Costruttori di Mondi

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Vorrei
che la tua mano mi sfiorasse
con l’intimità
di collaudati amanti,
con la nostalgia 
di presente già passato,
e con l’avidità
di futuro senza promesse,
come fosse l’ultima volta, 
o per sempre, magari. 

Ciao @Mario74  , è la prima volta che leggo un tuo componimento e mi permetto, in punta di piedi di dire la mia.
Non conosco molto di tecnica e mi azzardo a poetare, o almeno ci provo, in versi liberi e sono stata attratta dal titolo "Innamoramento" perché in passato ho provato, e poi ho smesso di scrivere poesie su questa tematica, ed ero incuriosita di leggerne una che trattasse di questo argomento così irrazionale e astratto, a mio modesto parere.

Detto questo, ti faccio innanzitutto i miei complimenti per la brevità del componimento che seppure di pochi versi riesce a esprimere la dimensione di un amore che nella prima parte può sembrare fugace ma come dici tu collaudato nel senso, presumo, di intesa perfetta tra amanti ma che in realtà cela una profondità grandissima in questi due versi in particolare:

Mario74 ha scritto: con la nostalgia 
di presente già passato,

Ci tengo anche un momento a soffermarmi sul primo verso composto da un'unica parola Vorrei in cui colgo l'aspettativa e la speranza che poi come un fil rouge hai ben delineato nell'ultima parola del componimento, ovvero magari.

Mi colpisce infine l'utilizzo del tempo, con i termini presente, passato e futuro in un'analisi al contempo come già detto speranzosa ma anche riflessiva dell'innamoramento quasi a volerlo rendere concreto e quindi più comprensibile.

Tanti complimenti dunque e a rileggerci.

Grazie @cuissineHugo per il tuo apprezzamento. 
A presto

Ciao @Mario74 

Mi piace molto questa tua poesia, possiede una grande forza espressiva
e rimanda a un elegante sottile erotismo.
C’è una passione vibrante e allo stesso tempo contenuta, 
una riflessione intimista e la confessione di una speranza.
Il desiderio di fissare un momento perfetto nel tempo.
La coscienza della fugacità di un momento felice,
il desiderio di viverlo pienamente con l’intensità amorosa
di un abbandono totale, che chiede solo che quell’attimo di felicità sappia condensare in un presente assoluto il passato e il futuro.
Non è facile esprimere con pochi versi tanta intensità, rendere quasi tattili le parole della poesia.
Devo dire che in questo tuo componimento ci sei riuscito assai bene,
perché i tuoi versi restano impressi nel profondo, muovendo i meccanismi interiori della condivisione di sentimenti.
Complimenti, a presto rileggerti.

Grazie @Nightafter, molto bello il tuo commento!

Ciao Mario74. Se non sbaglio ci conoscevamo già ai tempi del wd.
Bella questa poesia.
Bella nella sua semplicità linguistica, ma non superficiale.
Non è facile in poesia (ma proprio nella scrittura in genere) essere semplici senza risultare banali.
Qui mi pare che si parli di speranza e nostalgia subito, che dopo involve in un pessimismo che in realtà è consapevolezza: sembra difficile (impossibile) cogliere l'attimo.
Mi pare che ci siamo momenti differenti.
I primi quattro versi

Vorrei
che la tua mano mi sfiorasse
con l’intimità
di collaudati amanti,

esprimono un desiderio, e dunque fanno capire che la situazione è in divenire. C'è un che di romantico e di peccaminoso, e forse anche oltre, perché quei collaudati amanti, il cui senso è appunto quello dell'intimità, a me fa pensare a degli incontri fugaci in un bordello, ha quel gusto lì. È il "collaudati" ad avere un sapore un po' di meccanico. Ma in realtà nel senso rende l'idea. Io ti parlo solo dell'immagine (errata)  che visualizzo nonostante tutto.

