Cheguevara wrote: Da uno studio, non ricordo di chi, riportato in tv, pare che le AI si sostituiranno, in qualche decennio, a 300 milioni di posti di lavoro.
Gli studi di questo tipo per ora sono solo previsioni, spesso allarmistiche. Alcuni sostengono che quei posti di lavoro non verranno persi, ma si sposteranno sempre di più in ambito tecnologico e informatico (un po' come è successo per il passaggio dall'agricoltura all'industria). Al momento le IA hanno bisogno di esseri umani che le programmino e le controllino. Non è neppure in vista una IA indipendente, che pensi o agisca per conto suo.
massimopud wrote: Secondo un altro grande filone di science fiction a quest'ora ognuno di noi avrebbe dovuto avere uno o più robot umanoidi a sbrigare tutte le nostre faccende domestiche, una macchina volante per andare al lavoro, pillole di vari colori per sostituire il cibo (questa forse è la previsione sbagliata in maniera più clamorosa, mai vista un'epoca che dà tanta importanza alla cucina e in cui gli chef sono delle star) e via dicendo di questo passo
Ci sono i robot che puliscono il pavimento (più simili a sogliole che a umanoidi), ma nessuno che lavi i piatti o che stiri. La science-fiction è stata troppo ottimista, per me. Le pillole per nutrirsi invece erano un'idea ridicola in partenza, perché l'atto di mangiare ha un impatto piscologico oltre che fisico, quindi è arduo immaginare che gli umani ci si adatterebbero (non ultimo perché verrebbe loro tolta la pausa pranzo).
massimopud wrote: La difficoltà di fare previsioni deriva dal fatto che non è sufficiente prevedere le principali scoperte e invenzioni, ma bisognerebbe capire anche verso dove va la società, se si muove verso modelli di stato più autoritari, più democratici, più tecnocratici o altro.
La stessa cosa che penso io: il progresso scientifico è di per sé neutro. In una democrazia avrà un certo impatto, in una dittatura un altro, molto più pericoloso. Già oggi Russia e Corea del Nord mettono in mostra periodicamente le loro armi più moderne, come bambini di quinta elementare con un giocattolo nuovo. La Cina crea la propria chat IA, ripulita da qualunque influenza occidentale e da qualunque idea che dia fastidio al regime (immagino che le uniche informazioni credibili saranno quelle sul meteo...). Le democrazie, paradossalmente, hanno più difficoltà, perché non possono semplicemente proibire o censurare, quindi sono costrette a far rientrare anche le nuove tecnologie nella vita quotidiana in modo da rispettare le regole.
Non possiamo sapere come sarà il mondo da qui a cinquant'anni, ma chi è nato in democrazia si opporrà con ogni mezzo a regimi diversi, così come si opporrà all'imposizione di una triste pillola al posto dell'arrosto con patate. L'uso di queste tecnologie da parte di altri tipi di governo può preoccupare solo in ambito militare, ma il progresso procede più o meno allo stesso passo per tutti, e dopo l'invenzione della bomba atomica credo sia inutile aver paura che venga ideato qualcosa di peggio, da un umano o una IA che sia.
massimopud wrote: Le nostre invenzioni tendono a essere graziosi giocattoli che distraggono la nostra attenzione dalle cose serie. Sono mezzi progrediti diretti a un fine non ancora progredito"
Spesso è così, ma non sempre. L'invenzione della lampadina, della radio o del computer sono cose serie. Sono d'accordo che non sempre il modo in cui vengono usate è serio, dipende dalle intenzioni delle singole persone. Si è usata la radio per trasmettere informazioni vitali in tempo di guerra così come per fare gli auguri alla nonna. Lo stesso vale per tutto il resto.
Thoreau era molto radicale e aveva un'idea precisa di ciò che è essenziale, che condivido ma che è diversa da quella comune, La situazione è molto cambiata, sono aumentati i diritti e il benessere, e anche se non sono perfetti o diffusi ovunque, il miglioramento c'è stato, in parte anche grazie a quelle invenzioni che sembravano giocattoli