Ciao, Mariangela.
Commento la tua per postare la mia. Mi rifaccio viva con la poesia!
Hai scelto la traccia che a me risultava più ostica. Da una immagine così io non ho ricavato nessun sentimento che partisse dal cuore.
L'immagine m'invita al ragionamento più che più che altro, mi sono scaturiti dal cervello certi pensieri filosofici e persino fisici che nulla hanno a che vedere con la poesia, ma tu hai fatto un ottimo lavoro, complimenti.
Ora veniamo ai tuoi versi.
wrote: Poeta Zaza
Sei padrone
dei tuoi pensieri
tu
e del tuo cielo
confuso in un sereno
che rannuvola
i tratti e la figura
di quel che il mondo vede
e che proietti
a me
Qui ci leggo un riferimento al sé di ogni individuo.
È la poetessa che guarda e pensa di discernere l'immagine che gli arriva di questa persona, sa che è sicuro e padrone di se stesso (forse dal vestito e dalla bombetta si evince che lui sia un uomo importante) anche se ciò che arriva ai sui occhi e al mondo è confuso.
Io mi sono bloccata qui nella prima lettura:
Sei padrone
dei tuoi pensieri
tu
e del tuo cielo
confuso in un sereno
Sembra che lui sia padrone del suo cielo confuso, qualcosa non mi torna
Poi l'ho letta così:
Sei padrone
dei tuoi pensieri
e del tuo cielo
tu
confusi in un sereno che rannuvola...
Poi affermi ciò che percepisci.
Quel che il mondo vede
e che proietti
a me
Lo vedi confuso tra tanti come lui, nel suo cielo, nel il suo ambiente naturale e antropico avverte che i suoi pensieri sono attraversati da luci e ombre.
E giustamente non capisci, qualcosa ti sfugge.
Sovrapposta,
ho la mia storia
io
in un tempo sospeso
ed apparente,
con i tratti di un viso
che non sai
Che non ti spieghi.
Qui il poeta vuole comunicare che per l'uomo con la bombetta deve essere la stessa cosa. Anche lui guarda gli altri e li vede confusi nel loro cielo, persi nei loro pensieri, sicuri nel loro ambiente ma anche lui non sa spiegarsi quel sereno che rannuvola e nasconde.
sovrapposta,
ho la mia storia
Io sto leggendo la tua poesia, e forse in modo diverso da quello che vuoi comunicare. Nella mia mente si adattava meglio:
riflessa,
ho la mia storia
Per una mia convinzione personale io vedo negli altri il mio riflesso. Io per loro sono quello che pensano e vedono di me. Ma non è tutto, quello che non mi piace in un individuo, per esempio, lo critico per avversione a volte, ma anche per desiderio.
wrote:Mentre io so
scorrendo
queste pagine in comune
e quelle immagini
editate da altri
- testimoni -
che quel che vedo io
non leggi tu.
Qui determini l'incomunicabilità.
che quel che vedo io
non leggi tu.
L'incomprensione, la disuguaglianza ci distingue e allo stesso tempo ci rende tutti uguali.
I tuoi versi sono molto profondi, ci sarebbe da parlarne per ore. Grazie per l'ottima lettura.