Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1176
La casa editrice Il Cerchio pubblicherà il libro di Vannacci: https://www.lastampa.it/cronaca/2023/09/04/news/roberto_vannacci_casa_editrice-13026066/
"Siamo contro la cancel culture" asserisce Adolfo Morganti. No, semplicemente non si sputa sui soldi.
Ma visto che è contro la cancel culture, e quindi per la libertà di stampa, dove si può pubblicare di tutto, allora, per coerenza, dovrebbe pubblciare un libro anche dell'Imam che spiega come lapidare una donna. O di come approfittare di una donna senza che lei se lo ricordi.

Morganti spiega di essere stato colpito proprio da quel linguaggio semplice e colloquiale che poi è stato al centro del tiro al piccione.
Non è il modo di scrivere ad aver sollevato le critiche, ma il contenuto.

adora le sue figlie tanto che non ha abbandonato la vacanza in Sardegna con la famiglia neppure al divampare delle polemiche
questo non dimostra affato l'affetto che si prova verso qualcuno. Ma che razza di modo di ragionare è?
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1178
Cheguevara wrote: Però la palude che ha inghiottito la nostra politica è originata dall'assenza di ideali: ognuno si muove a seconda dell'utilità del momento, o di quella che ritiene tale.
Per me non è un'assenza di ideali (anzi, in realtà di ideali veri al momento non ne vedo), ma di impegno concreto e disinteressato. È inutile indignarsi e fare i cortei e le fiaccolate contro i femminicidi, i morti sul lavoro o gli immigranti annegati. Li vedo sempre come sfruttamenti politici per portare acqua al proprio mulino e attaccare la parte opposta, non riesco a vederci un interesse sincero a evitare che queste cose succedano ancora, da parte di nessuno. Piuttosto che sfoggiare grandi idee che la situazione non permette comunque di attuare, meglio tirarne fuori una piccola, ma concreta e utile nell'immediato, e al contempo studiare strategie migliori a lungo termine. Far solo quadrare i conti come una casalinga in ristrettezze, cosa che mi pare sia la tattica del governo attuale, lascia il tempo che trova. Così come fa l'alzare la voce delle varie sinistre, con proposte su cui nemmeno loro sono mai d'accordo. La mia sensazione è di seguire un casuale gioco di carte: tutti noi siamo la posta, ma a nessuno sembra importare sul serio (nessuno di loro ha problemi a pagare le spese, le visite mediche o la benzina).
Cheguevara wrote: senza strategie di medio e lungo termine tendenti a un fine si continuerà a operare con le misere tattiche utilitaristiche (per pochi), a vivere giorno per giorno, un passo dopo l'altro, senza arrivare da nessuna parte
Infatti il problema italiano per me non è chi sia al governo, ma che tutti cerchino più o meno di mettere pezze dove serve, compiacere gli elettori e restare a galla. Se l'immigrazione o i cambiamenti climatici fossero stati affrontati seriamente vent'anni fa, anche senza averne un ritorno d'immagine immediato, solo pensando al bene futuro del Paese, oggi forse non staremmo messi così.
Il problema non sono mai davvero gli ideali, ma metterli in pratica senza farsi prendere la mano tanto da scordare la cosa più importante a cui dovrebbero essere finalizzati: le persone vere, non quelle ideali.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1179
Silverwillow wrote: Il problema non sono mai davvero gli ideali, ma metterli in pratica senza farsi prendere la mano tanto da scordare la cosa più importante a cui dovrebbero essere finalizzati: le persone vere, non quelle ideali.
Quindi, avere un ideale che ispiri un'azione finalizzata a risolvere i problemi della comunità è importante. Senza ideali, appunto, non si fa che mettere pezze, come giustamente dici.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1180
Cheguevara wrote: Quindi, avere un ideale che ispiri un'azione finalizzata a risolvere i problemi della comunità è importante.
