Traccia 3 - Gabbiani
Mi piacerebbe tu ascoltassi I gabbiani - Andrea Guerra
Il testamento
Lascia il sentiero dei ricordi
percorri le scie delle navi
e quando sarai in mare aperto
decidi dove andare
coraggio, follia saranno i tuoi timoni.
Segui il volo dei gabbiani
loro sanno dove andare
sempre alla ricerca di qualcosa
ancora affamati come te
e se ogni passo ti allontana da quello che pensavi
ti avvicina un poco a me.
Burrasche, bonaccia, tramonti, silenzi
io ti aspetterò.
Ora va,
é una giornata stupenda
ma non posso più vederla, io
Tu, sì!
Re: [LP 22] Il testamento
2Il mio commento: Invisibili di Louca c.
Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.
Re: [LP 22] Il testamento
3@paolasenzalai ciao!
Mi è piaciuta la tua poesia. Un testamento, sì, ma solare, luminoso. Fatto di futuro e non di rimpianti.
Trovo più difficile commentare le poesie che non i racconti per la loro natura e forma molto personali.
Della tua mi è piaciuto molto l’incipit, molto visivo, quasi la strofa di una canzone
“Coraggio sarà il tuo timone
Follia le tue vele”
Per portare dentro l’emozione del vento.
Mi chiedo se l’aver messo a breve distanza due volte “dove andare” sia voluto
A rileggerti, qui o là.
Mi è piaciuta la tua poesia. Un testamento, sì, ma solare, luminoso. Fatto di futuro e non di rimpianti.
Trovo più difficile commentare le poesie che non i racconti per la loro natura e forma molto personali.
Della tua mi è piaciuto molto l’incipit, molto visivo, quasi la strofa di una canzone
paolasenzalai wrote: Lascia il sentiero dei ricordiInvece mi permetto di dire che questo passaggio l’ho trovato meno efficace, forse troppo veloce:
percorri le scie delle navi
e quando sarai in mare aperto
decidi dove andare
paolasenzalai wrote: coraggio, follia saranno i tuoi timoni.Io mi sono immaginato un:
“Coraggio sarà il tuo timone
Follia le tue vele”
Per portare dentro l’emozione del vento.
Mi chiedo se l’aver messo a breve distanza due volte “dove andare” sia voluto
paolasenzalai wrote: decidi dove andareE infine la bellezza di un
coraggio, follia saranno i tuoi timoni.
Segui il volo dei gabbiani
loro sanno dove andare
paolasenzalai wrote: e se ogni passo ti allontana da quello che pensaviChe ho inteso come l’accettare il cammino e fare il meglio con quel che la vita ci dà.
ti avvicina un poco a me
A rileggerti, qui o là.
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Re: [LP 22] Il testamento
4ciao @paolasenzalai
graziosa poesia piena di vento di mare e sapore d'avventura. Penso che come testamento a tutti gli effetti valga lo spirito dell'uomo di addentrarsi o andare incontro al suo destino, affrontando le asperità della vita: spirito che oggi si è perso... ciao cara
graziosa poesia piena di vento di mare e sapore d'avventura. Penso che come testamento a tutti gli effetti valga lo spirito dell'uomo di addentrarsi o andare incontro al suo destino, affrontando le asperità della vita: spirito che oggi si è perso... ciao cara

Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [LP 22] Il testamento
5Ciao @paolasenzalai
Potrebbe essere il messaggio di un genitore al figlio, ma in questo caso non avrei intitolato la poesia "Testamento", qualcosa che sa di morte.
Il tema comunque mi è caro a partire dalla poesia di Gibran Khalil.
Dal punto di vista formale mi è mancata un po' di punteggiatura per cogliere il ritmo giusto.
Alla prossima
Potrebbe essere il messaggio di un genitore al figlio, ma in questo caso non avrei intitolato la poesia "Testamento", qualcosa che sa di morte.
Il tema comunque mi è caro a partire dalla poesia di Gibran Khalil.
Dal punto di vista formale mi è mancata un po' di punteggiatura per cogliere il ritmo giusto.
Alla prossima
Re: [LP 22] Il testamento
6@paolasenzalai - che bello che sei anche qui.
Sei del verso allungato dei gabbiani anche tu?
Piacevole poesia, che mi ha portato alla mente Edgar Lee Masters - Spoon River, e chi si trattiene dal prendere il vento:
Molte volte ho studiato la lapide che mi hanno scolpito: una barca con le vele ammainate in un porto...
Il tuo Testamento me la ricorda. Bel pezzo.
Un solo appunto tecnico:
La virgola che hai messo separa i due soggetti che danno senso alla terza persona plurale del verbo.

