[CC23] Luci - Pulcinella

Contest di Carnevale - Racconti in maschera

[CC23] Luci - Pulcinella

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Traccia n. 4 - Luci/e
Boa: Deve apparire almeno una maschera
Titolo: Luci
.
Luci, luci, tante luci.
Oggi è il primo sabato di dicembre:  Lucia compie tre anni ed è in compagnia della mamma Chiara.

Le due passeggiano per le strade del loro paese, baciate dalla luce del sole e da quella della reciproca compagnia. Il primo incontro è con un un alunno della seconda C della scuola media dove la prof Chiara insegna:
"Prof, ho fatto la rifrazione della luce. Ci sono riuscito da solo!"
Entusiasta e orgoglioso, si è fermato per parlargliene nei dettagli mentre gli brillano gli occhi.
Anche lei è contenta per averlo ispirato: "Bravo! Senti, Covelli, mercoledì porta il necessario e rifai la prova per i tuoi compagni e per me. Ti vale come interrogazione."

Le luci delle vetrine del negozio di abbigliamento sono così forti che le feriscono gli occhi. Chiara ammira quel tailleur grigio perla abbinato a una fluente camicetta di seta ma soffoca un sospiro leggendo il cartellino del prezzo. Lucia la tira per un braccio. "Caramelle, caramelle!" Sa di avere diritto oggi a sceglierne una dozzina, una per ogni mese dell'anno che ha appena vissuto. La tappa è obbligata, e nel negozio di dolciumi Lucia si perde col suo cestino nella bella e difficile scelta tra le carte luccicanti e colorate che avvolgono quelle delizie. La mamma la guida a cercarne una per ogni sua esperienza: per la Festa di dicembre, per il freddo di Gennaio, per le maschere di febbraio, per il vento di marzo, per il pesce d'aprile, per le violette di maggio, per i castelli di sabbia giugno, per il mare di luglio, per la montagna di agosto, per l'uva di settembre, per l'asilo di ottobre, per le piogge di novembre...

Camminando per il paese, la donna arriva a intravedere le luci basse e calde della chiesetta del Porto che sanno di approdo.

Nei pressi dell'ospedale civico, incontrano un tale con la maschera e i panni di Pulcinella. Chiara lo riconosce e lo saluta con piacere. Sa il ruolo che va a fare presso i bambini malati, almeno una volta al mese : va a confortarli nelle vesti di chi, anche se povero e con un mucchio di problemi, cerca sempre di venirne fuori con uno sberleffo ai rompiscatole e con un sorriso genuino a chi ne ha bisogno. 
Lucia gli dice, schietta: "Ma che brutto naso!" 
Pulcinella le risponde, dopo aver fatto due movenze delle sue: "Preferiresti una bella maschera con sotto una faccia cattiva?" e le mostra la sua con una linguaccia che fa ridere la bambina.
Chiara gli dice che è bello che lui vada  a insegnare ai malati piccoli che non si deve mollare mai, anche se si hanno pochi mezzi e poche speranze. "Va a portargli le luci del sorriso" spiega la mamma a Lucia. "Ha le luci anche nel nome" pensa, anagrammando sorridendo tra sé e sé. 

Poi passano davanti a una sala giochi e alle sue luci intense, accese, invitanti: per Chiara, finte e velenose. Il suo perduto amore era irretito da quelle luci che avevano vinto il buon senso e la lucidità dell'uomo che era stato, ricco di vere luci...

Passando accanto a un condominio molto alto, Lucia lo indica come grattasole. La mamma la corregge: "Grattacielo". Lei controbatte (non per niente va all'asilo da tre mesi e ogni giorno ha qualcosa da spiegare alla madre): "L'ho inventato io, mamma! Se gratta il cielo, gratta anche il sole, e io l'ho visto fare! La maestra mi ha detto brava!"
Chiara se la guarda a bocca aperta: ascoltarla le apre un mondo sotto una luce nuova, che è la "prima luce" per sua figlia. E in più, la logica del grattasole non fa una piega!