Esatto. Ma è proprio l'azione che dovrebbe derivarne che non riesco a vedere. Non le manifestazioni esteriori di solidarietà, ma le proposte di legge concrete e fattibili. Io sto qui a dibattere idee solo perché non sono io in carica, non è mia la responsabilità, ma chi ce l'ha dovrebbe darsi da fare e basta (non ultimo perché li paghiamo per questo), mandando a quel paese giornalisti e opinionisti vari.
Cheguevara wrote: Senza ideali, appunto, non si fa che mettere pezze, come giustamente dici.
Gli ideali sono importanti perché indicano una strada, ma non servono a niente senza il modo e la volontà di metterli in pratica, possibilmente tenendo conto degli insegnamenti della storia, oltre che delle condizioni attuali. Il problema è che gli ideali non pagano le bollette, quindi sono sempre necessari compromessi, più o meno accettabili. Il modo in cui vengono gestiti quei compromessi è l'unico criterio affidabile per giudicare un governo, al di là delle sue idee o delle promesse elettorali (ma qualcuno crede ancora alle promesse elettorali?).
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1182
Silverwillow wrote: Il problema è che gli ideali non pagano le bollette, quindi sono sempre necessari compromessi, più o meno accettabili. Il modo in cui vengono gestiti quei compromessi è l'unico criterio affidabile per giudicare un governo, al di là delle sue idee o delle promesse elettorali (ma qualcuno crede ancora alle promesse elettorali?).
Nel caso di questo governo, partiamo male. Gli ideali a monte del tridente sono: quelli dell'ex MSI e del FUAN, in cui la presidenta ha militato e si è formata; la pretesa secessione della inventata Padania (prima) e il nazionalismo sovranista (poi) col corredo delle autonomie regionali, per quanto riguarda il vicepresidente; la protezione della classe politica e imprenditoriale da processi e tasse, per la diaspora orfana del padre padrone. I compromessi che fino ad oggi ne sono discesi sono un guazzabuglio di leggine e provvedimenti prima annunciati, poi spesso cambiati a seconda dei venti percepiti; compromessi il cui fine evidente e provato dai fatti è agevolare le classi medio-alte e fare un po' d'elemosina ai derelitti, cercando così di tenerli buoni (fino a quando, non si sa).
Le promesse elettorali è meglio lasciarle perdere: tutti i partiti ne fanno e nessuno le mantiene, ma quelle fatte nell'ultima campagna da chi ci sta governando erano talmente demagogiche e ridicole da squalificare l'intelligenza di chi ci ha creduto, votando.  
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1184
Cheguevara wrote: I compromessi che fino ad oggi ne sono discesi sono un guazzabuglio di leggine e provvedimenti prima annunciati, poi spesso cambiati a seconda dei venti percepiti;
Tutto vero, ma mi pare che sottovaluti l'utilità del compromesso: magari non si va granché avanti, ma nemmeno si sfocia nel fanatismo. Finché c'è un governo o una finanziaria da criticare, e che soprattutto si può criticare, c'è ancora speranza.
Cheguevara wrote: la protezione della classe politica e imprenditoriale da processi e tasse
Questo sicuramente è un tratto della destra. Ma, a costo di andare contro i miei stessi principi, mi tocca notare che in termini concreti non sto peggio ora rispetto agli ultimi vent'anni. La carità ai derelitti si faceva anche nei governi di sinistra, con gli stessi (spesso inutili) risultati. Per mandare avanti bene un Paese servono determinate capacità tecniche di base, che non hanno un colore politico. E servono soldi che non abbiamo (il nostro debito pubblico continua ad aumentare). Anche se non sostengo il governo attuale, continuo a sperare che faccia il meglio possibile, non mi compiaccio per niente degli errori o delle mancanze.
