Costruttori di Mondi

Traccia n. 3. Eveline di J. Joyce


Ah, la donna che resta,
un giglio nel vaso
il ricamo sul comò
l'uncinetto nella cesta.

Uh, comincia lo show: 
i panni stirati
la zuppa sul fuoco
la spesa modesta.

E le Americhe, e il boyfriend?
si entra nel flow
sul divano bordeaux
e si scrive "The end".


*

Il titolo allude a Isabel Archer, protagonista del capolavoro di Henry James: anche lei una "donna che resta".

@Ippolita  cara, bentornata! 

Mi mancava di leggere i tuoi versi "naif" di una freschezza intelligente e ironica. 

Molto piaciuti!

Mi piace molto questa interpretazione personale del brano di Joyce @Ippolita ne esce fuori uno strano mix tra immagini di una giovane del passato e la modernità del flow di una canzone rap. Una poesia innovativa per certi aspetti e comunque fuori dagli schemi. Complimenti.

Che bella! Una originalità anche non tradisce la traccia, si percepisce un arrendersi quantomeno alla routine. 
Le immagini, infatti, rimandano a una vita ripetitiva, sempre uguale fino ai titoli di coda; con "The end" ci hai messo una pietra sopra.
Brava! 

Poeta Zaza wrote: Wed May 29, 2024 8:48 pmbentornata!

non sono mai andata via, Zaza! Non c’è giorno che non mi affacci, anche se per pochi minuti. Ti ringrazio tanto per l’affetto e l’approvazione.

ciao @Ippolita 

Non avevo dubbi sull'estro che avresti usato per il tuo pezzo! Ti confesso che da te ho colto l'invito a archiviare la poesia stile D'Annunzio...

Ippolita wrote: Wed May 29, 2024 6:07 pmAh, la donna che resta,
un giglio nel vaso
il ricamo sul comò
l'uncinetto nella cesta.

E meno male che ci sono anche questo tipo di donne, figurati quanti uomini allo sbando senza una moglie, o una famiglia da accudire..
La descrizione di una donna attraverso le sue cose personali è veramente piacevole.

Ippolita wrote: Wed May 29, 2024 6:07 pmUh, comincia lo show: 
i panni stirati
la zuppa sul fuoco
la spesa modesta.

La classica casalinga del ceto medio basso.

Ippolita wrote: Wed May 29, 2024 6:07 pmE le Americhe, e il boyfriend?
si entra nel flow
sul divano bordeaux
e si scrive "The end".

Non so se possa dire che la tua Eveline è una donna senza carattere. Dal racconto a me pare questa. Dalla tua esposizione, pure! Mi sbaglio? Ciao a presto 

@@Monica, @Adel J. Pellitteri, grazie!

Hai descritto una donna usando le immagini di piccoli scorci della sua vita, @Ippolita.
Quello che ho visto è non è il carattere di Eveline, è la vernice in superficie.
Un po' la tua donna che resta mi ha fatto pensare a mia madre; L'uncinetto, il vaso coi fiori, la telenovela, quattro figli da crescere...
Ma dentro una donna c'è molto, molto altro. I tuoi versi mi hanno fatto riflettere molto, su certi miei personaggi, su certe cose che sembrano ma sono tutt'altro. 
Chissà cosa pensa la tua donna che resta mentre assaggia la zuppa, o mentre fa la lista della sua spesa modesta.
La poesia mi piace, l'unica cosa che potrei dire, è che non amo mischiare i termini stranieri se scrivo poesia in italiano, ma questa è solo una mia fissa.
Complimenti!
 

Ciao @Ippolita che componimento amaro; mi è piaciuto molto. Non posso non sentire rabbia per questo status quo. La poesia è estremamente solida nelle sue tre parti: la stasi (la donna cristallizzata, priva della propria libertà), il lavoro (le aspettative sulle spalle della donna), la possibilità di fuga non realizzata. Mi è piaciuto il ribaltamento di registro nella strofa finale, dà un'idea di rivista patinata, da cui magari la donna-prigioniera guarda quello che non raggiungerà mai

Il mio commento:
viewtopic.php?p=63362#p63362

@Albascura grazie! 

@Mina grazie! 

Ciao @Ippolita come stai? 
Non passo da un po', ma d'improvviso ho sentito la voglia di bazzicare tra i versi e mi siete tornati in mente.
Sarà banale, ma il primo dettaglio che mi ha colpita è il suono delicato che resta e si trasmette da un verso all'altro. Leggendo, poi, i versi in questione una seconda volta ho avuto la percezione che fosse corretto così, che qualcosa della stessa poesia resta come dopo un passaggio, dopo una visione, prima di un the end. Guardare le persone, le cose, certi concetti persino, dai dettagli che lasciano come le briciole su un sentiero l'ho sempre trovato affascinante, come se in sé racchiudessero un pezzo di vita di chi la vita lì la usurata.
Grazie, è stato bello leggerti.