[LP22] Il primo respiro

1
*Componimento eliminato su richiesta dell'utente*
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Re: [LP22] Il primo respiro

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Commento
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Re: [LP22] Il primo respiro

3
ciao @Luca C. 

autentico lampo che aleggia leggero in assenza di nuvole nel pieno di un cielo libero tra gabbiani in volo.
L'idea di vita e di sopraelevarsi a una condizione di libertà assoluta... veloce e leggiadra, piaciuta... (y) ciao 
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP22] Il primo respiro

4
Ciao caro @Luca C.,
wow, sei tornato Luca C., come ai vecchi tempi. Che bello  :)
Che dire della tua poesia?
L'ho letta e riletta e riletta ancora.
Poi ho chiuso gli occhi e ho immaginato di dipingerla su sfondo nero, perché altrimenti non avrei saputo come fare il
 "biancheggia",  :D
"l'anima", stesso bianco, solo  meno intenso
così pure come "di uno sbattere d'ali", ancora meno intenso, leggerissimo ma sempre bianco
Pennellate 
e poi:
"gabbiani", nero, ondine nere, pochissime e piccole
"muti", per questo dico piccole ondine
"palpita" invece è rosso. Rosso perché è un cuore, ma non fatto così:  <3, meno definito
"nel cielo vergine" è azzurro come il velo di Maria
"dell'alba" intorno al cuore un po' di sole.
Poi l'ho guardato "il quadro" e ho capito: è la nascita.
Il Primo Respiro, il primo battito di ciglia di mia figlia, di una creatura, di un essere vivente. 
Bello! Molto.

Non so se questo "quadro" corrisponda a quello che hai visto anche tu, scrivendo questa poesia, ma... tu non ci dai indizi, non ci dai direzioni... navigare a vista a me piace parecchio, per cui per me va bene, e il fatto che sia molto breve consente al lettore di leggerla e rileggerla e di fissarsi nella mente le parole (anche per chi come me ha una memoria a breve termine pari a due su un milione).  :asd:
L'unico appunto che mi sento di farti è che essendo tutto molto libero, io me ne sarei fregata anche delle maiuscole e avrei scritto tutto in minuscolo. 
Anarchia totale. Tiè.
Che poi la nascita è così: naturale, senza regole se non quelle dettate dall'uomo.
Luca C. wrote: biancheggia
l'anima
di uno sbattere
d'ali
di gabbiani
muti 
palpita
nel cielo vergine
dell'alba
Bellissima! 
Ah, ma lo sai che nelle varie interpretazioni, prima di dipingerla intendo, avevo anche guardato se le prime lettere in verticale formassero una parola?  :facepalm:
Non la formano! 

Complimenti, Luca. Piaciuto un sacco questo "quadro"-
Alla prossima  :love:
Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.

Re: [LP22] Il primo respiro

5
Luca C. wrote: Biancheggia
L'anima
Di uno sbattere
D'ali
Di gabbiani
Muti 
Palpita
Nel cielo vergine
Dell'alba
Sulla traccia della vita, cosa c'è di meglio della nascita di un bambino? 
Molto belle le immagini evocate con questa breve che è un inno all'innocenza che sbatte le prime ali "nel cielo vergine dell'alba".

 Bravo, @Luca C.   ;)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [LP22] Il primo respiro

6
Buona ispirazione.
Unico neo, a mio avviso, è quel ossessivo andare a capo.
Luca C. wrote: Biancheggia l'anima
Di uno sbattere d'ali di gabbiani muti.
Palpita
Nel cielo vergine dell'alba
L'avrei preferita così (scusa se mi sono permesso).
In ogni caso una buona prova.

Re: [LP22] Il primo respiro

7
Ciao, @Luca C., è un piacere ritrovarti. 
Gran bel lampo il tuo: il mio pensiero è andato subito ai gabbiani di Magritte, di cui sotto ti lascio un link, sperando si veda bene. I tuoi versi sono sobri, stilizzati come i gabbiani dei dipinti, e altrettanto fascinosi.
Mi hai ricordato in particolare il gabbiano chiaro, quello che sembra quasi ergersi sulle zampe. 
Nonostante il titolo, non ho pensato però alla nascita fisica, ma a ogni nostra nuova nascita: l'anima è vergine a ogni palpito, a ogni emozione.
Grazie per essere qui con noi, un saluto.