Cheguevara wrote: Le promesse elettorali è meglio lasciarle perdere: tutti i partiti ne fanno e nessuno le mantiene, ma quelle fatte nell'ultima campagna da chi ci sta governando erano talmente demagogiche e ridicole da squalificare l'intelligenza di chi ci ha creduto, votando. 
Nessuno le mantiene, ma non ci vedo una particolare ingenuità in chi ha votato FdI. Io ad esempio ho votato un partito che poi si è sciolto. Chi è che ha sbagliato di più? E come si fa a saperlo prima? Ed è meglio un partito forte con idee discutibili o uno precario con idee buone? Comincio davvero a capire perché molti non votano...  :P 

@M.T. Il primo video l'avevo già visto, ma da quanto ho capito è un'anteprima. Il secondo mi ha fatta sorridere di più, perché davvero il "politically correct" risulta spesso fastidioso ed estremo, enfatizzando le differenze anziché accoglierle come normali. Il confine tra provocazione voluta e rispondenza alle nuove regole è diventato così sottile che si fatica a vederlo. Anche la questione di Biancaneve e del principe è stata dibattuta. Io, pur convinta del consenso necessario (senza essere femminista) l'ho trovata una polemica talmente scema da faticare a capirla.
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1185
Silverwillow wrote: Tutto vero, ma mi pare che sottovaluti l'utilità del compromesso: magari non si va granché avanti, ma nemmeno si sfocia nel fanatismo. Finché c'è un governo o una finanziaria da criticare, e che soprattutto si può criticare, c'è ancora speranza.
Credo che se l'utilità di un compromesso sta nel non sfociare nel fanatismo, senza peraltro andare granché avanti, il compromesso è stato utile solo a chi l'ha messo in atto. D'accordo che finché c'è democrazia c'è speranza: speranza che questo governo di ultradestra, che legifera a vanvera senza avere idea di come fare per governare, cada e ci consenta di eleggere democraticamente altri alla guida del Paese. In attesa, critichiamo democraticamente, sperando che i danni siano limitati e che la democrazia resista.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1187
Cheguevara wrote: speranza che questo governo di ultradestra, che legifera a vanvera senza avere idea di come fare per governare, cada e ci consenta di eleggere democraticamente altri alla guida del Paese
Il problema è: chi eleggiamo? Quando mancano i fondi, anche l'intenzione migliore non potrà essere messa in pratica. È come se uno si mettesse a dieta, decidendo di mangiare solo alimenti sani, tipo pesce, frutta secca, verdura, ecc. ma poi va a fare la spesa e si accorge che una pizza surgelata costa molto meno, e richiede meno fatica, degli ingredienti necessari a mettere insieme un pasto sano. Per questo motivo (e altri) in Italia si va avanti perlopiù a pizze surgelate, a mezze misure e toppe messe qui e là, senza che niente cambi sul serio. Va cambiata la priorità: prima il bilancio e i modi per farlo quadrare, poi le lotte ideologiche. È una cosa che ho imparato a mie spese, avendo sempre un sacco di bei progetti ma non i fondi per realizzarli.
Cheguevara wrote: In attesa, critichiamo democraticamente, sperando che i danni siano limitati e che la democrazia resista.
Dopo aver studiato la storia del Novecento, nonché assistito alle attuali derive autocratiche, ringrazio ogni giorno anche solo per la possibilità di criticare, e magari di cambiare le cose alle prossime elezioni. Milioni di persone nel mondo non possono farlo, quindi mi sento responsabile anche per loro, perché sono stata solo più fortunata a nascere qui, senza averne alcun merito. La democrazia europea è un faro, tanto che molti Paesi dell'est ne sono attratti. I danni eventuali che può causare il governo di un singolo Paese, anche di estrema destra, non ne mineranno mai le basi, in questo sta la sua forza e stabilità. Si può (e si deve) criticare quel che non va bene, ma il solo fatto di avere la possibilità di farlo ci fa sentire al sicuro (magari arrabbiati perché vengono favoriti gli imprenditori o gli evasori, ma senza preoccupazioni vitali nel lungo periodo). È un privilegio che molti non hanno, e dopo averne letto le testimonianze diventa più difficile lamentarsi perché la benzina è aumentata di dieci centesimi o i pomodori di cinque.
