@Monica wrote:La parte che ho evidenziato in grassetto appesantisce la frase. Mi fermerei a " serie di frasi."La barbona non si prendeva neppure la briga di coniugare i pochi verbi che sapeva. Trovava che l’infinito fosse perfetto. Così “mangiare”, “bere”, “fumare” avevano da tempo sostituito tutta una inutile serie di frasi che avrebbero avuto solo il fastidioso effetto di distoglierla dalle sue riflessioni.
@Monica wrote: Aliti di caffè si mescolavano con sentori di dopobarba a buon mercato in un variegato ribollire di odori che avevano il profumo fresco delle case al mattino.Mi piace
@Monica wrote:Una volta uno zelante giornalista aveva cercato di intervistarla. Una risata irrefrenabile e sguaiata aveva fatto sussultare il suo scherzo di seno al solo ricordo.«Perché ha scelto questa vita?»«Cosa le è capitato?»«Ha figli?»«Ha avuto problemi con il fisco?»Lei non aveva mai sentito domande più idiote. Ricordava solo che per tutta risposta aveva scorreggiato. Così, l’intervista era sfumata nel fragore di un peto.


@Monica wrote:PerfettoLucido come può essere un pensiero folle.
La storia, al contrario di @bestseller2020, io la vedo, forse lui intende dire che c'è più descrizione del contesto che circonda la barbona rispetto al sentimento di rancore e vendetta; a me pare faccia parte del crescendo narrativo. Certo violentare una barbona di tale zozzeria sarebbe davvero dura anche il più perverso degli uomini, ma alla nefandezza umana non poniamo limiti.
Al massimo la storia, la butto lì, poteva impiantarsi rifacendosi alla violenza da parte dello stesso uomo e con la stessa motivazione quando la donna era ancora giovane. Evento che avrebbe finito per trasformarla in una senzatetto in attesa di vendicarsi (a quel punto anche l'uomo potrebbe essere diventato un barbone; un reitto come costui lo meriterebbe. E almeno una soddisfazione la nostra povera amica l'avrebbe avuta

L'infarto non guarda in faccia nessuno quindi anche l'uomo duro e senza scrupoli può rimanerne vittima, in questo caso specifico non perchè si sia messo paura nel vedere la donna, ma per pura coincidenza. Il sussulto, la sudorazione e il pallore sono sintomi comuni sia nello spavento sia nell'infarto.
@Monica wrote:Qui, infatti non dici che l'uomo ebbe il sussulto appena vide la donna, ma appena la donna gli fu vicina.Quando gli fu abbastanza vicina, l’uomo ebbe un sussulto. Il viso imperlato da un pallido stupore, si contrasse nella beffa di una smorfia prima che il corpo si accasciasse a terra.
Il punto di vista è sempre della barbona, e lei che vede, non lui; o almeno non c'è la certezza. La coincidenza, a mio vedere, calza senza problemi.
@Monica wrote:questo punto che non mi è stato chiaro subito, ho dovuto rileggerlo perchè, lì per lì, mi era sembrato che il suo uomo e il violentatore fossero la stessa persona.Sulle prime non lo aveva riconosciuto. Poi, una folata di vento improvvisa, gli aveva portato il suo odore. Una inconfondibile essenza muschiata mista a un ricordo di liquirizia. L’aroma dolce di una miscela di tabacco che ricordava fin troppo bene. Un tempo lo fumava il suo uomo, ed era l’unico momento in cui lei poteva rilassarsi un poco. Sembrava che ritrovasse la calma, quando lui assaporava con lente boccate la sua pipa, prima del delirio alcolico.Ormai non le avrebbe più fatto male, né a lei né a nessun’altra, sorrise.Poi, lo sguardo corse verso le mani del fumatore sconosciuto. Rabbrividì.
nel complesso non male.