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Il mio passo accarezza il pensiero nel buio più profondo del buio,
tra bagliori che sembrano fiori.
Freddo e calore non si fondono questa volta
e un miagolio è più forte di un boato.
I sempreverdi mi danno sollievo, insieme ai fiori appesi,
tra rottami di ferro e di carne.
Una vecchia che non può camminare mi fissa senza parlare,
il silenzio ha preso il suo posto, anche dentro di me.
Non cinguettano gli uccellini e non cantano gli alberi,
la primavera è in ritardo nel cuore.
Un bovino con le gambe all'insù
spezza la linea dell'orizzonte.
E cammino pesante e leggero senza pensiero
fino al fondo del corridoio.
Lasciando alle spalle
la vita passata.
Re: [GdP1] Il corridoio
2Ciao @Kasimiro in questa poesia non possiamo fare a meno di vedere una scena odierna passata al TG, ma, da poeta quale sei, non riporti solo "l'immagine", ed è qui che scatta il legame profondo della poesia, quel legame che unisce le parole all'anima dell'uomo.
Una donna ti fissa senza parlare facendo penetrare in te lo stesso silenzio e questo si fa vuoto (buio più del buio). L'animale con le zampe all'insù che taglia l'orizzonte è emblematica. Lo stesso orizzonte che, per eccellenza, leghiamo a un pensiero romantico nei tuoi versi si impregna di immensa tragicità.
Dovremmo davvero rinascere a tutto questo oppure saremo perduti.
Mi è piaciuta molto, bravo.
Una donna ti fissa senza parlare facendo penetrare in te lo stesso silenzio e questo si fa vuoto (buio più del buio). L'animale con le zampe all'insù che taglia l'orizzonte è emblematica. Lo stesso orizzonte che, per eccellenza, leghiamo a un pensiero romantico nei tuoi versi si impregna di immensa tragicità.
Dovremmo davvero rinascere a tutto questo oppure saremo perduti.
Mi è piaciuta molto, bravo.
Re: [GdP1] Il corridoio
3@Kasimiro Ciao, poesia molto suggestiva, che rappresenta come non sempre un evento lieto si accompagna a una contentezza del cuore, distratto da altri pensieri. Il paesaggio primaverile, riflettendo ciò che è nel cuore di chi scrive, presenta tristi presagi. In molti casi, lavori per contrapposizioni (freddo e calore, pesante e leggero, i sempreverdi coi rottami...). Ho trovato molto bello il verso, che racchiude il senso della poesia, "primavera è in ritardo nel mio cuore." Grazie per aver condiviso la bella poesia.
Re: [GdP1] Il corridoio
4Ti ringrazio @Adel J. Pellitteri per le belle parole. Di questi tempi è ancor più forte la volontà di dar voce alle emozioni.
Grazie a te @Domenico S. per il segno che hai lasciato.
Adel J. Pellitteri wrote: Mon Mar 21, 2022 8:17 amDovremmo davvero rinascere a tutto questo oppure saremo perduti.E' proprio vero. Grazie
Grazie a te @Domenico S. per il segno che hai lasciato.
Re: [GdP1] Il corridoio
5Kasimiro wrote: Sun Mar 20, 2022 11:57 pm Il mio passo accarezza il pensiero nel buio più profondo del buio,Il corridoio come passaggio tra due vite. Bello il concetto del passo che accarezza il pensiero nel buio.
tra bagliori che sembrano fiori.
Invece del pensiero che tranquillizza, è l'incedere tranquillo che placa.
Kasimiro wrote: Sun Mar 20, 2022 11:57 pmFreddo e calore non si fondono questa voltaL'uomo, nel passaggio, stacca il freddo dal caldo, i fiori integri dai cadaveri...
e un miagolio è più forte di un boato.
I sempreverdi mi danno sollievo, insieme ai fiori appesi,
tra rottami di ferro e di carne.
Kasimiro wrote: Sun Mar 20, 2022 11:57 pmUna vecchia che non può camminare mi fissa senza parlare,Il passaggio non ha suoni né parole.
il silenzio ha preso il suo posto, anche dentro di me.