Sul calare della sera, nel piazzale del Comune e del Duomo si sta radunando una folla di bambini e di loro accompagnatori, per assistere
al via dell'illuminazione del gigantesco Albero di Natale. L'ampia scalinata che porta all'ingresso del Municipio fa da sedile ai piccoli e alle mamme. Chiara e Lucia sono tra i primi a scegliere i posti, e quindi vanno in cima. Oggi è il terzo compleanno e la piccola ha ancora in tasca quattro caramelle fasciate in carta luccicante. Adesso è in piedi e dà le spalle al portone chiuso. La mamma le ha promesso una festa.
Ecco che la musica irrompe dagli altoparlanti: è una marcia trascinante e festosa, mentre all'improvviso, in corrispondenza del primo buio, ecco le luci vestire l'Albero di giallo, bianco, azzurro e rosso, a intermittenza e luminosissime.
Ecco scattare l'applauso di centinaia di mani. Ecco la bimba che salta sul posto, senza sosta.
E con la voce chiara e acuta, Lucia,  gli occhi colmi di luce sua e luce riflessa, grida: "Grazie! Per il mio compleanno! Grazie!"
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [CC23] Luci - Pulcinella

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Ciao Pulcinella

Ti lascio qualche appunto; sono di carattere personale, butta via se non servono!
  ha scritto:Luci, luci, tante luci.
Qui mi fai pensare che sia sera, piena di luminarie di Natale, insegne dei negozi, poi però scrivi:
Le due passeggiano per le strade del loro paese, baciate dalla luce del sole
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmIl primo incontro è con un un alunno della
Ti è sfuggito un refuso (un un)
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pm"Prof, ho fatto la rifrazione della luce. Ci sono riuscito da solo!"
Il tema comincia a ricorrere spesso... 
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmLe luci delle vetrine del negozio di abbigliamento sono così forti che le feriscono gli occhi. Chiara ammira quel tailleur grigio perla abbinato a una fluente camicetta di seta ma soffoca un sospiro leggendo il cartellino del prezzo. Lucia la tira per un braccio. "Caramelle, caramelle!"
Questo passaggio mi è sembrato un po’ confuso per quanto riguarda il POV
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmSa di avere diritto oggi a sceglierne una dozzina, una per ogni mese dell'anno che ha appena vissuto. La tappa è obbligata, e nel negozio di dolciumi Lucia si perde col suo cestino nella bella e difficile scelta tra le carte luccicanti e colorate che avvolgono quelle delizie. La mamma la guida a cercarne una per ogni sua esperienza: per la Festa di dicembre, per il freddo di Gennaio, per le maschere di febbraio, per il vento di marzo, per il pesce d'aprile, per le violette di maggio, per i castelli di sabbia giugno, per il mare di luglio, per la montagna di agosto, per l'uva di settembre, per l'asilo di ottobre, per le piogge di novembre...
Che ne possa scegliere una per ogni suo "complimese" o una per la festa di dicembre, ecc. ecc. (un po’ si contraddicono), mi sembra inverosimile che la madre gliene faccia mangiare trentadue nel giro di qualche ora; in seguito scrivi:
Oggi è il terzo compleanno e la piccola ha ancora in tasca quattro caramelle fasciate in carta luccicante
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmCamminando per il paese, la donna arriva a intravedere le luci basse e calde della chiesetta del Porto che sanno di approdo.
Non mi convince “sanno di approdo”; riformulerei.
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmSa il ruolo che va a fare presso i bambini malati, almeno una volta al mese 
Non suona bene. "Il ruolo che ha presso", oppure: "sa cosa va a fare all'ospedale, dai bambini malati (per fare degli esempi, sicuramente troverai di meglio tu)
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmLucia gli dice, schietta: "Ma che brutto naso!" 
Pulcinella le risponde, dopo aver fatto due movenze delle sue: "Preferiresti una bella maschera con sotto una faccia cattiva?" e le mostra la sua con una linguaccia che fa ridere la bambina.
Bel passaggio
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pm Sira
Chiara gli dice che è bello che lui vada a insegnare ai malati piccoli e che non si deve mollare mai
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pm"Va a portargli le luci del sorriso" spiega la mamma a Lucia. "Ha le luci anche nel nome" pensa, anagrammando sorridendo tra sé e sé. 

