dyskolos wrote: LA FIDANZATA DI BERLUSCONI?! Ma dai! Ditemi che è un incubo, vi prego! Ditemelo!
Alle prossime votazioni ti troverai anche il chirurgo plastico di Berlusconi (ma solo a me quando sorride mi viene l'ansia che gli si strappi qualcosa?), e verrà eletto
M.T. wrote: Quello che è accaduto è una cosa ciclica: la gente è scontenta di chi è al governo e allora dà il voto alla parte opposta. Poi è scontenta di chi ha votato e torna dall'altra parte. Ci si alterna più o meno sempre così.
In pratica noi siamo la rete in una partita di tennis. La sensazione è questa...
Cheguevara wrote: Anche io non sono contento del comportamento di una sinistra che, dai tempi della fusione con la Margherita, ha smesso di essere tale, però mai e poi mai mi sognerei, per questo motivo, di votare a destra, e neanche di rinunciare al voto. Sarà forse perché sono ormai troppo vecchio, ma questo modo di affrontare le situazioni mi sembra inutile, anzi, dannoso.
Oggi ho chiesto a mia mamma se ha votato. Non ho mai saputo cosa votasse nei decenni scorsi (alcuni hanno una sorta di pudore sul voto, come fosse una cosa troppo personale), ma credo DC, poi PD (di sicuro non a destra). Ma è molto più pragmatica di me, e per lei la Meloni è una ragazza (e qui l'ho presa in giro, perché ha circa la mia stessa età) affidabile, coerente e di buon senso, quindi non è affatto preoccupata. Purtroppo io questa disposizione al pragmatismo non l'ho ereditata, quindi faccio un dramma o una questione etica di ogni cosa, ma mi ha un po' rassicurata: se non dà una brutta impressione a lei, nata nel '45 e cresciuta negli stenti, allora forse non è la fine del mondo e possiamo stare tranquilli che i treni non arriveranno mai in orario
M.T. wrote: Ma la sinistra dovrebbe cominciare a capire dove è andata a finire e perché ha perso: si è allontanata dai lavoratori, stando dalle parte degli imprenditori
Sono d'accordo, ed è il motivo per cui ho cambiato idea più volte nel votare: non mi riconoscevo davvero in nessuna delle proposte politiche. Nonostante questo, non avrei mai votato a destra per reazione. Gli ideali di solito uno li ha chiari, e valgono anche se i partiti che dovrebbero portarli avanti non lo fanno. Si vota, molte volte, più sull'idea e la fiducia che sul singolo partito e chi lo rappresenta
Cheguevara wrote: Così, ho iniziato a documentarmi, scoprendo che il cosiddetto Eroe dei Due Mondi non era stato altro che un avventuriero dai mille mestieri mosso dalla sete di denaro, dalla moralità, più che dubbia, assolutamente pessima
Su Garibaldi non sono così ferrata, ma per fare un esempio io ho Gandhi tra i miei miti, eppure Gandhi scriveva a Hitler, e aveva anche una certa simpatia per il suo regime (prima della guerra). Lo si può forse capire guardando la situazione: l'India era parte dell'impero britannico, e Hitler era intenzionato a demolirlo. Dei dettagli magari Gandhi non sapeva niente, ma i britannici opprimevano la sua gente (spesso la sfruttavano o uccidevano) quindi deve aver visto con favore qualunque aiuto esterno, promulgato da un uomo che molti giudicavano carismatico e idealista. Questo me lo rende meno di esempio? No, anzi. Il fatto che avesse sentimenti umani e normali me lo rende più vicino. I grandi personaggi storici che sembrano sempre perfetti (sanno cosa fare, non sbagliano mai, non hanno difetti, ecc.) risultano finti e noiosi. Secondo me il saggio che avevi in mente può funzionare, potrebbe anzi mostrare meglio le grandi differenze tra due rivoluzionari ugualmente famosi, e anche le loro sfaccettature.