bestseller2020 wrote: Le notizie di Bucha, secondo cui ci sarebbero i cadaveri per la strada principale ( in bella mostra) e fosse comuni, è stata smentita categoricamente dalla principale TV Russa.
Perdonami, ma scrivere una cosa del genere non rende onore alla tua intelligenza. Come puoi citare "la principale TV" di un Paese dove chiunque pronunci la parola
guerra rischia 15 anni di galera, senza più uno straccio di informazione libera e dove si viene arrestati se si prova a leggere la Costituzione per strada, e pretendere di essere preso sul serio?
https://www.dailymail.co.uk/news/articl ... tance.html
C'è un motivo preciso per cui in Russia non è consentito leggere la Costituzione in pubblico: perché non è mai stata rispettata. Forse non tutti sanno che nel 1993 la Federazione Russa, nata dal collasso del "paradiso dei lavoratori" (a proposito: quelli che invasero l'Afghanistan nel 1979, ti ricordi?), si diede una Costituzione democratica, adottata a seguito di un referendum nazionale e ispirata a quelle degli Stati Uniti e della Francia. Sarebbe stato sufficiente che la Russia si sviluppasse come un normale Paese democratico perché l'Europa l'accogliesse a braccia aperte. Negli anni della "grande illusione", si parlava addirittura di adesione all'Unione Europea. Poi è entrato in scena un ex agente del KGB innamorato dei veleni, di chiare tendenze neofasciste e neoimperialiste, che da oltre vent'anni regna su un popolo sfruttato per l'arricchimento smisurato di pochi e reso idiota dalla propaganda. Colpa nostra. immagino.
Negli Stati Uniti si viene arrestati se si contestano gli interventi militari all'estero o si legge la Costituzione in pubblico? E in Italia? In Francia? L'equivalenza del né con questi né con quegli altri diventa presto un atteggiamento ridicolo, nel migliore dei casi. Rivoltante quando si parla di intere città rase al suolo, famiglie annientate o costrette a fuggire, bambini che saltano per aria sulle mine e tutti gli altri orrori che in qualunque guerra sono tristemente "normali".
Sono costretto ad approfondire anche la mia posizione sul sociologo della LUISS, visto che mi hai citato diversi post fa, sia pure senza trovare il tempo per una replica (e qui ti capisco; lo dico senza ombra di ironia).
Conosco perfettamente il curriculum di Orsini. Infatti so che è un sociologo, quindi né uno storico, né un politologo, né un esperto di geopolitica e neppure di questioni militari. Ammesso che sia esperto di qualcosa, lo è di "terrorismo internazionale", o almeno così recita la pagina web della LUISS a lui dedicata. Mi spieghi cosa c'entra il terrorismo internazionale, studiato dal punto di vista di un sociologo, con quello che sta accadendo in Ucraina? A me ancora non è chiaro.
Ti dirò di più: questo non è un concorso per titoli. Qui si giudicano competenze e argomentazioni. Quelle del professore suddetto sono a dir poco discutibili, come decine di esperti veri possono testimoniare.
Orsini appare del tutto incapace di comprendere che un personaggio come Putin non
reagisce ai comportamenti altrui (l'Europa, la NATO), ma
agisce seguendo un suo piano molto preciso, a cui sicuramente lavora da anni. Ripeto che è impossibile capire il ventennio putiniano e tutte le sue nefandezze senza conoscere, almeno superficialmente, il pensiero di Ivan Ilyin, "filosofo" russo ammiratore del nazionalsocialismo, "al quale si attribuisce l’obiettivo totalitario di dominio sul continente eurasiatico (almeno di quella porzione costituita dall’Unione Europea e dall’Unione Economica Eurasiatica)", le cui spoglie Putin volle far rientrare in Russia dalla Svizzera per onorarlo come si conviene, e di Aleksandr Dugin, politologo tuttora vivente, apertamente fascista e fautore dell'euroasianesimo, uno che afferma che "l'Occidente è l'Anticristo" restando serio, ammiratissimo dal macellaio del Cremlino.
http://www.transatlantico.info/2015/cul ... -occidente
https://www.globalist.it/world/2022/03/ ... ocialismo/
A fronte di tali evidenze, parlare di provocazioni da parte della NATO, il refrain preferito del sociologo di chiara fama, è semplicemente ridicolo. Quindi, o siamo in presenza di ignoranza, oppure siamo in presenza di malafede. Non so te, ma io ricordo benissimo ancora dai tempi del liceo che anche Adolf Hitler aveva sempre la scusa pronta per giustificare le sue annessioni più o meno pacifiche: una nazione che esiste solo sulla carta perché in realtà si tratta di un solo popolo (Austria), la protezione di minoranze tedesche (Cecoslovacchia), le provocazioni della Polonia che non voleva cedere Danzica. Ci vuol poco a vedere che le giustificazioni che Putin adduce per la sua criminale guerra di aggressione nei confronti dell'Ucraina sono identiche.
Identiche!
Chiudo con la proverbiale pietra tombale sulle aspirazioni di questo personaggio a essere considerato autorevole: il vaccino anti-Covid Sputnik. Tra febbraio e aprile dello scorso anno, l'esimio professore fece una campagna tanto martellante quanto inspiegabile in favore dell'adozione del vaccino russo, mai approvato dall'EMA. A quanto risulta, i documenti forniti dalla controparte russa sono del tutto insufficienti per una valutazione di rischi ed efficacia e vi sono notevoli lacune nei dati. Tutto questo pare irrilevante agli occhi del multi-esperto della LUISS. Del resto, lo sappiamo bene: tutti i sociologi masticano anche un po' di virologia e di farmaceutica...
https://www.startmag.it/mondo/vaccino-sputnik-v-ema/
Ma mi faccia il piacere! (cit.)