Re: Labocontest n.1 - Discussione generale - i dialoghi
26Nei miei racconti tendo a limitare al minimo i dialoghi. Preferisco la dimensione descrittiva .
Luca Canetti ha scritto: Nei miei racconti tendo a limitare al minimo i dialoghi. Preferisco la dimensione descrittiva .È solo una preferenza o trovi qualche difficoltà nello scrivere dialoghi?
Bardo96 ha scritto: Altro dubbio che mi viene: come vi rapportate ai dialoghi nello scrivere in prima persona? Ho provato a buttar giù un racconto in questa forma, ed ho trovato difficile scrivere le battute dell’ “io narrante”Come mai? Io personalmente non trovo grandi differenze di costruzione fra dialoghi che fan pare di un testo con POV in 1° persona e dialoghi di un testo con POV in 3° persona immerso; già è più complicato il dialogo con POV esterno perchè a quel punto non si possono usare i commenti/pensieri del personaggio POV a corredo del dialogo.
Bardo96 ha scritto: <<Buona giornata>> dissi, uscendo dal bar” lo trovo più “finto” rispetto a “<<Buona giornata>> disse il ragazzo, uscendo dal barCi sta, però "<<Buona giornata,>> una spinta alla porta e sono in strada" mi pare efficace.
Bardo96 ha scritto: Per esempio:
“<<Buona giornata>> dissi, uscendo dal bar” lo trovo più “finto” rispetto a “<<Buona giornata>> disse il ragazzo, uscendo dal bar”; è come se, riportando le parole esatte nel narrare in prima mi sembrasse quasi di star creando una storia meno realistica a priori. Magari è solo una mia impressione, per questo chiedo se anche altri hanno la stessa sensazione
Bardo96 ha scritto: Altro dubbio che mi viene: come vi rapportate ai dialoghi nello scrivere in prima persona? Ho provato a buttar giù un racconto in questa forma, ed ho trovato difficile scrivere le battute dell’ “io narrante”Io non ho notato grandi differenze tra i dialoghi in terza persona e in prima.
Bardo96 ha scritto: “<<Buona giornata>> dissi, uscendo dal bar” lo trovo più “finto” rispetto a “<<Buona giornata>> disse il ragazzo, uscendo dal barSe lo trovi finto, è perché il personaggio narrante forse riterrebbe poco importante ricordare di aver detto una cosa così banale in un contesto banale, a meno che quel contesto non abbia un significato più ampio. Se, per esempio, subito dopo il bar fosse esploso (o il ragazzo avesse incontrato la donna della sua vita... non bisogna per forza entrare nel dramma ) allora la frase avrebbe un motivo per essere lì ed essere ricordata. Altrimenti no.
Bardo96 ha scritto: Altro dubbio che mi viene: come vi rapportate ai dialoghi nello scrivere in prima persona?
Bardo96 ha scritto: “<<Buona giornata>> dissi, uscendo dal bar” lo trovo più “finto” rispetto a “<<Buona giornata>> disse il ragazzo, uscendo dal bar”; è come se, riportando le parole esatte nel narrare in prima mi sembrasse quasi di star creando una storia meno realistica a priori. Magari è solo una mia impressione, per questo chiedo se anche altri hanno la stessa sensazione
Alba359 ha scritto: Se scrivo con in prima persona al presente non esitono mentre, poi, quindi ecc.
dyskolos ha scritto: Sei una specie di hooligan gentileForse, ma non ne sono convinta.
dyskolos ha scritto: Che iattura! Davanti al portone di casa, il citofono è bagnato. Mannaggia! Giovanni aveva ragione quando mi invitava a prendere l'ombrello,Che iattura! Il portone è chiuso, avessi dato retta a Giovanni avrei l'ombrello ora, poggio l'indice sul citofono che gronda: suono.
Alba359 ha scritto: Mentre cammino, sento che i capelli si bagnano. Odio quando piove e si inzuppano questi quattro peli che mi rimangono sulla testolina, come succede adesso.Giusto per spaccare il capello (appunto): una persona non pensa "odio x", lo fa e basta, a meno che non stia razionalizzando il proprio comportamento.
Io credo che scritta così faccia uscire il lettore dal punto di vista. Peché senti l'esigenza di spiegare che sta succedendo adesso? Se sei dentro la testa del protagonista seve solo quello che avverti, nent'altro.
Cammino. Ho i capelli bagnati: odio la pioggia che mi inzuppa questi quattro peli che mi restano sulla testa.
Alba359 ha scritto: Mentre cammino, sento che i capelli si bagnano. Odio quando piove e si inzuppano questi quattro peli che mi rimangono sulla testolina, come succede adesso.
Io credo che scritta così faccia uscire il lettore dal punto di vista. Peché senti l'esigenza di spiegare che sta succedendo adesso; se sei dentro la testa del protagonista seve solo quello che avverti, nent'altro.
Alba359 ha scritto: poggio l'indice sul citofono
Alba359 ha scritto: Io sto ancora cercando di capire, non ho nessuna certezza. Ho studiato solo sui manuali di scrittura, senza un confronto con insegnanti o altri studenti.
Gualduccig ha scritto: Resta però vero che la prima descrizione, completamente immersa nel qui e ora del parlante, è più coinvolgente.
dyskolos ha scritto: È giusto non uscire dal punto di vista, ma quel "come succede adesso" fa parte del punto di vista della protagonista.Devo essere sincera, per me non è così. Nel caso che hai descritto, la protagonista non direbbe mai a se stessa come succede adesso. Ha appena espresso che odia quel momento, lo sa che sta succedendo ora.
Alba359 ha scritto: Devo essere sincera, per me non è così
Alba359 ha scritto: Ma torniamo ai dialoghi, è la stessa cosa. Faccio anch'io un esempio:
— Entra in casa! grido a mia figlia
— No! voglio restare sotto la pioggia, risponde lei.
Se il punto di vista è la madre che richiama sua figlia, si esce dal PoV, la madre non direbbe mai mai a se tessa Risponde lei
dyskolos ha scritto: Ho pensato di iscrivermi al contest, ma ora ci sto riflettendo: forse nemmeno ci provoMaddai! questa discussione non può far fuggire la persone, altrimente stiamo sbagliando tutto. Dovresti sentirti incentivato, invece.
dyskolos ha scritto: Per me invece è così. I nostri cervelli, per fortuna, funzionano diversamenteInfatti. Io spero che anche altri diano i loro pareri, potrei sbagliarmi e qualcuno potrebbe farmi capire concetti diversi da quelli a cui mi sto abituando.
dyskolos ha scritto: Il tuo esempio va anche bene: c'è un grado di immersività diverso, un altro stile. In molti romanzi blasonati, il mio metodo è più comune.In molti testi letterari l’immersione del POV viene limitata perché così si garantisce un più facile ricorso a una prosa alta e densa (o almeno questa è la mia impressione).
Alba359 ha scritto: Partecipare, ricevere pareri degli altri, ci aiuterà a essere sempre più bravi!
Gualduccig ha scritto: In molti testi letterari l’immersione del POV viene limitata
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