@Louca c.
caro Luca,
grazie per aver commentato proprio me e proprio questa poesia.
Louca c. wrote: fanno pensare che non sia nemmeno poesia, sono così apparentemente ingenui che subito mi hanno lasciato perplesso. Fa molto carta d'identità, mi è venuto da pensare.
Hai ragione, letti così sembrano proprio solo dati anagrafici, ma prova ora a chiudere gli occhi e a immaginare una spiaggia, lo sciabordio delle onde, nessuno sulla spiaggia e in lontananza qualcosa galleggia sull'acqua: una bottiglia.
Ti avvicini e le onde la consegnano a te.
Message in the battle
Incuriosito la apri, ne srotoli il contenuto e guardi la fotografia, poi la giri, leggi, è lei che si presenta, ti dice chi è.
Attaccabile? Può darsi, qualche rischio lo si deve pur correre.
Louca c. wrote: discretamente viene fuori il fascino della Francia (ecco, non so se fosse tuo intento evocare questa sensazione
Certo, era quella la mia intenzione. Il Caveau de la Huchette si trova nel Quartiere Latino a Parigi, è un jazz club meraviglioso dove ho trascorso tante e tante serate ad ascoltare, chiacchierare, fumare, ballare, bere, bere, bere... Un posto ricco di magia, atmosfera e fascino.
Un posto che a me solo nominarlo mi fa venire i brividi e la leggerezza nell'anima. E' chiaro che per chi non lo conosce quel nome non significa niente, ma per me... credo sia più che altro un modo di metterci del mio anche nei particolari.
Louca c. wrote: e su di me questo fa sempre un certo effetto), porto il pensiero là, più che allo specifico di date e nomi, dunque scardino la trappola dell'inchiostro ed evado.
idem.
Louca c. wrote: Ma io ho mollato gli ormeggi.
Bravo, Luca! Così si fa quando si legge. Piedi piantati e voli pindarici.
Louca c. wrote: È l'apprezzamento per la vita, la positività, il vedere la parte più bella delle cose.
Sì, era proprio questo che intendevo. Volevo dire la meraviglia della vita. Volevo dire il fastidio della morte.
Louca c. wrote: Un grido disperato. Non ci stai. Anche se gli occhi finiranno, alla tua vita cerchi un altro "posto"
Perfetto! Un grido disperato. Che non è la paura di morire, è la paura di non aver lasciato tracce, di non essere ricordati. Di pensare che non sia servito a niente. Per cui è necessario trovare qualcuno che quel nome non lo scordi.
Qualcuno di estraneo, che vive dall'altra parte del mare, così il nome arriverà ancora più lontano. Farà da cassa di risonanza.
Louca c. wrote: Cercare di ingannare la morte convinti che si viva negli altri. Ma mi piace.
Non è ingannare la morte, è ingannare se stessi.
Louca c. wrote: Mi fa pensare che se la vita fosse un passaparola di nomi, se fosse il nostro unico linguaggio, forse allora saremmo immortali, o comunque ce ne andremmo con questa idea (illus
E' bellissima questa immagine... un passaparola di nomi... ti immagini il ronzio che ne verrebbe fuori... nomi, nomi, nomi. un blob di nomi...
Louca c. wrote: Cara Paola, non so che idea tu abbia di questa tua poesia, se ti appaga o meno. Ne avevamo parlato, forse, ma non ricordo più.
Luca, non ho idee al riguardo. Era una poesia scritta per un MI solo che mentre pubblicavo è caduta la linea internet e non ho fatto più in tempo. Però l'avevo scritta, l'ho postata fuori concorso. Non ha avuto successo, per cui ritengo non sia buona, ma io non so giudicare.
Sicuramente è sincera, è quello che io quel giorno avrei infilato in una bottiglia se ne avessi avuta una, il mare e tutto il resto.
Louca c. wrote: Ma il tuo grido è un richiamo bello forte. Il ritmo serrato mi piace, anche se credo (credo, eh) che funzioni solo se ti sei già preso tempo leggendo con più calma e cercando di capire.
Eh, bravo, ma io mi immaginavo proprio questo: uno legge con gli occhi, giusto per orientarsi. Poi si fa il quadro della situazione, attacca la musica e rilegge sapendo chi siamo, dove siamo, dove andremo...
Se letta così potrebbe funzionare e il lettore saprebbe il mio nome alla fine e, forse, anche tu, Mister Magic Kingdom :P (è il parco divertimenti n. 1 - montagne russe, tunnel, ruote panoramiche, spettacoli, concerti...)
Louca c. wrote: prende una nuova vita che è soprattutto bellezza.

e non siamo tutti qui per quello?
Louca c. wrote: mi sono accorto che formalmente è orrendo.
Ma la sostanza di ciò che volevo dire c'è.
Ma dai, io l'ho trovato così bello invece, formalmente e concettualmente.
Grazie Luca per questo tuo approfondito e delicato commento. Ti ringrazio per aver resuscitato questa poesia a cui non ero particolarmente legata, ma ora che ne abbiamo parlato e tu mi hai detto il tuo punto di vista mi piace un po' di più.
Grazie.
Uh Luca, mi hai fatto venire un'ideona; potrei brevettare i cubetti della fortuna.
Hai presente i biscotti, quelli con dentro un messaggio? Ecco, io potrei fare i cubetti di ghiaccio...

. Ovvio che a leggere poi uno dev'essere velocissimo, se no si sciolgono dentro il bicchiere.
Va beh, ci penso un altro po'.
Grazie ancora.

Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.