Ciao caro
@Luca C.,
wow, sei tornato Luca C., come ai vecchi tempi. Che bello

Che dire della tua poesia?
L'ho letta e riletta e riletta ancora.
Poi ho chiuso gli occhi e ho immaginato di dipingerla su sfondo nero, perché altrimenti non avrei saputo come fare il
"biancheggia",

"l'anima", stesso bianco, solo meno intenso
così pure come "di uno sbattere d'ali", ancora meno intenso, leggerissimo ma sempre bianco
Pennellate
e poi:
"gabbiani", nero, ondine nere, pochissime e piccole
"muti", per questo dico piccole ondine
"palpita" invece è rosso. Rosso perché è un cuore, ma non fatto così:

, meno definito
"nel cielo vergine" è azzurro come il velo di Maria
"dell'alba" intorno al cuore un po' di sole.
Poi l'ho guardato "il quadro" e ho capito: è la nascita.
Il Primo Respiro, il primo battito di ciglia di mia figlia, di una creatura, di un essere vivente.
Bello! Molto.
Non so se questo "quadro" corrisponda a quello che hai visto anche tu, scrivendo questa poesia, ma... tu non ci dai indizi, non ci dai direzioni... navigare a vista a me piace parecchio, per cui per me va bene, e il fatto che sia molto breve consente al lettore di leggerla e rileggerla e di fissarsi nella mente le parole (anche per chi come me ha una memoria a breve termine pari a due su un milione).

L'unico appunto che mi sento di farti è che essendo tutto molto libero, io me ne sarei fregata anche delle maiuscole e avrei scritto tutto in minuscolo.
Anarchia totale. Tiè.
Che poi la nascita è così: naturale, senza regole se non quelle dettate dall'uomo.
Luca C. wrote: biancheggia
l'anima
di uno sbattere
d'ali
di gabbiani
muti
palpita
nel cielo vergine
dell'alba
Bellissima!
Ah, ma lo sai che nelle varie interpretazioni, prima di dipingerla intendo, avevo anche guardato se le prime lettere in verticale formassero una parola?

Non la formano!
Complimenti, Luca. Piaciuto un sacco questo "quadro"-
Alla prossima

Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.