https://images.app.goo.gl/MiVv4VG4ABASUqn38
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: [LP22] Il primo respiro

8
@Luca C. un'istantanea che per immagine mi è consueta (mi alzo all'alba e qui non mi manca mai la vista dei gabbiani), pertanto potrei affermare che hai scattato una foto dalla mia finestra. 
Un lampo ben riuscito. Mi piace "il cielo vergine dell'alba". Il tempo sospeso prima che tutto si svegli, che comincino le guerre piccole o grandi che siano. Un'attimo di pace che il lettore percepisce a pieno.
Bravo

Re: [LP22] Il primo respiro

9
Ciao @Luca C. 

Bella. La prima impressione che ho avuto, leggendola, e non solo per il “biancheggia” all’inizio, ma per tutte le parole che hai scelto e per come le hai disposte, è... proprio il bianco, quello che rappresenta la vita perché racchiude tutti i colori.
Bravo, a rileggerti.
Già.

Re: [LP22] Il primo respiro

10
bestseller2020 wrote: ciao @Luca C. 

autentico lampo che aleggia leggero in assenza di nuvole nel pieno di un cielo libero tra gabbiani in volo.
L'idea di vita e di sopraelevarsi a una condizione di libertà assoluta... veloce e leggiadra, piaciuta... (y) ciao 
Ciao, @bestseller2020 grazie per la lettura e il passaggio.
Sì, rapidissima, direi :D
Alla prossima!  ;)
Poeta Zaza wrote:
Sulla traccia della vita, cosa c'è di meglio della nascita di un bambino? 
Molto belle le immagini evocate con questa breve che è un inno all'innocenza che sbatte le prime ali "nel cielo vergine dell'alba".

 Bravo, @Luca C.   ;)
Grazie per il passaggio @Poeta Zaza. Mi fa piacere che tu abbia colto l'essenza "innocente" del primo respiro.
A presto! 
Poldo wrote: Buona ispirazione.
Unico neo, a mio avviso, è quel ossessivo andare a capo.

L'avrei preferita così (scusa se mi sono permesso).
In ogni caso una buona prova.
Ciao, @Poldo. Guarda, hai mosso la critica che speravo, perché almeno ho l'opportunità di spiegare (che non significa giustificare) la mia scelta: tutti gli a capo e l'assenza di punteggiatura li ho concepiti per dare totale libertà di lettura al lettore. Senza riferimenti.
Ad esempio tu l'hai letta come riportato sopra, mentre nella mia testa è nata così:

Biancheggia l'anima,
di uno sbattere
d'ali di gabbiani muti 
palpita,
nel cielo vergine
dell'alba. 

Come vedi è un altra cosa. È curioso come pochi e brevissimi versi, se privati di ogni vincolo "canonico", possano "regalare" più suggestioni.

Grazie davvero del passaggio.
A presto!  :sss:
Last edited by Luca C. on Tue Feb 01, 2022 10:52 pm, edited 1 time in total.
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
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tutti quanti gettammo
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ci guardava fuggire.
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si fermò a pugno chiuso,
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chinò il capo e morì
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Re: [LP22] Il primo respiro

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Ippolita wrote: Ciao, @Luca C., è un piacere ritrovarti. 
Gran bel lampo il tuo: il mio pensiero è andato subito ai gabbiani di Magritte, di cui sotto ti lascio un link, sperando si veda bene. I tuoi versi sono sobri, stilizzati come i gabbiani dei dipinti, e altrettanto fascinosi.
Mi hai ricordato in particolare il gabbiano chiaro, quello che sembra quasi ergersi sulle zampe. 
Nonostante il titolo, non ho pensato però alla nascita fisica, ma a ogni nostra nuova nascita: l'anima è vergine a ogni palpito, a ogni emozione.
Grazie per essere qui con noi, un saluto.


