Cheguevara wrote: Entrambi i blocchi hanno agito depredando e inquinando allegramente il pianeta, non preoccupandosi minimamente del futuro.
Mi sembra un riassunto molto utile e comprensibile. La divisione in blocchi del dopoguerra secondo me è stata più apparente che reale, si sono creati due sistemi diversi per ottenere in sostanza le stesse cose: potere e benessere (per chi governa, soprattutto, gli altri si accontentino di quel che avanza). Tra l'altro da sempre l'umanità ha bisogno di un nemico comune contro cui unirsi, o che serva da spauracchio per i dissidenti. È quel che sta succedendo anche ora: il blocco occidentale è sempre più unito contro il pazzo dittatore e quello orientale contro gli ipocriti e bugiardi occidentali.
Gli ideali sovietici alla fine erano un mezzo come tanti per ottenere il controllo di una nazione (o più d'una), ma alla prova dei fatti sono crollati alla prima picconata.
Nessuno nel frattempo ha pensato al futuro, perché cercare di accumulare più soldi e potere, o di essere più bravi del "nemico", veniva prima. Così adesso non solo ci troviamo in una situazione drastica per il pianeta, ma nessuno dei problemi veri di comunicazione tra i due blocchi è mai stato affrontato.
Forse si sperava che la globalizzazione avrebbe "ammorbidito" anche i paesi non democratici, come dire: gli portiamo McDonald, e Netflix, gli portiamo investimenti vantaggiosi, dovrebbero esserci grati. Purtroppo l'unica cosa che sarebbe stato utile scambiare, cioè fiducia e apertura al dialogo, non è stata portata da nessuno. Il denaro soltanto non è un buon punto di partenza per costruire un rapporto solido, così come non lo sarà per vincere una guerra.
Cheguevara wrote: L'attuale invasione dell'Ucraina da parte di un dittatore psicopatico ci preoccupa perché ci tocca direttamente come blocco occidentale: degli otto anni precedenti in cui gli ucraini si sono scannati in casa loro, non ci è importato nulla.
Ci preoccupiamo e non abbiamo la forza, o il coraggio, di reagire, perché il pazzo potrebbe mettere mano alla valigetta atomica, senza che i generali che lo circondano riescano a impedirglielo, ammesso che vogliano.
Distinguerei tra governi e gente comune. A me sarebbe importato anche prima, come sarebbe importato della Siria o di altri posti, se solo avessimo avuto un'informazione più chiara ed esaustiva anche su di essi. Per l'Afghanistan e gli ultimi eventi drammatici è stato fatto (e sono riuscita a seguire e capire, informandomi anche per conto mio sulle vicende passate), ma non perché era più vicino, secondo me, ma perché c'era una sorta di senso di colpa occidentale per il disastro che ci siamo lasciati dietro, e perché avevamo creato aspettative di cambiamento non mantenute. Lo stesso senso di colpa riemerge ora per l'Ucraina, perché ci siamo accorti di essercene fregati per otto anni.
Io personalmente non sono preoccupata per la guerra nucleare. Mi sto convincendo che Putin non è pazzo, e il fatto che ci vogliano altre due persone con i codici mi rassicura (immagino che almeno uno su tre sarà sano di mente). Sono arrabbiata principalmente perché quegli ideali liberal-democratici che oggi in tanti criticano sono quelli con cui sono cresciuta e che mi hanno fatto credere che niente del genere sarebbe più accaduto qui. Mi piacerebbe che non accadesse nemmeno altrove, ma il mio controllo su tutti questi eventi è nullo. Non mi interessano le divisioni pro o contro la nato, ma il fatto che è stato creato un organismo difensivo che alla fin fine sembra servire a poco, perché non può intervenire senza peggiorare le cose.
L wrote: Insomma, quelli della tua generazione, cresciuti nel mito (falso) della pace perpetua e della democrazia come condizione naturale dell'uomo, sono stati catapultati nella Storia solo ora, e nel peggiore dei modi.
Questo vale anche per me, pur non essendo più giovanissima.

Ho sempre considerato la democrazia come la situazione migliore possibile, pur se non perfetta (nessun sistema di governo per me può esserlo).
Su Fukuyama ho letto un articolo di recente e mi ero ripromessa di cercarlo, ma mi pare di capire che non valga la pena... Secondo me la storia si ripete perché gli uomini sono sempre gli stessi. Prima della divisione nei due blocchi c'erano comunque imperi e imperialismi, e c'erano guerre continue. Credere di essere finalmente usciti da questo circolo vizioso è stata con ogni evidenza un'illusione