Poi passano davanti a una sala giochi e alle sue luci intense, accese, invitanti: per Chiara, finte e velenose. Il suo perduto amore era irretito da quelle luci che avevano vinto il buon senso e la lucidità dell'uomo che era stato, ricco di vere luci...
È solo un parere personale: sarebbe stato meglio se il tema non fosse stato preso alla lettera. 
Le luci compaiono praticamente in ogni paragrafo; è bella la rappresentazione della giornata tra la madre e la bambina, ma risulta frammentata e dispersiva tra i POV e le tipologie di luci, queste ultime un po’ forzate nelle similitudini e nelle ricorrenze.

Grazie per la piacevole lettura

Provo a indovinare chi sei:

ScimmiaRossa o Pulsar
Già.

Re: [CC23] Luci - Pulcinella

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Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmIl suo perduto amore era irretito da quelle luci che avevano vinto il buon senso e la lucidità dell'uomo che era stato, ricco di vere luci...
È qui che ti sei tradita @Poeta Zaza :
Il termine irretito e la metafora poetica, Lo Zazaismo imperversa in questo testo!

E anche qui! Ritrovo il tuo modo di raccontare.

Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmEcco scattare l'applauso di centinaia di mani. Ecco la bimba che salta sul posto, senza sosta.
E con la voce chiara e acuta, Lucia,  gli occhi colmi di luce sua e luce riflessa, grida: "Grazie! Per il mio compleanno! Grazie!"

Molto bello il messaggio che traspare dal tuo testo.
Luce, pace, allegria, armonia... 

Re: [CC23] Luci - Pulcinella

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Ciao Pulcinella

che c’è di più scintillante e dolce di un albero di Natale a sorpresa per festeggiare il compleanno? 
Tra carte di caramelle luccicanti, vetrine scintillanti, sorrisi illuminati… il racconto è il più lucente della “gara”. Con leggerezza trasporti il lettore in un mondo che riluce in ogni dettaglio compresi il nome della bambina e della mamma. Il narratore onnisciente non mi fa impazzire, ma considerato il taglio della storia ci può stare. 
Non so chi si celi dietro la maschera, Bardo? o Scimmiarossa? Chissà di sicuro non ci ho preso, quindi scusami fin da ora

Re: [CC23] Luci - Pulcinella

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Ciao Pulcinella! 
Più che carnevalesco è un racconto natalizio il tuo. Pieno di bontà, di amore e di un po' di quella ingenuità che caratterizza la prima infanzia.
Chi è la persona che scrive racconti per lo più incentrati su questi temi?  forse Zaza. 🤔

Se non ti dispiace ti do qualche consiglio che, forse, potrebbe aiutare a rendere un testo un po' più scorrevole e godibile.
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmIl primo incontro è con un un alunno della seconda C della scuola media dove la prof Chiara insegna:
Toglierei "la prof" e lascerei solo "Chiara".  Specificarlo è superfluo, visto che già ci dice che si tratta di una scuola media. Oltretutto subito dopo Covelli la chiama "prof", per chi non è necessario.
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmChiara ammira quel tailleur grigio perla
Il tailleur...suona meglio.
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmSa di avere diritto oggi a sceglierne una dozzina, una per ogni mese dell'anno che ha appena vissuto.
Forse sarebbe meglio scrivere "dodici" invece che "Uan dozzina". Perché Una dozzina in realtà può significare "circa 12". Che possono esser pure 11 e 13. 
Si utilizza, di solito, quando non si è ben sicuri del numero esatto. Le caramelle che spettano a Lucia sono invece esattamente dodici.
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmLa mamma la guida a cercarne una per ogni sua esperienza: per la Festa di dicembre, per il freddo di Gennaio, per le maschere di febbraio, per il vento di marzo, per il pesce d'aprile, per le violette di maggio, per i castelli di sabbia giugno, per il mare di luglio, per la montagna di agosto, per l'uva di settembre, per l'asilo di ottobre, per le piogge di novembre...
Questo passaggio è molto bello, il meglio riuscito del racconto. Brava! 
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmSa il ruolo che va a fare presso i bambini malati, almeno una volta al mese : va a confortarli nelle vesti di chi, anche se povero e con un mucchio di problemi, cerca sempre di venirne fuori con uno sberleffo ai rompiscatole e con un sorriso genuino a chi ne ha bisogno. 
Taglierei con "Sa che, almeno una volta al mese, va a confortare i bambini malati nelle vesti di chi" ecc.
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmIl suo perduto amore era irretito da quelle luci che avevano vinto il buon senso e la lucidità dell'uomo che era stato, ricco di vere luci...
"Perduto amore" non mi piace molto come espressione. È un po' artificiosa e molto generica. Se la sostituissi con qualcosa di più specifico? Chi è quest'uomo? Ex-marito? Ecco chiamalo così. Oppure "il padre di Lucia." Insomma forse è meglio dargli un'identità e un ruolo più definito. Però ho apprezzato il modo delicato con cui ha introdotto il tema della ludopatia.
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmAlbero di Natale.
Perché maiuscolo? 
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmMunicipio
Anche qua, forse, andrebbe scritto in minuscolo.