Sei del verso allungato dei gabbiani anche tu?

Piacevole poesia, che mi ha portato alla mente Edgar Lee Masters - Spoon River, e chi si trattiene dal prendere il vento:
Molte volte ho studiato la lapide che mi hanno scolpito: una barca con le vele ammainate in un porto...
Il tuo Testamento me la ricorda. Bel pezzo.
Un solo appunto tecnico:
paolasenzalai wrote: coraggio, follia saranno i tuoi timoni.coraggio e follia saranno i tuoi timoni.
La virgola che hai messo separa i due soggetti che danno senso alla terza persona plurale del verbo.
Re: [LP 22] Il testamento
7Ciao, @paolasenzalai piacere, mi chiamo Luca 
Ti ritrovo di nuovo nella fantastica veste della Donna amante della vita, proprio come nell'altra tua poesia posata fuori concorso per un LP, e che ho commentato pochi giorni fa.
Qui però non c'è nessun grido, non c'è la materialità e la veemenza in cui si può trasformare la disperazione o, più semplicemente, il dispiacere (dipende un po' da come si è fatti) di morire. Questo tuo è più un invito immateriale, mi pare, all'anima dei vivi di non fermarsi.
Lascia il sentiero dei ricordi
percorri le scie delle navi
In questa apertura già tracci la strada, suggerisci, anzi, "quasi" imponi una scelta: abbandonare il sentiero solido dei pensieri per quello più fuggente e (all'apparenza) impalpabile delle scie delle navi.
Sì, perché questo significa guardare avanti, un po' nell'ignoto: continuare a vivere significa essere alla ricerca, progredire verso luoghi sconosciuti.
Tutto il contrario del rimanere inchiodati ai ricordi, rimanere in stallo, in una bonaccia perenne, proprio come nella morte.
Dunque questi primi due versi dicono praticamente tutto, fanno quasi già la poesia da soli. E comunque sono un trampolino necessario per gettarsi nei versi successivi.
e quando sarai in mare aperto
decidi dove andare
coraggio, follia saranno i tuoi timoni.
Infatti, il coraggio e la follia necessari per proseguire nella vita "da vivi", sempre alla ricerca di uno stimolo, di una nuova bellezza che allontani da quella maledetta morte (cosicché non si abbia neppure il tempo di stare a lambiccarsi il cervello coi ricordi – croci)
Segui il volo dei gabbiani
loro sanno dove andare
sempre alla ricerca di qualcosa
ancora affamati come te
In linea perfetta con quanto detto sopra. Interessante di nuovo l'invito a seguire qualcosa di imprendibile, ma stimolante. D'altronde, l'impalpabile e gli stimoli, non sono due elementi che governano e compongono la vita?
e se ogni passo ti allontana da quello che pensavi
ti avvicina un poco a me.
Fantastico. Questi due versi sono i più belli di tutta la poesia (parere personale, ovviamente). Lontano dai ricordi, dentro la vita che è futuro, ci sono io: commovente, Paola. Tenero e commovente.
Burrasche, bonaccia, tramonti, silenzi
io ti aspetterò.
Be', è tutto ciò a cui si va incontro vivendo (da vivi). Giusto!
Ora va,
é una giornata stupenda
Ecco (a parte il refuso della "e" accentata male, che ti segnalo tanto per la cronaca) io la chiuderei così.
La chiusa che proponi coi due versi successivi, li vedo di troppo:
ma non posso più vederla, io
Tu, sì!
Hai già detto tutto il necessario. Io chiuderei con "ora va, è una giornata stupenda", che non è né un punto fermo, né un punto esclamativo, ma più opportunamente dei puntini di sospensione che si riagganciano, appunto, alla temerarietà necessaria per vivere e dunque per poterti ritrovare. Se mettiamo un punto fermo è finita per tutti.
Complimenti, Paola. Mi sta facendo sempre più piacere leggerti, perché dentro hai una serie di mondi belli e pieni di "cose".
Lasciarti dicendo "a rileggerti" mi pare superfluo, ma non trovo di meglio...


