M.T. wrote:
Ahahahah MT!


Metto una parodia anch'io:
Cheguevara wrote: Di leggi, ai miei tempi, ne circolavano anche altre; quella di Keplero, quella di Caputo, quella di Archimede...
Cheguevara wrote: quella del Menga può essere annullata da quella del Volga, famo a capisse!
ivalibri wrote: Oggi ci lascia Javier Marías a 70 anni.
dyskolos wrote: Non dici male io. Io però, che ho una sensibilità tutta mia, piango ancora quando penso alle morti di Franco Battiato e di Andrea Camilleri. Per la regina non ho mai pianto, ma la rispetto e onoro la sua memoria. Per me non era solo una regina, ma una vecchia zia rassicurante. Sono nato con lei.Io invece ho le giornate storte in cui piango durante i TG per i diciottenni morti in assurdi incidenti stradali o finiti sotto un treno, o per i quattordicenni precipitati durante un'allegra gita in montagna. Giornate in cui mi immedesimo troppo nei loro genitori e amici, faticando a trovare un senso che renda quelle morti accettabili.
Cheguevara wrote: Non so perché sono finito a parlare di quest'argomento, forse per le considerazioni che ho letto sui 96 anni di Elisabetta.La questione vera non è neppure il numero di anni ma la qualità della vita che si è fatta. Chi ha avuto ciò che voleva: famiglia, lavoro, riconoscimento sociale, ammirazione, ecc. si può dire che ha fatto la sua vita, cioè non ha questioni in sospeso da rimpiangere. Ma chi muore a vent'anni? Magari appena dopo aver preso il diploma? Dopo anni di fatiche e sacrifici suoi e dei genitori? Fa sorgere domande molto scomode sul senso della vita, sul suo essere giusta o sul nostro controllo su di essa. Domande su cui forse è meglio sorvolare, se si vuole mantenere un qualche equilibrio, anche precario.
Cheguevara wrote: Però, in paradiso, sempre a fare i cori con i cherubini, sai che noia!C'era una bella citazione attribuita a Mark Twain: "Il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia." In effetti il paradiso, come viene descritto, sembra molto noioso
Silverwillow wrote: Io invece ho le giornate storte in cui piango durante i TG per i diciottenni morti in assurdi incidenti stradali o finiti sotto un treno, o per i quattordicenni precipitati durante un'allegra gita in montagna. Giornate in cui mi immedesimo troppo nei loro genitori e amici, faticando a trovare un senso che renda quelle morti accettabili.
Quando muore qualcuno ultranovantenne per malattia o vecchiaia non riesco a disperarmi. Penso che è stato fortunato, specie se fino all'ultimo è stato in grado di alzarsi e non ha passato mesi ad agonizzare in un letto d'ospedale o, peggio, in una squallida casa di riposo.
Silverwillow wrote: Ma chi muore a vent'anni? Magari appena dopo aver preso il diploma? Dopo anni di fatiche e sacrifici suoi e dei genitori? Fa sorgere domande molto scomode sul senso della vita, sul suo essere giusta o sul nostro controllo su di essa. Domande su cui forse è meglio sorvolare, se si vuole mantenere un qualche equilibrio, anche precario.
dyskolos wrote: Metto una parodia anch'io:visto che siamo in tema...
Silverwillow wrote:Anche a me i TG deprimono abbastanza
Io invece ho le giornate storte in cui piango durante i TG
Cheguevara wrote: Pare che Salvini e Meloni non vadano per niente a braccetto
Cheguevara wrote: Nel frattempo, per recuperare consensi il cavaliere disarcionato promette 1.000 Euro di pensione minima
Cheguevara wrote: L'Europa ha condannato ufficialmente (era ora!) l'Ungheria di Orban perché, dietro la veste di una democrazia, viola i diritti umani.Io ultimamente leggo notizie allucinanti (spesso anche divertenti, del tipo "rido per non piangere") dall'Ungheria, soprattutto sul fronte dei diritti umani. Cose come che un'istruzione fatta da troppe insegnanti donne rischia di minare la virilità del popolo ungherese. Siamo ai livelli ideologici dei dittatori del '900. Ma c'è un ampio fronte che li sostiene, al di là della Meloni. Tutti provenienti da famiglie "tradizionali", che forse dimostrano con la loro stessa stupidità quanto le famiglie tradizionali siano sopravvalutate.
Cheguevara wrote: Per uno di sinistra quale io sono ci sarebbe da gioire, se non fosse che le rivalità interne a una maggioranza che governa si risolvono sempre in danni per il Paese.Io lo vedo molto male questo centrodestra al governo. Ci sarà una frattura immediata tra chi pur di governare scende a patti anche con il "nemico" e chi è convinto delle proprie idee al di là di qualunque ragione. Tra chi vuole stare in Europa e chi già il 26 settembre avrà dei dubbi. E intanto i problemi economici degli italiani normali saranno messi in secondo piano (alla faccia delle promesse elettorali: meno tasse, più aiuti, le bollette ecc.), nessuno di loro è in grado di occuparsene. Non che il centrosinistra sia messo meglio, finirà che lo si vota solo per evitare la catastrofe
Cheguevara wrote: Sul voto, per la prima volta non so che pesci prendere, essendo assolutamente di sinistra
Cheguevara wrote: Sul voto, per la prima volta non so che pesci prendere, essendo assolutamente di sinistra:Anch'io, ma non trovo punti di riferimento abbastanza forti a sinistra. Come @dyskolos ho sempre votato i Verdi, non per calcolo ma solo per coscienza. Ma qui si prospetta una vittoria della destra, per di più in un momento molto difficile, quindi mi trovo a chiedermi se dovrei votare secondo coscienza o secondo utilità, un bel problema... Probabilmente alla fine deciderò che l'utilità e la coscienza non si contraddicono, se il fine è avere un governo che sia il meno peggio possibile.
Silverwillow wrote: Tra guerra, pandemia e difficoltà economiche, serve più che mai un governo valido e capace, e votare diventa una grossa responsabilità.E' una responsabilità che tutti dovrebbero sentire, invece la metà degli aventi diritto non va a votare, pensando di manifestare così il proprio dissenso verso l'andazzo corrente, salvo poi darsi alle lamentele, che sono soltanto inutili lamentazioni. La frase trita e ritrita "non c'è nessuno da cui mi sento rappresentato/a" (guai a non rispettare la moda) è solo espressione di qualunquismo e alibi per poi criticare tutto e tutti. Votare è un diritto, ma anche un dovere. Sfilarsi è solo ignavia.
Silverwillow wrote: Come @dyskolos ho sempre votato i Verdi, non per calcolo ma solo per coscienza. Ma qui si prospetta una vittoria della destra, per di più in un momento molto difficile, quindi mi trovo a chiedermi se dovrei votare secondo coscienza o secondo utilità, un bel problema...Ma secondo me se voti i Verdi è comunque un voto utile, perchè fanno parte pur sempre della coalizione del centrosinistra insieme al Pd e agli altri "soci di minoranza".
Cheguevara wrote: Io gli farei l'applauso.
Cheguevara wrote: E' la triste realtà: chi ha il cuore che batte a sinistra non può che prenderne atto in attesa di tempi migliori.