M.T. wrote: e non ero neppure come adesso con i genitori che accompagno i figli fin sul'uscio dell'aula con il suv
Mi hai ricordato Berlusconi, il quale accompagnava Pier Silvio a scuola (anzi, a sQuola) con l'elicottero, altro che SUV! Lui era oltre!
M.T. wrote: Una prof infatti lo fece: quando iniziò la frignata, lei lo guardò e lo lasciò fare, non dandogli la minima attenzione. Ma fu l'unica
Una volta guardavo "SOS tata" su La7 dove spiegavano che i bambini che fanno i capricci non devono mai essere "aiutati". Piangono per una ora? Bene, li lasci lì a piangere nel loro brodo. Piangono tutto il giorno? Bene, lo stesso li lasci lì a piangere dalla mattina alla sera. Non c'è problema.
Ieri ho visto una scena bellissima: il mio nipotino (quasi sei anni) era
comodamente stravaccato su una poltrona a guadare Alvin sul 41 (se non ricordo male) con un bicchiere d'acqua in una mano. Finita l'acqua, lui,
ancora più comodamente, tira fuori una manina e fa "Finita! Mamma, voglio ancora acqua!" Mia sorella all'inizio gli grida "Ti alzi, prendi l'acqua e te la versi nel bicchiere, capito!? Dai, su! Ormai sei abbastanza grande!", ma lui, sbattendosene della risposta lievemente rabbiosa di mia sorella, fa "Ma maaaaamma! ACQUA HO DETTO!" senza muoversi e sempre con la manina fuori. Allora mia sorella (35 anni) si è alzata dalla sedia su cui era seduta, ha preso l'acqua dal frigorifero e gliel'ha versata nel bicchiere dicendo "Scusa, Vincenzino mio". Io non l'avrei fatto mai! Il bambino, poverino!, piange? Bene, io, memore di "SOS tata", lo avrei lasciato lì a frignare per ore stravaccato sulla poltrona, mentre gridava "ACQUA HO DETTO!", altro che "Scusa, Vincenzino mio"!
Piccoli tiranni crescono!
Silverwillow wrote: Ero tentata di dirle: dai qua, che mi arrangio io
Ahahahahah
Silverwillow wrote: Ma dopo cinque giorni mi sentivo bene, e i farmaci li posso prendere anche a casa, dove almeno dormo (15 ore di fila la prima notte). Non sono più abituata a dormire con un viavai di gente, luci accese alle 3 di notte e chiacchiericcio. Ma non ho quindici anni: se dico che sto bene e posso andare a casa è perché sono sicura, e so valutare pro e contro
Appunto! Dovrebbero essere quelli dell'ospedale a mandarti a casa, però gli ospedali incassano soldi in base al numero di degenti che hanno, quindi le provano tutte per trattenere più pazienti del dovuto, come quando, per esempio, devono operare uno martedì e lo fanno ricoverare il venerdì precedente senza motivo. Ma ricoveratelo il lunedì, no?
In un altro ricovero ho assistito a questa dicussione (la adatto) tra una dottoressa e una paziente trentunenne che se ne voleva andare a casa…
Dottoressa: "Lei non può andarsene a casa: è messa veramente male! Pancreas, fegato… Poi se più tardi sta male…"
Paziente (31 anni): "Ma che ci sto a fare qui?"
Dottoressa: "Almeno la teniamo in osservazione… In caso, interveniamo!"
Paziente: "In osservazione… Cioè mi guardate?"
Dottoressa: "In un certo senso, sì"
Paziente: "Allora me ne torno a casa e mi faccio guardare da mio marito

"
Dottoressa: "E se poi si sente male?"
Paziente: "Se mi sento male, pazienza! Torno più tardi in pronto soccorso, intanto faccio vedere gli esami del sangue al mio medico curante"
Risultato: la paziente si è vestita tutta carina, ha salutato tutti e si è avviata nel corridoio con un
trolley al seguito, sculettando lungo la strada.
Silverwillow wrote: Eppure qualcuno questo soggetto lo ha votato...
Per me il problema non è lui, che fa chiacchiere da bar e allora lo tratterrei al bar, ma quelli che gli vanno appresso. Dalle mie parti si dice (tradotto) "è più scemo Carnevale o chi gli va appresso?" Al generale sospeso neo-eurodeputato Sua Eccellenza chiederei due cose:
1) Qual è la molla che lo spinge a pubblicare quel libro? Lui dice sempre che la "normalità è solo un concetto statistico. L'altro giorno in TV un cieco gli ha chiesto se per lui i ciechi sono "anormali", in quanto appartenenti a una minoranza. All'inizio Vannacci ha cercato di cambiare discorso con la solita
supercazzola, poi il cieco ha ribattuto "Mi risponda: io sono
anormale?" Risposta di Vannacci (pressato): "Sì, lei è
anormale, ma non si offenda! Io le dico che è
anormale solo in quanto, come cieco, appartiene a una esigua minoranza. Non La sto giudicando." Bene, signor Vannacci, le bastava allora pubblicare un libro di una sola pagina con un collegamento al sito dell'Istat e dell'Eurostat. Così avrebbe evitato di perdere tempo Lei e una bella rottura di "gioielli di famiglia" ai suoi lettori.
2) Sa che le minoranze possono essere create
ad hoc? Per esempio, anche Lei appartiene a una minoranza: quella dei generali dell'esercito che sparano cavolate in un libro. Mi auguro che sia una minoranza esigua, ma in ogni caso lei è
anormale! Ma non si offenda: è solo una nota statistica, eh!