https://images.app.goo.gl/MiVv4VG4ABASUqn38
Ciao, @Ippolita. Grazie a te per l'accoglienza, davvero molto gradita. 
Sì, credo anch'io che si possa leggere con chiavi di lettura ("contesti" di vita) differenti, anche se ammetto di avere pensato alla nascita di un bambino, ché per me, della vita, è la massima espressione.
Bellissimi i gabbiani di Magritte, rendono molto, molto bene l'idea.
Grazie mille, Ippolita, a presto!  <3
Adel J. Pellitteri wrote: Tue Feb 01, 2022 4:42 pm@Luca C. un'istantanea che per immagine mi è consueta (mi alzo all'alba e qui non mi manca mai la vista dei gabbiani), pertanto potrei affermare che hai scattato una foto dalla mia finestra. 
Un lampo ben riuscito. Mi piace "il cielo vergine dell'alba". Il tempo sospeso prima che tutto si svegli, che comincino le guerre piccole o grandi che siano. Un'attimo di pace che il lettore percepisce a pieno.
Bravo
@Adel J. Pellitteri ciao!  :sss:
Anche le tue parole mi hanno fatto molto piacere.
Uno, perché hai una bella fortuna a vivere di fronte al mare, e sono felice per te (anche un po' invidioso, ma in maniera sana e pulita :P ); due, perché quel senso di pace cui hai accennato è la sensazione che  speravo di trasmettere.
Grazie davvero.  <3
A presto e, data l'ora, che la tua notte sia cullata dallo sciabordio delle onde...  :D
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
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l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
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chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
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Re: [LP22] Il primo respiro

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Ilaris wrote: Ciao @Luca C. 

Bella. La prima impressione che ho avuto, leggendola, e non solo per il “biancheggia” all’inizio, ma per tutte le parole che hai scelto e per come le hai disposte, è... proprio il bianco, quello che rappresenta la vita perché racchiude tutti i colori.
Bravo, a rileggerti.
Che bel commento, @Ilaris  :rosa:
Non ho altre parole da dire se non "grazie" per avere condiviso queste tue impressioni così delicate e carezzevoli.
A rincontrarci presto, ciao! :)
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
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l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Re: [LP22] Il primo respiro

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Devo ancora rispondere a te @paolasenzalai ma di oggi non riuscirò.
Intanto però un grazie te lo devo dire. Ti sei spesa in un altro dei tuoi commentoni che vorrò onorare prendendomi il tempo necessario.
:sss:
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
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l’arma e il nome. Una donna
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Re: [LP22] Il primo respiro

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Ciao @paolasenzalai
 Grazie del passaggio e del bel commento 
paolasenzalai wrote: Poi ho chiuso gli occhi e ho immaginato di dipingerla su sfondo nero, perché altrimenti non avrei saputo come fare il
 "biancheggia",  :D
Hai fatto benissimo a chiudere gli occhi. Le pennellate che sa dare la fantasia a briglie sciolte, beh, sono le più artisticamente affascinati.
paolasenzalai wrote: l'anima", stesso bianco, solo  meno intenso
così pure come "di uno sbattere d'ali", ancora meno intenso, leggerissimo ma sempre bianco
Pennellate 
e poi:
"gabbiani", nero, ondine nere, pochissime e piccole
"muti", per questo dico piccole ondine
"palpita" invece è rosso. Rosso perché è un cuore, ma non fatto così:  <3, meno definito
"nel cielo vergine" è azzurro come il velo di Maria
"dell'alba" intorno al cuore un po' di sole.
Molto fotografica questa tua immaginifica creazione di colori; si confà quasi pienamente a ciò che avevo in testa.
Anche se quel "muti", a dire la verità, non aveva alcun sottinteso, voleva rappresentare il silenzio, con i gabbiani suoi ambasciatori, ma al contempo il loro battito d'ali (quasi un soffice fruscio) voleva significare il palpito dell'anima (quindi un cuore non incolore ma piuttosto si un color "crema)
paolasenzalai wrote: Poi l'ho guardato "il quadro" e ho capito: è la nascita.
Il Primo Respiro, il primo battito di ciglia di mia figlia, di una creatura, di un essere vivente. 
Perfetto, ho immaginato esattamente questo. Infatti ho scelto un titolo che fosse indicativo proprio per aiutare il testo molto asciutto.
Poi, come suggerito da @Ippolita , il senso di questi versi può essere esteso ad ogni forma di nascita.
Comunque sì, io me la sono immaginata come la nascita di una nuova vita, perché per me, della vita, è la forma più pura e intonsa (almeno fino al "secondo respiro").
paolasenzalai wrote: Non so se questo "quadro" corrisponda a quello che hai visto anche tu, scrivendo questa poesia, ma... tu non ci dai indizi, non ci dai direzioni...
Infatti. Ti ringrazio per averlo sottolineato.
Questa mancanza di riferimenti era assolutamente voluta per dare libera interpretazione ai lettori. Quasi a cercare che foste voi a creare la poesia (non so se mi sono spiegato) in base al momento e al  sentire soggettivo: infatti ognuno c'ha visto qualcosa di diverso. 
Ora ti dico (come ho fatto con Poldo)  come l'ho "letta" io mentre la scrivevo (sì, perché è stato un attimo, in cui la mano ha assecondato l'emozione e viceversa): 