Non è tutto perfetto in Italia, ma è tutto sotto controllo, non ci sarà un nuovo Mussolini e non ci sarà una nuova guerra. Con le tasse, i provvedimenti e tutto il resto si potrà convivere (come si è sempre fatto), ma con la certezza che non è la fine del mondo, e che tutto si può cambiare e migliorare.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1188
@SilverwillowSono d'accordo con te: senza i fondi necessari, nessun governo può fare miracoli che sia di destra o di sinistra. Quello che non va nelle decisioni che questo governo ha già preso e in quelle che ha annunciato che prenderà, sono le priorità. Destinare fondi alla flat-tax e al ponte sullo stretto in un paese in cui milioni di famiglie non arrivano a fine mese, bocciare il salario minimo (salvo fare un passo indietro se i maledetti sondaggi diranno che così facendo perdono consensi) in un paese in cui lavorare non è sufficiente ad allontanare la povertà, in cui la sanità sta sprofondando per mancanza di personale medico e infermieristico, in cui la scuola non è in grado di svolgere il suo compito per la mancanza di docenti: tutto questo, e altro ancora che sarebbe troppo lungo elencare, dimostra che il senso delle priorità, per non dire il semplice buonsenso, nei nostri governanti del momento funziona al contrario. E la democrazia, amica mia, non è sufficiente averla conquistata ottant'anni fa a prezzo di tanto sangue, bisogna curarla, mantenerla salvaguardandola dalle insidie. Se Licio Gelli col suo piano di rinascita democratica, anziché decenni fa, si muovesse adesso, troverebbe il terreno fertile che all'epoca non ha avuto. La democrazia in Europa non è un fatto scontato: oltre che la Germania e l'Italia (la prima, però, ha fatto e chiuso i conti col nazismo, noi no, i crimini fascisti abbiamo preferito chiuderli nell'armadio della vergogna e abbiamo consentito la rifondazione, di fatto, del partito fascista), dittatori hanno spadroneggiato in Grecia, Spagna e Portogallo, mentre in Polonia e Ungheria sono presenti, più che democrazie, democrature. E la situazione economica generale è destinata a peggiorare, quindi, sono necessari nervi saldi e la guardia va tenuta alta, molto alta. 
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1190
Cheguevara wrote: Destinare fondi alla flat-tax e al ponte sullo stretto in un paese in cui milioni di famiglie non arrivano a fine mese, bocciare il salario minimo
Il ponte sullo stretto per me non si farà, e il salario minimo è ancora sul tavolo. Se verrà respinto in toto, e senza un motivo valido, ti darò ragione
Cheguevara wrote: in un paese in cui lavorare non è sufficiente ad allontanare la povertà, in cui la sanità sta sprofondando per mancanza di personale medico e infermieristico, in cui la scuola non è in grado di svolgere il suo compito per la mancanza di docenti: tutto questo, e altro ancora che sarebbe troppo lungo elencare, dimostra che il senso delle priorità, per non dire il semplice buonsenso, nei nostri governanti del momento funziona al contrario.
Tutto ciò c'era già da tempo. Io sono tre anni, da quando è iniziato il covid, che ho difficoltà a prenotare visite e cure di qualsiasi genere. Mia sorella fa la supplente nelle scuole, e anche lei sono anni che ha un lavoro precario. Non si può biasimare il governo attuale, e forse neanche quelli precedenti, che a loro volta avevano dei predecessori indegni. Il problema mi pare strutturale più che politico.
