Viaggio strisciante
1[Racconto rimosso su richiesta dell'autore]
https://www.facebook.com/curiosamate
bwv582 wrote: fuggire da quell'aria aperta che mi manca ogni giorno di piùUn lombrico è "nato" per vivere sottoterra e come tale mi immagino che il suo mondo confortvole sia quello. Da quel che so, i lombrichi escono all'aria aperta solo quando costretti dall'eccesso di acqua nel terreno (=quando rischiano di affogare), per cui potrei facilmente immaginare che il sole bruci eccessivamente sulla loro pelle priva della protezione necessaria, il vento rischi di asciugarli, la vastità di un mondo troppo grande li disorienti. L'idea del sottoterra come un posto costrittivo, una sorta di prigione o di esilio, è più nostra.
bwv582 wrote: nutrirmi di radiciSe non erro, i lombrichi si cibano di materiale organico decomposto, tipo il letame o particelle del terreno. Privo di poesia per noi, ma sicuramente buono per loro!
bwv582 wrote: E ho incontrato lei, la mia anima gemellaAnche qui non mi pare che formino coppie fisse, anche se si vengono a trovare, si strusciano l'uno contro l'altro per il semplice piacere del contatto e dei preliminari, e si è scoperto che possono pure fare "cose a tre". Tra l'altro sono ermafroditi, cioè ognuno è sia maschio che femmina (ma necessitano comunque di un partner per riprodursi).
bwv582 wrote: Forse è il giardino dell'Eden o forse è un semplice prato ma per me è il luogo dove sono nato:Questa considerazione é rindondante e puó essere tolta, toglie forza all´incipit e si capisce subito l´entusiasmo del protagonista.
bwv582 wrote: E non ho nemmeno iniziato a inebriarmiTogli quel "E"
bwv582 wrote: Può sembrare semplice, per voi che vedete il mondo e vi attorniate di ogni sorta di diavoleria per piegare la natura.Cosa puó sembrare semplice? Scappare da nemici che vogliono uccididerci non sembra una cosa facile
bwv582 wrote: Nella buia umidità del sottosuolo ho desiderato una vita felice.Menzioni una "vita felice" appena poco piú sú. Ti consiglio il termine "migliore condizione", magari anche piú in linea con il senso di ingiustizia sociale che vuoi conferire al racconto.
bwv582 wrote: Tante volte ho alzato la parte anteriore del mio corpo, immaginando di vedere le stelle, perché esistono anche per me, nonostante la mia cecità.Bella immagine, peró genera alcune domande: se é cieco da chi ha sentito parlare di stelle? Se vogliamo farne un racconto sociale, questo é il momento giusto per aggiungere una digressione di qualcuno che gli ha menzionato le stelle, gli ha detto che solo chi sta in alto, sulla terra, puó goderne.
bwv582 wrote: E ho incontrato lei, la mia anima gemella, in fuga come me e densa di quel naturale amore che può moltiplicare la nostra specie. Lei era tutto per me, la mia metà, quello che mi mancava per poter vivere un'esistenza pienaNo no, ora tu mi descrivi meglio come si sono conosciuti e di cosa parlavano. Non é che mi menzioni una storia d´amore tra lombrichi, senza aggiungere dettagli
bwv582 wrote: Magari mi illudo, magari mi aspetto di incontrare la mia fata turchina pronta a rendermi un bambino vero...Qui ci sono due magari, anche se forse per me l´elemento che stona di piú é il riferimento a Pinocchio. Sempre secondo me é un po´fuori linea rispetto all´ambientazione del racconto, che parla di terra e vermi. Anzi, la fata turchina ci sta anche bene, ma quel "bambino vero" forse stona un pochino con l´immagine di un verme strisciante.
bwv582 wrote: La terra umida potrebbe confondere le mie lacrime, se solo fossi capace di piangere.Mi piace come hai portato a capo ogni singola frase, rende l´idea di un verme che scava e a ogni solco nel terreno associa un pensiero.
Se solo avessi gli occhi.
Se solo avessi un cuore.
In realtà di cuori ne ho cinque e non sarà la fatica a fermarmi.
Scavo per giorni, per mesi, per anni e, di nuovo, per giorni.
Scavo e proseguo fino a quando il mio istinto mi dice di essere arrivato a destinazione.
Esco dal buio.
L'erba è fredda, l'aria è frizzante, il cielo è ingombro di nubi e non ci sono predatori all'orizzonte.
Forse è davvero la fine del mio viaggio.
Esco dalla terra e proseguo all'aria aperta.
Inarco la schiena, accarezzo l'erba e mi sento rinascere.