La boa c'è, il tema delle luci è direi centrarissimo.
Un racconto gioioso, che forse proprio per la sua atmosfera sarebbe stato meglio in un contest di Natale. Lì sarebbe stato perfetto.
A rileggerci.

PS: e se lo avessi ambientato direttamente il giorno di Santa Lucia, in modo da fare cadere quel giorno sia il compleanno che l'onomastico della bimba?

Re: [CC23] Luci - Pulcinella

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Se devo essere sincera, in questo racconto, se pur scritto bene, per me manca una trama o un messaggio. L'uso abbondante della parola luce e dei suoi derivati non riesce a coprire un vuoto del genere.
L'unico passaggio narrativo che mi sembrava portare a un senso è l'incontro con Pulcinella e questa frase: 
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pmPulcinella le risponde, dopo aver fatto due movenze delle sue: "Preferiresti una bella maschera con sotto una faccia cattiva?"
Questo spunto interessante (cioè la realtà sotto le apparenze) non viene però sfruttato: finisce tutto con un'allegra sfilata.

La sensazione è che il racconto sia stato scritto in fretta all'ultimo momento. Ma un autore, quando scrive, dovrebbe chiedersi almeno cosa sta cercando di comunicare. Mi spiace molto, perché so di risultare antipatica, ma io in questo caso non sono proprio riuscita a capirlo.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: [CC23] Luci - Pulcinella

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@Ilaris  Grazie per gli spunti e le correzioni!  :sss:

Ti preciso solo che le caramelle erano dodici, una per ogni mese del terzo anno di vita di Lucia, come spiego qui:
Sira ha scritto: sab feb 25, 2023 4:52 pm"Caramelle, caramelle!" Sa di avere diritto oggi a sceglierne una dozzina, una per ogni mese dell'anno che ha appena vissuto. 
Sono lieta che tu abbia partecipato, spero che tornerai anche al Lab 7!  :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [CC23] Luci - Pulcinella

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Alba359 ha scritto: sab mar 04, 2023 8:23 pm È qui che ti sei tradita @Poeta Zaza :
Il termine irretito e la metafora poetica, Lo Zazaismo imperversa in questo testo!

E anche qui! Ritrovo il tuo modo di raccontare.


Molto bello il messaggio che traspare dal tuo testo.
Luce, pace, allegria, armonia... 
Grazie @Alba359 :rosa:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CC23] Luci - Pulcinella

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Silverwillow ha scritto: dom mar 05, 2023 11:29 pmSe devo essere sincera, in questo racconto, se pur scritto bene, per me manca una trama o un messaggio. L'uso abbondante della parola luce e dei suoi derivati non riesce a coprire un vuoto del genere.
L'unico passaggio narrativo che mi sembrava portare a un senso è l'incontro con Pulcinella e questa frase: 

Questo spunto interessante (cioè la realtà sotto le apparenze) non viene però sfruttato: finisce tutto con un'allegra sfilata.