Ti ritrovo di nuovo nella fantastica veste della Donna amante della vita, proprio come nell'altra tua poesia posata fuori concorso per un LP, e che ho commentato pochi giorni fa.
Qui però non c'è nessun grido, non c'è la materialità e la veemenza in cui si può trasformare la disperazione o, più semplicemente, il dispiacere (dipende un po' da come si è fatti) di morire. Questo tuo è più un invito immateriale, mi pare, all'anima dei vivi di non fermarsi.
Lascia il sentiero dei ricordi
percorri le scie delle navi
In questa apertura già tracci la strada, suggerisci, anzi, "quasi" imponi una scelta: abbandonare il sentiero solido dei pensieri per quello più fuggente e (all'apparenza) impalpabile delle scie delle navi.
Sì, perché questo significa guardare avanti, un po' nell'ignoto: continuare a vivere significa essere alla ricerca, progredire verso luoghi sconosciuti.
Tutto il contrario del rimanere inchiodati ai ricordi, rimanere in stallo, in una bonaccia perenne, proprio come nella morte.
Dunque questi primi due versi dicono praticamente tutto, fanno quasi già la poesia da soli. E comunque sono un trampolino necessario per gettarsi nei versi successivi.
e quando sarai in mare aperto
decidi dove andare
coraggio, follia saranno i tuoi timoni.
Infatti, il coraggio e la follia necessari per proseguire nella vita "da vivi", sempre alla ricerca di uno stimolo, di una nuova bellezza che allontani da quella maledetta morte (cosicché non si abbia neppure il tempo di stare a lambiccarsi il cervello coi ricordi – croci)
Segui il volo dei gabbiani
loro sanno dove andare
sempre alla ricerca di qualcosa
ancora affamati come te
In linea perfetta con quanto detto sopra. Interessante di nuovo l'invito a seguire qualcosa di imprendibile, ma stimolante. D'altronde, l'impalpabile e gli stimoli, non sono due elementi che governano e compongono la vita?
e se ogni passo ti allontana da quello che pensavi
ti avvicina un poco a me.
Fantastico. Questi due versi sono i più belli di tutta la poesia (parere personale, ovviamente). Lontano dai ricordi, dentro la vita che è futuro, ci sono io: commovente, Paola. Tenero e commovente.

Burrasche, bonaccia, tramonti, silenzi
io ti aspetterò.
Be', è tutto ciò a cui si va incontro vivendo (da vivi). Giusto!
Ora va,
é una giornata stupenda
Ecco (a parte il refuso della "e" accentata male, che ti segnalo tanto per la cronaca) io la chiuderei così.
La chiusa che proponi coi due versi successivi, li vedo di troppo:
ma non posso più vederla, io
Tu, sì!
Hai già detto tutto il necessario. Io chiuderei con "ora va, è una giornata stupenda", che non è né un punto fermo, né un punto esclamativo, ma più opportunamente dei puntini di sospensione che si riagganciano, appunto, alla temerarietà necessaria per vivere e dunque per poterti ritrovare. Se mettiamo un punto fermo è finita per tutti.
Complimenti, Paola. Mi sta facendo sempre più piacere leggerti, perché dentro hai una serie di mondi belli e pieni di "cose".
Lasciarti dicendo "a rileggerti" mi pare superfluo, ma non trovo di meglio...


Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.
Re: [LP 22] Il testamento
8Ciao @L'illusoillusore
Tre "vero" in poche frasi, ora la smetto!
MMhh... rifaccio: volevo dire che apparentemente sia l'uomo che i gabbiani devono andare, ma mentre l'uomo può scegliere, i gabbiani sanno perché è la loro natura. E il consiglio è: segui la rotta dei gabbiani, segui la tua natura.
Va beh, interpreta tu.
Grazie Davide per essere passato.
L wrote: Fatto di futuro e non di rimpianti.Vero. Questo dovrebbe essere il senso di ogni testamento.
L wrote: quasi la strofa di una canzoneVero. Quando penso a poesia penso a canzone, non riuscirei a fare diversamente.
L wrote: Per portare dentro l’emozione del vento.Vero. Ottima idea.
Tre "vero" in poche frasi, ora la smetto!

L wrote: e “dove andare” sia volutoSì, nella mia testa doveva esserci questa differenza: mentre l'uomo può decidere dove andare, i gabbiani lo sanno e basta e nulla possono contro la natura. La cosa buffa è che anche l'uomo, alla fine, sceglie comunque la rotta dei gabbiani.
MMhh... rifaccio: volevo dire che apparentemente sia l'uomo che i gabbiani devono andare, ma mentre l'uomo può scegliere, i gabbiani sanno perché è la loro natura. E il consiglio è: segui la rotta dei gabbiani, segui la tua natura.
Va beh, interpreta tu.

