Re: Che libri hai sul comodino?
351Ho finito 'Oblio' di Geir Tangen e l'ho trovato davvero avvincente. Ora ho iniziato 'Il Testamento di Magdalen Blair', un horror dell'occultista Aleister Crowley.
Fraudolente wrote: Ecco, oggi sto male e sono molto cattivo.
sergio l. duma wrote: Ho finito il saggio sull'Inquisizione e l'ho trovato interessante. Ora ho iniziato 'La Valiant', un romanzo di fantascienza di Kack Williamson.Mi aspetto allora che l'anello di congiunzione sarà Nicolas Eymerich, il secondo inquisitore più simpatico dopo Sand dan Glokta
Ben Lo Svelto wrote: 10) Notte dei coltelli / Ian C. EsslemontNon è male, ma abituato allo stile di Erikson e alla complessità della saga Malazan, non mi ha soddisfatto al 100 %.
M.T. wrote: Non è male, ma abituato allo stile di Erikson e alla complessità della saga Malazan, non mi ha soddisfatto al 100 %.Leggevo qualcosa su goodreads al riguardo, perciò sono andato preparato quando l'ho preso. Anche perché non si può davvero fare una colpa a nessuno di non scrivere come Erikson. Per me è una sorta di Victor Hugo del fantasy.
M.T. wrote: Sto terminando la seconda trilogia su Thomas Covenant di Stephen R. Donaldson e la trilogia dei Lungavista di Robin Hobb.Delle signore letture, se mi posso permettere. La saga di Thomas Covenant è stata uno dei pilastri della mia adolescenza, soprattutto la prima, riletta non so quante volte. Rimpiango ancora che la terza trilogia sia rimasta inedita qui da noi.
Ben Lo Svelto wrote: La saga di Thomas Covenant è stata uno dei pilastri della mia adolescenza, soprattutto la prima, riletta non so quante volte.è stata una delle prime letture fantasy di quando ero piccolo (la seconda trilogia l'ho trovata solo di recente nell'usato), assieme alla serie di Dragonlance di Weis e Hickman e ai romanzi di Brooks. Il Brooks di Le Pietre Magiche di Shannara, La canzone di Shannara e soprattutto il ciclo degli Eredi, dove ha raggiunto il massimo della sua forma; c'è da dire però che fino alla fine degli anni 90 ha scritto dei buoni romanzi, sia per quanto riguarda Landover, sia per quanto riguarda Verbo e Vuoto. Poi, dal 2000 in avanti, è cominciata la sua discesa; gli ho dato possibilità, ma mi sono fermato con La Genesi di Shannara. Complice però un prezzo super scontato, ho preso Il potere della magia e nonostante qualche raro sprazzo di bontà, il libro non ha fatto che confermare quanto letto dal 2000 in poi (anzi, è andato anche peggio, dato che c'è quello dello young adult che non apprezzo); lo finirò, prima o poi, ma al momento è fermo a metà. Come è fermo da qualche mese La Spada della Verità di Goodking: ci sono certi dialoghi, ragionamenti e pipponi che fanno cadere le braccia.
Ben Lo Svelto wrote: Anche per me Brooks ha iniziato a declinare con la serie di raccordo, quello della Genesi.Ti dirò che con La genesi, all'inizio del primo volume, per me Brook si stava riprendendo. Poi ha messo che gli elfi nel nostro mondo c'erano sempre stati ma non si erano mai fatti vedere e ha rovinato tutto: uno dei rari casi in cui in un libro m'è partito un "ma v......."
Ben Lo Svelto wrote: Per gli ultimi ho solo un commento: meglio rileggersi i primi o passare ad altro.Assolutamente d'accordo.
Ben Lo Svelto wrote: Cavaliere del Verbo era una spanna sopra Shannara per i miei gustiQuesta serie m'è piaciuta molto, soprattutto Il Demone. Non la metto al livello del ciclo degli Eredi, ma penso che sia da mettere in conto il coinvolgimento emotivo dato dall'età (ero all'inizio delle medie); l'ho riletto qualche anno fa e, anche se non coinvolto come in passato (logicamente), rimane comunque un buon lavoro.
Ben Lo Svelto wrote: Però mi piacevano assai Jerle Shannara e il seguito del Druido Supremo: sarà che per worldbuilding mi ricordavano i primi sei titoli di FFNon l'avevo mai visto sotto questo punto di vista (sarà perché ho giocato da ff vii in poi, con l'viii il mio preferito). Le ho sempre viste come occasioni non sfruttate appieno; soprattutto non mi è mai andato giù che ne Il viaggio della Jerle Shannara abbia fatto fuori uno dei miei personaggi preferiti del ciclo degli Eredi.
Ben Lo Svelto wrote: Il duo Weis&Hickman mi hanno aperto un mondo.I draghi del crepuscolo d'autunno è il primo fantasy che ho letto da solo (mia madre da piccolino mi leggeva La storia infinita): niente internet allora (ero alle elementari, avevo poco più di otto anni), ma lo scelsi andando in biblioteca perché colpito dalla copertina, dove c'erano raffigurati una donna, un arciere e un cavaliere (Goldmoon, Tanis e Sturm). Fu il cavaliere che mi colpì e mi fece prendere il libro: da lì è nata la passione per il fantasy. Ho letto tanto di Dragonlance in quel periodo e forse alcuni libri era meglio evitarli (Jean Rabe).
Ben Lo Svelto wrote: Forse Spada della verità è la rara eccezione che vuole la serie tv meglio riuscita dei libri.Il che è tutto dire... C'è a chi piace, ma per me è troppo ya.
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