"Eccolo", dico tra me, "l'ho finalmente trovato".
bwv582 wrote: Wed Feb 01, 2023 5:55 pmcome se un lombrico non abbia diritto a una vita felice.A questo punto invece sveli subito che il protagonista è proprio un lombrico. Se il tuo scopo è quello di spingere il più possibile il parallelismo tra uomo e lombrico, dal mio punto di vista dovresti mascherare il più possibile che si tratta di un lombrico, quasi fino alla fine, inserendo degli indizi qui e li, sottili, che facciano intuire che c'è qualcosa di strano, ma che non smascherino subito quello che secondo me dovrebbe essere il colpo di scena finale: scoprire che il protagonista è un lombrico. Per capire meglio cosa intendo ti rimando al racconto citato prima "La Sentinella".
bwv582 wrote: Wed Feb 01, 2023 5:55 pm bwv582Maledetti uccelli; piombavano dal cielo come frecceForse per una mia particolare avversione per il punto e virgola ma qui sarebbe più d'effetto un bel punto.
bwv582 wrote: Wed Feb 01, 2023 5:55 pm E sì, prendeteci pure in giro perché siamo ermafroditi o perché il nostro amore è un puro processo naturale di sopravvivenza... forse che noi non possiamo avere sentimenti? Forse che non lottiamo per la vita quando ci infilzate in un amo per tirare su un pesce?Questa costruzione non mi convince molto. "sopravvivenza... pensate che noi non possiamo avere sentimenti? Che non lottiamo anche noi per la vita quando ci infilzate in un amo per catturare un pesce?"
bwv582 wrote: Wed Feb 01, 2023 5:55 pmè un puro processo naturale di sopravvivenza.È un po' ridondante. Forse è meglio: " è un naturale processo di sopravvivenza" se invece vuoi mantenere la parola puro allora: " è un puro processo di sopravvivenza.
bwv582 wrote: Wed Feb 01, 2023 5:55 pmcortelliColtelli.
bwv582 wrote: Wed Feb 01, 2023 5:55 pmE non ho nemmeno iniziato a inebriarmi della sensazione paradisiaca che sono stato costretto a mettermi in viaggio per fuggire dalla torba di nemici desiderosi di ucciderci....andare al passato con il "sono stato costretto". Penso sia meglio:
bwv582 wrote: Forse è il giardino dell'Eden , o forse è un semplice prato , ma per me è il luogo dove sono natoQuesta frase per me richiede qualche virgola
bwv582 wrote: un vero paradiso per un'esistenza semplice, e fatta di piccole coseQui metterei la virgola, perché i due concetti (semplicità e piccole cose) si completano, più che sommarsi
bwv582 wrote: E Ma non ho nemmeno iniziato a inebriarmi della sensazione paradisiaca che sono stato costretto a mettermi in viaggio per fuggire dalla torbma di nemici desiderosi di ucciderci.c'è un passaggio un po' brusco tra la situazione idilliaca e il doversi difendere. Metterei almeno un'avversativa. Direi poi "uccidermi" al singolare, perché finora il protagonista parla solo per sé, e il plurale non è di immediata comprensione (si capirà solo poi che parla in generale dei lombrichi)
bwv582 wrote: Può sembrare semplice, per voi che vedete il mondo e vi attorniate di ogni sorta di diavoleria per piegare la naturaper me manca qualcosa. "voi che vedete il mondo" è troppo generico. Tutti vedono il mondo, forse va specificato che si rivolge a chi lo vede in modo diverso e/o più semplice
bwv582 wrote: Maledetti uccelli; piombavano dal cielo come frecce pronti a gettarsi su di noi, bocche assetate di sangue vogliose di saziarsi della nostra esistenza. «È la natura», potreste dirmi, come se un lombrico non abbia diritto a una vita felice.Qui non ho capito il motivo della frase al passato. Può benissimo andare al presente, come il resto della narrazione, perché è un fatto che succede tuttora
bwv582 wrote: Tante volte ho alzato la parte anteriore del mio corpo, immaginando di vedere le stelle, perché esistono anche per me, nonostante la mia cecità.Come immagine ha una sua valenza poetica, ma mette alla prova la sospensione dell'incredulità del lettore. Immaginare che anche le creature più umili abbiano sentimenti e aspirazioni simili alle nostre è un conto (e come dicevo rende originale il racconto), ma attribuire loro desideri impossibili dal punto vista fisico e pratico mi pare un po' una forzatura. Si può esprimere lo stesso concetto anche mantenendo la coerenza con la realtà. Per fare un esempio banale, può alzare la testa per sentire il calore del sole, o per vedere quanto può arrivare in alto (chiedendosi quanto sia alto o esteso lo spazio in cui vive). Cose così. Ma non qualcosa di cui non può conoscere né sentire l'esistenza. Spero di essermi spiegata...