L wrote: Che ho inteso come l’accettare il cammino e fare il meglio con quel che la vita ci dà.Ecco, molto bella la tua interpretazione, la mia era un più banale: i progetti che avevi o che avevamo non ci sono più, ma ogni giorno che passa è un giorno in meno di vita. E mi raggiungerai. (io sono morto e morirai anche tu).
L wrote: A rileggerti, qui o là.Sì.
Grazie Davide per essere passato.

Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.
Re: [LP 22] Il testamento
9Caro @bestseller2020
grazie per essere passato e scusami ancora per prima, per non aver capito.
Alla prossima
grazie per essere passato e scusami ancora per prima, per non aver capito.
bestseller2020 wrote: valga lo spirito dell'uomo di addentrarsi o andare incontro al suo destino, affrontando le asperità della vita: spirito che oggi si è perso...D'accordissimo con te.
Alla prossima

Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.
Re: [LP 22] Il testamento
10Ciao @Poldo,

Alla prossima. Ciao.
Poldo wrote: Sun Jan 30, 2022 7:00 pmPotrebbe essere il messaggio di un genitore al figlio, ma in questo caso non avrei intitolato la poesia "Testamento",Hai ragione, potrebbe.

Poldo wrote: Sun Jan 30, 2022 7:00 pmtema comunque mi è caro a partire dalla poesia di Gibran Khalil.Bellissima poesia, conosco. Grande insegnamento.
Poldo wrote: Sun Jan 30, 2022 7:00 pmmi è mancata un po' di punteggiatura per cogliere il ritmo giusto.eh, è mancata anche a me

Alla prossima. Ciao.

Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.
Re: [LP 22] Il testamento
11Ciao @Poeta Zaza,

Grazie per essere passata.
Poeta Zaza wrote: che bello che sei anche qui.sì, come il prezzemolo

Poeta Zaza wrote: Un solo appunto tecnico:Quanto sei buona con me. Buona e instancabile. Grazie

Poeta Zaza wrote: Piacevole poesia, che mi ha portato alla mente Edgar Lee Masters - Spoon River,Da giovanissima era una delle mie letture preferite. Mi sarà rimasta attaccata addosso.

Grazie per essere passata.

Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.
Re: [LP 22] Il testamento
12Piacere @Luca C.
io mi chiamo Paola, Paolasenzalai.
Molto meglio. Grazie

Ho molto apprezzato il tuo commento, ma ora sono tanto stanca, ci troviamo in qualche altro racconto.
A presto.
io mi chiamo Paola, Paolasenzalai.
Luca C. wrote: Questo tuo è più un invito immateriale, mi pare, all'anima dei vivi di non fermarsi.Sì.

Luca C. wrote: continuare a vivere significa essere alla ricerca, progredire verso luoghi sconosciuti.Giusto!
Tutto il contrario del rimanere inchiodati ai ricordi, rimanere in stallo, in una bonaccia perenne, proprio come nella morte.

Luca C. wrote: lontano dai ricordi, dentro la vita che è futuro, ci sono io: commovente, Paola. Tenero e commovente.Grazie.

Luca C. wrote: Ecco (a parte il refuso della "e" accentata male, che ti segnalo tanto per la cronaca) io la chiuderei così.Hai ragione. Hai ragione e hai ragione. L'ho riletta senza gli ultimi due versi.
La chiusa che proponi coi due versi successivi, li vedo di troppo:
Molto meglio. Grazie

Luca C. wrote: Mi sta facendo sempre più piacere leggerti...Grazie, Luca.

Ho molto apprezzato il tuo commento, ma ora sono tanto stanca, ci troviamo in qualche altro racconto.

