Io ho avuto il parere di due commercialisti specializzati nel digitale e di un avvocato specializzato in diritto d'autore e mi hanno detto che l'interpretazione del ' è solo un contratto di distribuzione' è una interpretazione forzata.
https://www.prontointerventotasse.it/ve ... i-dautore/
Anche nei commenti il dottore specifica la stessa cosa.
Secondo loro quelle corrisposte da Kdp sono royalties a tutti gli effetti e dunque assoggettabili al trattamento fiscale previsto per i redditi derivanti dallo sfruttamento di opere di ingegno. Kdp stampa, vende i libri e fornisce gli stessi anche ai suoi abbonati quando si opta per il kindle unlimited (sfruttando dunque le opere degli autori per ampliare il proprio catalogo). Gli autori recepiscono royalties al netto dell'Iva. Basta leggere il contratto al punto 5.5
ElleryQ wrote: a) l'autore si autopubblichi e si auto distribuisca "porta a porta". A maggior ragione diviene un imprenditore a tutti gli effetti. L'attività è commerciale ma non professionale, non avendo continuità effettiva.
Sono d'accordo. Ma comunque in questo caso serve la partita iva, lo precisa anche un interpello del 2004
ElleryQ wrote: b) l'autore si autopubblica ma si appoggia ad altro distributore (caso Amazon). In ogni caso è un'attività imprenditoriale paragonabile a quella di un editore qualsiasi, che si appoggia solitamente alla distribuzione esterna. Ma sempre non professionale.
Tra le mansioni principali di un editore ci sono la stampa e la vendita. Amazon stampa e vende i libri. Poi come si Autodefinisce la piattaforma conta poco, conta quello che fa, come opera.
Gli autori non distribuiscono un prodotto finito. Caricano solo le loro opere. Dove sarebbe l'attività imprenditoriale? I clienti sono clienti di Amazon, se KDP stampa un libro e viene effettuato un reso il tutto è a carico di Amazon, così come i costi di produzione. Basta guardare la pagina di un qualsiasi libro autopubblicato, viene chiaramente specificato che il venditore è Amazon, ma al di là di questo si evince comunque senza bisogno di andare a cercare chi è il venditore. Gli autori non sanno nulla della vendita dei propri libri, non sanno chi sono i lettori, non hanno neanche la parola finale sui prezzi (come da contratto), la dashboard visualizza soltanto le royalties.
L'autore è totalmente estraneo a qualsiasi attività commerciale e imprenditoriale.
L'attività imprenditoriale sarebbe ravvisabile qualora si vendesse direttamente tramite un proprio sito.
ElleryQ wrote: c) l'autore si autopubblica, ma appoggiandosi a una piattaforma che si occupa di distribuzione e vendita (caso YCP) percepisce non solo royalties ma un vero e proprio corrispettivo, come un editore. È quindi un'attività commerciale, ma sempre non professionale.
L'unica differenza tra YCP e KDP secondo me è il fatto che YCP opera la ritenuta d'acconto perché soggetto italiano e KDP no perché estero. Anzi paradossalmente essendo YCP a pagamento e KDP gratis è più un editore classico KDP.
Ovviamente questo non è un consiglio fiscale, ognuno deve rivolgersi al proprio commercialista per comprendere meglio la propria situazione.