bwv582 wrote: Si avvicina il becco della morte e afferra la coda del mio angeloQuesto è un altro esempio. Il concetto di angelo è esclusivamente umano. Per me sarebbe meglio cercare un termine affettuoso/idealistico che possa ricondursi all'esperienza specifica di un lombrico (anche pensando a quali sono per lui le cose più vitali)
bwv582 wrote: come un qualsiasi spaghettostessa osservazione. Lo spaghetto è fuori dall'esperienza di un lombrico
bwv582 wrote: o affila i corltelli
bwv582 wrote: Il cacciatore appoggia un fucile, prende un rametto e si scolla il lombrico morto dalla scarpa con una smorfia di disgusto. Lo getta via tra gli occhi curiosi sotto lo sguardo curioso del proprio cane che annusa quanto ancora si muove di quel filamento marroncino.Il finale mi è piaciuto molto. In qualche modo me l'aspettavo, ma solo perché hai saputo svolgere bene il tema principale del racconto: il contrasto tra le aspirazioni personali, perfino di una creatura umile come un lombrico, e la totale indifferenza esterna, che sconfina spesso nella crudeltà, ma in una crudeltà banale, distratta. Come dicevo, l'ho trovato molto originale. Aggiusterei solo qualcosa nella punteggiatura (ci sono altri punti dove qualche virgola servirebbe, anche se non li ho segnalati tutti. Qui, per esempio:
bwv582 wrote: lei si dimena per sopravvivere , ma quella maledetta gallina lo risucchia come un qualsiasi spaghetto , prima che possiamo dichiararci amore eterno, prima che sparisca per sempre dalla mia vista.L'altra cosa che aggiusterei sono i riferimenti al mondo umano (spaghetti, angeli, fate turchine, ecc.) di cui cercherei un sostituto che sia credibile per un lombrico (so che non è facile, ma per me il racconto ne guadagnerebbe in coerenza e originalità).
Silverwillow wrote: È da un po' che non leggo un tuo racconto, ma so che sono spesso originali e imprevedibili nei temi, quindi li leggo sempre volentieri e con curiositàTi assicuro, @Silverwillow, che questo lo prendo come un complimento enorme..
Silverwillow wrote: Immaginare che anche le creature più umili abbiano sentimenti e aspirazioni simili alle nostre è un conto (e come dicevo rende originale il racconto), ma attribuire loro desideri impossibili dal punto vista fisico e pratico mi pare un po' una forzatura.Tutti i commenti ricevuti qui mi hanno dato molto e mi hanno fatto capire che, in sostanza, ho fallito nel mio intento. Da una parte volevo un racconto leggero, nonsense, di una vita "vermesca" dalle qualità e dai sentimenti umani, il tutto condito da una teatralità molto cercata e da un finale da wtf. Dall'altra volevo, in modo (forse) più profondo usare il lombrico "umano" come metafora del popolino che soffre, lotta e magari viene calpestato nei suoi diritti... posso dire che ho molto da migliorare, soprattutto per qualcosa di (per me) complesso, ma sentire apprezzamenti per gli ultimi racconti dopo una pausa (quasi) forzata nella scrittura mi fa venire quasi le lacrime agli occhi...
bwv582 wrote: Wed Feb 01, 2023 5:55 pmSento che la mia felicità sta per compiersi: ci avviciniamo, ci sfioriamo nella nostra viscida danza d'amore, quella piccola galleria può essere la mia luna di miele..."Viscida danza d'amore " è ottimo. Avrei calcato la mano usando "ci intrecciamo", ma anche così si crea un effetto parodistico che poi è impossibile, almeno per me, non associare all'altro capo del parallelo, ovvero la controparte umana.
bwv582 wrote: Wed Feb 01, 2023 5:55 pmSi avvicina il becco della morte e afferra la coda del mio angelo. Lo tira via da me, lo porta in alto; lei si dimena per sopravvivere ma quella maledetta gallina lo risucchia come un qualsiasi spaghettoQui mi è uscita spontanea la risata, perché trovo il passaggio molto umoristico. E' la contrapposizione tra "angelo" e "spaghetto", credo. Piaciuto molto.
bwv582 wrote: Wed Feb 01, 2023 5:55 pmE non ho nemmeno iniziato a inebriarmi della sensazione paradisiaca che sono stato costretto a mettermi in viaggio per fuggire dalla torba di nemici desiderosi di ucciderci.Al posto della congiunzione iniziale vedrei meglio un "ma" o un "eppure", ma ciò non toglie la bontà dell'incipit, come dicevo, nel quale non è difficile scorgere, che sia voluto o meno, un ulteriore parallelismo tutto interno alla catena alimentare sociale umana.
bwv582 wrote: Wed Feb 01, 2023 5:55 pmNon voglio arrendermi, voglio combattere questo destino! Voglio vivere!Giusti i punti esclamativi. Questa è una vera e propria dichiarazione di quello che è il principale e insindacabile diritto alla sopravvivenza, lo stesso che ancora oggi, in questi giorni, viene platealmente ignorato se non addirittura calpestato. E guarda un po' come la vita di un verme diventa politica.
bwv582 wrote: Wed Feb 01, 2023 5:55 pmIl cacciatore appoggia un fucile, prende un rametto e si scolla il lombrico morto dalla scarpa con una smorfia di disgusto.Mi viene in mente di aver inconsapevolmente schiacciato una lumaca, un giorno, e ora mi sento in colpa, mannaggia. Però caccia e pesca non mi attirano neanche un po', perlomeno.
Bob66 wrote: Questa è una vera e propria dichiarazione di quello che è il principale e insindacabile diritto alla sopravvivenza, lo stesso che ancora oggi, in questi giorni, viene platealmente ignorato se non addirittura calpestato.perché era quello che avevo in mente, tra le righe. Forse ho provato a fare troppo o semplicemente non tutte le ciambelle escono con il buco.