swetty wrote: E giusto per ricordare il livello di odio che abbiamo raggiunto nel nostro piccolo, in Alto Adige arrivarono a cambiare i nomi sulle lapidi delle tombe per italianizzarli.
Se qualcuno è riuscito a superare questo si può superare qualunque cosa.
E non solo. Fu fatto addirittura di peggio, a proposito di lingue e odio.
Quando fu fondato il regno di Sicilia nel 1130, nell'Isola c'erano tre lingue prevalenti (il concetto di "lingua ufficiale" allora non esisteva) e tre popoli. A Palermo i cartelli che indicavano i nomi delle strade erano scritti in arabo, ebraico e italiano/siciliano. Le parti arabe ed ebraiche non erano traslitterate, ma erano scritte con l'alfabeto arabo e con l'alfabeto ebraico. La parti italiane/siciliane erano invece scritte in caratteri latini. Quindi tre popoli, tre lingue/alfabeti. Quando arrivò Garibaldi a Palermo nel 1860, questa cosa delle tre lingue non gli piacque e ordinò la rimozione dei cartelli trilingui. Doveva rimanere solo l'italiano, diceva. Tuttavia ne dimenticarono alcuni e tuttora, in questo preciso istante in cui scrivo, basta farsi un giro in centro a Palermo tra i vicoli sconosciuti (soprattutto nella zona di via candelai) per vederne alcuni.
Nel conflitto di cui parliamo c'è anche un correlato linguistico. Putin sostiene che la lingua ucraina non esiste, esiste solo il russo. Di conseguenza non esiste nemmeno il popolo ucraino. Gli Ucraini sono Russi, dice. L'operazione speciale quindi serve a portare i fratelli russi dell'Ucraina nella vera madrepatria, la grande Russia. In sostanza li tratta come traditori della patria

Sono d'accordo con chi dice che la questione linguistica è solo una scusa, è chiaro. Però è interessante questo video di un linguista canadese su russo e ucraino. Il video è stato girato molto prima di questa guerra (perdonami, Vlad, ma io dico "guerra" anche se tu non vuoi

Aggiungo un suggerimento "letterario": Stefania Auci - "I leoni di Sicilia" (Editrice Nord). Romanzo bellissimo e interessantissimo, da non perdere :)