Non cinguettano gli uccellini e non cantano gli alberi,
la primavera è in ritardo nel cuore.
Bellissimo il verso sulla primavera in ritardo sul cuore... Bravo!
Kasimiro wrote: Sun Mar 20, 2022 11:57 pmUn bovino con le gambe all'insùEsempio plastico dei capovolgimenti della realtà cui assistiamo nella vita...
spezza la linea dell'orizzonte.
Kasimiro wrote: Sun Mar 20, 2022 11:57 pmE cammino pesante e leggero senza pensiero"pesante e leggero" come la vita. Punto.
fino al fondo del corridoio.
Lasciando alle spalle
la vita passata.
Complimenti, @Kasimiro

Re: [GdP1] Il corridoio
6@Kasimiro ciao.
Il mio passo accarezza il pensiero nel buio più profondo del buio,
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Freddo e calore non si fondono questa volta
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la primavera è in ritardo nel cuore.
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Un bovino con le gambe all'insù
spezza la linea dell'orizzonte.
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E cammino pesante e leggero senza pensiero
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fino al fondo del corridoio.
Lasciando alle spalle
la vita passata.
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Ho notato che hai messo in competizione vari aggettivi. Questo scontro non è male. D'altronde anche la morte è in competizione con la vita e quell'animale a gambe all'insù è un chiaro richiamo. Forse io avrei eliminato la rima "leggero senza pensiero", perché toglie un po la carica drammatica. Però è solo una mia idea: prendila a titolo empirico. ciao
Il mio passo accarezza il pensiero nel buio più profondo del buio,
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Freddo e calore non si fondono questa volta
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la primavera è in ritardo nel cuore.
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Un bovino con le gambe all'insù
spezza la linea dell'orizzonte.
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E cammino pesante e leggero senza pensiero
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fino al fondo del corridoio.
Lasciando alle spalle
la vita passata.
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Ho notato che hai messo in competizione vari aggettivi. Questo scontro non è male. D'altronde anche la morte è in competizione con la vita e quell'animale a gambe all'insù è un chiaro richiamo. Forse io avrei eliminato la rima "leggero senza pensiero", perché toglie un po la carica drammatica. Però è solo una mia idea: prendila a titolo empirico. ciao

Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [GdP1] Il corridoio
7Kasimiro wrote: Sun Mar 20, 2022 11:57 pmE cammino pesante e leggero senza pensieroUna bellissima visione del trapasso, almeno io l'ho interpretata così.
fino al fondo del corridoio.
Lasciando alle spalle
la vita passata.
Kasimiro wrote: Sun Mar 20, 2022 11:57 pmIl mio passo accarezza il pensiero nel buio più profondo del buio,Sono i primi passi verso la rinascita.
e il pensiero (coscienza) é in sintonia con il suo andare.
Kasimiro wrote: Sun Mar 20, 2022 11:57 pmtra bagliori che sembrano fiori.Stralci di vita, reminescenze terrene e mi viene in mente l'immagine di Lama Norbu che se ne va recitando il Sutra del cuore:
Freddo e calore non si fondono questa volta
e un miagolio è più forte di un boato.
I sempreverdi mi danno sollievo, insieme ai fiori appesi,
tra rottami di ferro e di carne.
Una vecchia che non può camminare mi fissa senza parlare,
il silenzio ha preso il suo posto, anche dentro di me.
Non cinguettano gli uccellini e non cantano gli alberi,
la primavera è in ritardo nel cuore.
Un bovino con le gambe all'insù
spezza la linea dell'orizzonte.
Oh Shariputra, la forma non è che vuoto, il vuoto non è che forma;
ciò che è forma è vuoto, ciò che è vuoto è forma;
lo stesso è per sensazione, percezione, discriminazione e coscienza.
Tutte le cose sono vuote apparizioni, Shariputra.
Non sono nate, non sono distrutte, non sono macchiate, non sono pure;
non aumentano e non decrescono.
