dyskolos wrote: Interessante! Allora il nostro territorio qual è? Noi Homo Sapiens (Mulieres Sapientes, giusto per non fare arrabbiare le femministe
) ci espandiamo, ma anche gli altri animali tendono a espandersi. Anche noi andiamo in cerca di cibo a modo nostro, come i piccioni di piazza S. Marco.
Il punto è proprio questo: per gli animali non esiste un "territorio umano". Loro riconoscono solo, eventualmente, i territori di altri branchi. Tutti i luoghi dove possono arrivare senza che qualcuno gli ringhi contro, sono leciti. Non dico che dobbiamo metterci a ringhiare contro i cinghiali, ma dovremmo fare qualcosa di equivalente che abbia per loro lo stesso significato (per questo servono esperti zoologi o simili).
Noi ormai abbiamo perso da tempo il contatto con i modi di comunicare degli altri animali, e abbiamo la tendenza a umanizzarli (se si guarda il caso dell'orsa, ricorda fin troppo un vero processo) ritenendoli quindi colpevoli di comportamenti che sono dettati solo dall'istinto. Dal momento che la specie superiore dovremmo essere noi, siamo noi che dobbiamo trovare una soluzione di convivenza equilibrata (non dico pacifica, perché i saltuari incidenti non si possono mai escludere del tutto, in nessun contesto).
dyskolos wrote: Per me, tutti i viventi hanno lo stesso diritto di vivere nel mondo. Anche cinghiali, orsi, lupi… ma anche umani. Non ci credo che andiamo su Marte e, allo stesso tempo, non troviamo un modo per convivere con altri viventi terrestri.
Quello degli uguali diritti per tutti è sempre un argomento difficile. Gli umani hanno lo stesso diritto di vivere delle altre specie. Il più delle volte, però, a minacciare quel diritto non sono gli animali, ma altri esseri umani. Per quanto mi risulta, è la specie più aggressiva e invasiva di tutte. Molte altre specie si sono estinte a causa dell'uomo, che al contrario continua a moltiplicarsi, molto più di quello che la Terra può sostenere.
Sono però d'accordo con la seconda parte della tua affermazione: andiamo su Marte, creiamo intelligenze artificiali, ma con tutta questa scienza e tecnologia non riusciamo a gestire l'ambiente o i rapporti con le altre specie? Nel medioevo contadini e allevatori si limitavano ad ammazzare i predatori che si aggiravano vicino al loro villaggio, perché era una questione di sussistenza (e non c'erano i risarcimenti provinciali come ci sono oggi) ma da allora ci sono stati un bel po' di progressi. Possibile che ci dobbiamo ridurre a usare metodi medievali?
M.T. wrote: In questi giorni si comincia a sussurrare di porre un freno alla satira, dovuto a due casi che hanno toccato esponenti del governo.
La vignetta sulla sorella di Giorgia Meloni sinceramente l'ho trovata di cattivo gusto, e se fossi stata in lei mi sarei offesa anch'io. Perché non era la rappresentazione astratta della moglie di Lollobrigida, una semplice sagoma disegnata portatrice di una battuta, ma una persona vera, conosciuta ma estranea alla politica. Il diritto di satira credo proprio che nessuno lo metterà mai in discussione (almeno finché saremo in democrazia), ma quello di non apprezzarla è altrettanto legittimo. Che poi si sia fatta tutta questa polemica intorno a una vignetta lo trovo però eccessivo e assurdo, e le ha dato più visibilità di quella che meritava.
La questione del "dipinto" su Salvini mi pare ancora più ridicola. Non è certo arte, è pura provocazione, si può (e si dovrebbe, se al governo avessero un po' di ironia) riderci su e basta.