Biancheggia l'anima,
di uno sbattere d'ali 
di gabbiani muti
palpita,
nel cielo vergine 
dell'alba.
paolasenzalai wrote: L'unico appunto che mi sento di farti è che essendo tutto molto libero, io me ne sarei fregata anche delle maiuscole e avrei scritto tutto in minuscolo. 
Anarchia totale. Tiè.
Ottima osservazione. Hai ragione. Se deve essere libertà, che lo sia completamente.
paolasenzalai wrote: Ah, ma lo sai che nelle varie interpretazioni, prima di dipingerla intendo, avevo anche guardato se le prime lettere in verticale formassero una parola?  :facepalm:
Non la formano
Ehm... no...  :pat: 


Grazie  davvero per il bel commento, Paola.
Alla prossima! ;)
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Re: [LP22] Il primo respiro

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L wrote: Mi 
sono 
divertito
un 
sacco
a
leggerla!

Ben
fatto
@Luca C. 
:facepalm:
ciao 
@L'illusoillusore
Grazie!

Credevo
che
vi
avrei
fatto
girare
le
balle 
un po'
a tutti.
Pazienza...

:asd:
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Re: [LP22] Il primo respiro

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Ciao @Luca C. 

Quanta sintesi, pulizia e nitidezza in questi brevi versi, che dipingono in maniera incisiva ed elegante la visione di un momento magico fermato come un'istantanea piena di poesia dai tuoi versi.

Non si tratta di una poesia Haiku, ma ne suggerisce la stessa efficacia, eleganza ed espressività.

Complimenti amico mio.

Re: [LP22] Il primo respiro

18
@Luca C. 
Un’anima giovane, che perciò preferisce equipararsi all’alba, l’inizio della vita, bianca, bianchissima come un volo di gabbiani. Una destinazione ignota, come ignota è la vita in un cielo vergine, un’esistenza ancora da vivere. Molto entusiasmo, molta gioia di vivere, gioia che dovrebbe essere contagiosa. L’alba è giovane e bisogna goderla in pieno. C’è ancora tempo per il tramonto e anche per quel tempo chiamato crepuscolo, che non si capisce se è ancora alba o foriero di tramonto.
In fondo alba e tramonto, inizio e fine, potrebbero non avere mai inizio e mai fine. Un grande cerchio infinito.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [LP22] Il primo respiro

19
E bravo @Luca C. Un bel lampo poetico. In genere, io prediligo il verso breve e in questo caso trovo il linguaggio in simbiosi con l'immagine, versi rapidi di una al massimo tre parole. In pratica un batter d'ali. I versi evocano un senso di nascita (o rinascita) fisica (o metafisica). C'è un'unica parola che non riesco a "scardinare": muti. In genere i gabbiani strillano o quello che è, comunque il loro volo è associato ai versi che fanno. Forse è per questo che la mia mente omologante incespica su quella singola parola. Ma ciò non inficia l'insieme della poesia.

Re: [LP22] Il primo respiro

20
@Nightafter @Alberto Tosciri grazie mille del passaggio e dei vostri bei commenti. Più belli della poesia stessa.
@Vincenzo Iennaco carissimo Vincenzi'! Che piacere trovarti da queste parti.
Vincenzo Iennaco wrote: C'è un'unica parola che non riesco a "scardinare": muti. In genere i gabbiani strillano o quello che è, comunque il loro volo è associato ai versi che fanno.
Infatti. "Renderli" muti voleva rappresentare un silenzio "quasi" totale, scalfito appena dal loro discreto sbattere d'ali (che poi sarebbe il palpito di un vita nuova).
Grazie comunque per avere mosso questo dubbio.