Cheguevara wrote: La democrazia in Europa non è un fatto scontato: oltre che la Germania e l'Italia (la prima, però, ha fatto e chiuso i conti col nazismo, noi no, i crimini fascisti abbiamo preferito chiuderli nell'armadio della vergogna e abbiamo consentito la rifondazione, di fatto, del partito fascista), dittatori hanno spadroneggiato in Grecia, Spagna e Portogallo, mentre in Polonia e Ungheria sono presenti, più che democrazie, democrature. E la situazione economica generale è destinata a peggiorare, quindi, sono necessari nervi saldi e la guardia va tenuta alta, molto alta. 
La democrazia non è scontata, ma è radicata da decenni nel pensiero e nel comportamento degli stati europei. Lo è ancora di più in quelli che hanno avuto poco tempo per sperimentarla, e che hanno ancora problemi a livello di magistratura e corruzione. La situazione economica è secondaria. Stati come la Polonia non hanno bisogno tanto di rassicurazioni economiche, ma concrete. L'Europa per loro non è solo un posto dove si vive meglio, ma dove si vive al sicuro. A me ha fatto impressione il recente rafforzamento militare al confine con la Bielorussia, senza una minaccia concreta e imminente, perché evidenzia che i polacchi si sentono costantemente in pericolo. Il loro governo di destra (come quello ungherese o di altri) è una mera espressione di questo bisogno primario di sicurezza, che l'Europa e la Nato non sono in grado di garantire.
La guardia va sempre tenuta alta, ma va tenuta alta anche la capacità di capire i motivi degli altri e di andargli incontro, prima che sorgano problemi.

@M.T.     "c'è chi continua a stimarsi di seguire questa ideologia."
Intanto quella barista si è fatta un sacco di pubblicità gratis. Molti andranno in quel bar solo per avere lo scontrino col Duce da postare sui social, così, tanto per ridere. La stessa cosa che è successa per Vannacci, di cui nessuno avrebbe mai conosciuto o comprato il libro, senza le polemiche. Ma ancora non si è capita, o si ignora volutamente, la logica della notorietà attuale.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1191
Silverwillow wrote: Molti andranno in quel bar solo per avere lo scontrino col Duce da postare sui social,
che tristezza...
Silverwillow wrote: Ma ancora non si è capita, o si ignora volutamente, la logica della notorietà attuale.
Vannacci l'ha capita: infatti dice "continuate a criticare, così continuo a vendere e a guadagnare".
(Fa ridere che abbia chiamato il suo libro "Il mondo al contrario": infatti, in un mondo dritto, lui non sarebbe in una posizione di potere e venderebbero libri scritti bene e con contenuti validi).
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1192
Silverwillow wrote: Tutto ciò c'era già da tempo. Io sono tre anni, da quando è iniziato il covid, che ho difficoltà a prenotare visite e cure di qualsiasi genere. Mia sorella fa la supplente nelle scuole, e anche lei sono anni che ha un lavoro precario. Non si può biasimare il governo attuale, e forse neanche quelli precedenti, che a loro volta avevano dei predecessori indegni. Il problema mi pare strutturale più che politico.
Evidentemente non riesco a farmi capire. Sappiamo bene che problemi come sanità e scuola vanno avanti da decenni, e svariati post addietro ho anche cercato di spiegare il perché; sono le priorità decise da questo governo che lasciano quantomeno perplessi. Che il ponte sullo stretto si faccia o meno, si spenderanno miliardi, in parte e subito per foraggiare la società di progettazione che già, negli anni precedenti, si è succhiata qualche centinaio di milioni, e comunque i miliardi stanziati per l'opera inutile e dannosa avrebbero potuto essere impiegati diversamente, per esempio per finanziare sanità e scuola allo sbando. E' anche vero che le cose si trascinano da anni, ma a via di trascinarsi hanno raggiunto un picco di insostenibilità al quale non un solo provvedimento emesso da questo governo pone il minimo rimedio. Riguardo alla democrazia, alle democrature di alcuni stati europei fanno riscontro le dittature turca e russa ai confini, di cui quella turca è addirittura un pilastro della NATO. E la storia dovrebbe insegnarci che in tempi difficili la tentazione di affidarsi all'uomo (o donna) della provvidenza è forte. Checché se ne dica, le insidie sono dietro l'angolo e far finta che non esistano può essere pericoloso, molto pericoloso.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1193
A fatica, ho ripreso in mano La spada della verità; non c'è molto da salvare, ma una cosa sì, la prima regola del mago, la quale asserisce che la gente è stupida. Non credo che si debba aggiungere la spiegazione che viene data in seguito, dato che è abbastanza chiaro a quali conclusioni si può giungere.