La sensazione è che il racconto sia stato scritto in fretta all'ultimo momento. Ma un autore, quando scrive, dovrebbe chiedersi almeno cosa sta cercando di comunicare. Mi spiace molto, perché so di risultare antipatica, ma io in questo caso non sono proprio riuscita a capirlo.
Soprattutto le critiche fanno migliorare (o lo si spera).  :si:

Comunque una storia c'è: quella di un compleanno.  ;)

Ciao @Silverwillow  :sss:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CC23] Luci - Pulcinella

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@ScimmiaRossa  Grazie per il gradito commento e per i tuoi suggerimenti mirati. Grazie! :rosa:

Per esempio, il 13 dicembre Santa Lucia! Mi spiace non averci pensato io! 
ScimmiaRossa ha scritto: dom mar 05, 2023 12:30 pmLa boa c'è, il tema delle luci è direi centrarissimo.
Un racconto gioioso, che forse proprio per la sua atmosfera sarebbe stato meglio in un contest di Natale. Lì sarebbe stato perfetto.
A rileggerci.
A rileggerci sì, spero di trovarti al Labcontest 7, sabato 11.  :libro:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CC23] Luci - Pulcinella

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@Monica ha scritto: dom mar 05, 2023 11:30 am Ciao Pulcinella

che c’è di più scintillante e dolce di un albero di Natale a sorpresa per festeggiare il compleanno? 
Tra carte di caramelle luccicanti, vetrine scintillanti, sorrisi illuminati… il racconto è il più lucente della “gara”. Con leggerezza trasporti il lettore in un mondo che riluce in ogni dettaglio compresi il nome della bambina e della mamma. Il narratore onnisciente non mi fa impazzire, ma considerato il taglio della storia ci può stare. 
Non so chi si celi dietro la maschera, Bardo? o Scimmiarossa? Chissà di sicuro non ci ho preso, quindi scusami fin da ora
Gentilissima, grazie @@Monica :rosa:

Non mi hai riconosciuto? Meno male che non è stato così evidente per tutti!   :D
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CC23] Luci - Pulcinella

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Ciao @Poeta Zaza 

Questo racconto, scritto con la tua consueta sapienza, possiede quel gusto fiabesco che contraddistingue la tua cifra letteraria.
Con fiabesco non intendo nell’accezione del racconto di fantasia o favolistico, ma d’una narrazione fatta di temi e climi delicati e poetici.

E’ quindi un racconto denso di toni soffusi e sentimenti profondi.
Abbiamo la protagonista: una professoressa che ama i suoi allievi, e che evidentemente è da loro ricambiata per le sue qualità di docente e umane.
E’ una donna sola, con alle spalle una storia sentimentale assai negativa,  dalla quale le è rimasta una meravigliosa bambina, luce e colore della sua esistenza.
Sono tenerissimi i dialoghi tra mamma e piccola, le seguiamo in una passeggiata per le strade del paese dove ci presenti, come immagini naïf, le loro attività fatte di una ricchezza di piccoli gesti e cose, intense e semplici.
Rendi in maniera assai bella e commovente la percezione ingenua e fantasiosa che la bimba ha della realtà e del mondo che la circonda.
Un mondo nel quale crea nuovi e singolari neologismi, frutto della vivace fantasia deduttiva.
Ho trovato nel testo passaggi e allegorie davvero poetiche come in questo brano:

Camminando per il paese, la donna arriva a intravedere le luci basse e calde della chiesetta del Porto che sanno di approdo.

Si respira in tutta la narrazione un sapore di cose che richiamano la magia e l’incanto della purezza dei sentimenti, lo stupore antico di un clima natalizio ormai perduto.

Un bel racconto di sentimenti e intime emozioni.
Complimenti amica mia.


“Camminando per il paese, la donna arriva a intravedere le luci basse e calde della chiesetta del Porto che sanno di approdo.”

Si respira in tutta la narrazione un sapore di cose che richiamano la magia e l’incanto della purezza dei sentimenti, lo stupore antico di un clima natalizio ormai perduto.

Un bel racconto di sentimenti e intime emozioni.
Complimenti amica mia. <3


(N.B: Sono riuscito ad applicare il "multiquote" come da tuo insegnamento  :D

Re: [CC23] Luci - Pulcinella

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Nightafter ha scritto: N.B: Sono riuscito ad applicare il "multiquote" come da tuo insegnamento  :D
Non perfettamente, amico mio: devi impegnarti di più.  ;)

@Nightafter
Nightafter ha scritto: Si respira in tutta la narrazione un sapore di cose che richiamano la magia e l’incanto della purezza dei sentimenti, lo stupore antico di un clima natalizio ormai perduto.

Un bel racconto di sentimenti e intime emozioni.
Complimenti amica mia.
Grazie delle tue impressioni  :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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