A presto 
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Re: [LP22] Il primo respiro

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Traccia 3 - Gabbiani

Biancheggia
L'anima
Di uno sbattere
D'ali
Di gabbiani
Muti 
Palpita
Nel cielo vergine
Dell'alba
@Luca C.  Ti lascio un commento lampo/tuono, certo è un tuono che arriva con un certo ritardo, doveva essere un lampo lontano, sull'estremo orizzonte, che considerando una velocità di 330 metri/sec impiegherebbe all'incirca... cos'è che volevo dire? Ah, sì, bel componimento perché non ricercato, senza troppa affettazione, se vogliamo antipoetico, che a volte è il miglior modo di avvicinare la poesia, prendendola un po' alla sprovvista, quando non si aspetta che qualcuno la scriva.

Anch'io come qualche altro, non amo troppo il verso di una sola parola, anche perché ogni a capo è una pausa, nella lettura ne viene forse un andamento un po' troppo a singhiozzo, sono abbastanza d'accordo col raggruppamento consigliato dal dottor Poldo.
Fulmini, saette, corpo di Bach! No, va be', era un modo così, di esprimere approvazione...    

Re: [LP22] Il primo respiro

22
Sommo Pud, quale immenso onore averla qui.
Ora non riesco a lasciare un controcommento, ma un "grazie" sì.
In mattinata passerò con più calma.
Nel frattempo, citando il grande Fante Tomagra alias @queffe, la lascio così (siamo nell'angolo poesia, no?): 
Mi illumino di Pud  :rebrilla:
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Re: [LP22] Il primo respiro

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Ciao @massimopud rieccomi (e tu ti starai chiedendo: ma c'era il caso? E io ti rispondo: Mah, forse nì...)
In realtà volevo complimentarmi per la tua infallibile percezione
massimopud wrote: bel componimento perché non ricercato, senza troppa affettazione, se vogliamo antipoetico
Ed è esattamente quello. Per nulla ricercato. Alle 18 avevo letto le traccie e alle 18:30 avevo già pubblicato. Appena ho letto che il tema riguardava "la vita" ho immaginato questa nella sua forma più pura e pulita: il primo respiro.
Ed è stata vera ispirazione, come dici tu, nulla di ricercato, e forse proprio per questo apprezzata: perché un vero e proprio lampo.
Tuttavia, se devo essere sincero, dovessi descrivere  un'altra volta "il primo respiro" in versi , non cambierei una virgola. Per me tutto cosa ci deve essere non ha bisogno di tante parole, e lì dentro c'è. È la purezza che mi ha ispirato, la sua essenzialità assoluta. Certo, il titolo è fondamentale, perché tutto il significato di questo "lampo" morirebbe già al "secondo respiro", poiché, una volta "esalato", subentrerebbe già una "memoria", e la memoria è corruzione, è macchia, e il cielo non sarebbe più "vergine"
Per questo non credo che questo lampo sia antipoetico. 
 Non per me, che di poesia comunque non capisco quasi nulla.
Tuttavia pendendo (io) dalle tue labbra, non posso che continuare a  rifletterci su.
massimopud wrote: Mon Feb 14, 2022 12:01 amquando non si aspetta che qualcuno la scriva.
E nemmeno chi la scrive si aspetta che essa arrivi.  È una specie di incontro tra due sconosciuti :asd:
massimopud wrote: Mon Feb 14, 2022 12:01 amnon amo troppo il verso di una sola parola, anche perché ogni a capo è una pausa,
Sì, hai ragione. In realtà l'ho fatto apposta per due motivi: rendere partecipe il lettore al punto di trasformarlo in coautore; vedere quante interpretazioni ne sarebbero venute fuori.
Stando a questi punti e a quanto da te detto
massimopud wrote: Mon Feb 14, 2022 12:01 amsono abbastanza d'accordo col raggruppamento consigliato dal dottor Poldo.
avevo proprio risposto a Poldo che in realtà la mia lettura (perché sono stato lettore anch'io: la mano è andata da sola) era differente dalla sua, ma non per questo più corretta:

La sua versione:

Biancheggia l'anima
Di uno sbattere d'ali di gabbiani muti.
Palpita
Nel cielo vergine dell'alba



La mia versione:

Biancheggia l'anima,
di uno sbattere
d'ali di gabbiani muti
palpita,
nel cielo vergine
dell'alba.


Certamente la lettura ne avrebbe giovato, ma dando tutti i riferimenti si sarebbe perso il gusto di provare a scardinare quel poco di ermetismo presente.

Beh, grazie per questo spontaneo intervento, caro massimopud :D

A prestissimo, in attesa che anche tu torni in officina da protagonista  :giù: 
  <3
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

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