Costruttori di Mondi

queffe wrote: Mon Oct 28, 2024 11:40 amnon votate questo post!

Utente: – Perché, che potrebbe succedere? Non abbiamo certo paura di... (In lontananza si comincia a sentire il ronzio di una motosega...) Ehm... va be', d'accordo, non lo votiamo.

Il giudice era un convinto sostenitore della libertà, senza se e senza ma, per chi commetteva reati sessuali considerati odiosi dai soliti bigotti conservatori. Pertanto, quando avvenne lo stupro di una bambina nella sua giurisdizione, il giudice ordinò che il colpevole venisse immediatamente liberato nella piazza centrale gremita da migliaia di cittadini in attesa.

Lo condannarono a una pena che considerò ridicola e già rideva al pensiero di quando sarebbe finita.
Non rise più quando si rese conto, ben legato a un palo, che quella goccia d’acqua che cadeva in continuazione dall’alto, da giorni, sulla sua testa rasa, gli avrebbe sfondato il cranio.

La signora era una convinta attivista dei diritti umani, senza se e senza ma e scrisse al primo ministro che era una vergogna per la civiltà incarcerare gli assassini e gli stupratori. Il primo ministro le diede ragione e ordinò che il killer e stupratore seriale più pericoloso che avevano imprigionato venisse trasferito a scontare la pena nella sua casa, dove avrebbe conosciuto la civiltà.

Cosa mi sta mettendo nella flebo, infermiera?
Benzina, assassino.

Il figlio del pentito frequentava le elementari e la scuola era super sorvegliata per evitare vendette.
Nessuno poteva prevedere che durante la lezione sarebbe stato sgozzato da un altro bambino.

Dopo aver creato un burattino di legno, Geppetto pensò che, in fondo, non gli servisse a niente; lo fissò giusto qualche istante prima di gettarlo nel camino.
«I burattini non parlano,» disse tra sé, pensando di averlo sentito invocare il suo nome mentre si riduceva in cenere.

...Quella notte sognò di essere divorato da un gigantesco grillo, mentre un'orrenda strega vestita in color turchino assisteva ridendo. Il giorno dopo trovarono nel proprio giaciglio il cadavere di Geppetto ridotto a brandelli e il camino spento perfettamente ripulito dalla cenere...

Ma la notte prima Geppetto si era staccato una mano con l'ascia, mentre abbozzava una sedia per Pinocchio. Dalla rabbia, si tagliò anche l'altra, e poi morì dissanguato...

«Sei ancora la più bella di tutte» disse, facendo scorrere piano le dita tra i lunghi capelli neri.
Poi tornò a posare la testa mummificata sul suo supporto, in mezzo alle altre nove.

«Quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due» cantava il bimbo mentre deponeva il sacchetto.
«Quarantacinque gatti in fila per sei col resto di tre» riprese poi.

«Sono inquietanti le storie horror in due frasi.»
«Storie?»

Il bullo l'aveva sempre fatta franca con lui. Il patto col diavolo avrebbe fatto perdere l'anima a Marco, ma lui aveva messo nel contratto la clausola di poter assistere alla scena, mentre il rottweiler sfuggito al controllo di un padrone un po' sbadato azzannava il bullo ai genitali.

─ Ma lei sta chiamando perché alla festa di Halloween ha visto dei pupazzi di stoffa appesi?
─ Uno di quei pupazzi ha una divisa come la vostra e cola sangue.

Il silenzio in classe fu rotto dal suono di un trapano e da un urlo. Videro Giacomo armeggiare con il trapano a batteria dietro Vincenzo, che si era accasciato con gli occhi vitrei, per estrarre la lunga vite entrata in profondità nella sua nuca rasata di fresco.

─ Scusate: sto cercando mio figlio, lo avete visto?
─ Era nello spezzatino che hai finito di mangiare.

«Quelle strisce rosse nel lavandino... è sangue!»
«Ma no, tranquillo: è tempera; non vedi la differenza di colore con quelle che ti colano dal costato?»

L'alba dei morti viventi 
Il morto: – Cara, metti la sveglia alle cinque, mi raccomando.
La morta: – Già fatto, morto di sonno. 

Suicidio controllato. Pigro e prudente sino all'ultimo: con l'auto, adagio, fin sull'orlo del precipizio.

«Agenore, lavorate con la mia famiglia da trent’anni e vi stimo, ma proprio non comprendo questa vostra ostinazione nel dissuadermi dal partecipare ad ogni occasione mondana…»
«Ma, baronessa, siete morta da sei anni!»

«Ma perché mi guardano in quel modo, cos’hanno tutti?»
«Tesoro, se gli hai strappato la lingua, non puoi pretendere che facciano conversazione.»

Taglia l’aria con parole sferzate, taglia l’aria con le nocche serrate, taglia (ahia) il respiro in un pugno; 
piega il corpo alla malcapitata, spiega il corso della loro serata: spiega il colpo nella notte inoltrata.

Corre voce che lei l’abbia tradito, scorre il sangue su un amore finito: scorre il tempo su un delitto impunito.

Bene, miei cari, siete stati molto bravi. Il contest si chiude qui.

Considerati i pesi dei voti come da regolamento, la storia horror in due frasi che si aggiudica il contest è:
di @aladicorvo (link) che ha ricevuto 7 voti totalizzando 19 punti

A pari merito per punti, ma con "soli" 5 voti, secondo è @Alberto Tosciri (link).

Menzione per @Marcello che con la sua storia ha raccolto 7 voti (totalizzando però "soli" 16 punti).

Bravi a loro, ma anche a tutti gli altri che hanno scritto storie in due frasi deliziosamente orribili.


E ora, chi vuole può continuare a scrivere qui di seguito e tutti possono proseguire a votare secondo i propri orridi gusti. Chissà che un giorno o l'altro
mi venga voglia di tornare a contare i "Thanks" e vedere chi avrà, alla fine dei tempi, raccolto più voti...

Stregone wrote: A pari merito per punti, ma con "soli" 5 voti, secondo è @Alberto Tosciri (link)

Ah... però 
Grazie.  Ma non sono un fanatico dell'horror. 

@Stregone ha dichiarato che questo contest è finito e sono stati nominati i vincitori.
Ci ha comunque proposto di continuare: da adesso il premio è la sopravvivenza.