A presto.
Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.
Re: [LP 22] Il testamento
13paolasenzalai wrote: Traccia 3 - Gabbiani
Mi piacerebbe tu ascoltassi I gabbiani - Andrea Guerra
Il testamento
Lascia il sentiero dei ricordi
percorri le scie delle navi
Lascai la tua fanciullezza e vai
e quando sarai in mare aperto
decidi dove andare
coraggio, follia saranno i tuoi timoni.
Affidati alla tua giovinezza
Segui il volo dei gabbiani
loro sanno dove andare
sempre alla ricerca di qualcosa
ancora affamati come te
La libertà ti indicherà la strada
e se ogni passo ti allontana da quello che pensavi
ti avvicina un poco a me.
Io sarò felice di sapere che avrai fissato i tuoi obiettivi muovendo i tuoi passi per raggiungerli
Burrasche, bonaccia, tramonti, silenziNon riuscendo a quotare i singoli versi li ho commentato all'interno della poesia stessa. Una sorta di traduzione personale. La tua poesia mi è arrivata così, piena di quelle cose che un genitore insegna a un figlio spronandolo ad andare incontro alla vita. Cosa devo aggiungere? Per me bellissima poesia e bravissima tu.
io ti aspetterò.
So a cosa andrai incontro, ma sarò sempre qui ad aspettare i tuoi ritorni, da successi o insuccessi che siano.
Ora va,
é una giornata stupenda
ma non posso più vederla, io
Tu, sì!
Vai, figlio mio, Il tempo della mia giovinezza e del futuro non è più mio ma tuo
Re: [LP 22] Il testamento
14Ciao @paolasenzalai
Complimenti per i tuoi versi, che rappresentano in modo vivido l’amore di un genitore che esorta il proprio figlio ad affrontare la vita con tutti i suoi crucci e le sue meraviglie, e anche per il sottofondo musicale scelto che rende la lettura un’esperienza quasi... mistica.
A rileggerti
Complimenti per i tuoi versi, che rappresentano in modo vivido l’amore di un genitore che esorta il proprio figlio ad affrontare la vita con tutti i suoi crucci e le sue meraviglie, e anche per il sottofondo musicale scelto che rende la lettura un’esperienza quasi... mistica.
A rileggerti
Già.
Re: [LP 22] Il testamento
15paolasenzalai wrote: e se ogni passo ti allontana da quello che pensaviMa com'è bella questa poesia. Non l'ho intesa, nonostante il titolo, come rivolta a un figlio, bensì alla persona amata: soprattutto per i versi, molti suggestivi, che ho citato qui sopra.
ti avvicina un poco a me
paolasenzalai wrote: Burrasche, bonaccia, tramonti, silenziSperiamo davvero, una volta morti, di incontrare di nuovo tutti coloro che abbiamo amato. Mi piace sempre, in tal senso, leggere frasi ottimistiche e coraggiose.
io ti aspetterò.
Mi hai ricordato un po' la tua poesia sul fatto che non abbiamo nessuna voglia di morire.
Ciao e grazie, @paolasenzalai.
Re: [LP 22] Il testamento
16Ciao @paolasenzalai
Che bella questa tua poesia, mi pare di poterla interpretare come un materno incitamento a vivere la vita, destinato come un testamento al proprio figlio/a, lanciato da un altrove da cui non si possono più vedere albe e tramonti umani, ma si può attendere un futuro e immancabile ricongiungimento.
C'è una struggente nostalgia di vita e un respiro cristallino nei tuoi versi.
Brava e un abbraccio amica mia
Che bella questa tua poesia, mi pare di poterla interpretare come un materno incitamento a vivere la vita, destinato come un testamento al proprio figlio/a, lanciato da un altrove da cui non si possono più vedere albe e tramonti umani, ma si può attendere un futuro e immancabile ricongiungimento.
C'è una struggente nostalgia di vita e un respiro cristallino nei tuoi versi.
Brava e un abbraccio amica mia

Re: [LP 22] Il testamento
17Ciao @paolasenzalai
Permettimi di mettere questo pezzo di mare…
Bella, mi ha dato l’impressione dell’inizio di una grande avventura, una ricerca, sia di vita che di impressioni.
Anche qualcosa di avventuroso, che con il sapore del mare si sposa sempre; gli uomini possono amare il mare in quanto è anche una sfida alle loro conoscenze, alle loro convinzioni, una sfida agli altri uomini oltre che a loro stessi, una sfida alle certezze che, per quanto se ne dica di stravaganti, non possono negare quell’infinita linea d’orizzonte assolutamente, innegabilmente piatta…
In questo testamento qualcuno invoglia alla partenza, è una bella giornata e lui non può più vederla… dispiace però.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
(Apocalisse di S. Giovanni)
Re: [LP 22] Il testamento
18Cara @Adel J. Pellitteri,
che bello, Jole, incontrarti così, tra le righe, tra i versi.
Grazie per essere passata. Alla prossima.
che bello, Jole, incontrarti così, tra le righe, tra i versi.
Adel J. Pellitteri wrote: La libertà ti indicherà la stradasempre, sempre e per sempre.