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1194
Cheguevara wrote: Evidentemente non riesco a farmi capire. Sappiamo bene che problemi come sanità e scuola vanno avanti da decenni, e svariati post addietro ho anche cercato di spiegare il perché; sono le priorità decise da questo governo che lasciano quantomeno perplessi.
No, ti sei fatto capire benissimo. Quello che fatico a capire io è dove stia la differenza specifica di questo governo. Le priorità vanno divise tra quelle vere e quelle annunciate: anche per un governo di estrema destra le priorità devono adeguarsi all'elettorato e alle necessità del momento. La sanità o la scuola per loro non sono mai state ai primi posti, questo si sa. Ma abbiamo oggettivamente una situazione economica complicata, e decidere cosa sia più importante non è sempre facile. Sulla scuola ci sono state piccole riforme, come i voti in condotta (una norma sul precariato sarebbe altrettanto utile). Sulla sanità servirebbe più impegno per incentivare gli studenti di medicina, e i medici a lavorare per il SSN, anziché per i privati. Magari si farà più avanti, non è una gara a chi risolve tutto subito.
Cheguevara wrote: E la storia dovrebbe insegnarci che in tempi difficili la tentazione di affidarsi all'uomo (o donna) della provvidenza è forte.
Ed è il motivo per il quale bisognerebbe garantire sempre un sicurezza istituzionale a tutti, che dia una certezza sul futuro e una stabilità personale ed economica (che si chiami busta paga, rdc o in altro modo). La certezza di avere un reddito per mantenersi, una casa e la possibilità di esprimersi è alla base del vivere civile europeo. Tutte le situazioni di precarietà sono pericolose e potenzialmente destabilizzanti per la democrazia.
Cheguevara wrote: Riguardo alla democrazia, alle democrature di alcuni stati europei fanno riscontro le dittature turca e russa ai confini, di cui quella turca è addirittura un pilastro della NATO.
La principale differenza con paesi come Polonia, Ungheria o Romania non è solo economico, è culturale: né la Russia né la Turchia hanno mai espresso il desiderio di entrare in Europa (la Turchia è nella Nato per un caso fortuito: si è schierata con gli Alleati negli ultimi mesi di guerra, in modo opportunistico) o di abbracciare il suo corso politico. Tutti gli altri, avendo delle "democrature" ai confini, hanno dovuto farci i conti, privilegiando la sicurezza alla libertà, per quanto questo concetto sembrasse importante nelle dichiarazioni di indipendenza. Quello che può fare l'Europa, e l'occidente in generale, è fornire abbastanza garanzie di sicurezza da lasciarli concentrare sui problemi interni. Finora non si è riusciti, e l'invasione dell'Ucraina ha esacerbato paure già radicate, vanificando decenni di trattative e rassicurazioni. Se cadono frammenti di missile in Romania o in Polonia, si accende immediatamente un allarme rosso. Se anche poi viene ridimensionato, non favorisce certo un clima pacifico e democratico.