con la nostalgia
di presente già passato,

Amarezza? Il non potere cogliere e vivere i momenti perché durano un attimo: nel momento del gesto, questo è già divenuto ricordo.

e con l’avidità

Avidità forse dovuta proprio al senso di appetito non sazio, perché anche una serie di "presenti" concitati diviene quasi subito una serie di "passati" e così si cerca di ingozzarsi più che si può perché in effetti 

di futuro senza promesse,

il futuro è un ripetersi del passato, e dunque vale per quanto detto sopra 

come fosse l’ultima volta,
o per sempre, magari

già. Le cose belle volano via. Ma forse c'è la speranza di un eterno ritorno, che sarebbe l'unico viatico per illudersi che in realtà anche quei brevi momenti di gioia potrebbero diventare eterni.

Non so quanto ci abbia preso, stando alle tue intenzioni, ma quello che c'ho letto l'ho trovato molto interessante.
Come il fatto stesso che nei versi non ci sia un vero e proprio ermetismo né metafora (anche se "innamoramento" si presta a tante possibilità), ma che nonostante ciò sono interpretabili.

Complimenti e a rileggerti. 

Ciao @Luca C. 
ti ringrazio di esser passato e di aver commentato. Si è vero avevo pubblicato qualche mio componimento nel vecchio forum, in questo sono stato un pò meno attivo... Mi sembra che tu abbia colto abbastanza bene i sentimenti contrastanti che caratterizzano i primi incontri, un'altalena tra speranza e disillusione, tra desiderio e paura che tutto finisca...
A presto 

Se non fosse obbligatorio per aprire un topic con un titolo, questa poesia sarebbe stanza perfetta senza. "Vorrei" è un'apertura davvero importante e incisiva ed è come una fonte che si collega quasi ad ogni verso, dove il desiderio non si spegne mai, anche in quel piccolo gesto che diventa un crocevia fra un passato che è dei "collaudati amanti" ed è ogni momento presente - come tra l'altro evidenzia la poesia stessa con quel "collaudati amanti" e poi con l'ottimo verso "di presente già passato", che mi ha fatto render conto di come in questa poesia non venga mai indicato un presente vero e proprio, che fugge, che rimane fra i versi, ma non si trova.

Per questo forse quella "avidità/di futuro senza promesse". Senza un presente concreto che si può stringere in mano e quando ogni cosa diviene passato, nel costruire il futuro si è avidi, perché sembra l'unico luogo dove questi amanti collaudati possono andare e da cui si possono ancora abbeverare. Forse sono voli pindarici miei, ma anziché ansia per il futuro, ci ho visto quasi una rivalsa verso il passato, soprattutto in quella chiusa "per sempre, magari", che evidenzia il rapporto incerto e di speranza verso il futuro - visto che il presente non può rimanere neanche per un verso di poesia.

Se posso fare un appunto, avrei preferito un po' più di "forma" alla poesia. I versi più lunghi leggono quasi come prosa, anche se il ritmo ondeggia davvero bene se si considera la poesia nella sua interezza. In "intimità / di collaudati amanti" è una consonanza che rende bene l'immagine ritratta e "passato... promessa" è anche piacevolissimo.

Esprimere un concetto così ampio in pochi versi è davvero una cosa non da poco e sono davvero felice di aver letto la tua poesia, sperando di non averla mal interpretata!  

Grazie @Max91 , un bellissimo commento il tuo. Non sono voli pindarici, quello che volevo trasmettere è proprio l'indeterminatezza di questo momento in cui le cose stanno iniziando, ma ancora non ne abbiamo certezza, e guardiamo sia ad un futuro promettente, sia ad un presente già passato, a cui ci rivolgiamo con nostalgia. Come hai intuito la 'forma' poetica non è mai stato il mio forte e non fa parte della mia preparazione. Sono da sempre più attratto da un stile essenziale, che non sempre forse mi riesce.
Ancora grazie per esser passato. A presto