Sto scrivendo un "romanzo fantasy" (virgolette d'obbligo), cercando per la prima volta di lavorare come "architetto", quindi pianificando quasi tutto in anticipo, costruendo schemi, ecc. Sono passato a questo approccio visto che con l'approccio da "giardiniere" riuscivo al massimo ad arrivare alla lunghezza di una novella, ma se tentavo di andare oltre la trama cadeva a pezzi.
Il protagonista è un anti-eroe: 28enne, primogenito di un granduca ma NON erede del granducato.
Il padre è malato e affetto da demenza. La madre è chiusa, tradizionalista e rigida. Il fratello minore (25 anni) è stato eletto erede a sue spese: il granducato non è una monarchia assoluta, e l'erede viene scelto dall'organo legislativo tra i figli del granduca. Ha inoltre un fratello e una sorella più piccoli (10-12 anni).
Ha sposato una donna che non ama, solo per ragion di stato.
In realtà lui era innamorato di quella che è poi diventata sua cognata, che però era promessa all'erede del granducato, e quindi è stata fatta sposare al fratello una volta che l'erede è stato scelto.
Il Capitolo (l'organo legislativo) non lo considera e lo tratta con sufficienza.
Il granducato è alleato con altre nazioni e in guerra continua a bassa intensità contro un'orda barbarica (immaginatevi i bruti de "Il trono di spade"), ma il protagonista non ha modo per distinguersi in battaglia, visto che la gloria la prende tutta il fratello.
Il tratto principale del protagonista è una tendenza narcisistica che lo porta a essere invidioso del successo del fratello (che sarebbe il classico "Prescelto della profezia"). È calcolatore, ma si lascia andare a scatti di rabbia. Tuttavia non è malvagio, e lo mostra soprattutto nelle sue interazioni con la cognata, che ama ancora.
Molti suoi interessi li ha abbandonati dopo essere stato superato dal fratello. Amava la scherma, ma il fratello è più bravo. Idem per la caccia e l'equitazione. Coltiva un interesse artistico (devo ancora decidere quale) solo perché è un "campo libero" dall'ingombrante presenza del fratello.
Ora, la mia richiesta.
Mi servirebbero idee per degli atti/eventi che facciano risaltare il lato "anti" di anti-eroe del protagonista, senza però che venga percepito come malvagio.
Insomma, uno stronzo con la S maiuscola. :)
Ma uno stronzo che NON ucciderebbe il fratello, che non tramerebbe alle sue spalle, che non rapirebbe la cognata, o altre cose a questo livello.
La mia lista, fino ad ora:
- maltratta il padre malato.
- non ha rispetto per la madre.
- sbeffeggia i fratellini.
- tratta la moglie come un'estranea, le fa capire che la tradisce e non lo nasconde neppure.
- sfida a duello un membro del Capitolo per un motivo futile, e lo ferisce.
- si disinteressa dei compiti che il Capitolo gli affida, visto che comunque non viene tenuto in grande considerazione.
- non si preoccupa di essere diplomatico con rappresentanti di altre nazioni (tanto poi il compito di sistemare le cose spetta al Capitolo o a suo fratello).
Grazie in anticipo.