Perciò nella vacuità non c'è forma né sensazione, né percezione, né discriminazione, né coscienza;
Non ci sono occhi né orecchi, naso, lingua, corpo, mente;
Non ci sono forma né suono, odore, gusto, tatto, oggetti;
né c'è un regno del vedere…
Bellissima, @Kasimiro soprattutto la concretezza delle immagini che mi sono arrivate leggendoti
Re: [GdP1] Il corridoio
8Grazie @Poeta Zaza per le tue bellissime considerazioni.
Grazie @bestseller2020 per il tuo gradito passaggio. Certo, vita e morte sono in competizione, ma viaggiano all'unisono.
Alla prossima.
@
@Alba359, sono senza parole.
A presto
Grazie @bestseller2020 per il tuo gradito passaggio. Certo, vita e morte sono in competizione, ma viaggiano all'unisono.
bestseller2020 wrote: Tue Mar 22, 2022 5:09 pmForse io avrei eliminato la rima "leggero senza pensiero", perché toglie un po la carica drammatica.E forse hai ragione.
Alla prossima.
@
@Alba359, sono senza parole.
Alba359 wrote: Wed Mar 23, 2022 8:20 pmStralci di vita, reminescenze terrene e mi viene in mente l'immagine di Lama Norbu che se ne va recitando il Sutra del cuore:Sono lusingato da questo ricordo, di una tale elevazione, che per un attimo mi sono dimenticato del mio lato oscuro dannatamente materiale.
Oh Shariputra, la forma non è che vuoto, il vuoto non è che forma;
ciò che è forma è vuoto, ciò che è vuoto è forma;
lo stesso è per sensazione, percezione, discriminazione e coscienza.
Tutte le cose sono vuote apparizioni, Shariputra.
Non sono nate, non sono distrutte, non sono macchiate, non sono pure;
non aumentano e non decrescono.
Perciò nella vacuità non c'è forma né sensazione, né percezione, né discriminazione, né coscienza;
Non ci sono occhi né orecchi, naso, lingua, corpo, mente;
Non ci sono forma né suono, odore, gusto, tatto, oggetti;
né c'è un regno del vedere…
A presto
Re: [GdP1] Il corridoio
9Kasimiro wrote: Sun Mar 20, 2022 11:57 pm Il mio passo accarezza il pensiero nel buio più profondo del buio,Componimento di non immediata comprensione, ma ricco di immagini coinvolgenti. Ho pensato, in origine, a un tetro paesaggio di guerra, ma l'accenno al "corridoio" verso la fine e nel titolo è d'impedimento a tale interpretazione. Forse un ospedale psichiatrico? L'accenno alla "vita passata" indica che l'io lirico ha avuto parte importante in quella vita. Negli ultimi due versi scorgo un accenno alla rinascita.
tra bagliori che sembrano fiori.
Freddo e calore non si fondono questa volta
e un miagolio è più forte di un boato.
I sempreverdi mi danno sollievo, insieme ai fiori appesi,
tra rottami di ferro e di carne.
Una vecchia che non può camminare mi fissa senza parlare,
il silenzio ha preso il suo posto, anche dentro di me.
Non cinguettano gli uccellini e non cantano gli alberi,
la primavera è in ritardo nel cuore.
Un bovino con le gambe all'insù
spezza la linea dell'orizzonte.
E cammino pesante e leggero senza pensiero
fino al fondo del corridoio.
Lasciando alle spalle
la vita passata.
Poesia enigmatica e fascinosa, per la quale ti ringrazio, @Kasimiro.
Re: [GdP1] Il corridoio
10Grazie @Ippolita per il commento. Le tue sensazioni sono in sintonia con quello che era il mio intento.
Il corridoio (umanitario?) me lo ero anche immaginato come uno spazio dentro lo spazio; un luogo "altro" nel quale viviamo il dolore e assistiamo alla distruzione e desolazione, con l'auspicio di uscirne per qualcosa di nuovo.
Alla prossima
Il corridoio (umanitario?) me lo ero anche immaginato come uno spazio dentro lo spazio; un luogo "altro" nel quale viviamo il dolore e assistiamo alla distruzione e desolazione, con l'auspicio di uscirne per qualcosa di nuovo.
Alla prossima