Grazie per essere passata. Alla prossima.

Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.
Re: [LP 22] Il testamento
19Carissima @Ilaris,

Ilaris wrote: anche per il sottofondo musicale scelto che rende la lettura un’esperienza quasi... mistica.grazie, le esperienze mistiche sono le migliori, per me.


Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.
Re: [LP 22] Il testamento
20@Ippolita,
grazie. Tu hai inteso perfettamente quello che avevo io in mente:

Grazie.
grazie. Tu hai inteso perfettamente quello che avevo io in mente:
Ippolita wrote: bensì alla persona amata
Ippolita wrote: Mi hai ricordato un po' la tua poesia sul fatto che non abbiamo nessuna voglia di morire.Evidentemente, in questo periodo, la mia voglia di morire è davvero molto, molto, molto minimissima.

Grazie.

Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.
Re: [LP 22] Il testamento
21Caro @Nightafter,
che bello ritrovarti ancora una volta. Ma che bello.
grazie, Che belle parole. Tu riesci a far poesia anche nei commenti, ma questo lo sappiamo già.
Ciao amico mio
che bello ritrovarti ancora una volta. Ma che bello.
Nightafter wrote: una struggente nostalgia di vita e un respiro cristallino nei tuoi versi.

Ciao amico mio

Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.
Re: [LP 22] Il testamento
22Ciao @Alberto Tosciri,
tu mi colpisci:
Castelmonte mi serve per ritrovarmi, il mare per perdermi.
P.S. lo sai che hai un cognome bellissimo? Non ci avevo mai pensato, ma io comprerei un tuo romanzo anche solo per quello.
Grazie per la tua delicatezza.
tu mi colpisci:
Alberto Tosciri wrote: dell’inizio di una grande avventura, una ricerca, sia di vita che di impressioni.... una grande avventura... è proprio così che io immagino debba essere la vita.
Alberto Tosciri wrote: che con il sapore del mare si sposa sempre; gil sapore del mare lo metterei dappertutto. Non c'è nulla ch'io ami quanto il mare, nemmeno Castelmonte.
Castelmonte mi serve per ritrovarmi, il mare per perdermi.

Alberto Tosciri wrote: dispiace però.Sì, ma è così che dev'essere.
Alberto Tosciri wrote: Permettimi di mettere questo pezzo di mare…Permetterti? Tu non sai la gioia. A parte che il brano è bellissimo e il video anche, ma che a te, rispondendomi, venga voglia di condividere musica, beh, è incantevole. Grazie Alberto.
P.S. lo sai che hai un cognome bellissimo? Non ci avevo mai pensato, ma io comprerei un tuo romanzo anche solo per quello.


Grazie per la tua delicatezza.
Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.
Re: [LP 22] Il testamento
23paolasenzalai wrote: Permetterti? Tu non sai la gioia. A parte che il brano è bellissimo e il video anche, ma che a te, rispondendomi, venga voglia di condividere musica, beh, è incantevole. Grazie Alberto.Ehi, ma quante belle parole...
P.S. lo sai che hai un cognome bellissimo? Non ci avevo mai pensato, ma io comprerei un tuo romanzo anche solo per quello.![]()
![]()
Grazie per la tua delicatezza.

Metto spesso dei brani musicali per far vedere meglio come vedo le cose...
Ti ringrazio tanto anche per l'apprezzamento del mio cognome, di cui ancora non sono riuscito a trovare le origini se non che è antichissimo e raro, anzi rarissimo... Il tuo interesse mi ha fatto capire che esisto anche io... in questo mondo impazzito che sembra tutto uguale, tutto piatto...

E come disse Mel Gibson in un film distopico di cui non ricordo il titolo:
"Adoro l'ombra deliziosa di colei che vuole che io esista..."
Hasta luego con mucho gusto...

Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
(Apocalisse di S. Giovanni)
Re: [LP 22] Il testamento
24Alberto Tosciri wrote: "Adoro l'ombra deliziosa di colei che vuole che io esista...""Ipotesi di complotto", visto

Alberto Tosciri wrote: Metto spesso dei brani musicali per far vedere meglio come vedo le cose...Non dirmi, anche io lo faccio sempre. Mi pare di riuscire così sottolineare meglio un'emozione. E a proposito di emozioni... ma che bella canzone hai scelto. Grazie, uomo dal cognome antico, raro e bellissimo.

Hasta la vista, ciao, mandi

Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.