cina c'è una dittatura, dove sei controllato in ogni cosa e se non ti adegui al pensiero di chi è al potere, vieni arrestato.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3698
@Gaetano Intile Io mi sono qualificato come vecchio ex-comunista: ho smesso di votare PCI quando Berlinguer rifiutò di entrare nel governo, in presenza del miglior risultato elettorale ottenuto a partire dal 1948. Votai PSIUP, cioè ancora più a sinistra: ero giovane e non capii che la scelta di Berlinguer non era dovuta a vigliaccheria, ma a grande senso di responsabilità nei confronti del Paese, sorvegliato a vista dai servizi americani che, in caso di vittoria comunista, avrebbero fatto fare all'Italia la stessa fine che poi riservarono al Cile di Allende. Ex comunista convinto qualche tempo dopo, quando mi resi conto che il mantra "ciascuno produca secondo le proprie capacità e a ciascuno sia dato secondo i suoi bisogni" era di fatto disapplicato perché la natura umana è opportunista, quindi ciascuno era portato a produrre limitatamente ai propri bisogni e l'unico rimedio consisteva in uno stato di polizia, responsabile di atrocità di ogni genere. Andando al non-voto, ho sempre votato, a volte turandomi il naso, a sinistra: nessuno è perfetto, e se per andare a votare si aspettasse un partito che rappresenti in pieno le aspirazioni di ogni singolo elettore, l'astensione della gente in buona fede sarebbe ancora maggiore, lasciando campo libero al voto di scambio e della parte più sprovveduta dell'elettorato, quella che si lascia abbindolare dalla propaganda. E' proprio quello che è accaduto in questo disastrato Paese, consentendo a una coalizione di ultradestra di malgovernare con soltanto il 25% dei consensi tra gli aventi diritto al voto. Cambiare l'andazzo sarà possibile soltanto se i giovani si muniranno di passione, nuovi valori e fratellanza nei confronti dei deboli, facendo piazza pulita delle cariatidi che dal 1994 imperversano nell'agone politico e dirigenziale. Utopia per utopia, preferisco questa a quella sovranista.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3699
Gaetano Intile wrote: Quando meno della metà dell'elettorato attivo va a votare che significa? Che non crede più nella democrazia.
Non crede più nella politica e, soprattutto, nei nostri politici.
Quando vedi un membro della Camera dei deputati esprimersi a "bau bau" per impedire a un collega di parlare e quando la seconda carica dello stato (!) risiede in una casa-museo del duce e del fascismo è facile che ti venga un po' da vomitare...
Gaetano Intile wrote: Guarda, io preferisco la Cina e gli Stati Uniti a questa europa
Gaetano Intile wrote: In Cina c'è ancora un partito comunista al potere
C'è una dittatura 
Gaetano Intile wrote: Dall'altra parte c'è una nazione  dove la gente va in giro armata.
e infatti un giorno sì e un giorno no c'è una carneficina e metà della popolazione vota per Trump: io non ci vivrei nemmeno per tutto l'oro del mondo.
Io mi sono sempre sentito cittadino europeo fin da quando avevo diciott'anni e ho iniziato a viaggiare all'estero, molto prima dell'Europa unita. Per le strade di Budapest, di Amsterdam o di Stoccolma mi sono sempre sentito a casa, il Texas lo auguro solo alle persone che più mi sono invise.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3700
Marcello wrote: Non crede più nella politica e, soprattutto, nei nostri uomini politici.
Quando vedi un membro della Camera dei deputati esprimersi a "bau bau" per impedire a un collega di parlare e quando la seconda carica dello stato (!) risiede in una casa-museo del duce e del fascismo è facile che ti venga un po' da vomitare... C'è una dittatura  e infatti un giorno sì e un giorno no c'è una carneficina e metà della popolazione vota per Trump: io non ci vivrei nemmeno per tutto l'oro del mondo.
Io mi sono sempre sentito cittadino europeo fin da quando avevo diciott'anni e ho iniziato a viaggiare all'estero, molto prima dell'Europa unita. Per la strade di Budapest, di Amsterdam o di Stoccolma mi sono sempre sentito a casa, il Texas lo auguro solo alle persone che più mi sono invise.
Mi piacerebbe che i parolai Trumpiani o putiniani si trasferissero a vivere in quelli che considerano paradisi popolati da gente felice.
E' facile pontificare dal divano vivendo in un Paese in cui vige la democrazia, anche se in declino e a forte rischio, come il nostro. Un Paese che è stato invaso e bombardato a tappeto sia dai cattivi che dai buoni, che è riuscito a risollevarsi grazie alla resilienza di una popolazione laboriosa e versatile, ma che ha iniziato a perdere la sua identità quando un palazzinaro faccendiere e mafioso è riuscito ad agguantare le redini del potere. Un Paese in cui, malgrado tutto, è ancora possibile ai cittadini esprimere la propria opinione e perculare i potenti. Ancora: fino a quando non è dato sapere. 
Mario Izzi
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