Traccia 2: Fare
Ti sei indurito al camminare dei miei passi
rigido e stanco di questo inverno
ma con animo d'uomo mi accingo adesso
a scioglierti nel cuore, preparare i semi.
E con le mani ti prendo e raccolgo
friabile e generoso di quel profumo
del tuo respiro, tra le zolle brune,
la pioggia aspetterai.
Re: [LP23] Profumo di terra
2Ciao @bestseller2020
sarà perché hai parlato del tuo cane, sarà perché un questi versi ho ritrovato sensazioni conosciute, ma mi sono commossa leggendo.
Un bel lampo Besty.
sarà perché hai parlato del tuo cane, sarà perché un questi versi ho ritrovato sensazioni conosciute, ma mi sono commossa leggendo.
Un bel lampo Besty.
Re: [LP23] Profumo di terra
4@@Monica ciao e grazie del tuo gentile passaggio. Questa volta è stato proprio un lampo considerato la mezz'ora che ho avuto a disposizione..
però! quanto sono belli i lampi!
però! quanto sono belli i lampi!

Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [LP23] Profumo di terra
5Complimenti @bestseller2020 , con il tuo componimento hai reso un gesto apparentemente molto semplice (preparare la terra per la semina) un momento lirico quasi struggente.
Spero di non aver frainteso e di non apparire come un 'maniaco'.
La chiusura
Comunque ancora molti complimenti!
bestseller2020 wrote: E con le mani ti prendo e raccolgoNon vorrei esagerare, ma percepisco in questi versi anche una notevole tensione erotica (la semina rimanda anche all'atto sessuale della fecondazione?).
friabile e generoso di quel profumo
del tuo respiro, tra le zolle brune
Spero di non aver frainteso e di non apparire come un 'maniaco'.
La chiusura
bestseller2020 wrote: la pioggia aspetterai.mi è sembrata un pò brusca, forse è l'unica cosa su cui lavorerei ancora.
Comunque ancora molti complimenti!
Re: [LP23] Profumo di terra
6bestseller2020 wrote: Traccia 2: FareChe bello il tuo lampo sulla semina, sulla cura dell'uomo per la terra che gli dà in cambio la vita nei suoi frutti.
Ti sei indurito al camminare dei miei passi
rigido e stanco di questo inverno
ma con animo d'uomo mi accingo adesso
a scioglierti nel cuore, preparare i semi.
E con le mani ti prendo e raccolgo
friabile e generoso di quel profumo
del tuo respiro, tra le zolle brune,
la pioggia aspetterai.
Sei stato molto bravo, caro il mio poeta @bestseller2020

Re: [LP23] Profumo di terra
7@Mario74 ciao e grazie per il passaggio. Lungi da me richiamarmi all'erotismo... ma se pensiamo all'amore, ebbene questo ci può stare. In effetti non diciamo madre terra? e non è un detto comune che la terra è feconda?
Poi sulla chiusa hai ragione ma avevo i minuti contati e non ho potuto elaborare un degno accompagnamento a " la pioggia aspetterai"..
grazie per tutto e ciao
Poi sulla chiusa hai ragione ma avevo i minuti contati e non ho potuto elaborare un degno accompagnamento a " la pioggia aspetterai"..
grazie per tutto e ciao
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [LP23] Profumo di terra
8@Poeta Zaza ciao e grazie del passaggio. Questa volta il tempo a disposizione mi ha messo in condizione di estrarre, senza tanti ripensamenti, i ricordi del giorno prima passato a preparare l'orticello... ciao e grazie 

Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [LP23] Profumo di terra
9bestseller2020 wrote: Ti sei indurito al camminare dei miei passiIn una poesia sono importanti le sensazioni fisiche che trasmette, dovute in massima parte alla scelta del lessico. Qui la sensazione predominante è il calore, in senso concreto e metaforico: molto bella la "personificazione" dell'orto, che diventa quasi un essere vivente tra le mani di chi lo cura con dedizione. Stupenda l'espressione "con animo d'uomo mi accingo adesso a scioglierti nel cuore": il richiamo va sia all'effettivo lavorìo atto ad ammorbidire il terreno, sia al fatto incontestabile che quel terreno ha un posto privilegiato nel cuore di chi lo lavora. "Animo d'uomo" richiama inoltre i sentimenti di umiltà e meraviglia nei confronti della fecondità della terra. Riguardo all'ultima strofa, ho notato delle imperfezioni sintattiche, di cui mi permetto di suggerirti una possibile soluzione:
rigido e stanco di questo inverno
ma con animo d'uomo mi accingo adesso
a scioglierti nel cuore, preparare i semi.
E con le mani ti prendo e raccolgo
friabile e generoso di quel profumo
del tuo respiro, tra le zolle brune,
la pioggia aspetterai.
E con le mani ti prendo e raccolgo
friabile e generoso quel profumo (togliendo la preposizione "di", "quel profumo..." diventa complemento oggetto di "raccolgo")
del tuo respiro; tra le zolle brune, (sostituendo la virgola col punto e virgola, si forma un'altra frase a sé stante, e tutto torna)
la pioggia aspetterai.
Mi è piaciuto molto il tuo lampo, e sono stata felice che sei riuscito a partecipare. Grazie, @bestseller2020.
Re: [LP23] Profumo di terra
10@Ippolita ciao... grazie de passaggio e dei consigli... suona decisamente meglio come dici... è una chiara questione sintattica che non devo lasciare perdere. Però questa volta ho postato al fotofinish
grazie

grazie

Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [LP23] Profumo di terra
11bestseller2020 wrote: Però questa volta ho postato al fotofinishLo so, lo so.

Re: [LP23] Profumo di terra
12Ciao @bestseller2020
Bella e intensa questa poesia, densa anche nella sua sintetica stesura di energia e forza espressiva.
Il soggetto rimanda alla figura di un contadino, che personalmente sento d’immaginare avanti con l’età.
Il suo dialogo con la terra, che gli è amica e compagna, fonte di fatica, lavoro e anche nutrimento è affettuoso e grato.
La sua rigidità e stanchezza invernale porta alla mente i gesti rituali di un’esistenza, dove l’alternarsi delle stagioni richiede atti antichi che si ripetono uguali nell’arco di una vita legata alla cura della terra.
"Ti sei indurito al camminare dei miei passi
rigido e stanco di questo inverno
ma con animo d'uomo mi accingo adesso
a scioglierti nel cuore, preparare i semi."
La semina nuova, la terra dissodata che rianima il suo respiro e profumo fra le zolle rimesse alla luce, sono al contempo l’allegoria del ritorno alla vita dopo un lungo e infruttuoso periodo di sonno della coscienza.
E’ una metafora di rinascita e speranza, una primavera e una nuova stagione dell’anima.
"E con le mani ti prendo e raccolgo
friabile e generoso di quel profumo
del tuo respiro, tra le zolle brune,
la pioggia aspetterai"
Davvero bella, con un alito che definirei "classico" per la sua autorevolezza linguistica ed evocativa.
Complimenti amico mio, ciao alla prossima.
Bella e intensa questa poesia, densa anche nella sua sintetica stesura di energia e forza espressiva.
Il soggetto rimanda alla figura di un contadino, che personalmente sento d’immaginare avanti con l’età.
Il suo dialogo con la terra, che gli è amica e compagna, fonte di fatica, lavoro e anche nutrimento è affettuoso e grato.
La sua rigidità e stanchezza invernale porta alla mente i gesti rituali di un’esistenza, dove l’alternarsi delle stagioni richiede atti antichi che si ripetono uguali nell’arco di una vita legata alla cura della terra.
"Ti sei indurito al camminare dei miei passi
rigido e stanco di questo inverno
ma con animo d'uomo mi accingo adesso
a scioglierti nel cuore, preparare i semi."
La semina nuova, la terra dissodata che rianima il suo respiro e profumo fra le zolle rimesse alla luce, sono al contempo l’allegoria del ritorno alla vita dopo un lungo e infruttuoso periodo di sonno della coscienza.
E’ una metafora di rinascita e speranza, una primavera e una nuova stagione dell’anima.
"E con le mani ti prendo e raccolgo
friabile e generoso di quel profumo
del tuo respiro, tra le zolle brune,
la pioggia aspetterai"
Davvero bella, con un alito che definirei "classico" per la sua autorevolezza linguistica ed evocativa.
Complimenti amico mio, ciao alla prossima.