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1195
@Silverwillow Mi pare evidente che le nostre posizioni si siano cristallizzate: io vedo questo governo come un'accozzaglia di incapaci che cercano di blandire il loro elettorato minoritario a spese del benessere della comunità, mentre tu sei per il "lasciamoli fare, magari faranno meglio, anche i governi precedenti non hanno brillato" eccetera. Io vedo il pericolo fascista dietro l'angolo, mentre tu sei convinta della solidità e inamovibilità del sistema democratico. @M.T. la pensa più o meno come me: lo nomino perché, a partecipare a questa discussione come ad altre che non riguardino strettamente problematiche legate alla scrittura, siamo in tre, più altri due o tre, sempre i soliti, che intervengono ogni tanto. Su millequattrocentosessantadue iscritti a questa piattaforma. A questo punto, in assenza di interlocutori interessati ad apportare nuova linfa e nuove opinioni, direi che potremmo anche chiuderla qui: rischiamo di annoiare e annoiarci.  
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1198
"Gli stipendi degli italiani sono tra i più bassi d'Europa." "Affidiamoci al buon cuore degli imprenditori."
"L'immigrazione diventa sempre più forte. "Diamo Lampedusa all'Africa e spostiamo i suoi abitanti in Sicilia."
Queste alcune delle soluzioni di chi sta al governo ai problemi che affliggono l'Italia.
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1199
M.T. wrote: "Gli stipendi degli italiani sono tra i più bassi d'Europa." "Affidiamoci al buon cuore degli imprenditori."
"L'immigrazione diventa sempre più forte. "Diamo Lampedusa all'Africa e spostiamo i suoi abitanti in Sicilia."
Queste alcune delle soluzioni di chi sta al governo ai problemi che affliggono l'Italia.
Più che soluzioni, si tratta di esternazioni che, a seconda dei casi, fanno ridere o incazzare. L'ultima, invece, di cui si assicura l'inserimento nel decreto sicurezza, rientra nel più vasto programma di favorire i ricchi a scapito dei poveri: i migranti che verseranno una "cauzione" di 5.000 Euro potranno evitare l'internamento nei CPR. Una decisione semplicemente ignobile che ci pone a livello dei libici e dei trafficanti, un'estorsione legalizzata, e comunque praticabile solo da chi, dopo aver pagato i trafficanti per i viaggi nel deserto e per mare, ha ancora disponibilità finanziarie. I ricchi non vanno nei lager, i poveracci possono crepare. Oggi succede anche in campo sanitario: o paghi, o fai in tempo a morire incastrato in una lista d'attesa che può durare più di un anno. Che schifo.
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1200
Cheguevara wrote: L'ultima, invece, di cui si assicura l'inserimento nel decreto sicurezza, rientra nel più vasto programma di favorire i ricchi a scapito dei poveri
Ho dovuto leggere diversi articoli per riuscire a capacitarmi che fosse non una sparata ma un vero progetto di legge. E ancora fatico a crederci... Mi pare una totale assurdità, prima ancora che una violazione della parità dei diritti (non che quest'ultima sia secondaria, ma mi colpisce di più l'insensatezza della norma). La differenza che si crea tra ricchi e poveri non è così sostanziale: passare un mese in un cpr o fuori, da stranieri illegali senza alcun diritto, non cambia troppo la vita.
La questione vera è che si sa che i rimpatri sono rari e difficili (oltre che costosi, molto oltre i 5000 euro a persona) quindi la norma di per sé non risolve nulla, e non influisce sulla gestione di un arrivo continuo di migranti. Il suo unico scopo sembra essere alleviare il peso sui cpr (che sono diventati una sorta di lager). Ma chi arriva qui con un barcone, in condizioni spesso disperate, di solito non ha nemmeno un documento, mentre questi parlano di fideiussioni bancarie, e di una cifra che se uno l'aveva forse stava a casa sua. Mi sembra totalmente folle, oltre che inutile a livello pratico. Verrebbe da dire che se uno non ha soluzioni valide (che sono oggettivamente difficili da trovare) è meglio che stia fermo, piuttosto che tirar fuori cose del genere solo per dimostrare che si interessa alla questione.
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